Gioco dell'anno DS 2010 di IGN, un metacritic altissimo attorno al 90, recensioni entusiastiche accompagnate da frasi tipo "uno dei migliori titoli per DS in assoluto", e via dicendo. Questa è stata l'accoglienza che gli States hanno garantito al praticamente sconosciuto - in Europa - prodotto di WayForward Technologies intitolato Shantae: Risky's Revenge, un risultato che fa ancora più clamore se si considera che stiamo parlando di un titolo per DSi, distribuito unicamente tramite il negozio in digital delivery DSiWare; un ambiente, quest'ultimo, nato sotto buoni auspici ma in realtà che quasi mai si è rivelato in grado di offrire un livello qualitativo sufficiente nè un ambiente di sviluppo frizzante. Ma evidentemente esiste sempre l'eccezione che conferma la regola...
Rivoglio il mio Super Nintendo
Shantae: Risky's Revenge è il seguito di un ottimo gioco pubblicato nel 2002 su Game Boy Color, che però per tutta una serie di motivazioni non uscì mai dai confini nordamericani; se quindi per gli yankee fan dello storico portatile Nintendo Shantae è diventato una sorta di piccolo cult classic da scovare nei siti di aste online, nel resto del Mondo sono ben pochi quelli che hanno sentito nominare il prodotto in questione. A distanza di quasi 10 anni WayForward ha quindi deciso che era ora di dare una successione a tale piacevole esordio, e Shantae: Risky's Revenge è il risultato di cotanta attesa; seguendo le basi gettate dal predecessore, anche in questo caso si tratta di un platform 2D in stile "metroidvania", con uno stile grafico che richiama sfacciatamente ma splendidamente l'epoca d'oro dei 16-bit. "Ovviamente" il debutto sul DSiWare europeo ha dovuto attendere oltre 4 mesi rispetto alla uscita americana, senza reali motivazioni vista la distribuzione digitale e l'assenza di qualsivoglia traduzione, ma tant'è; anche sotto questo aspetto evidentemente si è voluta mantenere la tradizione dei bei tempi delle cartuccione.
Ma passiamo al gioco: la protagonista è Shantae, una ragazza mezzo-genio, impegnata come spesso accade in una missione solitaria contro l'arcinemico di turno (in questo caso arcinemica, la piratessa Risky Boots) per mantenere così il quieto vivere della placida Sequin Land. L'arma principale in possesso dell'eroina sono i propri prodigiosi capelli, grazie ai quali può sferrare qualcosa di simile a delle frustate per eliminare i nemici sparsi nei livelli. Questi ultimi potranno così rilasciare eventualmente cuori per recuperare energia, pozioni per la barra delle magie o gemme da spendere nei negozi; l'acquisto si basa fondamentalmente attorno a 3 abilità (palla di fuoco, sfera ruotante e nuvoletta sparafulmini) che è possibile potenziare con due ulteriori livelli. Per ultimo, con il procedere dell'avventura si prenderà possesso anche della capacità di trasformarsi in 3 creature (scimmia, elefante e sirena) così da poter raggiungere zone altrimenti inaccessibili. Fondamentalmente nulla di nuovo sotto il sole quindi, ma sarebbe poco intelligente pretendere innovazioni in un prodotto che in maniera così evidente si ispira ai cliché dei classici del genere del glorioso passato bidimensionale. La differenza ovviamente la fa la realizzazione, e in questo caso assieme a tante luci c'è però anche qualche ombra.
La danza del ventre
Come premessa obbligatoria bisogna decidere su che basi valutare Shantae: Risky's Revenge; se vogliamo considerarlo all'interno dei confini del DSiWare, e tenendo conto del prezzo a cui viene venduto (1200 punti, quindi 12 euro) non c'è molta difficoltà nel promuovere su tutta la linea la fatica di WayForward, che si impone senza troppe difficoltà come miglior titolo disponibile sulla piattaforma online del portatile Nintendo. Si tratta infatti di un prodotto solido, con una longevità più che sufficiente (5-6 ore per portarlo a termine, con l'ulteriore chance di estenderne la durata per raggiungere il 100%) e graziato da una componente grafica di grande valore con tanti dettagli, diversi livelli di parallasse, ottime animazioni e uno stile particolarmente piacevole e colorato.
Andando però a osservare il gioco con una prospettiva più ampia, giudicandone i valori assoluti senza filtri e premesse, Shantae: Risky's Revenge rivela alcuni difetti che impediscono semplicemente all'avventura di avvicinarsi ai classici del genere a cui si ispira. Il più importante è sicuramente il level design, altalenante nella qualità e spesso troppo lineare; soluzioni come il cambio di piano in profondità, pur imperfette nella realizzazione pratica, avrebbero potuto essere applicate con maggiore frequenza, dal momento che in loro assenza la maggior parte degli spostamenti avviene banalmente con una progressione monocorde che solo raramente viene interrotta da alcuni brevi passaggi platform. Per vedere qualcosa di più complesso bisogna affrontare i dungeon, effettivamente più piacevoli e gratificanti a livello ludico; in questo caso dispiace però che la mappa, posizionata nello schermo inferiore, si riveli così superficiale e incapace di dare un supporto concreto alla fase esplorativa. Anche il sistema di combattimento, non particolarmente gratificante, diventa in qualche caso fonte di irritazione di fronte all'inevitabile respawn dei nemici sommato alla frequentissima necessità di backtracking imposto dalla struttura di gioco. Un ultimo appunto sulla mancanza di traduzione, che infastidisce ulteriormente visti i 4 mesi di attesa per l'uscita europea; non stiamo parlando di un Rpg, e viste le indicazioni fornite durante i dialoghi spesso importanti per sapere dove andare, forse si sarebbe potuto fare uno sforzo in più per favorire i giocatori europei meno pratici con l'inglese.
Conclusioni
Shantae: Risky's Revenge è il miglior titolo disponibile per DSiWare, e ben giustifica i 12 euro necessari per scaricarlo sulla propria console. E fin qui ci siamo. Alla nostra prova dei fatti abbiamo però faticato a trovare effettiva giustificazione dei clamorosamente positivi giudizi che il gioco di WayForward ha raccolto in patria; la componente grafica accattivante e i richiami ai grandi titoli dell'epoca 2D hanno probabilmente messo in secondo piano le reali qualità di un prodotto senza dubbio più che gradevole, ma che a livello di game design resta a diverse lunghezze dai migliori esponenti del genere. Un acquisto quindi più che consigliato a nostalgici e fan delle due dimensioni, specie in un periodo in cui il DS non sta vivendo certo i suoi giorni migliori, con la consapevolezza però che i capolavori abitano altrove.
PRO
- Ottima componente grafica
- Longevità più che discreta
- Piacevole e divertente
CONTRO
- Level design accademico e privo di grandi spunti, lontano dai capolavori del genere
- Spesso buono, mai ottimo
- Nessuna traduzione