Dopo l'ottimo riscontro avuto su PlayStation 4 nei mesi scorsi, la versione rimasterizzata di Final Fantasy XII: The Zodiac Age arriva anche su PC con un porting fedele dell'edizione console, eccezion fatta per qualche opzione extra, soprattutto a livello tecnico. Un'occasione quindi per tanti appassionati di scoprire o riscoprire quello che è stato forse uno dei Final Fantasy inizialmente più sottovalutati di sempre da molti fan storici, anche a causa di un sistema di combattimento differente da quello a cui erano stati abituati fino a quel momento. Legati agli scontri casuali, i nemici non visibili sullo schermo e i combattimenti comunque regolati da turni, i fan si trovarono spiazzati di fronte al sistema Gambit e a un rivoluzionario, per la serie, metodo di gestione del party. Grazie a esso infatti il videogiocatore può creare una serie di azioni e strategie per ogni membro del gruppo, impostandole in maniera tale che poi questi le esegua in totale autonomia sul campo di battaglia. Troppo distante quindi dalla formula tradizionale rispetto a chi l'aveva preceduto, per piacere a tutti.
Ancora attuale
Col tempo però le cose cambiarono, e il gioco venne pian piano rivalutato proprio per la sua peculiare natura, che divenne il motivo principale per cui molti dei suoi appassionati riuscirono a farsi una ragione dei suoi difetti e cominciarono ad apprezzarlo sempre più. Un altro aspetto in cui il titolo ha fatto storia a sé all'interno della saga è il sistema di crescita dei personaggi, che in questa remastered si basa in particolare, come del resto l'intera produzione, sulla International Zodiac Job System, un'edizione PlayStation 2 uscita nell'estate del 2007 in occasione del ventesimo anniversario della saga, e inedita in occidente. Il livello dei personaggi aumenta accumulando punti esperienza, ma il level up non incrementa soltanto le statistiche dei sei eroi, ma anche i loro Punti Licenza da spendere su una specie di scacchiera.
Ci sono dodici percorsi differenti, ciascuno dotato di una scacchiera sulla quale sbloccare abilità e tecniche specifiche per il "mestiere" associato, che consentono di personalizzare quasi completamente ogni personaggio: esse infatti sbloccano la possibilità di equipaggiare determinati oggetti o accessori, gli Esper, le Apoteosi, di impugnare certe armi e di lanciare incantesimi ben precisi. A rendere più bella l'esperienza di gioco ci sono poi le varie aggiunte, come la possibilità di accelerare l'azione a 2x e 4x con la semplice pressione di uno dei dorsali del pad (il gioco supporta il DualShock 4) o, per la tastiera, tramite i tasti F2 e F3, (per tornare alla velocità normale basta premere F1) e velocizzare quindi i tempi morti. E ancora la Modalità Sfida, che attraverso cento scenari diversi dà modo all'utente di mettersi alla prova nelle abilità di combattimento, il supporto per le carte collezionabili di Steam, nuove opzioni di gioco disponibili fin dall'inizio come il New Game Plus e il New Game Minus, funzioni di auto salvataggio, la compatibilità con i monitor ultrawide 21:9 e alcuni aspetti legati al comparto tecnologico.
Requisiti di Sistema PC
Configurazione di Prova
- Sistema Operativo: Windows 10 64bit;
- CPU: i7 4970k;
- GPU: Geforce GTX 1050Ti;
- VRAM: 4 GB;
- RAM: 16 GB;
- Direct X: 12;
- Risoluzione: 1920*1080.
Requisiti minimi
- Sistema Operativo: Windows Win 7 64bit o superiore;
- CPU: Pentium G3260 @ 3.0GHz (2 cores);
- GPU: nVidia GTX 660 o equivalente AMD;
- VRAM: 2 Gb;
- RAM: 4 GB;
- Direct X: 11;
- Scheda audio: DirectX Compatible Sound Card;
- Spazio libero su HDD: 50 Gb.
Requisiti consigliati
- Sistema Operativo: Windows Win 7 64bit o superiore;
- CPU: I5-4460 @ 3.2GHz (4 cores);
- GPU: nVidia GTX 980 o equivalente AMD;
- VRAM: 4 Gb;
- RAM: 8 Gb;
- Direct X: 11;
- Risoluzione: 1920 x 1080;
- Scheda audio: DirectX Compatible Sound Card;
- Spazio libero su HDD: 50 Gb.
Su PC è (sensibilmente) meglio
Dal punto di vista tecnico Final Fantasy XII: The Zodiac Age è stato ottimizzato, nei limiti del possibile vista la natura della produzione, per l'hardware dei PC, a partire dalla risoluzione full hd regolabile e dal frame rate che si può settare fino a sessanta fotogrammi per secondo (di default è a trenta). Grazie a questi elementi e a quelli già presenti su PlayStation 4, come il sensibile restyling di alcune texture e il buon sistema di illuminazione, l'impatto visivo generale resta positivo nonostante gli anni sul groppone, complice una direzione artistica assolutamente superlativa che già ai tempi lo rendeva uno dei titoli più spettacolari su PlayStation 2. Rispetto alla controparte PlayStation 4 si può inoltre smanettare con alcuni settaggi attivando il filtro anisotropico o agendo per esempio sulla profondità di campo, l'anti-aliasing, l'occlusione ambientale, le ombre e così via. Per questo motivo risulta appena di poco superiore.
In tutti i casi non aspettatevi miracoli però perché, lo ribadiamo, la base di partenza è sempre quella e talvolta certi filtri finiscono paradossalmente per accentuare e sottolineare la pochezza in termini di risoluzione del grosso delle texture. A proposito, ci è stato segnalato che alcuni utenti hanno avuto qualche problema col gioco, soprattutto legati a dei crash e a una eccessiva velocità, specie nei filmati. Ebbene, noi in tal senso con i settaggi al massimo e il Vsync disabilitato non ne abbiamo avuti neanche uno dopo svariate ore di gioco e situazioni. Tornando all'analisi del titolo, positivo il discorso per quanto concerne il comparto audio, che può contare perfino su una colonna sonora incisa da zero, con gli stessi brani dell'originale rieseguiti nuovamente dal compositore Hitoshi Sakimoto con un'orchestra dal vivo. In pratica è possibile scegliere tra questa, o i brani (e i suoni) rimasterizzati con audio surround 7.1 e le voci in alta definizione, oppure quelli originali, così come tra il doppiaggio in lingua giapponese e quello in inglese (con sottotitoli in italiano).
Conclusioni
Final Fantasy XII: The Zodiac Age si conferma un titolo piuttosto attuale come meccaniche, nonostante gli anni sul groppone. Grazie a una giocabilità ben stratificata e migliorata dalle novità introdotte dalla versione giapponese e agli adattamenti tecnici implementati per l'edizione rimasterizzata, quella in questione è un'edizione completa sotto ogni punto di vista. Per essa, insomma, vale il discorso che abbiamo fatto a suo tempo per la controparte PlayStation 4: il gioco è sconsigliato solo a coloro che proprio non riescono a digerire un comparto tecnico non in linea con le grandi produzioni attuali, mentre per tutti gli altri può rappresentare l'occasione perfetta per scoprire o riscoprire un ottimo gioco di ruolo.
PRO
- Sensibili migliorie rispetto alla controparte PlayStation 4
- Sistema di classi e di crescita dei personaggi "libero" e profondo come pochi
- Meccaniche ancora attuali e giocabilità che si attesta su ottimi livelli grazie alle aggiunte dall'edizione giapponese
CONTRO
- Nonostante tutto, il comparto tecnico sente comunque il peso degli anni
- Il gioco ha dei momenti lenti e tediosi
- Il prezzo pieno