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Il troppo stroppia

Metrico è un puzzle game che sfrutta tutta, ma proprio tutta PSVita

RECENSIONE di Andrea Palmisano   —   02/09/2014

Metrico è un gioco indie esclusivo per PlayStation Vita. Niente di particolarmente sorprendente quindi, visto che è proprio l'offerta degli sviluppatori indipendenti ad essere oramai quasi assoluta protagonista del catalogo del portatile Sony. Il motivo dell'interesse attorno al gioco sviluppato da Digital Dreams, team olandese con gli uffici nello stesso palazzo di Vlambeer, Game Oven e Abbey Games, sta principalmente nel fatto che Metrico è stato aggiunto alla lista del titoli offerti gratuitamente tramite PlayStation Plus nel mese di agosto: una botta di popolarità che senza dubbio può fare comodo a sviluppatori bisognosi di farsi conoscere, come in questo caso. Peccato soltanto che, nonostante tante buone premesse e alcune ottime idee, Metrico sia in ultima analisi un prodotto piuttosto deludente.

Un sistema di controllo schizofrenico e troppo "trial and error" rovinano l'esperienza di Metrico

Senza dubbio l'aspetto più riuscito della fatica di Digital Dreams è la componente grafica, originale e intrigante nonostante la scelta di uno stile minimal e stilizzato davvero ridotto all'osso. Eppure si tratta di una soluzione estetica che si sposa alla perfezione col concept di fondo, davvero interessante. In pratica Metrico è un puzzle game basato sulle infografiche: statistiche, equazioni, grafici, cifre, colonne, istogrammi e tutto quanto vi aspettereste di trovare in una noiosissima presentazione sui risultati finanziari di un'azienda qualunque.

Il troppo stroppia

Elementi che diventano protagonisti e giustificano lo sviluppo di quello che fondamentalmente è un puzzle game con elementi platform, all'interno di un contesto bidimensionale con scrolling orizzontale. Metrico non dice proprio nulla esplicitamente al giocatore per spiegare meccaniche e obbiettivi, ma si limita a dare indizi e suggerimenti proprio attraverso numeri e grafici: se una percentuale si incrementa camminando o un valore aumenta saltando, sarà piuttosto semplice comprendere come siano proprio quelle due azioni a permettere la risoluzione di quel determinato puzzle. Si tratta soltanto di un esempio ovviamente, anche perché la varietà dei rompicapo offerti è piuttosto consistente e generalmente di buon livello, nonostante non manchino certo momenti meno riusciti in cui l'elemento "trial and error" assuma proporzioni tali da andare oltre al processo di logica e naturale comprensione. Il problema principale di Metrico sta però nel fatto che gli sviluppatori si sono lasciati prendere un po' troppo la mano nel tentativo di cercare soluzioni originali in grado di sfruttare al massimo le caratteristiche e capacità di PlayStation Vita; una sorta di bisogno assoluto di giustificare l'esclusività della pubblicazione sul portatile Sony, in uno sforzo che però è andato ben oltre i limiti accettabili che è necessario mantenere per preservare una giocabilità degna di questo nome. Ognuno dei sei livelli presenti aggiunge infatti un livello di interazione tra gioco e macchina: se l'inizio è infatti banalmente legato a stick e pulsanti, successivamente vengono impiegati anche touch screen, superficie touch posteriore, giroscopio e telecamera.

Il troppo stroppia

Purtroppo, senza alcuna indicazione di sorta, spesso la ricerca della chiave di comprensione di un puzzle passa attraverso noiosi e frustranti tentativi di interazione tramite tutti gli strumenti sopra elencati: logica e deduzione vengono sviliti, e ci si ritrova a toccare e girare la console o a premere tasti sperando di azzeccare la formula giusta. Una situazione irritante, che viene notevolmente peggiorata dai problemi nel sistema di controllo: non si può chiedere grande precisione al touch pad posteriore e al giroscopio, ma Metrico è invece decisamente pignolo obbligando il giocatore ad uno sforzo di pazienza spesso eccessivo. Il "peggio" lo si raggiunge proprio nell'ultimo livello, quando entra in gioco la telecamera e diventa necessario avere a disposizione 3 oggetti o superfici di colore rosso, verde e blu da inquadrare per poter gestire gli spostamenti delle piattaforme e risolvere i relativi puzzle: una specie di follia di game design, di arroganza creativa, che si rivela quasi impraticabile nel caso in cui ci si trovi a giocare fuori da un contesto casalingo o al buio. L'impressione che gli sviluppatori si siano lasciati prendere un po' troppo la mano, cercando per forza l'originalità e dimenticando il divertimento, è ciò che riduce le ambizioni e la qualità complessiva di Metrico. Il potenziale di percepisce, e il fascino dell'idea di fondo è indiscutibile, ma la realizzazione finale del gameplay lascia parecchio a desiderare. Da segnalare infine la brevità dell'avventura, che si può concludere in circa tre ore.

Conclusioni

Multiplayer.it
6.0
Lettori (7)
7.4
Il tuo voto

Metrico è un puzzle game che punta davvero troppo in alto, crollando rovinosamente quando si tratta di offrire un elemento tanto semplice quanto fondamentale in un videogioco: il divertimento. Puzzle ingegnosi, seppur ripetitivi, sono messi in secondo piano dalla scellerata decisione di forzare eccessivamente la mano integrando le funzionalità di PlayStation Vita ben oltre il limite dettato dal buon senso. Proseguendo in Metrico si prova sollievo, ma non gratificazione: un difetto estremamente grave che sminuisce anche il pur molto interessante lavoro fatto sulla componente estetica del prodotto.

PRO

  • Idea di fondo originale
  • Stiloso ed essenziale
  • La prima metà è molto piacevole

CONTRO

  • Sistema di controllo irritante
  • Troppo "trial and error"
  • Brevissimo