I videogiocatori della vecchia guardia sanno bene cosa abbia rappresentato Resident Evil 4 per il genere dei survival horror. All'epoca della sua pubblicazione, nel marzo del 2005, il titolo Capcom sorprese per l'adozione di scelte di design molto coraggiose, che tagliavano i ponti con i precedenti capitoli della serie e aprivano le porte a tante nuove possibilità.
In primo luogo gli sviluppatori misero da parte le inquadrature fisse alla Alone in the Dark, da sempre un elemento caratterizzante del franchise, in favore di una visuale in terza persona, pur tuttavia regolata in modo da impedire al giocatore di avere una visione distinta di ciò che gli accadeva intorno. Tale fattore, unitamente a un sistema di controllo che manteneva per gran parte la legnosità del passato, si traduceva in uno stato di tensione costante rispetto alle insidie presenti nello scenario: dietro ogni angolo poteva nascondersi un nemico; o magari era proprio lì, alle nostre spalle, pronto ad attaccarci con una scure o un coltello. Nel corso degli anni sono state molteplici le riproposizioni del gioco, inclusa una versione HD uscita nel 2011 su PlayStation Network e Xbox LIVE. Proprio su quella esperienza si basa la nuova edizione di Resident Evil 4 disponibile su Steam, che dal punto di vista dei contenuti include nativamente l'espansione Separate Ways (sbloccabile una volta completata la storia), oltre a vantare un lavoro di resampling per la grafica mirato a rendere visivamente attuale l'avventura.
Non c'è dubbio che questa nuova edizione di Resident Evil 4 si ponga come la migliore mai realizzata
Non passa lo straniero
Dopo una prima esperienza mica male come poliziotto (si trovò nel bel mezzo dell'apocalisse zombie di Raccoon City), Leon Kennedy torna protagonista in Resident Evil 4 come agente speciale governativo, impegnato in una missione molto delicata: trovare e salvare Ashley Graham, la giovane figlia del presidente degli Stati Uniti, rapita da una misteriosa setta e condotta in uno sperduto villaggio spagnolo.
Raggiunto il luogo, Leon si rende subito conto che qualcosa non va: gli abitanti lo attaccano a vista e sembrano agire secondo una coscienza collettiva. Non si tratta dunque di zombie, altra importante novità rispetto ai precedenti episodi della serie, ma ciò non rende le cose più semplici, anzi. I contadini non esitano infatti a colpirlo con accette e rastrelli, mentre alcuni di loro si dilettano addirittura con la dinamite. La componente survival appare evidente nella possibilità di fuggire quando i nemici sono numerosi, rintanandosi ad esempio in un edificio e sbarrandone le porte, per poi bersagliare tutti dall'alto oppure cercare un modo alternativo per raggiungere un'altra zona. L'interazione con lo scenario è limitata ma presente, ci sono delle casse e dei barili che vanno distrutti per raccogliere munizioni o le tradizionali piante curative, mentre il sistema di combattimento riprende grossomodo le meccaniche dei primi Resident Evil. Incontrato un bizzarro mercante, avremo modo di potenziare il nostro equipaggiamento, vendere gli eventuali preziosi raccolti lungo il tragitto e acquistare nuove armi, gestendo un inventario anch'esso di stampo classico, con le caselle da riempire e una portata limitata. Considerando la campagna principale e le missioni extra, l'offerta di questa nuova edizione è discretamente ricca e ammonta a circa trenta ore di gameplay: una manna per chi moriva dalla voglia di immergersi nuovamente nelle atmosfere del survival horror Capcom.
Edizione definitiva?
Al di là dei numeri e degli extra, l'elemento che caratterizza questa ennesima versione di Resident Evil 4 è il lavoro di resampling grafico effettuato dagli sviluppatori. Il gioco gira infatti alla risoluzione di 1080p (o superiore), in 16:9 reali, e consente di selezionare un frame rate bloccato a 30 o 60 fotogrammi al secondo, nonché di agire su di una serie di parametri supplementari per quanto concerne la grafica: antialiasing fino a 8X (ma non viene specificato il tipo), attivazione o meno del motion blur (che a 30 frame al secondo fa un effetto un po' strano, a dirla tutta), qualità delle ombre, filtro di post-processing (con cui "colorare" in maniera differente il gioco, applicando appunto un filtro) e infine l'uso delle texture originali o di quelle in HD.
Il problema di tante "rimasterizzazioni" è che la conta poligonale rimane per forza di cose quella originale, ma soprattutto la definizione delle trame finisce per stridere con l'aumento della risoluzione. Possiamo dire che nel caso di Resident Evil 4 è stato invece fatto un lavoro ben bilanciato, visto che la nuova risoluzione rende bene al netto di qualche evidente "spigolo" per alcuni modelli. La questione delle texture si muove invece fra alti e bassi: ci sono superfici che hanno goduto in modo piuttosto evidente di una sostituzione delle trame, ma vengono contrapposte ad altre che fanno bella mostra di pixel giganteschi. Sembra insomma che l'operazione sia stata fatta a metà, tralasciando tanti elementi degli scenari che spiccano in modo particolare proprio per via della nuova risoluzione. Detto questo, è indubbio che i 60 fotogrammi al secondo, ottenibili peraltro su configurazioni di fascia media e soggetti solo a sporadiche incertezze, vadano a migliorare la godibilità dell'esperienza, che può essere fruita sia con un controller per Xbox 360 che con mouse e tastiera, nel qual caso è possibile mirare con maggiore precisione (pur senza influire in modo importante sul bilanciamento) e mettere a segno un gran numero di headshot.
Requisiti di Sistema PC
Configurazione di Prova
- Processore: AMD FX 8320
- Scheda video: NVIDIA GeForce GTX 770 Jetstream
- Memoria: 8 GB di RAM
- Sistema operativo: Windows 8
Requisiti minimi
- Processore: Intel Core 2 Duo da 2,4 GHz, AMD Athlon X2 da 2,8 GHz
- Scheda video: NVIDIA GeForce 8800 GTS, ATI Radeon HD 4850
- Memoria: 2 GB di RAM
- Sistema operativo: Windows XP, Windows Vista, Windows 7, Windows 8
Requisiti consigliati
- Processore: Intel Core 2 Quad da 2,7 GHz, AMD Phenom II X4 da 3 GHz
- Scheda video: NVIDIA GeForce GTX 560
- Memoria: 4 GB di RAM
- Sistema operativo: Windows Vista, Windows 7, Windows 8
Conclusioni
Non c'è dubbio che questa nuova edizione di Resident Evil 4 si ponga come la migliore mai realizzata. Il gameplay del survival horror Capcom, con tutta la sua legnosità e i limiti imposti dall'esigenza di creare uno stato di continua tensione, sente inevitabilmente il peso degli anni ma al contempo funziona ancora oggi e dona grandi soddisfazioni una volta che ci si è fatta la mano. L'upgrade grafico è evidente per quanto concerne risoluzione e frame rate, mentre sul fronte delle texture ci ha un po' deluso la qualità altalenante delle trame, con quelle rielaborate contrapposte ad altre in bassa definizione senza una chiara soluzione di continuità. Se aspettavate un'operazione del genere per cimentarvi nuovamente con questo classico dei survival horror, l'acquisto è vivamente consigliato.
PRO
- Ancora attuale in termini di gameplay
- Capitoli extra inclusi nel pacchetto
- Ottima resa della risoluzione e del frame rate...
CONTRO
- ...mentre per le texture la situazione appare frammentaria
- Il sonoro sembra quello originale, non ripulito
- Qualche strano rallentamento in determinate situazioni