25

Autorobot, trasformatevi!

Già uscito in tutte le sale cinematografiche, Transformers: La Vendetta del Caduto raggiunge anche le nostre console con l'immancabile tie-in.

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   13/07/2009

Versione Testata: Xbox 360

Si è parlato tanto della rivisitazione cinematografica dei Transformers: c'è chi ha apprezzato appieno il lavoro svolto da Michael Bay, chi invece è rimasto disgustato di fronte all'inusuale restyling dei robot più famosi del mondo; chi odia a priori Shia LaBeuf e chi invece ama incondizionatamente Megan Fox. Attori umani che in realtà fanno da mero contorno alla battaglia fra Autobot e Decepticon, veri protagonisti del film tornati per un sequel

Autorobot, trasformatevi!

che attinge un po' dalla serie Beast Wars Transformers e un po' da quella classica, con i riferimenti alla Matrice e l'avvento dell'enorme Devastator. Ritroviamo dunque Optimus Prime e i suoi fedeli sottoposti in un'avventura che li vede opporsi non solo al redivivo Megatron, ma anche al suo antico maestro, il "Fallen" (ok, adesso chiediamoci perché il film si chiama "La Vendetta del Caduto" quando invece il personaggio in questione viene poi chiamato "Fallen" o addirittura "the Fallen"... misteri dell'adattamento!). Nel gioco, questo si traduce in più di quaranta missioni divise fra due campagne distinte (Autobot o Decepticon), ambientate all'interno di quattordici location sparse per il mondo: da Shangai al Cairo, passando per gli Stati Uniti e attraversando le profondità oceaniche.

Vi siete persi qualcosa?

Se possedete una PlayStation 2 o una PlayStation 3 retrocompatibile e vi siete persi il miglior videogame dedicato ai Transformers, potete recuperarlo per una cifra irrisoria e godervi le sue straordinarie qualità. Il gioco è stato sviluppato da Melbourne House per Atari, e potete leggerne la recensione qui. Se invece siete curiosi di sapere come sono nati i Transformers e come si sono sviluppati negli anni, in occasione del loro ventennale Multiplayer ha dedicato uno speciale piuttosto approfondito ai robot più famosi del mondo. Lo trovate qui.

Da che parte stai?

Iniziata una delle due campagne disponibili, ci troviamo a controllare un Autobot diverso a seconda della missione: le quattordici zone vanno sbloccate man mano e ognuna di esse racchiude da una a tre missioni principali, nonché altrettante missioni secondarie. Il tempo di completamento di ogni stage è oggetto di esame

Autorobot, trasformatevi!

da parte del gioco, che cronometra la nostra prestazione assegnandoci una medaglia di bronzo, d'argento o d'oro a seconda dei risultati. Meglio giochiamo e più Energon ci viene donato al termine dello stage: si tratta dell'energia di cui i Transformer si nutrono, e in questo caso può essere utilizzata per migliorare le caratteristiche "collettive" dei nostri personaggi come la barra della salute, il sistema di raffreddamento dell'arma, l'efficacia degli attacchi corpo a corpo, il tempo necessario al ricaricarsi dell'abilità speciale, ecc. Il leader della squadra (da una parte Optimus Prime, dall'altra dapprima Starscream e poi Megatron) discute con i propri sottoposti i termini di ogni spedizione, commentando alla fine quanto ottenuto. Gli obiettivi delle missioni riguardano spesso l'eliminazione di tutti i nemici dallo stage, il salvataggio di zone prese d'assalto o la scorta di personaggi umani da un posto all'altro della location. La campagna con i Decepticon appare leggermente più varia rispetto a quella con gli Autobot, ma alla fine le cose non cambiano più di tanto: l'azione è spesso ripetitiva e si nota un chiaro problema di level design laddove le doti "trasformistiche" dei personaggi potevano e dovevano essere utilizzate all'interno di scenari ben più ampi e meglio organizzati. Vista la barra della salute "ricaricabile", molto spesso la strategia migliore per completare gli stage consiste nell'attaccare i nemici finché le cose vanno bene, quindi sottrarsi velocemente allo scontro e aspettare che l'energia venga ripristinata.

Obiettivi Xbox 360

Transformers: La Vendetta del Caduto offre la bellezza di 1000 punti divisi per quarantuno obiettivi. Vista la presenza delle medaglie, è chiaro che molti obiettivi si sbloccano ottenendole tutte all'interno dei vari stage, ma ci sono anche quelli che richiedono l'eliminazione di un certo numero di nemici, la raccolta di una grande quantità di Energon o la vittoria su avversari particolari come Megatron o il Fallen.

Trasformismo estremo

Gli sviluppatori del team Luxoflux, responsabili di questa trasposizione, hanno cercato di organizzare i controlli del gioco in modo da rendere il passaggio dalla forma robotica a quella di veicolo il più naturale possibile. Diciamo che l'obiettivo è stato centrato solo in parte, visto che per gestire bene tutto c'è bisogno di un bel po' di pratica. Lo stick analogico sinistro muove il personaggio, il destro controlla la visuale ed eventualmente il mirino, che appare non appena si tiene premuto il grilletto sinistro. Il grilletto destro apre il fuoco con l'arma equipaggiata (ce ne sono due, diverse per ogni Autobot o Decepticon), che va cambiata agendo sul d-pad. Sempre dal d-pad è possibile cambiare la distanza della visuale dal personaggio, mentre i pulsanti principali del pad servono per l'attacco corpo a corpo, il salto e la presa. Quest'ultima consente al nostro personaggio di aggrapparsi alle pareti di qualsiasi edificio, quindi di scalarlo fino alla sommità come un novello Altair (non con la stessa grazia, però). Per passare alla forma di veicolo,

Autorobot, trasformatevi!

bisogna premere il grilletto destro da solo, utilizzando il medesimo pulsante per accelerare: non si tratta della soluzione più immediata del mondo, ma a lungo andare ci si fa l'abitudine. Mentre si è trasformati in un'auto o in un aereo si può comunque sparare contro il nemico (anche se con un'efficacia minima rispetto alla forma robotica), e tenere premuti i vari pulsanti del pad si traduce nell'esecuzione di mosse di vario tipo, la più banale delle quali è la trasformazione in volo per prendere di sorpresa gli avversari. I Transformer che possiamo utilizzare nel gioco sono da una parte Optimus Prime, Bumblebee, Ratchet, Ironhide e Breakaway, dall'altra Starscream, Sideways, Grindor, Starscream e Megatron. Ognuno di essi vanta caratteristiche differenti per quanto concerne la resistenza, la velocità e la capacità offensiva, ma sono soprattutto le armi a farci preferire un personaggio rispetto a un altro: Bumblebee dispone di un ottimo lanciamissili a ricerca come arma secondaria, ad esempio, mentre l'Aerialbot Breakaway possiede un fucile di precisione per i colpi dalla distanza. Una volta completata una missione, è possibile rigiocare lo stage per ottenere una medaglia più importante oppure farci un giro in modalità libera.

Multiplayer robotico

Il gioco dispone di un multiplayer online via Xbox Live che funziona piuttosto bene e ci permette di partecipare a partite "tutti contro tutti", deathmatch a squadre o "One Shall Stand", ovvero una modalità in cui le squadre per vincere devono abbattere i rispettivi leader (da una parte Optimus Prime, dall'altra Megatron). Le regole di accesso e la gestione dei giocatori sono quelle classiche, è possibile selezionare uno qualsiasi dei Transformer disponibili e lo svolgimento delle partite viene raramente viziato da lag o problemi di sorta.

Realizzazione tecnica

I modelli poligonali degli Autobot e dei Decepticon sono fedeli a quelli visti nei film, e la qualità delle animazioni è buona. La necessità di fare scelte precise a livello cromatico (laddove il film, invece, se la cava grazie alla confusione di molte sequenze) dà l'impressione che i robot siano talvolta "fuori contesto", ma l'effetto non è poi così marcato. Le differenze delle varie armi vengono

Autorobot, trasformatevi!

rese bene tanto a livello visivo quanto a livello pratico, ma gli scontri appaiono spesso più confusionari che non spettacolari. La grafica in generale appare adeguata, il problema più che altro sono le ambientazioni: alcune migliori di altre, ma con una limitazione costante per quanto riguarda le dimensioni. Viene da sé che personaggi in grado di trasformarsi in auto velocissime o aeroplani dovrebbero potersi muovere con maggiore libertà anziché incorrere in barriere invisibili. L'interattività con l'ambiente segue le medesime regole: appare una crepa lì per lì, ma gli edifici alla fine non vengono quasi per niente danneggiati dalle battaglie che infuriano intorno a essi. Il sonoro è all'altezza della situazione, con buone musiche ed effetti, il doppiaggio in Italiano gode di alti e bassi.

Conclusioni

Multiplayer.it
6.9
Lettori (38)
7.0
Il tuo voto

Transformers: La Vendetta del Caduto si presenta abbastanza bene tecnicamente, con modelli poligonali fedeli a quelli visti nel film e buone animazioni. Allo stesso tempo, però, gli scenari appaiono spogli e piuttosto limitati nelle dimensioni, con barriere ogni due per tre a castrare la nostra voglia di spostarci liberamente (specie sottoforma di veicoli). Le due campagne disponibili sono piuttosto sostanziose e dunque offrono un intrattenimento duraturo, coadiuvato da un multiplayer online completo e ben fatto. Il problema più grosso di questo tie-in è la generale ripetitività dell'azione: il più delle volte basta stare fermi al centro della mappa e aspettare che le ondate di nemici si palesino per eliminarli uno alla volta, ancora e ancora. Un gioco che rimane imprescindibile per i fan dei Transformers ma che risulta superfluo quando non noioso per tutti gli altri.

PRO

  • Un gran numero di missioni ed extra
  • Multiplayer online di buona fattura

CONTRO

  • Location limitate nelle dimensioni
  • Azione spesso ripetitiva
  • Controlli poco immediati