Mancano poco meno di due mesi alla fatidica data del 12 di giugno, giorno in cui si apriranno le danze del Mondiale di calcio brasiliano, da sempre l'evento calcistico per eccellenza visto che come da tradizione vedrà sfidarsi le più importanti nazionali del pianeta per aggiudicarsi il titolo di campione del mondo. Ad accompagnare i fan nelle lunghe settimane che li separeranno dalla manifestazione, nonché durante un torneo al quale assisteranno milioni di appassionati dagli spalti degli stadi, e più di un miliardo di telespettatori da casa, non ci saranno solo le varie trasmissioni televisive a tema, le partite e le imprese dei calciatori, ma anche l'usuale carosello di prodotti su licenza.
In ambito videoludico non mancherà per esempio un titolo dedicato targato Electronic Arts, che non si è fatta scappare neppure questa volta l'opportunità di partire dalla solida base di FIFA per costruire uno spin-off che abbandona le competizioni locali per focalizzarsi su quella massima, come detto prima, il trofeo più ambito. Seguendo la tradizione delle precedenti produzioni a tema, Mondiali FIFA Brasile 2014 propone una serie di modalità legate alla manifestazione iridata che si terrà a giugno, nel variopinto Paese sudamericano, in un esplosione di colori che comincia già dai menu, disegnati seguendo lo stile a caselle utilizzato dai sistemi operativi degli smartphone. Da lì si può scegliere a quali eventi partecipare fra quelli disponibili, che vanno dalla classica amichevole al torneo vero e proprio, giocabile partendo dalle fasi di qualificazione per riscrivere la storia dei vari gironi o da quelli già definiti, fino alle varie modalità online. Ma procediamo con ordine.
EA porta tutte le emozioni dei Mondiali di Brasile 2014 su PlayStation 3 e Xbox 360
Obiettivi Xbox 360
Sono 48 gli obiettivi offerti da Mondiali FIFA Brasile 2014 per un valore totale di 1.000G. Per ottenerli bisogna riuscire a vincere una serie di sfide nelle diverse modalità presenti nel gioco o all'interno di una partita, come per esempio quella di riuscire a effettuare delle finte complesse, un certo tipo di gol, qualificarsi come squadra dell'Oceania in Destinazione Mondiali FIFA o Guida la nazionale, o ottenere una vittoria schiacciante.
Giocare online
Per chi sviluppa un titolo come questo, la sfida è creare un pacchetto sufficientemente vario e vasto da giustificare il prezzo pieno e non soccombere al paragone con l'uscita annuale di FIFA, che attinge da un bacino di licenze più esteso. EA Sports ha qui a disposizione 203 team nazionali, tutti dotati delle licenze per calciatori e maglie, ma soprattutto le 32 squadre che hanno avuto accesso alla fase finale del torneo. Si può decidere di partire dai tabelloni ufficiali oppure rimescolare le carte e scegliere compagini che non sono riuscite ad accedere alla competizione: qualsiasi direzione si prenda, la cavalcata verso il trofeo potrà ovviamente avvenire offline come online, tentando la sorte contro altri giocatori in carne ed ossa. La modalità online Destinazione Rio de Janeiro si propone come una versione ammorbidita rispetto alla competizione regolare, dove finiti i gironi si rischia di restare esclusi alla prima sconfitta: qui ci si deve muovere a suon di vittorie e obiettivi attraverso una mappa stilizzata del Brasile facendo passi in avanti o indietro a seconda del buon esito delle sfide; può ad esempio capitare di dover totalizzare un tot di punti in un dato numero di partite per passare allo step successivo.
Per mantenere in vita il titolo durante i Mondiali e oltre, verrà mano a mano inserita una speciale selezione di scenari chiamata Storia delle Finali, che dopo ciascuna partita della fase finale chiederà di ripetere le imprese dei calciatori affrontatisi da pochi minuti sul vero campo da gioco. Per chi non potesse o non volesse connettersi, oppure in attesa del fischio d'inizio, lo stesso tipo di contenuto ma relativo alla fase di qualificazione degli ultimi due anni è già stato sviluppato e inserito nel disco, quindi qualora vogliate ripercorrere passo dopo passo l'approdo delle vostre squadre del cuore in Brasile, potrete farlo fin da subito. In cambio otterrete punti esperienza e crediti da spendere all'interno del catalogo EA Sports Football Club. Da soli, sconnessi dalla Rete, possono anche essere giocate le modalità Destinazione Mondiali FIFA, dove nei panni del CT si deve gestire la rosa allenandola, facendole disputare amichevoli in preparazione della fase finale e farle vincere il girone di qualificazione, e Guida la Nazionale, una sorta di modalità carriera giocatore nella quale guidare un giovane talento alla conquista del Mondiale e della fascia di capitano della sua Nazionale. Accanto al pacchetto di modalità principali - in totale sono una decina - EA Sports si è assicurata di rivedere e meglio integrare la modalità Allenamento, e poi di reintrodurre nell'offerta opzioni secondarie ma gradite come le mini stagioni da cinque incontri.
A ritmo di samba
Il cuore pulsante del gameplay è ovviamente composto da quell'insieme di elementi che hanno caratterizzato FIFA 14, ma la sensazione iniziale che nulla sia cambiato in tal senso viene spazzata via dopo poche partite. Se è vero infatti che in generale la base di gioco è quella, lo è altrettanto il fatto che gli sviluppatori abbiano limato alcuni aspetti. La risposta dei comandi, per esempio, soprattutto in fase di dribbling è stata rivista per essere più reattiva rendendo le dinamiche di gestione della sfera un po' più accessibili, e un discorso simile è stato fatto per esaltare cambi di passo e direzione dei giocatori, che di conseguenza risultano più scattanti.
Grazie anche a un mini set di nuove animazioni, i calciatori virtuali tendono a cercare di recuperare il pallone quando questo gli sfugge, magari tentando un tocco di tacco, col tallone o con la punta del piede, ma al contempo è più facile per loro perdere l'equilibrio o sbilanciarsi nel tentativo di arrivare su un passaggio troppo lungo o in un contrasto. Questi ultimi sono stati a loro volta rielaborati, in modo da ridurre l'abuso di interventi duri durante i corpo a corpo fra atleti. La diversa fisicità dei calciatori si fa sempre sentire sia nel modo di muoversi che in quello di agire nei contrasti, con quelli più grossi che fanno pesare di più la propria stazza su quelli piccolini, ma è anche più facile che stavolta gli arbitri fischino fallo rispetto a quanto avveniva invece in FIFA 14. Ne consegue un gameplay un po' più velocizzato, dove l'utente può contare, nella costruzione di azioni offensive e difensive, su un buon apporto da parte dei compagni di squadra gestiti dalla CPU, la quale vanta una discreta intelligenza artificiale che le permette di intavolare trame d'attacco o di copertura decisamente più efficaci di quelle pur buone viste nel recente passato della saga. La palla stessa è un po' più pesante, in virtù di una fisica ridisegnata su quella vera del Brazuca, la sfera ufficiale del campionato marchiata Adidas, e questo contribuisce a realizzare passaggi e tiri più credibili, soprattutto nei calci di punizione. Questi, nella loro incarnazione in seconda, al pari dei calci d'angolo, presentano un'importante novità rispetto al quattordicesimo capitolo.
Durante i calci piazzati, infatti, è possibile gestire fino a quattro tattiche differenti richiamandole tramite la croce direzionale del pad. Le strategie non sono fini a sé stesse, ma anzi contribuiscono a rendere meno prevedibili le azioni da palla inattiva. Si può infatti decidere di piazzare un uomo a disturbare il portiere avversario, oppure di far entrare in area tre uomini facendoli partire dal limite, mentre altrettanti compagni di squadra fanno il movimento opposto, vanno cioè ad uscire, incrociandosi coi compagni per liberarli dalle marcature consentirgli più libertà nel colpo di testa. Qualche perplessità l'hanno suscitata in noi i portieri, svegli si ma pure autori in qualche circostanza di un paio di errori madornali sul primo palo, e talvolta i colpi di testa, per eseguire i quali da un lato come sempre diventa importante prendere posizione sull'avversario prima di staccare, dall'altro non sempre questa soluzione è sembrata funzionare a dovere. E il momentum, l'avversario più ostico e maledetto dagli utenti di FIFA? Così come nel quattordicesimo episodio regolare, durante il nostro test non ci è sembrato particolarmente invasivo, a parte una certa mollezza di gambe da parte delle squadre gestite da noi nel finale di un paio di gare decisive. Ma bisogna tener conto che l'infido viene fuori quando meno ce lo si aspetta, e spesso dopo un certo numero di partite o di tornei, per cui non è escluso che possa fare capolino in tutta la sua odiosa virulenza. Per completezza di cronaca dobbiamo dire che Electronic Arts ha più volte affermato anche ai nostri microfoni che il momentum non esiste, che non c'è nessuno script oscuro che "dirige" l'intelligenza artificiale ed è solo una percezione degli utenti quando magari mettono meno concentrazione sulla partita.
Facce da Mondiale
Mondiali FIFA Brasile 2014 offre la copertura totale del torneo con le licenze ufficiali sia per la manifestazione che per le squadre che vi partecipano. Purtroppo, così come avviene da tempo per la serie regolare, ancora una volta EA si è dimostrata poco attenta nei confronti dei fan italiani: se si escludono infatti quelli già presenti in passato, o rifatti l'anno scorso, come quelli dei calciatori del Milan, i visi della stragrande maggioranza degli atleti della nostra nazionale sono generici o non aggiornati. Vedere ancora oggi Pirlo con la faccia di quando aveva dieci anni in meno ed era senza barba, o atleti ormai di fama internazionale come Maggio con un volto assolutamente anonimo risulta francamente fastidioso. Soprattutto considerando che perfino Tim Howard, portiere degli Stati Uniti, è stato aggiornato con l'aggiunta della sua folta barba. Per quanto riguarda le facce degli allenatori, diciannove di loro hanno goduto di un trattamento di digitalizzazione, e fra questi ci sono pure Alberto Zaccheroni, tecnico del Giappone, e il nostro CT Cesare Prandelli.
Come in televisione
Per quanto concerne la parte tecnica, dal punto di vista grafico non ci sono enormi cambiamenti rispetto a FIFA 14, com'era logico aspettarsi per questa generazione di console. Non mancano però dei ritocchi che sono serviti a valorizzare al meglio quegli elementi di contorno che costituiscono l'evento partita, dall'ingresso dei tifosi allo stadio, con tanto di inquadratura esterna all'impianto dall'alto come nell'edizione Playstation 4 e Xbox One del quattordicesimo capitolo, a quella in campo delle squadre.
Diverse poi le scene a gara in corso, come quando viene inquadrato uno dei commissari tecnici che incita i suoi, il pubblico festante davanti ai maxi schermi nelle piazze delle principali città del mondo, da Parigi a Londra, da Tokyo a Roma, o la faccia dell'attaccante che sbaglia un gol già fatto. Il tutto viene impreziosito ulteriormente da una serie di coreografie fatte di fuochi d'artificio, coriandoli e spettacoli vari sulle tribune, spesso conseguenti a una rete importante appena messa a segno. E dai replay, nella maggior parte dei casi più vicini all'azione in modo da rendere più spettacolare la visione di quanto riproposto, comprese le esultanze dopo un gol degli stessi calciatori, che possono tra l'altro sfoderarne di nuove. Peccato che lo stesso trattamento nel personalizzare il modo di festeggiare degli atleti più famosi non sia stato riservato anche al modo di correre o muoversi, rendendoli simili a quello delle loro controparti reali, cosa che avrebbe incrementato ulteriormente il senso di immedesimazione degli utenti coi propri beniamini. A ogni modo i modelli poligonali dei calciatori restano comunque ottimi, ben proporzionati e ben animati, grazie ad un aumento nel numero delle loro animazioni. Di ottima fattura anche la riproduzione delle divise e i dettagli di contorno. Tornando al tema stadi, nel gioco ne sono presenti diciotto per le qualificazioni - nove originali e nove di fantasia - più i dodici impianti ufficiali del torneo come l'Arena di San Paolo, il Beila Rio e il mitico Maracanà. gnuna delle arene che ospiterà le sfide mondiali è stato riprodotto in maniera molto curata, con una dovizia di particolari decisamente notevole.
O E la telecronaca? Affidato come sempre al collaudato duo formato da Fabio Caressa e Beppe Bergomi, il commento ai match è dinamico, veloce, e sembra seguire più o meno bene le azioni che si svolgono sul terreno verde, a parte qualche frase talvolta un po' stonata al contesto, come da tradizione ormai per la serie. Ci sono però nuove introduzioni alle gare, commenti specifici su atleti, nazioni e statistiche relative agli impianti o in generale ai Mondiali passati, più una manciata di frasi inedite su alcune azioni, anche se siamo ancora lontani dalla completezza e dalla bellezza di quella inglese. Tuttavia la telecronaca così com'è contribuisce anch'essa a far immedesimare il videogiocatore con l'evento in corso. In tal senso un ruolo altrettanto importante lo esercitano i cori che accompagnano i vari momenti della gara o le già citate coreografie sugli spalti. I canti si susseguono a ritmi incessanti, i fischi sottolineano un errore cruciale del proprio beniamino o le azioni d'attacco degli avversari che cercano il pareggio, viceversa gli applausi le giocate ben riuscite dei campioni e così via. Nota finale sulla bella colonna sonora, che rispecchia musicalmente l'area geografica in cui si svolgerà l'evento, rivelandosi quindi ritmata, allegra, con brani come The World Is Ours di David Correy feat. Monobloco, Blackbossa di DJ Bitman e la canzone ufficiale del torneo curata da Pitbull/Jennifer Lopez & Claudia Leitte, vale a dire We Are One (Ole Ola) a spiccare sulle altre.
Conclusioni
Mondiali FIFA Brasile 2014 non è un FIFA 14 con addosso cuciti gli abiti del Mondiale, ma semmai possiamo definirlo come una sua sensibile evoluzione. Il gioco è confezionato con la solita cura a cui ci ha ormai abituato da anni EA, cosa che consente agli utenti di poter rivivere appieno tutte le emozioni del prossimo Mondiale di calcio brasiliano. A un gameplay collaudato ma rifinito, il team di sviluppo ha aggiunto un buon numero di modalità di gioco e la tipica atmosfera dell'evento internazionale, per un titolo in grado di soddisfare il palato dei videogiocatori desiderosi di rivivere per qualche tempo le gesta dei propri beniamini. Resta l'incognita prezzo, un po' alto per un gioco dedicato a una manifestazione per nazioni destinata a durare un mesetto, e dunque privo di campionati, coppe e squadre di club, ma la qualità del prodotto è indiscutibile.
PRO
- Licenza del Mondiale sfruttata a tutto tondo
- Le nuove meccaniche di controllo rendono più divertente le partite
- Lievi migliorie a fisica, intelligenza artificiale e animazioni
CONTRO
- Il prezzo è alto in relazione ai contenuti presenti
- La telecronaca di Caressa e Bergomi alla lunga diventa noiosa