Avviato Cossacks 3 siamo stati invasi da un fortissimo senso di déjà-vu. Alcune situazioni ci sono sembrate davvero familiari, al punto che siamo andati a rivederci i primi due Cossacks per verificare che non ci stessimo sbagliando. Invece no, Cossacks 3 è esattamente la somma dei primi due Cossacks, ma con la grafica di gioco completamente rifatta e un numero di unità maggiore sullo schermo.
In effetti sulla descrizione ufficiale del gioco si parla di remake e non di sequel, il che può generare un bel po' di confusione visto il numero tre piazzato dopo il titolo. Per curiosità siamo andati a rileggere le nostre vecchie recensioni di Cossacks: European Wars e di Cossacks II: Napoleonic Wars per scoprire con un certo disappunto che moltissimi dei concetti espressi allora si possono applicare anche all'ultima fatica della resuscitata GSC Game World. Insomma, l'interfaccia è rimasta identica, le missioni sono le stesse, con la stessa conformazione delle mappe e addirittura le tattiche sono molto simili, con tanto di intelligenza artificiale bacata che commette gli stessi errori. Le poche differenze sono dettate dal rinnovamento del motore grafico, ora completamente 3D, che ha imposto alcune piccole variazioni, ma in linea generale si fatica davvero a considerarlo più di un'edizione remastered. A questo punto è lecito chiedersi come recensirlo, visto che il titolo nasconde una natura completamente differente da quella che ci si potrebbe aspettare. Ma prima di procedere, spendiamo qualche parola sul gameplay.
Abbiamo recensito Cossacks 3, un titolo vecchio che però può appassionare
L’amore per i cosacchi
La serie Cossacks ebbe un grande successo. Per i due primi capitoli, citati nel paragrafo precedente, si parla di milioni di copie vendute. In particolare i paesi dell'Europa del Nord, Germania su tutti, gli tributarono un'ottima accoglienza. Il motivo principale del suo successo risiedeva nella scelta di puntare su un maggiore realismo delle battaglie, con migliaia di unità coinvolte invece della solita manciata offerta dagli strategici in tempo reale di scuola Westwood.
Alcune dinamiche erano simili a quelle viste nei vari Dune 2, Warcraft 2 ed epigoni, ossia c'erano sei risorse da raccogliere, edifici da costruire e da migliorare, truppe da assoldare o da addestrare e così via, ma il tutto aveva ritmi molto più lenti, paragonabili a quelli di un Age of Empires, mentre le battaglie erano più incerte e giocate sulla capacità di gestione degli eserciti e non delle singole unità. Per concludere una delle missioni avanzate di un Cossacks ci potevano volere anche ore, visto il tempo richiesto per ammassare un esercito e per raggiungere i vari obiettivi. La fase gestionale stessa non era velocissima, ma permetteva finezze come l'erezione di fortificazioni e uno sfruttamento più ampio del territorio rispetto ai concorrenti. I singoli edifici potevano essere potenziati in vari modi, per sbloccare truppe avanzate ed equipaggiamento migliore, oltre che per garantire una raccolta di risorse più efficiente e veloce da parte dei lavoratori. Va detto che la parte costruttiva era concentrata nelle fasi iniziali di ogni mappa, e poi lasciava spazio alla parte combattiva, che occupava il resto del tempo della missione. In alcuni casi bisognava impegnarsi a costruire diverse città, ma in generale la formula "raccogli risorse-costruisci edifici-addestra genera esercito" veniva rispettata da quasi tutte le missioni delle campagne. Insomma, gli appassionati avevano i loro motivi per amare il titolo di GSC Game World!
Motore nuovo, anima vecchia
Ora rileggete l'intero paragrafo precedente e svolgete tutto al presente, perché Cossacks 3 è esattamente ciò che erano Cossacks 1 e 2. Come già detto l'unica differenza sostanziale è il nuovo motore grafico, che consente l'addestramento di un numero di unità maggiore per battaglie più grosse. In realtà la maggior parte del tempo di gioco lo si passa ad osservare il campo di battaglia con l'inquadratura più ampia possibile, quindi il feeling generale non è cambiato moltissimo rispetto ad allora.
Chiudere l'inquadratura serve a poco. All'inizio lo si fa per osservare i nuovi modelli tridimensionali delle unità e i dettagli degli edifici, ma sul lungo periodo quasi ci si dimentica di avere questa possibilità. Le battaglie dei Cossacks sono sempre state pensate per essere osservate da lontano, anche perché non c'è altro modo per gestire eserciti così ampi in modo efficace. Mettersi a selezionare le singole unità non ha molto senso, tranne in casi particolarissimi, ma fortunatamente l'interfaccia è pensata proprio per favorire gli spostamenti di massa, con la formazione di battaglioni selezionabili rapidamente, impostando delle scorciatoie da tastiera, e richiamabili alla bisogna. Un esercito è formato da molti battaglioni differenti, ognuno specializzato in un certo campo. La vittoria arride a chi riesce a schierare meglio le truppe, cercando di mantenere il più possibile una posizione di vantaggio sull'avversario. Peccato che come già detto la CPU non sia proprio brillante e spesso punti su tattiche suicide, che una volta comprese rendono più semplice affrontarla, tranne in caso di netta inferiorità numerica. Uno dei problemi più grandi di Cossacks 3 purtroppo è l'interfaccia, rimasta identica a quella vista all'inizio del decennio scorso. Se possiamo tollerare l'aver mantenuto certe meccaniche, già descritte, che in verità non pesano molto agli appassionati del genere, siamo meno propensi a giustificare il mancato aggiornamento dell'accesso alle varie funzioni, fin troppo macchinoso. Lo era già all'epoca, figurarsi oggi. In questo caso si poteva guardare alla concorrenza, che di passi in avanti ne ha fatti. Insomma, l'impressione di modernità data dal nuovo motore grafico ne viene in un certo senso svilita. Badate bene che nonostante ciò Cossacks 3 rimane un titolo giocabilissimo, anche perché l'interfaccia è domabile con un po' di pratica (il tutorial, che dura ben un'ora, aiuta molto). Solo che è vecchia nella concezione e potrebbe rappresentare uno scoglio insormontabile per alcuni giocatori.
Tanta ciccia!
Non fraintendeteci però, perché Cossacks 3 ha davvero moltissimo da offrire e piacerà in particolare agli appassionati di strategia che conoscono poco la serie (chi ha già giocato i vecchi capitoli non ci scoprirà particolari novità).
Il motivo è che si troveranno davanti a ore e ore di ottima strategia, con ben cinque campagne complete, decine di unità, di terra e navali, da gestire, provenienti da dodici nazioni differenti. Ci sono inoltre decine di tecnologie da scoprire e circa centoquaranta edifici da costruire. Insomma, si tratta davvero di moltissima ciccia, cui se aggiungiamo il multiplayer, che consente di organizzare battaglie su mappe generate proceduralmente tra un massimo di otto giocatori, aumenta a dismisura il tempo di permanenza potenziale del gioco sull'hard disk. L'importante è non farsi spaventare dai difetti descritti sopra. Una nota finale la merita il supporto che lo sviluppatore sta dando agli acquirenti. Al lancio, Cossacks 3 aveva diversi bug, alcuni dei quali molto fastidiosi, che gli hanno fruttato molte critiche. GSC Game World lo sta però aggiornando con grande frequenza, risolvendoli con grande celerità. Insomma, allo stato attuale è stabile e perfettamente giocabile sia offline che online, quindi non lasciatevi spaventare da qualche commento sprezzante che non è stato modificato dopo le patch.
Requisiti di Sistema PC
Configurazione di Prova
- Processore Intel Core i7-4770
- 16 GB di RAM
- Scheda video NVIDIA GeForce GTX 960
- Sistema operativo Windows 10
Requisiti minimi
- Sistema operativo Windows XP/7/8/10
- Processore Intel® Core 2 Duo 1,6 GHz/AMD 3000+
- 2 GB RAM
- Scheda video nVidia GeForce 8800 / ATI Radeon HD 2600 PRO 256Mb / Intel HD3000
- DirectX 9.0C
- 4 GB di spazio su Hard Disk
- Risoluzione 1280x768
Requisiti consigliati
- Processore Intel Core i5-3470, 3.20GHz or AMD FX-6300, 3.5Ghz
- Scheda video nVidia GeForce 560 / ATI Radeon HD 7900 Series
- 6 GB di spazio su Hard Disk
- Risoluzione 1920x1080
Conclusioni
Non ce la sentiamo di penalizzare oltremisura Cossacks 3, nonostante alcune scelte produttive siano poco coraggiose. Certo, si poteva fare molto di più per l'interfaccia, puntando a realizzare un sequel vero e proprio invece di un semplice remake. Ma ragionando in questi termini troviamo più sensato modernizzare un prodotto del decennio scorso e venderlo a prezzo ridotto, che uno risalente a pochi anni fa e venderlo a prezzo pieno. Meno giustificabili sono i problemi dell'intelligenza artificiale, che penalizzano particolarmente il giudizio. Nonostante ciò, Cossacks 3 rimane un buono strategico storico, che potete tenere seriamente in considerazione se amate il genere. Non aspettatevi un capolavoro, ma nemmeno il disastro descritto altrove.
PRO
- Molti contenuti per molte ore di gioco
- Alcune meccaniche rendono bene ancora oggi
- Il rifacimento grafico è buono
CONTRO
- L'interfaccia è un po' marcia
- L'intelligenza artificiale in alcuni frangenti lascia a desiderare
- Qualche missione nuova in più?