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A caccia di anime

Un antico demone, orde di mostri, il Regno di Boletaria sotto assedio. Una sola speranza, un eroe impavido.

RECENSIONE di Massimo Reina   —   25/06/2010

"Capita ogni tanto che fra i tanti giochi ultra pubblicizzati dalle software house e dai media di genere, venga fuori un prodotto poco reclamizzato ma non per questo meno valido degli altri." Con questa frase aprivamo mesi fa la recensione della versione import di Demon's Souls, l'action GDR di From Software che tanto ha fatto discutere, in positivo, addetti ai lavori e appassionati di genere nel corso di questi mesi successivi a quell'articolo in ogni angolo del web. Tutti concordi o quasi nell'esaltare in particolare l'indiscussa capacità del titolo di saper tenere incollato davanti allo schermo pad in mano il videogamer grazie alle novità proposte e nonostante il livello di difficoltà elevato del suo gameplay, gli ostacoli, i boss e le trappole. Ricco di contenuti extra, cioè gioco, CD audio con la colonna sonora, guida strategica e art book con copertina rigida, più la localizzazione in italiano per i sottotitoli, il prodotto arriva finalmente sugli scaffali Europei direttamente in edizione limitata col suffisso Black Phantom Edition. La trama alla base dell'avventura ripropone il quasi primordiale scontro tra il bene e il male, in questo caso inserito in un contesto fantasy. Nello spettrale Regno di Boletaria Re Allant ha la poco brillante idea di rispolverale un arcano rituale legato al potere delle anime per donare prosperità e ricchezza al suo popolo finendo invece per risvegliare il Demone Antico, una gigantesca Bestia che secondo una vecchia leggenda si trovava reclusa nelle profondità del Nexus, il mondo dei morti. Per gli abitanti del reame e dei territori circostanti inizia così un periodo di terrore e oscurità: l'unica speranza di sopravvivenza è legata alla figura eroica di un individuo senza macchia e senza paura che avrà l'ingrato compito di riportare pace nella regione.

La dimora delle anime

Questo a grandi linee l'incipt da cui prende il via il gioco. All'inizio della storia è possibile creare il proprio avatar personalizzato scegliendone vari aspetti, compresa la classe di appartenenza selezionabile fra quelle disponibili. Queste ultime riprendono quelle tipiche del genere fantasy e spaziano quindi dal canonico ladro al nerboruto guerriero passando per i maghi, i cavalieri e così via. Ciascuna di queste classi inoltre è caratterizzata da univoche abilità, caratteristiche fisiche, intellettive e magiche spesso legate a loro volta alle tipologie di armi e accessori che esse sono poi in grado di far utilizzare al personaggio nel gioco. La scelta di questi ultimi elementi è molto importante in rapporto proprio al tipo di Pg che si vuole impersonare anche per il non sottovalutabile aspetto fatica, visto che il peso complessivo dell'equipaggiamento indossato influisce sui movimenti e la resistenza dell'eroe, specie in battaglia (pensate per esempio a un mago con addosso una pesantissima armatura o uno spadone). Fatto questo e dopo un breve tutorial si viene introdotti nel Nexus, il punto focale dell'intera avventura. E' infatti da questo luogo dove dimorano le anime dei defunti che si compiono tutte le azioni principali legate al potenziamento del personaggio, delle sue armi, all'acquisto di Item (come moneta vengono usate le anime dei nemici sconfitti e recuperate) e all'apprendimento di magie e mosse. Inoltre è da qui che si può accedere alle varie locazioni.

Ladro di anime

La struttura di gioco di Demon's Souls: Black Phantom Edition a prima vista può sembrare simile a quella vista in tanti altri titoli, quindi una sorta di action-GDR con elementi tipicamente da dungeon crawling. Si esplora, si combatte con ogni mezzo, si uccide, si assorbono anime, si potenziano le armi o le proprie abilità. In realtà il gameplay di questo prodotto è piuttosto profondo e il giocatore deve fin dalle prime battute dell'avventura approcciare ogni fase, dall'esplorazione ai combattimenti, in maniera ragionata, senza cioè buttarsi a capo fitto in ogni percorso o contro ogni avversario che gli si pone davanti.

A caccia di anime

Imparare a bilanciare l'equipaggiamento del proprio eroe in rapporto al proprio stile di gioco, tenere d'occhio le varie barre di status inerenti salute, punti magia e livello di stamina, quest'ultimo come accennavamo a inizio articolo soggetto a decrescere in rapporto all'equipaggiamento indossato e alle mosse compiute sono solo alcuni degli aspetti di cui tenere conto per non trovarsi magari esausti o deboli in battaglia. Queste ultime sono a loro volta piuttosto ostiche da affrontare: nonostante la mappatura dei comandi non sia particolarmente complessa e anzi sia abbastanza fruibile, ogni mossa, anche la più banale, deve essere studiata, soprattutto tenendo presente che ogni avversario reagisce in maniera diversa agli attacchi che subisce. E si comporta di conseguenza complicando la vita dell'utente. Per questo non bisogna sottovalutare nulla in Demon's Souls: Black Phantom Edition: la morte è sempre dietro l'angolo e spesso viene determinata dal nemico all'apparenza meno pericoloso. Se si viene uccisi si può continuare a lottare come fantasma ma con solo metà dell'energia totale in attesa di recuperare il proprio corpo (sconfiggendo un boss di fine livello o ritrovando alcune pietre speciali -Ndr) e anche se è vero che in questo caso gli avversari a loro volta diventano un po' meno ostici è pur vero che restano lo stesso difficili da battere. Senza dimenticare il perenne rischio di perdere tutte le anime accumulate se non si raggiunge entro il lasso di tempo prestabilito la macchia rossa che indica il luogo della morte del proprio personaggio. Vista l'assenza di checkpoint inoltre bisogna ricominciare dall'inizio il livello. E tutti i nemici che sono stati precedentemente eliminati saranno di nuovo al loro posto. Fortunatamente in alcuni punti della mappa è possibile creare delle scorciatoie che possono tornare utili per spostarsi da alcune locazioni iniziali ad altre più interne.

A caccia in co-op

Demon's Souls possiede poi una novità che lo rende unico nel suo genere: l'uso particolarmente innovativo che fa dell'online. Tale componente è un elemento fondamentale del prodotto ed è, se lo si vuole, permanente, visto che è integrato con la modalità single player e presente fin dalle prime battute dell'avventura (a patto di avere la console connessa alla rete), e influisce su parecchi aspetti del gioco. Il tutto funziona quasi come se ci si trovasse in un mondo permanente sul web: mentre si esplora, si indaga, etc, si trova traccia di tutti i giocatori che in quel momento o in altri frangenti attraversano o hanno attraversato una determinata area, lasciando una impronta della propria presenza.

A caccia di anime

Tale impronta può essere un semplice messaggio di testo abbandonato su un sentiero da un precedente videogamer che avvisa l'utente di passaggio per esempio della presenza di un mostro particolarmente feroce e ostico, di un Item raro o di gruppi di nemici nascosti, oppure possono essere i personaggi degli altri giocatori stessi che stanno affrontando contemporaneamente lo stesso livello e che appariranno alla vista come delle figure di colore bianco. O ancora macchie di sangue sul terreno interagendo con le quali vengono rivelati gli ultimi momenti del giocatore che ha perso la vita proprio in quel punto, permettendo allo scopritore di capire cosa è successo e chi è stato a eliminare lo sfortunato predecessore. Per evitare che qualche giocatore avvezzo agli scherzi possa ingannare gli altri utenti con segnalazioni finte, è prevista la possibilità per tutti di attribuire dei voti ai messaggi trovati lungo i vari percorsi. In questo modo i giocatori possono verificare dai feed se l'avviso in cui si è imbattuto sia attendibile o meno, evitando così di andare incontro a brutte sorprese. Il gioco online di Demon's Souls: Black Phantom Edition viene ulteriormente impreziosito dalla presenza di una modalità cooperativa dove fino a quattro giocatori possono coalizzarsi per affrontare assieme un qualsiasi dungeon, nonché i mostri di fine livello.

Equilibri in bilico

Esistono due opzioni principali legate al multiplayer: se si gioca dalla propria console, si possono evocare in partita fino a tre compagni di ventura dal web (sfruttando le cosiddette Blue Eye Stone e un apposito "marcatore" attraverso il quale si può controllare quanti e quali altri giocatori sono online, il loro rank nella classifica mondiale e il loro livello di reputazione). Questi appariranno sotto forma di fantasmi di colore blu, mentre il personaggio controllato dall'utente che funge da host rimane in forma solida.

A caccia di anime

O viceversa e in questo caso lo "spettro", diciamo così, sarà lui. In entrambi i casi comunque, l'unica interazione possibile con gli altri gamer umani è in linea di massima limitata allo scambio di merci e equipaggiamenti. L'altro sistema legato al multiplayer è invece un tantino più subdolo: in pratica attraverso sempre l'ausilio delle Black Eye Stone un giocatore può trasformarsi in fantasma nero e invadere la partita di qualsiasi altro utente connesso in rete. Facendo questo può sfidare il malcapitato e involontario ospitante in uno scontro all'ultimo sangue, vinto il quale può saccheggiare letteralmente le scorte dello sconfitto rubandogli tutte le anime raccolte fino a quel momento. Con gravi conseguenze sull'equilibrio del mondo. Occorre prestare molta attenzione infatti alle azioni compiute dal proprio alter ego virtuale: esse possono influenzare l'ambiente circostante grazie alla cosiddetta World Tendency. Questa sorta di misuratore del livello di Bene o Male presente nelle varie aree in cui ci si muove, tiene conto proprio delle gesta dei vari personaggi: se questi uccidono demoni e amenità simili, allora la zona esplorata tenderà per esempio ad avere uno status positivo che si tradurrà in particolari condizioni ottimali per il giocatore, come nemici dotati di un numero minore di HP o un più basso livello di forza fisica e magica, oppure avversari non più presenti in punti in cui invece sostavano in precedenza. Ancora, l'eroe controllato dal giocatore acquisirà maggior potenza o potrà accedere a missioni secondarie.

Trofei PlayStation 3

Sono ben 38 i Trofei disponibili in Demon's Souls. Di questi ce ne sono 27 di Bronzo, 5 d'Argento, 5 d'Oro e 1 di Platino. Mentre per racimolare i primi occorre faticare un po' meno, soddisfacendo requisiti come quello di ottenere la miglior arma da Clearstone o da Hardstone, o assassinare un demone specifico, per gli ultimi, specie quelli in Oro (che conquistati sbloccheranno quello di Platino) bisognerà farsi letteralmente in quattro visto che per ottenerli bisognerà apprendere tutti gli incantesimi o recuperare tutte le armi più rare, per esempio.

Atmosfera magica

Viceversa ignorando gli avversari cattivi e massacrando qualche innocente, "l'indicatore" tenderà verso il nero, e tutto intorno fomentato dall'odio renderà ardua la missione. Da segnalare il fatto che sempre a seconda del livello di bontà o malvagità di un determinato luogo, alcuni personaggi con cui interagire o combattere possono apparire o meno. Durante le partite con l'opzione internet attivata è interessante notare come essa sia influenzata da tutti i giocatori connessi al server in cui si è collegati. Il livello di bontà o cattiveria in una determinata area, in sostanza, dipenderà dalle azioni compiute da tutti gli utenti online. Nota finale sul comparto tecnico di Demon's Souls. Nonostante qualche calo di frame rate qua e là e un livello di dettaglio che non sfrutta certo al massimo le potenzialità della PlayStation 3, la grafica del gioco di From Software si mantiene nell'insieme su livelli buoni. E' vero, i personaggi non presentano un elevato numero di poligoni o un livello di dettaglio che faccia gridare al capolavoro, così come le loro animazioni talvolta lasciano un po' a desiderare, ma è anche vero che le atmosfere, le ambientazioni riescono a essere evocative, appaganti alla vista e a tratti coinvolgenti grazie anche a una buona cura dei particolari legati sia al sistema che gestisce le luci che a quello che regola i fenomeni atmosferici quali vento o nebbia. Elementi questi che messi assieme conferiscono al prodotto una visione di insieme davvero notevole per l'impatto visivo che riesce a offrire al videogiocatore. Così come fa il comparto audio che coi suoi pochi accompagnamenti musicali per la colonna sonora in favore di suoni più o meno naturali come il soffio del vento, il rumore dei passi o i lamenti dei demoni che intensificano quel senso di inquietudine che l'ambientazione di gioco offre già di per sé, come detto, al pubblico, contribuisce profondamente a rendere magica, onirica ogni situazione.

A caccia di anime

Conclusioni

Multiplayer.it
9.0
Lettori (664)
9.0
Il tuo voto

Demon's Souls: Black Phantom Edition è il classico gioco definibile "non per tutti": difficile, impegnativo in termini di giocabilità e di tempo da dedicare a esso, è però un prodotto di assoluto valore che sembra indicato più ai cosiddetti harcore gamer che agli utenti casuali in cerca di titoli più immediati. Per questi ultimi il titolo From Software potrebbe rappresentare una sorta di incubo mentre per i primi rappresenterà a nostro parere una notevole, piacevole sfida da godere fino in fondo lasciandosi catturare dal mondo di Boletaria. Proprio per la sua complessità e per un gameplay molto valido che lo fa emergere fra i prodotti di genere ci sentiamo di definirlo infatti uno dei migliori titoli esclusivi per la console Sony e di consigliarlo assolutamente.

PRO

  • Localizzazione in italiano (sottotitoli)
  • Gameplay ben strutturato
  • Interessante componente online

CONTRO

  • Livello di difficoltà elevato
  • Tecnicamente da migliorare, si regge sul lato artistico