Tre anni fa Microsoft annunciò Boku, un tool di sviluppo per videogiochi basato sulla piattaforma XNA. Un annuncio importante, soprattutto se si considera l'enorme rilevanza che hanno oggi i contenuti creati dagli utenti. Lo stesso toolset XNA è il frutto di un strategia mirata proprio a questi contenuti che già da tempo popolano il Live. Nel 2008 Boku si è trasformato in Kodu e si è finalmente svelato al mondo. Nei due anni precedenti molti si sono chiesti il perchè di un ulteriore kit di sviluppo per giochi arcade, visto che era già possibile creare titoli indipendenti con XNA. Ogni domanda si è dissipata con la prima presentazione pubblica. Nessun codice, solo immagini e una bambina impegnata a creare il suo mondo davanti al pubblico.
Semplice
Kodu è un tool di sviluppo esclusivamente iconico che utilizza come input il solo joypad del 360 ed è accessibile pressochè a chiunque sulla faccia del pianeta terra. Un semplice cursore scalabile permette di disegnare a piacimento lembi di terra per poi riempirli, altrettanto semplicemente, di asperità, laghi e oggetti di vario tipo. Ben 121 tipi di terreno a una decina di fluidi differenti consentono una discreta personalizzazione del mondo che deve essere successivamente popolato da esseri più o meno intelligenti e da obiettivi da raggiungere, per dare così vita alla dimensione ludica della faccenda. Ogni selezione, comprese le scelte che riguardano l'intelligenza artificiale, è gestita attraverso icone chiare e semplici che consentono di stabilire le possibilità di movimento di nemici, amici ed elementi di contorno.
Anche se l'impostazione shootem up sembra essere la più congeniale a KODU è possibile creare giochi che esulano dal paradigma gira e distruggi. Alcuni oggetti, come le palle, possono essere colpiti e lanciati attraverso la mappa, fattore che consente la creazione di ogni tipo di gioco sportivo possibile. Attraverso il menu è possibile determinare le reazioni dei personaggi gestiti dall'intelligenza artificiale con semplici sequenze logiche che incorporano tutti i trigger necessari per dare vita all'azione. Nel caso del calcio gli avversari avranno una sequenza di comandi logici che li porta a: cercare il pallone quando lo vedono, per portarlo da qualche parte una volta raccolto, evitando l'avversario quando questo entra nel campo visivo.
Troppo semplice
I limiti della programmazione vincolata alle sole icone sono subito evidenti. Senza variabili numeriche le possibilità di manipolare la fisica e di articolare la giocabilità si riducono sensibilmente. Certo KODU è semplice e veloce e le scelte possibili sono comunque numerose considerando che il target non è certamente composto da programmatori. Si tratta infatti di un prodotto rivolto all'utenza casual, con l'intento esplicito di essere un linguaggio di programmazione immediato e dedicato esclusivamente alla creazione di videogiochi arcade. Potremmo infatti considerare Kodu una sorta di Wii del game design ma in questo caso le scelte estetiche più che funzionali sembrano richiamare un unico pubblico. Infatti Kodu, più che utilizzabile anche da un bambino, sembra essere dedicato esclusivamente ai bambini.
Nelle mani di un utente smaliziato il tool si rivela troppo semplice e limitato. Il linguaggio iconico diventa un ostacolo appena si acquista familiarità con il processo di creazione e dal punto di vista estetico ci troviamo di fronte a un grado di semplicità eccessivo anche per un dodicenne. Tra l'altro l'assenza di tools per modificare e personalizzare gli elementi grafici è una grossa pecca nell'epoca di youtube e della creatività condivisa. Si tratta di un vero e proprio paradosso che si completa nell'impossibilità di giocare online. E' ovviamente possibile condividere con gli altri utenti quanto creato ma troppi sono i limiti posti a quello che vorrebbe e dovrebbe essere un passo in avanti nel mondo del social gaming.
Conclusioni
Kodu potrebbe essere di più, potrebbe persino rubare lavoro a parecchi programmatori di giochi arcade se solo fosse appena più vario e completo. Ben strutturato e davvero di semplice utilizzo resta comunque un prodotto interessante ed economico con cui smanettare allegramente per qualche ora. Come plus potrebbe rivelarsi una sorpresa per chi desidera avvicinare i propri figli o studenti alla dimensione creativa dello sviluppo di videogiochi. Con la consapevolezza che proprio i più appassionati potrebbero annoiarsi dopo non troppo tempo.
PRO
- chiaro e semplice
- enorme potenziale...
CONTRO
- ...soffocato da troppi limiti
- pochi elementi grafici