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Acqua in bocca

Direttamente dalla fine degli anni '90, Hydro Thunder torna con un seguito esclusivo per Xbox Live Arcade

RECENSIONE di Andrea Palmisano   —   22/11/2010
Acqua in bocca

Il Gioco è disponibile per il download sul servizio Xbox Live Arcade

Alzi la mano chi si ricorda di Hydro Thunder. Probabilmente di palmi all'aria ce ne saranno pochi, eppure dietro a tale nome si cela un racing game arcade prodotto dalla defunta Midway Games che uscì nel lontano 1999 in sala giochi e su Dreamcast, e l'anno successivo anche su Playstation e Nintendo 64. Roba di un'era geologica fa o quasi insomma. La particolarità del titolo stava fondamentalmente nel fatto che i mezzi in gara non erano sfavillanti bolidi a quattro ruote, bensì potentissimi motoscafi destinati a sfidarsi su fiumi, mari e specchi d'acqua in improbabili location decisamente sopra le righe. Una formula bizzarra ma capace di raccogliere un buon successo soprattutto nell'audience americana, evidentemente più incline a questo tipo di prodotti. Fatto sta che, usando un modo di dire mai tanto azzeccato, di acqua sotto i ponti ne è passata parecchia; a distanza di 11 anni il brand è tornato sul mercato con questo Hydro Thunder Hurricane, esclusivo per XBLA e realizzato dal piccolo e debuttante team Vector Unit.

Non mi vorrei bagnare

Usualmente si parla di retrogaming in relazione a titoli dell'era 16 e 8-bit, ma in realtà non sarebbe sbagliato espandere il concetto più in generale ai giochi contraddistinti da gameplay non più attuali. Accettando tale presupposto, si può dire senza remore che Hydro Thunder Hurricane è retrogaming puro, con uno stile e un approccio radicato profondamente nelle origini da sala giochi degli anni '90. In tal senso è apprezzabile e allo stesso tempo coraggiosa la scelta di Vector Unit di andare a puntare proprio sullo stesso feeling dell'originale; perchè se è vero che così come è, Hydro Thunder Hurricane è paradossalmente un gioco dotato di una certa originalità nell'anno 2010, d'altra parte è inevitabile il rischio di proporre un titolo incapace di toccare le corde giuste dell'utenza moderna. A parte questo genere di riflessioni, che in realtà lasciano il tempo che trovano, è indubbio che Hydro Thunder Hurricane sia un prodotto confezionato con cura e attenzione; la struttura si basa fondamentalmente sulla necessità di affrontare le varie competizioni per ottenere punti con cui sbloccare altre gare ed imbarcazioni. Una progressione molto lineare e semplice quindi, che lascia pochi margini di libertà al giocatore; a parte la scelta su quale sfida affrontare per prima, il bisogno di raccogliere i suddetti punti obbliga ad un percorso delineato che passa spesso e volentieri per la ripetizione di gare fino a obiettivo raggiunto.

Acqua in bocca

Queste ultime possono essere sia classicamente contro altri 15 avversari su chi taglia per primo il traguardo, sia a tempo con la richiesta di passare attraverso degli anelli disposti sul tracciato (pena la penalità di secondi preziosi), sia sempre contro l'orologio ma con l'ulteriore difficoltà di dover evitare barili esplosivi cinicamente posizionati proprio nei punti più impegnativi. Per ultimo, i campionati combinano queste diverse categorie in sessioni quindi maggiormente organizzate. Il gioco in sé, a patto di apprezzare questo genere di prodotti, è senza dubbio divertente e piuttosto intrigante; al di là dell'elemento acquatico che con onde e movimenti richiede continui assestamenti alla traiettoria e all'assetto del proprio fuoribordo, sono il track design e la presenza dei turbo da raccogliere che contribuiscono a dare una maggiore profondità al gameplay, soprattutto nelle fasi più avanzate. Per esempio le numerose scorciatoie da scoprire, o le modifiche strutturali dei percorsi giro dopo giro, o gli elementi che compaiono all'improvviso (tipo improbabili serpenti marini giganti, tanto per dirne una) sono aspetti che tengono alta la tensione e donano maggiore profondità a meccaniche altrimenti piuttosto superficiali. Il già citato turbo, fondamentale in diverse occasioni così come per poter controllare il motoscafo anche in aria, può essere impiegato anche per spiccare degli improbabili quanto utili salti, sia per evitare ostacoli che per raggiungere zone inaccessibili altrimenti. Il discorso è completato da una modalità multiplayer online abbastanza ridotta all'osso, e sofferente soprattutto a distanza di qualche mese dall'uscita per una desolante mancanza di giocatori. In tal senso poco ha aiutato il recentissimo DLC con contenuti aggiuntivi.

Conclusioni

Multiplayer.it
7.2
Lettori (9)
8.2
Il tuo voto

Hydro Thunder Hurricane è un arcade che fa fare un salto all'indietro negli anni '90, quelli delle sale giochi, dei gameplay immediati e semplici, della grafica colorata ed esagerata. I tempi sono cambiati, è chiaro, e al giorno d'oggi la leggerezza delle meccaniche può risultare non del tutto digeribile ai più; per chi invece è alla ricerca proprio di qualcosa del genere, magari con un po' di nostalgia per l'epoca Dreamcast, il titolo di Vector Unit rappresenta una scelta valida che non farà rimpiangere i soldi spesi.

PRO

  • Dagli anni '90 con furore
  • Divertente, immediato e fracassone
  • Tecnicamente piacevole

CONTRO

  • Gameplay poco moderno, prendere o lasciare
  • Struttura di gioco limitata
  • Multiplayer superficiale