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Fammi una faccia da guerra!

Giungla, fango e zanzare, questo è il Vietnam di DICE!

RECENSIONE di Matteo Santicchia   —   17/12/2010

Versione testata: Xbox 360

Con questa corposa e piuttosto costosa espansione per Battlefield: Bad Company 2, DICE porta il suo gameplay ragionato, tattico e decisamente spinto verso la cooperazione in uno dei teatri di guerra, che grazie alle decine di film a esso dedicati, tutti conosciamo a menadito, il Vietnam. Le meccaniche di gioco sono le stesse, così come le classi e i loro ruoli sul campo di battaglia.

Fammi una faccia da guerra!

A variare sono le armi, decisamente "più manuali", i mezzi e le mappe, anch'esse prese di peso dall'immaginario collettivo cinematografico vietnamita. I nuovi ferri sono tutti dell'epoca, al massimo troviamo nelle file Viet Cong un bel pezzo da museo sovietico, targato seconda guerra mondiale, assolutamente da non sottovalutare nonostante l'eta come il mitra dell'ingegnere PPSH 40, o parlando di americani possiamo mettere le mani sul lanciagranate per assaltatore M79 (Il China Lake di Call of Duty), l'M16 primissima versione, il mitragliatore di squadra Stoner, anche detto XM22 o il mitra Uzi.

Collina 137

Interessante notare che non ci sono ottiche, fatta ovviamente eccezione per i cecchini, niente acog, red dot e compagnia bella, solo gli iron sight a facilitarci nella mira, cosa questa azzeccata da un punto di vista storico, e che mette tutti sullo stesso piano nelle lunghe distanze di tiro. Su tutto però spicca certamente il lanciafiamme, devastante a corto, con una sorta di "danno continuativo" nel tempo, e che lascia anche una cortina fumogena sulla scena, vista la sua abilità a bruciare "tutto il bruciabile". Cosa questa che fa il paio con la riconosciuta capacità del motore Frostbyte di "accecare" il giocatore grazie alla cosiddetta fog of war, rendendo spesso impossibile vedere oltre il proprio naso nei momenti più concitati, tra polvere, terriccio scagliato in aria dalle esplosioni e il denso fumo nero del napalm. Inutile dire che è un'arma estremamente specializzata, e che richiede una estrema coordinazione per utilizzarla con i compagni di squadra. Sul versante dei mezzi, oltre ai carri armati è possibile salire a bordo dei pattugliatori fluviali americani, armati di doppia Browning per fare fuoco di soppressione sull'entroterra, e l'elicottero Huey, dipinto con la bocca di squalo, dal quale, visto che è possibile scegliere la musica, far uscire rigorosamente a tutto volume la Cavalcata delle Valchirie. Se poi ci vogliamo divertire a giocare al piccolo bombarolo creativo possiamo salire a bordo di uno specie di apetto, attaccarci sopra della dinamite, e saltarne fuori poco prima di irrompere nella base nemica, un bel botto e postazione conquistata.

Fammi una faccia da guerra!

Parlando di mappe, ne sono subito disponibili quattro, con una che verrà sbloccata quando i giocatori avranno compiuto sessantanove milioni di operazioni di supporto chiamata Operation Hastings già vista in Battlefield: Vietnam. Le nuove mappe sono il vero fiore all'occhiello del gioco: quella che più ci ha colpito è certamente Hill 137, divisa equamente tra trincee, postazioni fortificate sulla collina, il fiume con i battelli armati e soprattutto un'aspra montagna completamente devastata dal napalm ancora fumante in cui attacco e difesa si giocano le ultime possibilità. Un vero spettacolo, sia da un punto di vista del gameplay, visto che ad ogni classe viene richiesta dedizione e disciplina assoluta oseremmo dire, con movimenti coordinati e all'unisono, sia in termini di cosmesi. Il lavoro di DICE è senza dubbio ottimo, la distruttibilità ambientale è sempre la chiave del gioco, migliorati poi rispetto a Bad Company 2 sono sembrati gli effetti particellari e le esplosioni.

Obiettivi Xbox 360

Battlefield: Bad Company 2 - Vietnam premia il giocatore con nove obiettivi che si ottengono con il semplice giocare, aumentando il proprio livello. Quelli più impegnativi invece ci chiedono di raggiungere la stella d'argento e quella d'oro nell'uso di tutte le armi.

A casa in un sacco

Altre notevoli mappe sono Kao San Temple, con il tempio che diventa teatro di scontri ravvicinati, con momenti da vera guerriglia urbana e Phu Bai Valley, una base incastonata tra collinette e paludi, in un continuo saliscendi e punti in cui si domina per la sua interezza tutta la vallata, tra risaie, piccoli villaggi e postazioni fortificate. Più in generale è possibile dire che le mappe realizzate dai ragazzi svedesi non sono mai a senso unico, non danno mai l'impressione di avere un solo punto di passaggio obbligato, ma di essere realizzate avendo bene in testa le classi presenti, con numerose vie di fuga e di approccio ai bersagli. Nulla di nuovo, sono le stesse fondamenta apprezzate in Bad Company 2 "liscio", ma in questo caso, visto il numero esiguo di mappe si riesce ad entrare da subito nell'ottica di come muoversi sfruttando tutte le potenzialità offerte dal gioco. Non ci sono particolari difetti, se non quelli che tutti coloro che hanno confidenza con il titolo DICE conoscono, ovvero molto spazio dato ai cecchini, che comunque non godono della kill istantanea. Si muore e si muore spesso, i cecchini sono tanto fondamentali quanto "odiosi" nell'economia del gioco, ma è innegabile che riuscire a prendere una posizione lavorando di concerto, magari in salita, sfidando la difesa nemica, evitando le scie lasciate dai cecchini e cercando di andare sui fianchi avversari è un momento davvero gratificante e di grande soddisfazione.

Conclusioni

Multiplayer.it
8.7
Lettori (107)
8.8
Il tuo voto

Messi da parte gli orpelli moderni, la guerra di DICE si concentra solo sul piombo, sul fango e sulla giungla e lo fa con un'espansione che esalta l'impostazione tattica del suo gameplay, anni luce lontano dalla frenesia della concorrenza. 1200 Microsoft Points o 13€ sono certamente una cifra importante per "solo" cinque mappe, quindici nuove armi e sei veicoli, ma alla fine Battlefield: Bad Company 2 - Vietnam resta una "total conversion" di grande spessore che farà la gioia di quelli che hanno amato alla follia la cooperazione e la strategia del franchise, il tutto incorniciato in un level design da veri e propri fuoriclasse, con inoltre il plus offerto da un'ambientazione dal fascino innegabile.

PRO

  • Level design sopraffino
  • Si notano miglioramenti tecnici
  • Grande atmosfera

CONTRO

  • 13€/1200 MP euro sono una cifra importante nonostante la bontà dell'espansione