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Coltivare non è mai stato così tranquillo

L'Albero della Tranquillità è il primo capitolo di Harvest Moon interamente studiato per Nintendo Wii. Una nuova vita per la serie?

RECENSIONE di Claudio Camboni   —   04/11/2009
Coltivare non è mai stato così tranquillo

Dopo il mezzo passo falso compiuto con la conversione da GameCube di Wonderful Life, gli sviluppatori nipponici di Natsume hanno finalmente deciso di concentrare i propri sforzi sul nuovo hardware a disposizione. Con risultati altalenanti, pero'. La solida struttura del gameplay adottata da ogni capitolo di Harvest Moon è rimasta intatta fino all'osso: L'Albero della Tranquillità non stravolge le normali meccaniche di gioco, ma ripropone esattamente quelle caratteristiche che hanno reso la serie famosa fin dai tempi del Super Nintendo, ormai più di quindici anni fa. Dopo aver scelto se vestire i panni di un ragazzo o una ragazza, si parte con l'avventura...

L'allegro coltivatore diretto

La nave sulla quale stavamo navigando, colta da una tempesta, è attraccata in un porto sicuro ed è ormai in salvo: ci troviamo nell'isola delle Cialde, ridente e soleggiato posto di mare dove la vita scorre tranquilla e serena. Come al solito, è nostro compito prendere casa e tirar su un ranch di tutto rispetto con animali da allevare, piante e quant'altro si conviene ad un'allegra fattoria. L'obiettivo secondario, come al solito, è invece quello di costruirsi una famiglia cercando di mantenere rapporti sociali con le donzelle single dell'isola e magari trovare una fidanzata. Harvest Moon è un giusto mix di Animal Crossing (per quanto riguarda i rapporti sociali), un RPG (il nostro personaggio ha numerose caratteristiche che si evolvono nel tempo e con la pratica) ed un simulatore di appuntamenti giapponese. Si tratta, insomma, di un genere tutto particolare e distintivo della serie fin dal suo primo capitolo. In questa nuova avventura, però, non si tratta solo di prestare attenzione alla fattoria ed alle belle ragazze, ma dobbiamo portare a termine alcune "quest" secondarie di importanza tutt'altro che marginale. Innanzitutto abbiamo la gravosa responsabilità di restituire l'antica prosperità all'intera isola cercando di risvegliare il leggendario "Albero Padre": dobbiamo completare le ricette dei Folletti dell'Isola (la cucina è solo uno dei mille aspetti di Harvest Moon) per poi essere in grado di poter piantare il seme che farà germogliare il mitologico albero.

Coltivare non è mai stato così tranquillo

Far riapparire la famosa "Dea del Raccolto", inoltre, è un'altro dei nostri compiti primari. Il giocatore ovviamente non ha imposizioni nè obblighi, ma può impostare la partita in piena libertà decidendo se dedicarsi maggiormente all'agricoltura, alle missioni oppure ai rapporti sociali. Oppure vivendo con un giusto equilibrio tra i tre elementi. Chi non vuole solo zappare la terra o mungere le mucche può divertirsi chiacchierando con le persone, ricevere lettere, ordinando merce telefonicamente o girellare per la città cogliendo le sue opportunità di lavoro e svago. Le attività sull'Isola delle Cialde sono tantissime: creare abiti in sartoria, parlare, fare regali, comprare oggetti, accessori e mobili per la casa ed il lavoro, cercare minerali e rivendere gemme preziose, cucinare deliziosi piatti locali e, ahimè, ogni tanto andare dal dottore per una visita.

Non solo vita agreste

L'attività principale, però, rimane comunque l'agricoltura. Ma non solo: grande importanza ha anche l'allevamento, in questo capitolo "potenziato" grazie all'introduzione di tante nuove specie animali come i bachi da seta, le ostriche, ma anche tartarughe, papere, ed i canonici galli, galline, mucche, anatre, maiali e pecore. Possiamo anche avere animali domestici, per allietare la presenza nel nostro Ranch. In Harvest Moon: L'Albero della Tranquillità si puo' addirittura pescare, andare al mercato, vendere merce e fare lavoretti extra per arrotondare lo stipendio e comprare nuovi attrezzi e macchinari. Animal Crossing deve molto a questa serie. La visuale alle spalle del protagonista è stata abbandonata a favore di una a volo d'uccello con zoom abbastanza arretrato, sicuramente per ovviare ai problemi tecnici apparsi in precedenti capitoli come il clipping poligonale. La telecamera non è comodissima, e gli sviluppatori hanno studiato un sistema per rilevare i personaggi sulla mappa, tracciarli e renderci la vita più semplice per ritrovarli. I nuovi comandi pensati appositamente per Nintendo Wii non facilitano il compito, ma si limitano ad essere sfruttati per simulare il movimento di alcune azioni tipiche del contadino. Alcuni mini-giochi interrompono l'azione regalando qualche momento di svago insieme ad altri tre nostri amici, in competizioni multiplayer molto semplici ma altrettanto carine e divertenti. Purtroppo il telecomando Wii è ben sfruttato solo in questi frangenti, mentre nel resto del gioco risulta addirittura più comodo il controller tradizionale, pienamente compatibile.

Coltivare non è mai stato così tranquillo

Il nuovo hardware non è ben ottimizzato nemmeno per l'accesso al disco: passando da una zona della città all'altra Harvest Moon soffre di lunghissimi e tediosi caricamenti di quasi dieci secondi ognuno, fattore ormai inconcepibile per un gioco che oltretutto carica ben pochi dati in memoria. Il comparto grafico, infatti, non risulta migliorato dai precedenti capitoli: pur molto carino e colorato, L'Albero della Tranquillità non è certamente uno dei titoli più impressionanti mai concepiti su Nintendo Wii. I personaggi sono rotondi, ben disegnati così come gli animali, ma tutto il "contorno" è abbastanza scarso e poco curato. La serie si svolge tra la campagna, le spiaggie, cave di minerali, città e foreste: le location sono molte e ben caratterizzate, ma realizzate con texture poco varie, elementi non rifiniti a dovere e non molti poligoni su schermo. L'accompagnamento sonoro è costituito prevalentamente da musichette semplici riprodotte in loop: abbastanza noiose e ripetitive, pur essendo carine ad un primo ascolto. Il tema rimane invariato per tutta la durata del gioco, senza sbalzi o picchi emotivi. Effetti e voci campionate sono registrati in modo decisamente frettoloso e con una qualità molto variabile. Sia il gameplay che la realizzazione tecnica sembrano ormai cosa di altri tempi; forse è giunto il momento che la serie proponga innovazioni vere ed un comparto grafico all'altezza delle produzioni odierne.

Conclusioni

Multiplayer.it
6.2
Lettori (6)
8.6
Il tuo voto

Harvest Moon: L'Albero della Tranquillità è un buon capitolo della serie che conta su tutti i pregi che l'hanno resa famosa in tantissimi anni: purtroppo questa longevità ha invecchiato ormai troppo la sua struttura di gioco che non propone novità rilevanti da tempo. Gli spunti studiati per Wii sono buoni ma non rinfrescano il "piatto" principale, così come tutte le aggiunte che lo portano ad essere un bel "more of the same" tediato da caricamenti troppo lunghi ed una grafica da migliorare ancora. Gli appassionati lo adoreranno comunque. Forse.

PRO

  • Gli appassionati apprezzeranno il gameplay invariato
  • Mini-game in multiplayer
  • Nuovi animali, attività e cose da fare

CONTRO

  • E' sempre il solito Harvest Moon
  • Comparto audiovisivo da aggiornare
  • Troppi caricamenti

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