N++, recensione

Analogamente a quanto avviene per buona parte dei titoli per sistemi mobile, i browser game in Flash vengono generalmente considerati prodotti di "Serie B" dall'utenza hardcore, benché esistano alcune eccezioni in grado di scuotere anche il videogiocatore più intransigente. Basti pensare al bellissimo Alien Hominid, scintilla che ha fatto sbocciare i capolavori dei The Behemoth, e a N, titolo lanciato nel 2004 dal successo strepitoso dovuto all'eccellente gameplay e alla difficoltà elevatissima. Il gioco è stato talmente apprezzato che alcuni anni dopo è stato tradotto ed evoluto con feature aggiuntive nella variante N+ su Xbox 360, successivamente approdata anche su PlayStation Portable e Nintendo DS. A sette anni dall'ultima iterazione, accolta con favore da critica e pubblico, gli sviluppatori canadesi di Metanet Software, una piccola software house con sede a Toronto composta da soli tre membri (un programmatore e due designer), hanno deciso di portare in esclusiva su PlayStation 4 la visione definitiva della propria idea, battezzata all'occorrenza col nome di N++.

Metanet Software porta in esclusiva su PlayStation 4 l'ultima iterazione della celebre saga N

Trappole mortali

Dieci anni di sviluppo dedicati fondamentalmente al medesimo concetto non sono affatto pochi per una produzione indipendente, eppure l'idea partorita da Mare Sheppard e colleghi è stata talmente semplice e brillante da garantirne un futuro roseo e incredibilmente longevo. Il segreto della saga di N risiede nel fluidissimo gameplay, le cui dinamiche inerziali in connubio con un level design sapiente l'hanno resa una dei portabandiera del moderno hardcore gaming più spietato. La difficoltà generale è infatti estremamente elevata, laddove l'abilità manuale, l'esperienza e una spiccata dote di problem solving praticamente istantanea rappresentano skill indispensabili per avere la meglio dei livelli più ostici.

Alla stregua dell'eccellente Super Meat Boy, N++ è un classico puzzle/platform game ad altissima precisione dove si controlla un ninja dalla vita effimera; il suo metabolismo accelerato, fonte degli eccezionali riflessi ferini, gli concede infatti solo un minuto e trenta secondi di vita, un soffio che può essere leggermente prolungato di appena due secondi per ogni tassello dorato che si riesce a recuperare. Scopo del gioco, che prevede livelli incastonati in una schermata fissa, è attivare la porta di uscita toccando l'apposito interruttore e raggiungerla prima che il tempo si esaurisca, magari facendo incetta di tutto l'oro disseminato sulla mappa. Esatto, tutto qui. Ma tra il dire il fare, come indica l'adagio, c'è di mezzo il mare, in questo caso colmo delle più spietate, subdole e modernissime trappole ammazza-ninja che game designer possa immaginare. Il sistema di comandi è semplicissimo, dato che oltre al controllo diretto sugli spostamenti del personaggio, delegati alla leva analogica sinistra del DualShock 4, c'è il solo pulsante per il salto, ovvero la X. Si possono scalare i muri ed effettuare diverse tipologie di balzi in base alla pressione sul pulsante e all'inclinazione della superficie che si tocca; l'unico altro tasto coinvolto nel gioco, al di là dei grilletti e dei dorsali utili per gestire le varie tabelle dei menù, è il triangolo, dedicato al suicidio istantaneo, feature necessaria nel caso in cui si restasse in trappola, si fallisca la raccolta dell'oro desiderato o per qualche ragione fosse impossibile proseguire. Le trappole, come specificato, oltre alle cadute nei baratri rappresentano il principale ostacolo verso la vittoria, e tra nuove aggiunte e vecchie conoscenze in N++ ve ne sono moltissime. Troviamo infatti le mine, torrette lanciamissili a ricerca, sonde munite di mitragliatrici e fucili da cecchino con sensore di movimento, droni che "agganciano" alla vista e braccano il personaggio, raggi laser e persino generatori di mortali cloni, che replicano le mosse compiute dal giocatore e uccidono all'istante se toccati. C'è anche tutta una serie di oggetti dalla duplice funzione come ascensori e trampolini, spesso utili per raggiungere gli obiettivi ma talvolta implementati anche come pericolosissime trappole. Mescolando tutti gli ingredienti gli sviluppatori canadesi hanno tirato fuori dal cilindro la bellezza di 2.360 livelli (avete letto bene), un numero impressionante che può essere ulteriormente arricchito grazie al praticissimo editor incluso nel pacchetto.

Sebbene il gioco non sia ancora ufficialmente uscito nel momento in cui stiamo scrivendo, sono già moltissimi quelli che possono essere scaricati attraverso l'apposito menù, supportato da un efficace filtro che li suddivide per categorie, come Migliori, Top della settimana, Più difficili, Realizzati dagli amici e via discorrendo. I livelli sono suddivisi in cosiddetti episodi, ciascuno composto da cinque scenari la cui difficoltà varia da Easy a Very Very Very Hard per un totale di otto sfumature, come sottolineato dagli sviluppatori in un'intervista sul PlayStation Blog. Proseguendo nel gioco vengono man mano sbloccati nuovi episodi relativi alle tre macro griglie disponibili, ovvero Intro, nei quali si viene introdotti alle dinamiche di base, N++, il cuore pulsante dell'esclusiva PlayStation 4 e Legacy, dove sono presenti i migliori livelli tradotti dalle varie versioni di N ed N+. Le modalità di gioco sono in tutto tre e sono sensibilmente differenti fra loro: Solo rappresenta l'esperienza principale e offre il maggior numero di livelli, mentre Coop è pensata per il multiplayer locale a due giocatori ma può essere affrontata sino in quattro, proponendo una visione peculiare dei puzzle dove talvolta può essere necessario il sacrificio di uno dei giocatori per proseguire. Race, infine, anch'essa giocabile fino in quattro, è composta da una serie di stage più fluidi dedicati fondamentalmente alla rapidità e all'eleganza nell'esecuzione dei salti, dove naturalmente lo scopo è staccare il miglior tempo ed ovviamente battere i propri eventuali avversari.

Arte povera

Come avviene in molti titoli indipendenti il comparto tecnico può ricoprire un ruolo di secondo piano, e in N++, così come nei suoi predecessori, si tratta sicuramente dell'aspetto meno ricercato. Ciò non significa che sia malfatto o trascurato, semplicemente non si prefigge di stupire il giocatore, ma è totalmente pensato per essere al servizio del gameplay. La grafica offre una manciata di colori su schermo e il design di piattaforme e nemici rievoca l'epoca 8 e 16 bit, mentre sono particolarmente curate le animazioni del ninja stilizzato, che può morire in tantissimi modi differenti e con una fisica applicata alle singole parti del corpo davvero deliziosa. A proposito della palette cromatica, inizialmente è possibile utilizzare diversi preset, ma progredendo nel gioco se ne sbloccano molti altri. C'è da dire che l'impostazione di base, denominata Vasquez e orientata al grigio, dal nostro punto di vista è quella migliore e quella che stanca meno gli occhi; ve ne sono alcune infatti, come la Wizard, con colori troppo accesi che disturbano rapidamente la vista e non aiutano con le dinamiche del gameplay. Buona invece la soundratck, composta da circa sei ore di musica elettronica perfettamente amalgamata con lo spirito del titolo. A differenza della versione per Xbox 360 di N+ manca il multiplayer online, rimosso dal pacchetto poiché, secondo gli sviluppatori, non si adatterebbe perfettamente allo stile gioco, dove è sufficiente un filo di lag per rovinare sensibilmente l'esperienza. Del resto vi furono diversi feedback negativi in tal senso proprio per l'iterazione sulla penultima ammiraglia Microsoft.