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Portate la pioggia

La nuova incarnazione di Ace Combat per PSP ha davvero una marcia in più?

RECENSIONE di Christian Colli   —   23/09/2010

Sono passati quasi quattro anni dall'ultima volta che abbiamo solcato i cieli con le nostre PSP, grazie ad Ace Combat X: Skies of Deception, un prodotto che aveva stabilito fermamente le intenzioni di Namco Bandai di evolvere ulteriormente il livello di realismo grafico mantenendo il gameplay tradizionale del franchise senza apportare troppe modifiche.

Portate la pioggia

Una scelta che, però, dopo tanti anni, comincia a rendere ogni episodio sempre più simile ai precedenti. Come rinnovare, almeno apparentemente, Ace Combat senza stravolgerlo o cambiarlo? La risposta sembra sia nell'attività più in voga degli ultimi anni, la fruizione cooperativa o competitiva, altrimenti detta modalità multigiocatore. Ed è così che Ace Combat: Joint Assault vuole attirare il nuovo pubblico e riconquistare il vecchio. Ma sarà davvero una strategia vincente?

Un nuovo cielo

Ace Combat: Joint Assault propone un filo narrativo che lega le varie missioni senza risultare invadente: ci troveremo a combattere nei panni di un pilota contro un gruppo terroristico chiamato Valahia, responsabile di svariati attentati, rapimenti e distruzioni di massa. Le principali città del mondo sono in pericolo: ecco che già i fan della serie avranno inarcato un sopracciglio, per la prima volta nella serie Namco Bandai propone infatti delle location reali come sfondo delle nostre battaglie aeree. Le isole giapponesi, San Francisco, i deserti del Medio Oriente, Londra e altre città sono riprodotte sotto i nostri aerei sulla base di reali fotografie satellitari: l'effetto è davvero realistico e intrigante, anche perchè qui e là sulla superficie geografica emergono alcuni dettagli peculiari dell'ambientazione che stiamo sorvolando, come la torre di Tokyo o il Big Ben. La cura per il dettaglio visivo si estende naturalmente ai velivoli che piloteremo e affronteremo, perlopiù riproduzioni poligonali di aerei realmente esistenti, che potremo modificare a piacimento nel nostro hangar, tra una missione e l'altra, aggiungendo componenti e upgrade che ne migliorino le prestazioni.

Portate la pioggia

La componente gestionale è come sempre accessoria, il vero gameplay è puramente arcade nonostante le schermate facciano pensare a qualcosa di molto più simulativo. Ancora una volta è possibile giocare con tre diverse visuali, selezionabili dal menu apposito quando il gioco è in pausa, cosa invero poco immediata: esterno, interno della cabina, prima persona. Un tasto è dedicato all'attivazione del mitragliatore, un altro alle armi secondarie come missili o bombe verticali, il dorsale destro gestisce l'accelerazione, il sinistro rallenta il velivolo, la pressione di entrambi permette una visione a 360° dell'esterno: gestire il nostro aereo non è sicuramente intuitivo ma il sistema di controllo si comporta bene e risponde rapidamente. La semplicità del gameplay si traduce quindi in frenetici conflitti in cui dovremo evitare il fuoco nemico, inseguire un bersaglio e, finalmente, abbatterlo con l'arma che preferiamo.

Il vecchio e il nuovo

Come nei precedenti episodi, anche Ace Combat: Joint Assault propone una progressione nella campagna per un singolo giocatore scandita attraverso una serie di missioni, alcune delle quali parallele e contemporanee: questo significa che saremo spesso chiamati a scegliere quale missione affrontare e, in quel caso, la nostra scelta influenzerà le prossime missioni, sia a livello narrativo che pratico. In altre parole, eliminando i nemici diretti verso la zona della prossima missione, potrete evitare di combatterli per concentrarvi sul vero obiettivo, spesso improvvisato e non descritto nel briefing della missione, a mo' di colpo di scena.

Portate la pioggia

A rendere estremamente credibile ogni situazione contribuiscono gli ottimi effetti sonori e i dialoghi via radio dei piloti, che commentano la vicenda e l'azione. La varietà delle missioni è discreta ma l'impostazione arcade tradisce la ripetitività del gameplay, completamente basato sull'annientamento di vari bersagli aerei o terrestri, a volte entro un certo limite di tempo. La vera novità che in un certo senso aumenta la longevità della campagna è la possibilità di giocarla in modalità cooperativa localmente o tramite infrastruttura fino a un massimo di quattro giocatori: l'idea è tutt'altro che banale, in quanto è possibile effettivamente dividersi in squadre e affrontare le missioni contemporaneamente, influenzando la partita dell'altro gruppo di giocatori. La collaborazione diventa quindi di fondamentale importanza se si vuole raggiungere il miglior punteggio possibile. In caso siate più belligeranti, Ace Combat: Joint Assault propone anche una modalità competitiva per un massimo di otto giocatori.

Conclusioni

Multiplayer.it
8.0
Lettori (33)
7.2
Il tuo voto

Ace Combat: Joint Assault è un decoroso tentativo di aggiornare il franchise agli standard odierni. E' un obiettivo raggiunto a metà: le novità sul versante multigiocatore sono davvero interessanti e incrementano la longevità del titolo, d'altra parte le meccaniche sono ancora quelle di sempre, forse ormai un po' troppo semplicistiche e ripetitive. L'ottimo comparto tecnico e la quantità di missioni disponibili rende questa nuova iterazione un acquisto obbligato per i fan e un'ottima introduzione al mondo di Ace Combat per chi ancora non lo conosce.

PRO

  • Tecnicamente ottimo
  • Modalità multigiocatore ben strutturata

CONTRO

  • Fin troppo arcade ed essenziale
  • Talvolta ripetitivo