Era piuttosto inevitabile e scontato che gli sviluppatori indie che hanno avuto successo sulla piattaforma iOS utilizzassero la visibilità (e il denaro) guadagnati per andare a sviluppare anche su console tradizionali; in realtà i ragazzi australiani di Halfbrick, autori del mostruosamente popolare Fruit Ninja, non sono nati nell'ambiente dell'App Store, ma al contrario sono attivi dal 2001 con un curriculum contenente soprattutto giochi GBA su licenza. Dopo anni a lavorare nella penombra, è stata però proprio la fortunata accoppiata tra ninja e frutta che ha fatto conoscere al grande pubblico Halfbrick; per chi non sapesse di cosa stiamo parlando, basti sapere che Fruit Ninja è fondamentalmente un gioco in cui bisogna affettare banane, arance, mele e via dicendo strisciando le dita sul touch screen.
Semplicissimo, immediato se non istantaneo, ideale per riempire una manciata di minuti, praticamente il prototipo del gaming su iPhone; ed è proprio la perfetta sintonia tra il prodotto e la piattaforma probabilmente il motivo principale del successo del gioco. L'idea di trasportare Fruit Ninja su Xbox 360, più precisamente adottando Kinect, è quindi motivo perlomeno di curiosità, se non addirittura di qualche perplessità, in merito al felice adattamento di un concept così legato all'ambiente originale.
Succo di frutta
L'unica reale differenza tra Fruit Ninja Kinect e il suo equivalente per dispositivi touch screen sta nel metodo di controllo; per il resto, a livello contenutistico e di gameplay praticamente è tutto quasi identico. La meccanica resta quindi legata al dover affettare la frutta che viene lanciata dal basso dello schermo, facendo attenzione a non colpire le bombe e sfruttando al meglio i vari bonus. Tutto qui. Lo stimolo fondamentale per proseguire viene fornito dal sistema di punteggio, che spinge a tentare di battere i propri record e quelli degli amici; per riuscire nello scopo è necessaria precisione, fortuna e abilità nell'eseguire le combo, ovvero affettare più frutti con un solo colpo. Certo ci sono anche nuovi fondali ed effetti da sbloccare, ma si tratta di aspetti di contorno abbastanza trascurabili.
Le modalità a disposizione offrono invece alcune sottili ma incisive variazioni sul tema; la Classic impone di evitare le bombe, pena il game over istantaneo. Al contrario la Zen libera da questo assillo, permettendo di concentrarsi soltanto sul punteggio. Infine la Arcade, in cui le bombe non determinano la conclusione della partita ma semplicemente sottraggono punti al totale. Non manca anche una serie di sfide, in cui banalmente viene imposto un preciso obiettivo da raggiungere entro un determinato tempo limite. Gradita è infine la modalità multigiocatore, tramite la quale si può dividere l'impresa con un compagno sia in soluzione cooperativa che competitiva; e l'integrazione con Xbox Live consente di venire informati subito nel caso in cui un amico abbia superato il proprio record, così da potercisi subito mettere di impegno per riguadagnare la posizione.
Obiettivi Xbox 360
La maggior parte dei 200 punti di Fruit Ninja Kinect è legato a obiettivi abbastanza abbordabili che richiedono di eseguire determinate azioni o raggiungere soglie di punteggio nelle varie modalità di gioco. Nulla di impossibile con un po' di costanza.
Lama Kinect
Detto quindi dei contenuti, che appunto non si discostano quasi in nulla dalla versione touch screen, è opportuno discutere di ciò che invece distingue Fruit Ninja Kinect, ovvero l'utilizzo della periferica Microsoft. Anzitutto un plauso per la gestione del posizionamento del giocatore di fronte alla telecamera; il software rileva se l'utente è troppo vicino o troppo lontano da essa, e automaticamente ridimensiona la sua silhouette sullo schermo, senza quindi richiedere di spostarsi fisicamente in avanti o indietro. Una soluzione ideale che meriterebbe di essere inclusa di default in tutti i titoli Kinect. Molto meno riuscita la gestione dei menù, la cui navigazione avrebbe potuto essere studiata in maniera senza dubbio migliore. Tornando al gioco, va detto che lo sfruttamento della periferica risulta soddisfacente e piacevole; affettare la frutta con le proprie braccia (o anche le gambe) piuttosto che con le dita aggiunge effettivamente un qualcosa alla gratificazione del gesto in sé, e la precisione della rilevazione è più che accettabile. Se da questo punto di vista Kinect porta un benefit reale, di converso è evidente come il continuo e costante movimento repentino delle braccia renda l'esperienza piuttosto stancante già dopo un breve periodo; anche se ciò non fosse, è la natura stessa di Fruit Ninja Kinect che rende le sessioni di gioco particolarmente brevi, perchè la ripetitività dell'azione e la mancanza di progressione reale risultano più che evidenti veramente in una manciata di minuti. E in tal senso pesa parecchio il discorso del prezzo: 800 punti sono grossomodo 10 volte la cifra a cui viene venduto Fruit Ninja su iPhone (0,79 euro, 2,39 euro invece su iPad), e la proporzione non è realmente percepibile o giustificabile né a livello contenutistico né per l'utilizzo di Kinect.
Conclusioni
Fruit Ninja Kinect è un adattamento piuttosto riuscito del titolo campione di incassi su touch screen, che però fatica sia a trovare perfetta collocazione in un ambiente non propriamente "mordi e fuggi" come quello di Xbox 360 con Kinect, sia a giustificare un prezzo di 800 Microsoft Points non proporzionale alla quantità di contenuti offerti dalla produzione Halfbrick. Ad una cifra inferiore probabilmente staremmo parlando di un titolo più che consigliabile, ma allo stato attuale delle cose la concorrenza nel gruppo degli "800 punti" è veramente troppo agguerrita e ricca. Da comprare soltanto se sentite l'irrefrenabile bisogno di dare qualcosa di nuovo in pasto al vostro Kinect, oppure se siete fan sfegatati dell'originale su smartphone.
PRO
- Più divertente con Kinect che col touch screen
- Buon livello di sfida
CONTRO
- Troppo ripetitivo e limitato
- Costo eccessivo