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La recensione di Mario & Luigi: Superstar Saga + Scagnozzi di Bowser

Nintendo ci riporta nel 2003 con il remake di uno dei suoi più apprezzati esperimenti

RECENSIONE di Christian Colli   —   04/10/2017

A volte, se si vuole guardare al futuro, bisogna riscoprire il passato. No, non è lo slogan di un filmaccio sui viaggi nel tempo o uno di quei bigliettini che trovate nel biscotti della fortuna cinesi, ma quello che devono aver pensato a Nintendo e AlphaDream quando si sono resi conto che servivano nuove idee, un po' più di tempo e forse anche un pizzico di nostalgia per un Mario & Luigi RPG che fosse in grado di stupirci come il primo. Le ultime iterazioni di questo spin-off, che fece il suo esordio nel 2003 su Game Boy Advance, al di là della loro qualità, hanno cominciato a mostrare il fiato corto in termini di innovazioni, e tuttavia ci dimostrano ogni volta quanto folle e coinvolgente sappia essere il mondo "parallelo" in cui i nostri baffuti fratelli preferiti combattono a turni contro i loro strampalati nemici. Il 2017 è stato l'anno dei remake anche in casa Nintendo, basti pensare a Fire Emblem Echoes e Metroid: Samus Returns. Annunciato appena a giugno, Mario & Luigi: Superstar Saga + Scagnozzi di Bowser si unisce al coro dopo appena quattro mesi per ricordarci le origini della serie, farla conoscere ai videogiocatori che magari nel 2003 non erano neppure nati e divertirci come una volta, ma con una marcia in più.

Anche gli idraulici mangiano fagioli

Ambientato nel magico mondo di Fagiolandia, piuttosto che nel solito Regno dei Funghi, Superstar Saga ci racconta le disavventure di Mario e Luigi, impegnati in una ricerca disperata dopo che la perfida strega Ghignarda ha rubato la voce della principessa Peach. Dapprincipio sarà lo stesso Bowser ad allearsi coi due fratelli per restituire la voce a Peach - e rapirla meglio! - ma l'aeronave che trasporta i nostri eroi viene abbattuta all'inizio del gioco e i nostri si ritrovano separati da Bowser e sperduti in un regno sconosciuto. Toccherà quindi a Mario e Luigi, da soli, raggiungere il castello di Ghignarda, mentre i "fedeli" seguaci di Bowser cercano il loro sovrano in una storia parallela che dà il nuovo titolo al gioco, Scagnozzi di Bowser. Ma andiamo con ordine. Superstar Saga è una copia pressoché pedissequa dell'originale datato 2003, solo rivestita a nuovo: AlphaDream ha infatti impiegato lo stesso stile già ammirato in Paper Jam, l'episodio/crossover con Paper Mario del 2015, giocando su un'illuminazione precisa e curata che impreziosisce la bella grafica bidimensionale, trasformando ogni schermata in una coloratissima combinazione di sprite vecchia scuola.

La recensione di Mario & Luigi: Superstar Saga + Scagnozzi di Bowser

Mario e Luigi esplorano Fagiolandia come in un gioco di ruolo giapponese tradizionale, ingaggiando o evitando i nemici e risolvendo piccolo rompicapi ambientali. La telecamera inquadra l'azione dall'alto e lateralmente, trasformando il gioco in un bizzarro ibrido tra un RPG, appunto, e un platform. In Superstar Saga si salta tantissimo e la maggior parte degli enigmi ruota intorno alle capacità che hanno reso famosi i fratelli idraulici: il salto avvitato permette di superare i burroni, il doppio salto ci fa raggiungere piattaforme sopraelevate, il martello ovviamente ci spiana la strada e via dicendo. Sulla mappa, il giocatore controlla sia Mario che Luigi: i due eroi si muovono simultaneamente e i tasti A e B corrispondono rispettivamente al salto di Mario e a quello di Luigi, mentre X fa saltare entrambi allo stesso momento. Le azioni sul campo cambiano temporaneamente la mappatura dei tasti e si possono scorrere premendo i tasti dorsali oppure, nel caso di questo remake, selezionandole semplicemente sul touch screen qualora non vi si stia visualizzando la mappa. Il nuovo Superstar Saga è infatti ricco di piccoli aggiustamenti che lo rendono un titolo ancora più accessibile che in passato.

La recensione di Mario & Luigi: Superstar Saga + Scagnozzi di Bowser

Il primo che salta subito all'occhio - anche per la sua inconsistenza, in effetti - è anche quello che ci permette di salvare in qualunque momento schiacciando l'apposita icona sul touch screen: è una soluzione utilissima ma, come dicevamo, inconsistente, perché i blocchi di salvataggio sono ancora sparsi in giro per il mondo, nonostante la loro ridondanza. A tratti, quindi, si ha l'impressione che AlphaDream abbia riprogrammato il gioco "in scala 1:1" e poi lo abbia modificato in un secondo tempo. Poco male: alcune novità sono davvero molto gradite. Il salvataggio a piacere è una di queste; la mappa dettagliata, con tanto di zoom e promemoria personalizzabili, è un'altra, mentre i giocatori meno esperti troveranno probabilmente comoda l'opzione che permette di agire sul livello di difficoltà - in effetti l'unica opzione nella schermata apposita - e rendere i combattimenti molto più facili. Le battaglie della serie Mario & Luigi hanno sempre diviso in due il pubblico: c'è chi le adora, come noi, e chi invece preferisce una struttura più classica e ragionata. Gli scontri sono effettivamente a turni, con Mario e Luigi schierati a sinistra e i nemici a destra, ma il giocatore è portato a recitare una parte attiva nello scontro che supera la semplice scelta dell'attacco da lanciare o dell'oggetto da consumare. Premendo i tasti al momento giusto è consentito amplificare i danni dei colpi di Mario e di Luigi, così com'è possibile schivare e contrattaccare in tempo reale gli attacchi dei nemici. A volte queste manovre richiedono un tempismo sopra le righe, perciò AlphaDream ha implementato una meccanica introdotta negli episodi più recenti e ora basta tenere premuto un tasto per parare gli attacchi, subendo soltanto una piccola quantità di danni. In questo modo sono tutti contenti, e si rispetta anche la forma tradizionale dei JRPG a turni, ma a nostro avviso la serie ha sempre dato il meglio di sé anche grazie ai combattimenti interattivi, molto più coinvolgenti che nella stragrande maggioranza dei RPG soprattutto quando si tratta di affrontare i boss.

La recensione di Mario & Luigi: Superstar Saga + Scagnozzi di Bowser

Non chiamateli Minion

Una volta raggiunto il Borgo di Fagiolandia, all'incirca un paio d'ore dopo aver cominciato l'avventura, si sblocca finalmente Scagnozzi di Bowser, la modalità inedita che arricchisce Superstar Saga e che da quel momento in poi diventa accessibile in qualsiasi istante dopo aver messo il gioco in pausa. In realtà, Scagnozzi di Bowser è forse l'aggiunta più debole del remake, nonostante si tratti di un vero e proprio minigioco in più, invece che di una semplice feature. La storia di Scagnozzi di Bowser procede parallelamente alle disavventure di Mario e Luigi nel regno di Fagiolandia: nei panni di un Goomba e di un piccolo esercito di tirapiedi dovremo cercare Bowser, scomparso all'inizio del gioco in seguito all'attacco di Sogghigno. In realtà, quello che faremo sarà guardare numerose, esilaranti cutscene in cui i maldestri scagnozzi che danno il nome al gioco finiscono con lo scontrarsi tra di loro e con i loro nuovi nemici in semplici battaglie dal sapore strategico che ricordano alla lontana Fire Emblem. Prima di ogni conflitto è possibile modificare la nostra squadra, poiché i rapporti di forza tra le unità in campo rispettano le regole di una semplice morra cinese: i nemici in mischia sono più forti di quelli a distanza, quelli a distanza hanno la meglio sulle unità volanti e quest'ultime, ovviamente, hanno un vantaggio su quelle in mischia. Il giocatore deve dunque formare il suo team in base alla composizione della squadra nemica, se vuole avere la meglio, poiché una volta iniziato lo scontro il suo ruolo si ridurrà quasi interamente a quello di un semplice spettatore, anche se in alcuni casi è possibile intervenire direttamente ma limitatamente, per esempio premendo un pulsante al momento giusto per infliggere più danni.

La recensione di Mario & Luigi: Superstar Saga + Scagnozzi di Bowser

Scagnozzi di Bowser è dunque un passatempo piacevole ma non particolarmente elaborato che tuttavia fa da contraltare alla "campagna" di Mario e Luigi, incrociandosi con essa al punto che il suo completamento sblocca gli ultimi scontri e il vero finale di questa modalità extra. Ovviamente non bisogna aspettarsi chissà quale complicato intreccio narrativo: la storia, già semplice di per sé, è quasi una scusa per catapultare Mario e Luigi nelle situazioni più disparate all'insegna di citazioni e gag buffissime. Fortunatamente, il nuovo Superstar Saga, tra le altre cose, risolve anche un vecchio problema dell'originale: la sua prolissità. Spesso i personaggi si perdono in lunghissimi giri di parole, prolungando forse un po' troppo le cutscene, ma adesso basta tenere premuto il tasto R per velocizzare il tutto.

Conclusioni

Multiplayer.it
8.7
Lettori (9)
8.9
Il tuo voto

Mario & Luigi: Superstar Saga + Scagnozzi di Bowser è un bel remake. È fedelissimo all'originale ma proiettato nel presente con una cosmesi nuova e nostalgica al tempo stesso e tutta una serie di agevolazioni che lo rendono attuale, accessibile e ancora più divertente di quanto già fosse. Oggi, in questa sua nuova incarnazione, rappresenta probabilmente il punto più alto della serie spin-off insieme a Viaggio al centro di Bowser che, a questo punto, ci auguriamo di rivedere presto in una nuova veste, magari anche su Switch.

PRO

  • È un remake fedele all'originale ma rinnovato nella grafica e nelle musiche
  • Tante piccole modifiche e agevolazioni graditissime
  • Il sistema di combattimento ibrido

CONTRO

  • Scagnozzi di Bowser è un'aggiunta simpatica e poco più
  • Alcune novità sembrano essere state implementate frettolosamente