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Il Cobra non è un serpente...

Il passaggio dal cinema al videogioco è oramai diventato quasi obbligato, ma se il viaggio inizia addirittura da dei pupazzi nati negli anni '60?

RECENSIONE di Michele Bertini   —   11/08/2009

Versione testata: XBox 360

Con l'omonimo film in dirittura d'arrivo sulle sale (uscirà in Italia l'11 di Settembre) G.I. Joe: La Nascita dei Cobra segna il ritorno di un marchio nato negli anni 60 che sembrava finito nel dimenticatoio da alcuni anni a questa parte.

Il Cobra non è un serpente...

Quello legato a questa famosa linea di giocattoli, in verità, è stato un brand altamente sfruttato fin dalla sua creazione, tanto da aver prodotto anche una fortunata serie animata negli anni 80. Ovviamente nell'anno 2009 non era certo credibile riproporre lo stile originale dei personaggi, così che i Joes si sono sottoposti ad un attento restyling con i risultati che possiamo ammirare nella pellicola... e sulle nostre console. Il tie in di G.I. Joe, quasi a voler essere fedele alle sue origini passate, si presenta come uno sparatutto a scorrimento, un genere mai come adesso in crisi, schiacciato dalla spinta di giochi di nuova concezione e da una colpevole incapacità di rinnovamento. Saranno stati in grado i Global Integrated Joint Operating Entity a risollevarne le sorti?

Hey Joe

Il gioco ci chiede di impersonare vari membri della squadra anti terroristica G.I. Joe alle prese con una organizzazione criminale chiamata Cobra. G.I. Joe, strutturato in numerose missioni liberamente selezionabili e sbloccabili progredendo nell'avventura, offre al giocatore un gameplay minimalista ed intuitivo, come da tradizione del genere. Progredendo nelle aree al fianco di un compagno (è possibile giocare in cooperativa sulla stessa console) abbiamo a che fare con le truppe nemiche che ci affrontano in gruppi progressivamente più numerosi ed eterogenei nelle capacità offensive, l'azione di gioco si riassume in una frenetica e continua sparatoria che si protrae sino alla fine dello stage in maniera pesantemente lineare. Ecco il primo grave limite di G.I. Joe: l'eccessiva ripetitività della giocabilità

Il Cobra non è un serpente...

che, salvo rari casi poco degni di nota, si ripiega su se stessa senza sapersi rinnovare nel corso delle varie missioni. Una volta scelti i due Joe da utilizzare si inizia a sparare e ad avanzare lasciando da parte ogni minima pretesa di tatticismo, si va avanti impavidi incoraggiati anche dal livello mediamente basso della sfida offerta dagli avversari, mentre nelle situazioni più difficili è possibile ricorrere alla tuta acceleratrice: una sorta di powerup temporaneo, in cui i nostri, oltre a diventare completamente immuni ai colpi, aumentano sensibilmente il loro potenziale offensivo. In condizioni normali ogni Joe gode di un attacco standard diversificato in base alle caratteristiche del soldato utilizzato ed un colpo secondario speciale che si rende disponibile una volta riempita l'apposita barra a suon di nemici abbattuti.

Obiettivi Xbox 360

J.I. Joe non è particolarmente generoso nell'elargire punti, inoltre c'è da considerare che tutti gli obiettivi sono riferiti al solo giocatore 1, in questo modo anche sbloccando degli obiettivi in una sessione in cooperativa il beneficiario sarà soltanto il primo giocatore mentre al secondo non risulterà notificato alcun obiettivo, siete avvertiti.

Canyon nel deserto

Le zone che ospitano le varie missioni sono suddivise tra loro in macro aree differenziate per la geografia delle ambientazioni e si passa da montagne innevate a deserti, giungle tropicali o grandi basi sotterranee e, se è apprezzabile una tale diversificazione, è anche triste realizzare come questo non apporti una sostanziale eterogeneità nei livelli di gioco che si sviluppano tutti seguendo una elementare topografia a canyon dove la via da percorrere è sempre la stessa intervallata da delle brevi sessioni di backtracking. Capita spesso di trovarsi la strada bloccata da barriere facilmente rimovibili distruggendo delle apposite centrali elettriche, espediente davvero troppo riciclato dagli sviluppatori nel corso dell'avventura che arriva a stancare in fretta vista la mancanza di altre idee di level design degne di nota. Durante gli scontri a fuoco i Joes hanno al possibilità di ripararsi dietro apposite coperture in maniera analoga a quanto fanno i personaggi di Gears of War, in questo caso però il sistema di aggancio ai ripari è molto meno intuitivo e funzionale rispetto all'efficenza goduta nel titolo Epic.
Alcune missioni offrono anche la possibilità di utilizzare dei fuoristrada o carri blindati, tutti adeguatamente attrezzati a sbaragliare gli avversari contando su una potenza di fuoco di tutto rispetto, almeno fino alla distruzione del mezzo stesso, questi sono governati da un sistema di guida piuttosto approssimativo e non cambiano poi di molto la natura del gameplay che si consuma alla stessa maniera che nelle sessioni appiedate.

Guarda dove spari!

Abbiamo parlato del gameplay di G:I. Joe come minimalista e intuitivo, caratteristiche esaltate anche dalla presenza di un sistema di puntamento e di aggancio del bersaglio automatico. Se da un punto di vista questa scelta ricorda una lunga tradizione di sparatutto va constatato come questo sistema soffra di alcune defaiance come l'indugiare su bersagli secondari e non ostili come contenitori di punti, cosa che costringe a scorrere manualmente i bersagli, pratica che nel bel mezzo dello scontro a fuoco può portare ad un prematuro e frustrante game over. Questa soluzione, tutt'altro che perfetta, si unisce ad un sistema a telecamera fissa che non tiene conto della direzione in cui stiamo sparando, così facendo non è raro trovarsi ad infierire su nemici che non vediamo,

Il Cobra non è un serpente...

situazione inaccettabile che non permette di avere il controllo dell'azione.
Altro aspetto pesantemente deficitario è quello grafico. G.I. Joe mostra un livello tecnico che si attesta più ai livelli delle produzioni Live Arcade, piuttosto che ad un gioco destinato agli scaffali dei negozi. Mole poligonale e texture non arrivano agli standard a cui ci hanno abituato gli hardware delle attuali console, mentre gli ambienti di gioco (lineari e ripetitivi) non offrono alcuna interazione con le azioni dei personaggi a schermo. Il lavoro generale tradisce uno sgradevole sapore di produzione low budget.

Confronto

Delle possibilità offerte dal Wiimote, il team non ha fatto alcun uso specifico. Scuotendo il controller, infatti, si possono eseguire i colpi corpo a corpo, ma è meglio ricorrere alla croce direzionale, visto che in quel modo si possono caricare gli attacchi. Croce che serve anche per passare da un bersaglio all'altro, visto che non viene fatto alcun uso delle capacità di puntamento del Wiimote. Insomma, si tratta dello stesso gioco delle altre versioni.

Caccia di punti

Un aspetto apprezzabile di questa produzione è lo spirito di fondo che anima il gioco, quello dei cari vecchi coin op. Al termine di ogni livello è infatti presente un conteggio di punti che serve per sbloccare determinate ricompense, in particolare nuovi Joe da utilizzare. Durante le missioni lo scopo, oltre a sopravvivere, è quello di macinare il maggior numero di punti, inanellando moltiplicatori e accedendo ad aree segrete raggiungibili grazie alle abilità peculiari di alcuni personaggi. Soprattutto nel caso si giochi in compagnia di un amico la corsa al punteggio più alto regala soddisfazioni in particolare nell'animo di quei giocatori che hanno sempre avuto un debole per questo genere di sana competizione. Ad esaltare questo aspetto c'è anche un indicatore che indica in termini percentuali quanto ognuno dei due personaggi è stato più influente durante la partita, cosa che ha perde di fascino nel caso si giochi da soli costretti a cambiare personaggio ed ad affidare il nostro compagno alle cure della cpu (cosa che rende l'avatar impersonato dal computer virtualmente immortale, falsando gli equilibri dello scontro).

Conclusioni

Multiplayer.it
4.5
Lettori (4)
4.9
Il tuo voto

G.I. Joe: La Nascita dei Cobra è l'ennesimo tie in che cerca di cavalcare il successo della pellicola a cui è ispirato, il problema in questo caso è che tale tentativo raggiunge risultati ben lontani dalla sufficienza. G.I. Joe è deficitario proprio in quegli aspetti che dovrebbe invece esaltare a partire dal gameplay di facile fruizione minato da gravi problemi e dalla telecamera e da un sistema di puntamento che complicano, invece di semplificare, la vita al giocatore. La frustrazione scaturita da morti non adducibili all'abilità di chi gioca non va certo a favore del prodotto Hasbro e se a questo sommiamo un comparto tecnico non sufficiente non rimane gran che da salvare, ad esclusione della piacevole inclinazione dal sapore di coin op, dove la corsa al punteggio può rappresentare un divertente stimolo per alcuni, ma non può bastare per salvare il gioco.

PRO

  • Spirito da coin-op d'altri tempi
  • Gara al punteggio migliore

CONTRO

  • Tecnicamente insufficiente
  • Pesanti problemi nel sistema di puntamento e della telecamera
  • Molto ripetitivo