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Strano mix

Diamo il benvenuto al primo adventure-puzzle-action-platform-rpg... pinball?

RECENSIONE di Simone Marcocchi   —   02/12/2014

Quanti di voi, attempati vecchietti, si sono fatti le ossa con l'ancestrale Commodore 64? Su questa macchina dei sogni, già al tempo, ci si divertiva come pazzi con i primi "simulatori" dei tradizionali flipper da bar. L'epopea dei pinball videoludici attraversa quasi trent'anni di titoli, alcuni dei quali diventati storici. Nomi come Pinball Dreams, Pinball Fantasy (con i relativi cloni), le innumerevoli varianti di Sierra e l'eredità di questo patrimonio di idee, poi raccolta da Zen Studios, testimonia con forza che questo genere passa da una generazione all'altra, tra alti e bassi, senza inaridirsi mai del tutto. Ogni sviluppatore che voleva calcare la scena mediatica con un nuovo prodotto, si è sempre lambiccato il cervello, con vari tentativi di innovazione, riuscendo a volte a trascendere il concept originale, introducendo, attingendo e talvolta forzandovi dentro altri generi di videogiochi. Uno degli esperimenti meglio riusciti, ed innovativi, è stato quello di Adventure Pinball: Forgotten Island, uscito nel 2001 sotto l'egida di Electronic Arts. Quella infatti è stata la prima volta in cui uno sviluppatore afferrò di peso l'Unreal Engine, cuore pulsante che batteva negli sparatutto di inizio secolo, e ne sfruttò le caratteristiche grafiche e di effettistica per innestarle in un pinball che avrebbe fatto vivere al giocatore una vera e propria avventura. In ogni location si dovevano affrontare una serie di sfide, con la dovuta precisione, per poi passare da una zona all'altra sulla base dell'obiettivo che la missione richiedeva. La palma di neonato del genere (?) descritto nel sottotitolo, spetterebbe quindi ad Adventure Pinball, se non fosse che l'aggiunta di elementi RPG, a questo ibrido, va riconosciuta di diritto a Rollers of the Realm, sviluppato dal team di Phantom Compass. Il gioco infatti tenterà in tutti i modi di prenderci per mano e traghettarci attraverso una favola, in perfetto stile fantasy, in cui gli eroi hanno vita, anima e poteri... nonostante la loro forma sia sferica.

Rollers of the Realm riesce a dire qualcosa di nuovo nel genere dei pinball

C'era una volta...

L'incipit ci rivela come una strega cattiva, invidiosa di tre eroi invincibili e immortali, destinati al dominio di tutti i regni, li abbia imprigionati in una sorta di stasi o di limbo, con l'ausilio della sua perfida magia. Noi interpretiamo una ladra, ribelle, infastidita da come i sovrani abbiano manipolato la leggenda di cui sopra per scatenare guerre devastanti nei suoi luoghi d'infanzia. Il suo scopo è quello di sopravvivere, vagando di villaggio in villaggio, tentando di guadagnare quel poco che le serve per sopravvivere... ed è qui che entra in scena il giocatore. Una semplice introduzione, che vuole però attirare l'attenzione del giocatore nei confronti di una trama che pur non dimostrandosi mai invasiva, riesce al contrario a tessere un filo conduttore che spinge l'utente a passare da uno schema all'altro. Il primo tavolo di gioco è ambientato alle porte di una città; il nostro compito è quello di superare alcune guardie che ci impediscono l'accesso, dribblandole e trovando una via alternativa.

Strano mix
Strano mix

Una volta lanciata la nostra sfera, che simboleggia la nostra ladra, dovremo cercare di distruggere barili o altri elementi presenti sul campo, per accumulare mana e oro. Il primo ci permette di caricare una barra; al raggiungimento di uno specifico indicatore potremo attivare l'abilità del personaggio. In questo caso premendo un tasto comparirà il nostro cane, rappresentato da un'altra sfera, con il compito di distrarre le guardie e permetterci di fuggire, ovvero puntare un tombino che ci fa scivolare di nascosto nelle fogne. È qui che il gioco inizia a cambiare stile, diventando una sorta di platform. In questa situazione dovremo combinare i movimenti dovuti al lancio della sfera tramite alette, a quello di oscillazione a destra o a sinistra per permettere alla nostra controparte di superare gli ostacoli. Questo è solo l'inizio: attraverso gli oltre trenta livelli, dovremo muovere e combinare dieci eroi, come la nostra ladra, alternandoli quando ci serviranno per affrontare specifiche imprese. In molti casi ci troveremo davanti a combattimenti veri e propri, con nemici dall'aspetto super deformed che dovremo colpire con il giusto tempismo, precisione e specifico eroe. Come la ladra può sfruttare l'aggiunta di una seconda sfera, una volta raggiunto il livello di mana adeguato, dovremo fare i conti anche con gli altri compagni di avventura. Tra questi spicca ad esempio il cavaliere: decisamente letale contro i nemici, molto utile come "tank" in grado di sfondare le barriere; la sua abilità speciale è quella di fornire uno scudo extra. La guaritrice, oltre ad essere più rapida nella raccolta del mana, permette di riportare in vita gli eroi che muoiono (ovvero che cadono in mezzo alle due alette o sopra al simbolo del teschio). Ogni schema richiede una certa riflessione per poter essere superato nel modo migliore. In tutti i casi non è mai troppo complesso l'obiettivo da raggiungere, anche se forse la richiesta di un impegno maggiore avrebbe sicuramente accentuato l'interesse, che non scende mai, né cade nel banale. Una piccola imperfezione, che è più un accorgimento, va segnalata nel menù, con tasti posti in posizioni casuali nei vari angoli dello schermo, a volte raggruppati, a volte tutti a destra o a sinistra... non proprio il massimo della coerenza e comodità. Un neo, per altro corretto in parte con una prima patch, vuole che la fisica della sfera compia a volte delle fluttuazioni, senza un senso logico, verso una direzione o che devii misteriosamente il suo tragitto attirata da una forza inesistente. Per coloro che non si accontentano dell'esperienza classica della storia è poi disponibile una sezione denominata "Arena", in cui affrontare sfide di difficoltà crescente. Con lo stesso stile della modalità "Orda" - ovvero fino a quando morte non sopraggiunge - dovremo sopravvivere ad un crescendo di situazioni, nemici ed enigmi, il tutto solo per solleticare gli amanti del punteggio più alto.

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • La redazione usa il Personal Computer ASUS CG8250
  • Processore Intel Core i7 2600
  • 8 GB di RAM
  • Scheda video NVIDIA GeForce GTX 560 Ti
  • Sistema operativo Windows 7

Requisiti minimi

  • Processore: Intel Core 2 Duo @ 1.8GHz
  • Memoria: 2 GB RAM
  • Scheda Video: NVIDIA GeForce 7600 GT
  • Spazio su disco: 2 GB

Conclusioni

Versione testata PC Windows
Digital Delivery Steam, PlayStation Store
Prezzo 7,99 €
Multiplayer.it
8.0
Lettori (3)
8.0
Il tuo voto

È stato fatto un passo in avanti nel variegato mondo dei pinball. Nonostante non intaccherà minimamente il trono di Zen Studios come leader odierno e successore spirituale dei precursori genere, questo titolo riesce a dimostrare come un ibrido di vari generi non sia soltanto un bizzarro esperimento, ma possieda una personalità tutta sua. Si presenta in punta di piedi, con un prezzo budget perfetto e ideale per entrare in tutti i PC degli appassionati di flipper. Varietà di situazioni che tendono a cambiare in modo repentino di zona in zona Simpatici puzzle game in cui si mescolano fasi platform Decisamente divertente e adatto a tutti...

PRO

  • ... anche se forse un livello di difficoltà maggiore avrebbe contribuito ad aumentare l'attenzione e l'interesse
  • La fisica della sfera soddisfa delle leggi che hanno poco a che fare con la gravità

CONTRO