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Il Might & Magic che non ti aspetti

Un po' RPG, un po' strategico, un po' puzzle: la sorpresa più bella di questo inizio anno è per DS e porta un nome storico.

RECENSIONE di Michele Maria Lamberti   —   05/02/2010
Might & Magic: Clash of Heroes
Might & Magic: Clash of Heroes
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Nome storico, formidabile per gli appassionati del gioco su PC, un po' meno per coloro i quali sono più ferrati in ambito console, che fino ad oggi avevano potuto godere del soltanto discreto Action in prima persona Dark Messiah of Might and Magic. In realtà il titolo qui presente, del celebre marchio dà tutta l'impressione di essersene appropriato quando il progetto aveva già assunto una sua fisionomia ben precisa, quando magari le alte sfere di Ubisoft, impressionate dalla qualità del lavoro loro proposto da Capy, hanno deciso di affiancarvi un nome importante per evitare che tanto ben di Dio andasse sprecato nel marasma di produzioni DS di scarsa riconoscibilità. Se veramente è andata così, allora tanto di cappello alle alte sfere Ubi, che sono riuscite a riconoscere un gioco veramente straordinario.

Once Upon a Time...

Andiamo con ordine: le premesse narrative non si presentano come le più originali di questo pianeta, e pescano a piene mani dai topos narrativi dell'universo fantasy. In una terra medieval-fiabesca, dove Uomini ed Elfi convivono ormai da tempo in armonia e prosperità, i Demoni, relegati secoli prima nell'oscurità dalle razze suddette dopo una classica, epicissima guerra, tornano un bel giorno a progettare di conquistare il mondo e fare le loro solite cose turpi e malvagie. Le razze "della luce", così, si trovano a dover di nuovo affrontare il pericolo che sembrava dimenticato, rinnovando la loro antica alleanza e mobilitando eserciti ed eroi per ristabilire pace e giustizia. Detta così la cosa sembra, ed è, abbastanza banale, ma da queste premesse parte una storia che, sebbene continui lungo tutto il corso del gioco a non spiccare mai per chissà quale trovata o colpo di

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scena particolarmente geniale e innovativo, si presenta comunque di ottimo livello in virtù soprattutto della ricchezza di dettagli, dell'amore per il particolare, dei personaggi stereotipati ma notevoli, e della mancanza di quel timore di osare (aspettatevi momenti abbastanza duri e dolorosi) che avrebbe potuto colpire una produzione che si rivolge comunque ad un pubblico più vasto possibile. Anche i dialoghi e la qualità della scrittura in generale sono di ottima fattura, sebbene, anche in questo caso, non si tratti di materiale da primo premio letterario: in generale possiamo dire che storia, personaggi e dialoghi sono la spia dell'attenzione e della passione che il team di sviluppo ha dedicato a questo prodotto, e sono tra i (tanti) fattori che tengono viva l'attenzione nel corso delle lunghe e numerose ore di gioco. La cosa bella è che vi accorgerete presto che, tra questi tanti fattori, quello qui analizzato, sebbene di pregio, non è che l'ultimo!

Un Eroe, il suo Esercito

Il sistema di gioco messo a punto da Capy, vero motivo di vanto del giovane di team di sviluppo, è talmente complesso, strutturato e profondo che descriverlo, per il povero recensore, rischia di diventare un compito più arduo di quanto sia stato impararlo, giacché per far questo è risultato utilissimo l'esauriente tutorial che accompagna il giocatore nei primi scontri, affrontabile peraltro anche separatamente dalla Campagna principale.

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Partiamo col dire che vi trovate ad impersonare l'Eroe di turno, che altro non è poi che il condottiero del vostro esercito: l'Eroe si muove su di una mappa del mondo strutturata a waypoint (viene in mente la classica mappa del mondo di Super Mario Bros. 3 come paragone più immediato), laddove in questi waypoint possono o meno verificarsi degli eventi quali dialoghi, compravendite e, ovviamente, in primo luogo battaglie. Come i grossi calibri del genere RPG strategico insegnano, ci sono delle battaglie che fanno parte integrante della storia e che quindi non possono essere evitate, ed in più tutta una serie di battaglie facoltative, sotto-missioni e compagnia bella, che potreste anche preferire di non affrontare ma che spesso e volentieri si rivelano le più impegnative (e quindi divertenti) e remunerative. L'Eroe è dotato di punti esperienza e relativi livelli, che influenzano più che altro i suoi punti vita, esauriti i quali la battaglia è persa. L'esercito di cui è a capo è invece un sistema molto più complesso: esistono innanzitutto tre tipi diversi di unità standard, che si differenziano per caratteristiche (un tipo può attaccare più velocemente ma in maniera più debole di un altro, per esempio), che sono disponibili in quantità illimitata durante una battaglia, e che possono essere schierati insieme; in più ci sono due tipi di unità Elite e due di unità Campione, dotati di caratteristiche speciali estremamente utili ai fini della battaglia, ma che vanno acquistate col denaro e le risorse trovate giocando e schierabili sino a un massimo di due tipi a battaglia. Ciascuna di queste unità ha poi i propri particolari punti esperienza e caratteristiche, i cui valori aumentano, come ci si può aspettare, con ogni vittoria.

Guerra all'ultimo colore

Se quindi la parte strategica vi appare sufficientemente complessa e profonda, sappiate che è la parte "tattica", cioè la battaglia vera e propria, che è la vera sorpresa. Le vostre unità in campo sono di tre colori diversi,

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l'associazione unità-colore la decidete sulla mappa del mondo ma è ininfluente ai fini del gioco (non è ininfluente invece la decisione di quali tipi di unità schierare, visto che ogni esercito nemico è strutturato in maniera diversa), e sono disposte su un certo numero di file e colonne sullo schermo inferiore, mentre quello superiore mostra le unità avversarie. La battaglia si svolge a turni, in ognuno dei quali avete a disposizione un certo numero di mosse (di solito tre), e la meccanica fondamentale è quella di creare combinazioni di tre unità dello stesso tipo: tre unità dello stesso tipo disposte verticalmente cominciano a caricare un attacco, mentre se disposte in maniera orizzontale vanno a creare un muro che limiterà gli attacchi nemici. Le combinazioni possono essere create sia tramite lo spostamento dell'ultima unità di una colonna, sia attraverso l'eliminazione di un'unità che si trovi nel mezzo di una fila o di una colonna: in questo caso le unità che si trovavano sotto avanzeranno di quante posizioni occupava l'unità eliminata, e cioè una nel caso di un'unità standard, di più per le unità Elite e Campione. I contendenti perdono punti vita quando un attacco raggiunge l'Eroe avversario, che si trova dietro le fila del proprio esercito: le unità avversarie che si trovano lungo la traiettoria dell'attacco ne vengono colpite, perdendo i propri punti vita spesso fino all'eliminazione totale, ma in questo rendendo più debole il colpo e quindi proteggendo il proprio comandante. Ovviamente queste sono solo le meccaniche base, a cui vanno aggiunte tante altre regole, quali le concatenazioni di attacchi da parte di unità dello stesso colore e/o tipo che si rafforzano a vicenda, la possibilità di creare dei muri uno dietro l'altro, le "catene", vale a dire quelle combinazioni più o meno lunghe che scaturiscono da una sola, azzeccatissima mossa e che regalano al giocatore la possibilità di effettuare un gran numero di mosse in più nel corso di un solo turno, o ancora la "mossa speciale" che si rende disponibile con il riempimento di una barra.

La Storia (In)finita

C'è però tutto il tempo per padroneggiare al meglio anche la più sottile delle tattiche: il gioco infatti vi metterà nei panni di ben cinque Eroi prima di giungere all'agognato finale, uno per ogni allineamento presente, vestirete infatti anche i panni dei cattivi.

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Stimando, s'impiegano circa trenta ore per terminare il tutto badando solo alla storia principale, cosa che sarà peraltro molto difficile visto che per superare alcune battaglie l'esperienza regalata dalle sidequest si rivela fondamentale; se vorrete vedere tutto quello che c'è da vedere preparatevi a raddoppiare, o quasi, il conteggio delle ore. E del resto come sarebbe possibile resistere alle Battaglie Puzzle, nelle quali dovrete sconfiggere il nemico in un solo turno? Qui esce fuori la vera anima puzzle del gioco, e i rompicapo raggiungono i livelli dei migliori esponenti del genere. Una volta terminata la Campagna, poi, potrete ancora divertirvi grazie al multiplayer wireless; purtroppo non è prevista una modalità online. La grafica del titolo è deliziosa, un 2D che non fa gridare al miracolo i nostri occhi abituati all'appariscenza del 3D, ma li delizia con tonnellate di sprite su schermo tutti dettagliati e animati con perizia, con fondali ottimamente disegnati e un bel po' di simpatici effetti atti a creare la giusta atmosfera. Piuttosto lo stile grafico scelto, che strizza un bel po' l'occhio a manga ed anime, potrebbe rendere perplessi i cultori di Might and Magic, ma anche qui ci troviamo di fronte ad un bel lavoro, che risalta particolarmente nel character design, non memorabile ma sicuramente di gusto. E in mezzo a tutta questa cura per i dettagli, non poteva certo sfigurare il reparto sonoro, con delle belle composizioni musicali che rientrano appieno nei canoni del videogioco fantasy, ma che si lasciano apprezzare e che restano, in alcuni passaggi, addirittura memorabili.

Conclusioni

Multiplayer.it
9.0
Lettori (29)
8.6
Il tuo voto

Might and Magic: Clash of Heroes è veramente una sorpresa straordinaria, un titolo in grado di dosare sapientemente RPG, strategia e puzzle senza che nessun elemento prevalga sull'altro in una miscela in grado di affascinare i fan di uno qualsiasi di questi tre generi e del videogioco in generale. Esemplare purosangue di quella filosofia del "Facile da imparare, difficile da padroneggiare" che dovrebbe essere propria di tutti i grandi videogiochi, Clash of Heroes presenta praticamente solo pregi e gli unici difetti sono di scarso rilievo, come la mancanza di una modalità online in un titolo che di per sé è già estremamente longevo. Insomma, ci sentiamo di consigliare l'acquisto praticamente a tutti senza riserve di qualsivoglia genere, fosse anche solo per premiare il lavoro di questo giovanissimo team di sviluppo che con un solo prodotto è riuscito a surclassare tante software house ben più blasonate.

PRO

  • Esplosiva miscela di generi
  • Longevissimo
  • Confezionato con amore

CONTRO

  • Manca una modalità online