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Melanzane di stagione

E con questa, Rayman 2 si candida seriamente al titolo di gioco più convertito dell'Universo... Un male? Un bene? Scopritelo assieme a noi

RECENSIONE di Michele Maria Lamberti   —   13/04/2011

Insieme a Splinter Cell, Rayman è l'altra grande serie che Ubisoft ha deciso di sfruttare per cominciare a sondare le promettenti ma ignote acque del Nintendo 3DS, senza dimenticare il nuovo e ottimo Tom Clancy's Ghost Recon: Shadow Wars. E, proprio come era accaduto con la serie di Sam Fisher, anche per il simpatico e misterioso "Uomo Raggio", recentemente messo un po' in disparte a favore dei suoi ex comprimari Rabbids, si è ricorso a quello che è probabilmente l'episodio meglio riuscito, Rayman 2: The Great Escape: uscito nel 1999 originariamente per Sega Dreamcast, Rayman 2 si pose subito come uno dei più grandi concorrenti di Super Mario 64, creatore e secondo molti ancora oggi dominatore del genere dei platform 3D. La qualità e il successo del titolo si tradussero in conversioni che hanno interessato nel corso del tempo più o meno tutte le piattaforme immaginabili, compreso, sei anni dopo, il Nintendo DS: tale versione però purtroppo era limitata da numerosi fattori, primo fra tutti la mancanza dello stick analogico, non compensata da un uso intelligente del touch screen. E' giunto il momento di rinsaldare il rapporto tra Rayman e i portatili Nintendo?

Una storia fatata

Rayman 2 è una delle più grandi prove a favore di chi sostiene che non siano necessarie chissà quali innovazioni e rivoluzioni per creare un grande gioco: dal modo di declinare il genere fino alla storia, tutto nel titolo è "convenzionale", e partiamo proprio dalla storia, anche perché non è che ci sia molto da dire. I soliti cattivoni intergalattici, questa volta nella persona dei temibili pirati robot capitanati dal malvagio Razorbeard, decidono di andare a rompere le scatole proprio al tranquillo mondo di Rayman: infrangono dunque il "Cuore del Mondo" in mille pezzi, il che toglie ai vari esseri fatati di questo immaginario universo i propri poteri, e non contenti imprigionano anche diverse creature tra cui i Teens, un'antichissima razza che possiede tutto il sapere, talmente antica che però tutto questo sapere l'ha dimenticato... Anche Rayman e il suo amico Globox, già reduci da un precedente salvataggio del mondo, sono tra i prigionieri, ma riescono a liberarsi e si lanciano nella nuova avventura che prevede, fondamentalmente, il recupero sia dei Teens catturati sia dei frammenti del Cuore del Mondo, ora detti Lum. Se la storia non parte da premesse incredibili e non si sviluppa in maniera innovativa, bisogna dire però che l'atmosfera e la caratterizzazione dei personaggi sono davvero ben rese, con tante componenti che concorrono a sviluppare il giusto coinvolgimento. Umorismo, fiaba, mistero, si uniscono in un mondo narrativo che richiama ora Disney, ora i meglio riusciti giochi Rare, ora il miglior fumetto supereroistico per i più giovani per un risultato decisamente riuscito, che rimane nel cuore e nella memoria del giocatore.

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Stesso discorso per la parte più propriamente ludica: Rayman 3D è un platform 3D convenzionalissimo ed anche piuttosto lineare, che ci vede affrontare tutta una serie di livelli zeppi di piattaforme da affrontare con salti millimetrici, di nemici da eliminare sparando sfere di energia, di oggetti e bonus da collezionare, di ostacoli vari da affrontare con un minimo d'ingegno e di passaggi segreti e strade alternative da scoprire; ma il level design raffinatissimo e i tanti poteri a disposizione di Rayman concorrono ad un gameplay mai banale e privo di veri momenti morti. Le stesse azioni e situazioni non si ripeteranno mai due volte consecutivamente, e nuovi elementi vengono introdotti con sapiente regolarità nel corso dei livelli; è la formula, semplice solo a parole, dei più grandi esponenti del genere, e Rayman 2 è decisamente uno di questi. Certo, si potrebbe riflettere sul fatto che sono passati ormai dodici anni dalla prima uscita e che forse tutto ciò vuol dire che il panorama dei platform 3D non è che si sia evoluto tantissimo, con solo Super Mario Galaxy e pochi altri a cercare di aprire nuove strade, ma non è questa la sede e soprattutto non è un problema di Rayman...

L'effetto 3D

Tarato eccessivamente verso l'alto (le immagini tendono a "sdoppiarsi" probabilmente per la grande dinamicità dell'azione, creando un po' di fastidio), il 3D di Rayman 3D appare nella sua miglior forma abbassando anche solo leggermente l'apposita levetta. In tale condizione si comporta al meglio arricchendo ulteriormente un mondo di gioco già di per sé dotato di grande personalità. In realtà per la quasi totalità siamo di fronte ad un mero orpello scenico che non influenza il gameplay neanche di una virgola, eccezion fatta per quelle poche sezioni con telecamera fissa nelle quali è importante stabilire la distanza di ostacoli e/o nemici che ci vengono incontro. In ogni caso, un'apprezzabile aggiunta, per niente fondamentale ma sempre gradita.

Squadra che vince prima o poi pareggia

Il fatto che non sia cambiato quasi nulla in dodici anni, permette a Rayman 3D di conservare tutti i pregi dell'originale, sopra riportati; in più, il disco analogico del 3DS, sensibile e preciso, vendica l'onore della sfortunata conversione per DS, che peraltro era abbastanza ben fatta. Purtroppo però, dell'originale si sono mantenuti anche i difetti, o per meglio dire l'unico vero difetto: la telecamera automatica, spesso diretta da una buona regia ma che ogni tanto, nei cambi drastici di inquadratura, impazzisce e rende la vita difficile al giocatore dovendo ricorrere a un, poco pratico nei momenti più concitati, ricentramento. Altro pregio di rilievo è la longevità, che si

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avvicina alla quindicina d'ore, e tutte piacevoli, volendo raccogliere e scoprire tutto quello che c'è da raccogliere e da scoprire; inoltre Rayman 3D fa un piccolo passo avanti nel settore difficoltà: alcune meccaniche, ad esempio il combattimento, sono state leggermente ritoccate, eliminando degli elementi di frustrazione. Ciononostante, il gioco resta difficile, mostrando nelle ultime fasi una vocazione all'"old school", la qual cosa a ben vedere risulta piacevole sia per i giocatori più attempati che per quelli più freschi, i quali avranno di che riflettere su quell'evoluzione videoludica che, per questioni anagrafiche, si sono persi.
Buone notizie anche dal lato tecnico: questa conversione è basata sull'originale Dreamcast, con miglioramenti vari in tutti i settori grafici, e, complici le dimensioni dello schermo, si tratta di un gran bel vedere. Pulita, colorata, dettagliata e ricca di effetti anche notevoli, la grafica di Rayman 3D mostra il fianco solo nella fluidità col 3D attivato, senza peraltro mai dare veramente fastidio. Anche il sonoro, infine, lascia soddisfatti, con musiche evocative e il simpatico incomprensibile vociare dei personaggi che arriva a vette esilaranti nel caso di alcuni personaggi, come ad esempio i Teens.

Conclusioni

Multiplayer.it
7.0
Lettori (26)
7.1
Il tuo voto

Tanti grossi pregi e un solo difetto sostanziale dovrebbero rendere Rayman 3D un gioco perlomeno eccellente. C'è però un problema fondamentale: siamo di fronte, con tutto il 3D e le leggerissime modifiche, esattamente allo stesso, identico gioco di dodici anni fa, tra l'altro riproposto in tutte le salse nel corso del tempo. E, lasciando un attimo da parte il discorso più generale su quanto sia potuto invecchiare Rayman 2 in dodici anni rispetto all'evoluzione dei platform, questo vuol dire che chi ha già giocato una qualsiasi delle versioni precedenti non ha alcun bisogno di interessarsi a questa nuova, giacché l'esperienza del 3D, aggiunta gradevole, non giustifica neanche lontanamente un nuovo esborso. La soluzione, salomonica, è questa: se non avete mai provato Rayman 2, aggiungete pure diversi decimi alla votazione finale e, sempre che vi piaccia il genere, tenetelo in seria considerazione per rimpolpare la vostra softeca 3DS; in caso contrario i decimi sono da togliere e il gioco da evitare, senza nulla togliere all'indubbia bontà del materiale originale.

PRO

  • Riproposizione perfetta di un vero classico
  • Lungo, vario, divertente
  • A volte una piccola gioia per gli occhi

CONTRO

  • Telecamera automatica non perfetta
  • Nulla è cambiato in ben dodici anni!