Ennesimo trasporto videoludico di un board game di chiaro successo, sopratutto oltr'alpe, Blood Bowl, di cui si è già ampiamente parlato in sede di preview, promette di ricostruire il sistema originale in modo tale da farsi adorare dagli appassionati storici quanto potersi aprire ai neofiti, sia virtuali che non, del prodotto Games Workshop.
Umani, Elfi, Uomini Lucertola, Nani, Orchi e Skaven (uomini ratto) si affrontano senza esclusione di colpi in stadi e leghe di gioco. Si vendono giocatori, si comprano nuove divise (più spesse), si chiedono nuovi allenamenti, stelle nascono, altre tramontano, alcune muoiono.
La violenza DEGLI stadi
Blood Bowl propone diverse modalità per il gioco singolo, utili, alla fin fine, ad allenarsi per il ben più convincente aspetto multiplayer del titolo.
Che si giochi un torneo a punti o una "amichevole" si ha fin da subito un assaggio del buon lavoro svolto dagli sviluppatori per ricreare le atmosfere del gioco originale: i modelli tridimensionali sono tipicamente fantasy e allo stesso tempo parodistici (fa scena vedere un paladino in armatura correre con una palla in mano schivando un troll col cappellino da baseball), del tutto in linea con le miniature del gioco, e le regole sono riprodotte con la massima fedeltà e rispetto per quelle cartacee, perlomeno nella modalità a turni.
Si perchè Blood Bowl è,prima di tutto, un gioco a turni: campo opportunamente "grigliato" e giocatori come le pedine, ai quali dare una serie di azioni da intraprendere (tira la palla, placca, corri) per poi dare il via al turno a godersi lo svolgersi dell'azione tramite una telecamera liberamente ruotabile e zoomabile a proprio piacimento.
Vincere match significa guadagnare soldi, sia per giocatori che per "strumenti di gioco" non proprio canonici quali guanti borchiati, armature e tirapugni uncinati.
Ovviamente con simili strumenti nelle mani (e nelle zampe) di nerboruti orchi, resistenti nani e sibilanti uomini lucertola possono provocare lesioni piuttosto gravi, se non la morte, di qualche sfortunato campione. Pazienza, il decesso è un'eventualità accettabile e di giovani promesse del Blood Bowl è pieno il mondo.
Per chi sopravvive però, vi è un ottimo sistema di punti abilità utilizzabili per potenziare le caratteristiche dei veterani degli stadi, in modo da plasmare il proprio Real Madrid fantasy personale, e rigiocarlo in seguito in multiplayer, semplicemente trasportandolo dal file salvato ai server di gioco.
Sono presenti inoltre, i vari "eventi casuali" del board game, stabiliti dal lancio di un dado virtuale nella parte bassa dello schermo: palle perse, inciampi, lancio di oggetti dalle tribune e addirittura invasioni di campo sono cose comuni in Blood Bowl.
Vi è anche una modalità inedita, in tempo reale, che nella teoria, dovrebbe servire ad avvicinare al titolo chi non mastica l'originale da tavolo: sebbene l'idea di eliminare griglie e turni a favore di un controllo diretto dei giocatori (tra l'altro gestibili comunque in pochi click del mouse) sia potenzialmente buona, la realizzazione lascia un po' l'amaro in bocca, sopratutto nel confrontarsi con un'intelligenza artificiale che si rivela incapace di produrre una sfida significativa al giocatore, con tattiche semplicistiche che si limitano al menare quanti più giocatori nemici possibile senza tener conto che l'obiettivo è conquistare la meta avversaria e non coprire il terreno di cadaveri mentre un avversario corre tranquillo verso l'opposto del campo con la palla in mano.
Arene via internet
Sicuramente Blood Bowl è un prodotto pensato sopratutto per le sfide a più giocatori ed è probabilmente quello che gli appassionati del gioco attendevano da molto. I campionati via internet propongono diverse leghe e gradi di sfida oltre che ovviamente uno sviluppo ben più importante della squadra e dei giocatori, non più legati al mero scontro con il PC, ma gettati in una classifica mondiale che viene pubblicata e aggiornata di continuo sugli stessi server.
Utile al successo del multiplayer è indubbiamente la caratterizzazione delle varie razze, che va ben oltre i modelli tridimensionali dei giocatori, dando ad ognuna la propria caratteristica peculiare e le proprie debolezze e punti di forza (i nani sono molto reisstenti ma lenti, gli elfi al contrario corrono e hanno alti valori di agilità, gli orchi menano come fabbri, le lucertole e gli umani sono un buon misto di tutto, i ratti sono veloci e infidi).
Luci a San Siro
Graficamente e tecnicamente parlando non si può dire poi molto di Blood Bowl: gli stadi si presentano caratterizzati in modo piuttosto azzeccato, siano essi scavati nelle profondità delle montagne dei nani, ricavati dalla giungla lustrale o costruiti in mezzo alle città umane.
I modelli tridimensionali, sia dei giocatori che del pubblico, mantengono una buona visibilità dell'insieme, fumettosa al punto giusto e goliardica come ci si aspetta da un prodotto del genere, sebbene a livelli di zoom elevati ci si accorga di una certa ripetitività delle texture e una pochezza di particolari che oggi non è più così diffusa. Buone le animazioni dei giocatori, un po' scattose e ripetitive quelle delle cheerleaders e dei musicisti fuori campo. Una menzione speciale va al goblin arbitro: nasone e orecchie, maglietta a righe, cappello storto e fischietto: il vero mito di questo gioco.
Simpatici i suoni di contorno e ottime le voci dei telecronisti, con l'altro una buona scelta di battute e commenti, purtroppo doppiate solamente in inglese.
Conclusioni
Blood Bowl farà la gioia degli appassionati del board game: complice la non marcata diffusione sul territorio nazionale, i fan del prodotto originale saranno felici di falciare avversari in una trasposizione videoludica che rispetta fedelmente le regole dell'ultima edizione del gioco. Per gli altri è un divertente gioco di sport alternativo, realizzato con perizia e professionalità, sebbene gli evidenti limiti a livello tecnico non lo rendano un prodotto appetibile al grande pubblico.
Un po' simulatore sportivo, un po' strategico in tempo reale, Blood Bowl si rivela un gioco discreto e divertente, al quale gli appassionati non dovrebbero dire di no, mentre agli altri si consiglia di provarlo prima di correre all'acquisto.
PRO
- Piacerà agli appassionati
- Un gioco diverso dalla massa
- Multiplayer solido
CONTRO
- Graficamente altalenante
- Intelligenza artificiale poco sviluppata nel singolo
- Non per tutti i gusti.
Requisiti di Sistema PC
Configurazione di Prova
- Processore: Intel Core Quad 2.40 GHz
- RAM: 4 GB
- Scheda video: Nvidia GeForce 8800 GTS
- Sistema operativo: Windows Vista Home Premium
Requisiti minimi
- Processore: Intel/Amd 2.4 GHz
- RAM: 1 GB (2 GB con Windows Vista)
- Scheda video: 128 MB con supporto agli shaders 2.0
- Sistema operativo: Windows XP/Vista
- Hard Disk: 3 GB