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Notti magiche

A poca distanza all'inizio dei mondiali in Sud Africa arriva immancabile il titolo su licenza di Electronic Arts. Pronti a tentare di bissare il successo di Berlino 2006?

RECENSIONE di Matteo Santicchia   —   23/04/2010

Versione testata: PlayStation 3

Sarebbe facile ridurre Mondiali FIFA Sudafrica 2010 a una mera operazione commerciale per sfruttare l'attesa spasmodica dei campionati del mondo, Electronic Arts invece, pur non rivoluzionando la formula collaudata e vincente del suo FIFA 10, propone un titolo che dietro a un, a volte, sorprendente raffinamento estetico, aggiunge un buon lavoro di pulizia, e più in generale di correzione di molte delle problematiche che gli utenti più attenti non hanno mancato di sottolineare ai ragazzi di Electronic Arts.

Notti magiche

Per mettere subito in chiaro le cose, Mondiali FIFA Sudafrica 2010 non è un'evoluzione decisa rispetto a FIFA 10 (per quella bisognerà aspettare l'autunno), ma può essere inteso come una versione riveduta e corretta del decimo capitolo, una sorta di 10.5 che ha però tutte le caratteristiche per camminare sulle sue gambe, nonostante il roster di squadre a disposizione sia limitato alle sole squadre nazionali, per un totale di 199.

Johannesburg arriviamo!

Le modalità di gioco sono quelle relative ai campionati del mondo, in quella principale è possibile scegliere se partire direttamente dalla fase finale, o farsi tutte le qualificazioni regionali, amichevoli incluse. Il bello di imbarcarci nell'eventuale lungo cammino verso il Sud Africa è quello di poter saggiare le nuove feature inserita da EA, ovvero un deciso fattore campo e la forma fisica che risente di dove si vada a giocare. La tanto strombazzata partita a tremila metri d'altezza, Bolivia - Argentina ha visto realmente i boliviani correre come missili, arrivare primi sulla palla e in generale sbagliare meno passaggi. Al contrario il ritorno tra le mura amiche argentine è sembrato coerente con i reali valori tecnici e atletici messi in campo. Nell'ottica di un minor numero di squadre presenti giocare tutto il percorso fino alla finale, piuttosto che gettarci subito nei gironi della fase finale è decisamente consigliato, anche perché la simulazione della stagione ci delizia spesso con infortuni più o meno lunghi, e saper gestire al meglio la squadra è fonte di grande gratificazione quando si è messi alle corde nei momenti più difficili delle partite.

Un'altra novità del gioco è Storia delle qualificazioni, che ci vede impegnati in una cinquantina di scenari reali, legati anche queste alle ultime qualificazioni, in cui siamo impegnati in imprese impossibili, rimonte, pareggi o vittorie, magari in inferiorità numerica o con pochissimo tempo a disposizione, il tutto con un livello di difficoltà piuttosto alto, che raramente scende sotto "esperto". Oltre alle sfide da subito disponibili, suddivise nelle varie confederazioni continentali, raggiunto un determinato punteggio (ogni scenario regala punti per il soddisfacimento di determinati requisiti, principali e secondari) si sbloccano quelle che ci permettono di rivivere i mondiali di Germania, mentre in corso d'opera, durante i prossimi campionati del mondo se ne renderanno disponibili altri, veri e propri instant scenarios per ribaltare le partite da poco concluse. A concludere il ventaglio delle modalità di gioco disponibili è stato inserito il Guida la tua nazione, versione mondiale della carriera fino ad un massimo di quattro giocatori, in cui è possibile far crescere un giocatore creato ex novo, reale o importato da FIFA 10. E visto che lo sportivo di Electronic Arts si è guadagnato la palma di miglior simulazione sul mercato, sono state implementate delle nuove dinamiche per i rigori decisamente più impegnative e reali di quelle precedenti. Questa volta, in omaggio al controllo a 360° è possibile mirare ogni singola porzione dello specchio della porta, inoltre possiamo interrompere la corsa stile Miccoli e fintare per mandare "a viole" il portiere. Tutto questo ha buone possibilità di successo se il calciatore è dotato della necessaria freddezza, diversa per ognuno. Tutto sta nel spingere al momento giusto il tasto di tiro, centrando la zona verde della barra posta sotto quella della forza del tiro. Il meccanismo è inizialmente farraginoso, ma basta spendere un po' di tempo (cosa assolutamente consigliata) nell'apposita sezione di allenamento per diventare rigoristi infallibili.

Curiosità

Sul versante online, oltre alle classico menù al quale Electronic Arts ci ha abituati, troviamo come novità più importante la Battaglia tra Nazioni, un torneo mondiale diverso dal solito, visto che le vittorie si portano in dote dei punti da spendere sulla propria squadra, con una diversa attribuzione di punteggio a seconda si scelga un team forte o uno debole nell'ottica del ranking internazionale. Visto che i server di gioco sono ancora chiusi è impossibile sapere nel dettaglio come si svolga la progressione nel lungo periodo, ma sulla carta le diverse dinamiche che possono nascere sembrano essere foriere di una potenziale rigiocabilità, provando e riprovando la "customizzazione" della propria squadra.

Novità e correzioni

Pad alla mano, fermo restando il necessario tempo di apprendimento per padroneggiare tutte le peculiarità del gameplay di FIFA, il gioco dimostra che buona parte delle promesse fatte in sede di presentazione sono state rispettate. La simulazione della decima edizione, per quanto ben fatta e puntuale non era esente da difetti, a volte macroscopici, questa volta i ragazzi di Electronic Arts hanno saputo apportare buoni correttivi, che senza dubbio abbassano drasticamente il tasso di frustrazione che a volte scaturiva nel precedente capitolo da certe ricorrenti situazioni. Quello che più è spiccato nelle sessioni di prova è che finalmente i portieri restano maggiormente sulla linea di porta evitando quindi i gol su pallonetto che piagavano FIFA 1O. Alla stessa maniera i prolungati e insistiti stop di petto da parte dei difensori che si risolvevano nella facilità da parte degli attaccanti di rubargli palla sembrano essere scomparsi, almeno se si gioca a partire dal livello di difficoltà esperto. Migliorata l'ariosità della manovra e l'aggressione degli spazi, un po' meno la tendenza a difendere alto della difesa, col risultato di assistere spesso a lotte in spazi strettissimi a centrocampo, dai quali uscire sfruttando provvidenziali filtranti alti, o per i più pratici tutta la serie di "mosse speciali" eseguibili con lo stick destro. Un'altra peculiarità che si nota da subito è l'importanza ancor maggiore del fisico nei giocatori, che fa realmente la differenza nei contrasti o negli scontri in velocità. Se andar via sullo stretto sfruttando la differenza di stazza e peso è gratificante per chi attacca, lo è molto meno per chi difende visto che si nota un continuo spezzettamento dell'azione da parte dell'arbitro che tenderà a fischiare ogni minimo contatto, anche se effettuato col tasto del tackle leggero.

Notti magiche

Sul versante della verosimiglianza con il calcio giocato l'intelligenza artificiale degli avversari sembra offrire uno spettacolo altalenante, a metà tra lo scriptato e il fin troppo credibile. In diverse situazioni si è assistito a squadre che per settanta minuti hanno subito impietosamente, poco lucide sbagliando di tutto, alzando barricate e pressando in modo forsennato a centrocampo, per poi diventare di colpo imprendibili e infallibili negli ultimi minuti, di fatto mutando atteggiamento in modo fin troppo truffaldino e scoperto, come se stessero seguendo un copione. Di converso si è rimasti piacevolmente sorpresi da squadre che sembrano incassare il colpo psicologico per un gol subito durante il loro momento migliore, magari durante una partita dominata, senza più riprendersi dallo scoramento per il gol preso in contropiede. Parlando invece delle sensazioni "fisiche" provate partita dopo partita, trova conferma quanto detto in sede di anteprima. Limata, ma non del tutto scomparsa, una certa legnosità e pesantezza dei movimenti, coerente però con l'impostazione simulativa del tutto. Non si tratta di aver aumentato la velocità di gioco, sembra che le transizioni stop, cambio di direzione e scatto siano più fluide, un filo più repentine, decisamente più apprezzabili quando si riesce a sfruttare al massimo le potenzialità del controllo a 360°. Un discorso a parte merita la fisica della palla, migliorata si, soprattutto nelle già citate mischie a centrocampo, che soffrono meno di rimbalzi farlocchi e traiettorie da flipper ma ancora spesso si è costretti ad assistere nei tiri, e in particolar modo nei cross, a quell'effetto da "Super Tele", vero e proprio marchio di fabbrica della serie.

Trofei PlayStation 3

Mondiali FIFA Sud Africa 2010 premia il giocatore con 43 trofei, di cui 1 di platino, 3 d'oro, 7 d'argento, 26 di bronzo e i restanti segreti.
Quelli di bronzo si ottengono con la semplice progressione nel gioco, o più impegnativamente ad esempio raggiungendo la fase finale con squadre di diversa caratura. Quelli d'argento invece si sbloccano raggiungendo particolari risultati nella modalità Guida la tua nazione, battendo tutte le 32 nazioni partecipanti ai mondiali o segnando entro 90 secondi dall'inizio di un partita. L'oro invece è il premio per la vittoria del mondiale con una squadra "scarsa" o per vincere il campionato del mondo nelle due modalità di gioco principali.

Il visagista dei calciatori

Dove però il gioco ha fatto un deciso passo avanti è nel settore grafico.

Notti magiche

Ovviamente non si tratta di un motore di gioco riscritto per l'occasione, ma al pari della correzioni apportate al gameplay, si è lavorato molto, e bene, per migliorare quanto lasciava un po' a desiderare nella precedente uscita stagionale. Visto che si tratta del gioco dei Mondiali, sin dai menù, sin dai font utilizzati si evince un aspetto decisamente meno serioso, più festaiolo. Tutto è più colorato, musiche tribali e pezzi pop ci fanno compagnia nelle scelte (e quando si decide quale compagine utilizzare è possibile ascoltare l'inno nazionale) e al momento dell'entrata in campo nelle partite del campionato del mondo, è tutto un tripudio di coriandoli, fuochi artificiali e tifosi dipinti con i colori della propria squadra. Si respira insomma l'atmosfera mondiale, e anche il duo Caressa - Bergomi ci mette del suo per portarci anima e corpo nella competizione mondiale, con un buon repertorio di frasi quasi sempre azzeccate col contesto. Sembrerebbe ridondante spendere ulteriori parole sulla conclamata bontà sia qualitativa che quantitiva delle animazioni di gioco, vero e proprio plus degli ultimi FIFA, ma non dire nulla è far torto agli sviluppatori, che ne hanno inserite di nuove e che riescono sempre a sorprendere quando il gioco ne fa uscire una nuova di zecca dal cilindro. E visto che i feedback degli utenti non vengono cestinati senza essere letti, parecchi calciatori sono stati rifatti ex novo, e ora molti di quelli che prima erano solo pallide imitazioni sono finalmente credibili. Ovviamente non tutti sono perfetti, vedere Pazzini o molte squadre minori per credere, ma più in generale c'è stato uno sforzo evidente per cercare di migliorare un comparto, quello relativo alla modellazione e alle texture, che era un po' sottotono rispetto al resto. La stessa cosa si può dire per i terreni di gioco, finalmente più vari e credibili, con trame a righe, circolari, a quadretti, rombi o sfumate che è possibile scegliere in sede di amichevole.

Conclusioni

Multiplayer.it
9.0
Lettori (142)
8.0
Il tuo voto

Mondiali FIFA Sud Africa 2010 è una perfetta edizione di mezzo, con un bel lavoro di pulizia e affinamento, soprattutto tecnica, svolto per svecchiare la (ottima) base di sviluppo e con alcune nuove modalità di gioco inserite per supplire alla sua carenza più scontata, quella di un roster di squadre per forza limitato. Non è però un titolo perfetto, alcuni difetti rimangono, limitati e corretti per fortuna, ma ancora presenti, che non pregiudicano comunque il divertimento pad alla mano. In definitiva, bisogna tenere in considerazione quello che il gioco offre in termini prettamente numerici, se vale l'acquisto dato il prezzo pieno, compresso com'è tra la corposa e ingombrante edizione dell'inverno 2010 e quella a venire. Comunque se questa è l'alba del prossimo capitolo, aspetteremo con impazienza il prossimo autunno.

PRO

  • Il "solito" ottimo FIFA 10 riveduto e corretto
  • Tecnicamente migliorato
  • Alcune criticità di gameplay prese in carico
  • Modalità scenario decisamente interessante

CONTRO

  • Meno squadre e alcune modalità alternative, vale il prezzo pieno?
  • Nuovi rigori inizialmente farraginosi
  • Alcuni difetti persistono, in maniera minore, ma persistono