Final Fantasy docet
Indubbiamente sin dalle prime ore di gioco si possono notare delle somiglianze tra il gameplay sapientemente introdotto dalla famosa saga della console PSX (con le celebri conversioni su PC) e il nostro Anachronox. Specie per quanto riguarda i combattimenti, dato che il sistema utilizzato è quello a turni regolato dalle “gauge” o, in parole povere “barre che si riempiono, e quando sono piene il tuo personaggio può attaccare”. Chi conosce questo sistema sa bene cosa voglia dire, per gli altri posso solo garantire che è un sistema di sicuro successo e di approccio molto piacevole, dato che non costringe a forsennati mena,clicca e spera di non crepare…ma nemmeno a sbuffare per lunghe attese prima della risoluzione di un combattimento. (Beh, i mega-boss fanno testo a sé.)
Inoltre ci sono i personaggi utilizzabili nel gioco (per lo più tre contemporaneamente, ma sette in totale che troverete lungo il gioco), che sono decisamente ben caratterizzati sia nell’aspetto grafico che in quello caratteriale e comportamentale. Ognuno di essi poi, gode di abilità esclusive che spesso rappresenteranno l’unica via di uscita da una situazione pericolosa o quanto meno problematica. I momenti per qualche risata non mancheranno di certo poi, con quella simpatica canaglia di Sly.
Motorino o scooter truccato?
L’engine che muove il gioco è completamente tridimensionale e si tratta dell’ormai attempato motore di Quake 2, celebre capolavoro Id Software. Bisogna aggiungere che questo titolo è rimasto in fase di gestazione parecchio tempo, si parla di anni, e certe scelte che a suo tempo parevano azzeccate ora possono far storcere il naso se paragonate agli standard qualitativi odierni. Le prime esclamazioni di imbarazzo di fronte alla “cubettosità” dei personaggi del filmato iniziale (che assieme agli altri è fatto con il motore del gioco) va però scemando con il passare delle ore di gioco.
Anzi, mi è venuta spesso in mente la domanda seguente: ma quanto l’hanno spremuto bene sto motore? Nonostante ci siano palesi limitazioni tecniche nella qualità dei fondali impossibili da eliminare, il tutto risulta molto credibile nel contesto in cui siamo inseriti, e si vede che è stato fatto un bel lavoro per migliorare il più possibile le texture dei personaggi e dei palazzi, gallerie, astronavi ed elementi di gioco. Sotto il punto di vista dell’ottimizzazione nulla da eccepire, anche visto e considerato che il gioco risulta fluidissimo in pressoché qualsiasi condizione di gioco, rendendo l’esperienza gradevole e immersiva. Ogni locazione avrà le sue caratteristiche e in particolare quando lascerete la città alla volta dello spazio porto appena fuori della costruzione aliena (ma anche per i viaggi interplanetari..e non svelo di più) vi accorgerete di quanto lavoro è stato fatto dal punto di vista della creazione di paesaggi con una loro identità ben precisa, fatta di tradizioni, costruzioni e abitanti.
Un solo appunto lo devo fare però: mi sembra di aver letto che smanettando nei file di configurazione (pratica alquanto fastidiosa, specie per chi non vuole complicarsi la vita) si possa impostare una risoluzione video intermedia, ma di base il gioco offre solo 2 opzioni: alta e bassa risoluzione… che rispettivamente sono 640x480 e 1280x960 ! Ciò significa che per godere del gioco in alta risoluzione, o avete un monitor dai 19” in su e una scheda in grado di sopportare tale risoluzione, oppure siete relegati alla ormai sorpassata 640. Il gioco risulta fluidissimo in entrambe le modalità ribadisco, solo che il pubblico di Anachronox sarà diviso in 2 schiere, chi se lo godrà al massimo del dettaglio e chi invece si dovrà accontentare.
Rpg? No, è meglio dire avventura.
Non credo si possa classificare Anachronox nel genere degli RPG, per la mancanza di far crescere il personaggio verso determinate inclinazioni e con attributi fisici che scegliamo noi (salvo gestire gli inventari e gli equipaggiamenti), e anche perché la trama è tutto sommato abbastanza lineare, eccetto per “missioni” di breve importanza che ci ricompenseranno con qualche denaro o oggetto.
Piuttosto direi che si va a inserire nel genere dell’avventura, e lo fa in grande stile! Lasciarsi catturare dalla trama e dalla dinamica di gioco sarà un piacere, e vi stupirete di quanto profondo e immersivo sia questo gioco, che ripropone un gameplay assodato e divertente, nulla da dire. Per intenderci, la rincorsa verso il prossimo obiettivo sarà all’ordine del giorno, e difficilmente ci saranno momenti di stallo in cui non saprete come cavarvela. Certo, ci vuole anche un pizzico di ingegno e, soprattutto, non dimenticatevi le abilità esclusive dei vostri personaggi!
Esito: promosso!
Anachronox mi è piaciuto veramente, e secondo me rappresenta il canto del cigno della Ion Storm. Un’ultima opera che racchiude in sé gli sforzi da creare un mondo futuribile e nello stesso tempo fantasioso. Condito con avventura, simpatia quando serve e dinamismo.
Un gioco nel quale perderete il conto delle ore necessarie a completarlo (e non sono poche) e che avrete voglia di finire, e non certo per eliminarlo in fretta dalla vostra esistenza, tuttaltro! Sarà fame e curiosità di vedere come va a finire!
Considerando che titoli meritevoli impostati in questo modo non è che ce ne siano molti in campo pc, escluse le conversioni di FF 7 e FF 8, mi sento di consigliarlo a tutti coloro che vogliono dare uno sprint alla loro sete di avventura.
Ma quante volte ho detto che è un’avventura? (Almeno tante quante Lucio Battisti, n.d.Pucci).
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C'è vita nello spazio
“Benvenuti su Anachronox, una città satellite aliena, abbandonata al centro dell’universo, divenuta casa di disperati, ladri e feccia di ogni genere”.
Così recita il retro della confezione di Anachronox, un gioco che effettivamente ci proietterà in una città costruita all’interno di un’enorme struttura aliena sperduta nello spazio, un quadretto decisamente esotico, che già dal filmato iniziale imparerete a conoscere ed apprezzare.
Una città a metà tra Blade Runner e la fantascienza più classica per la presenza di enormi strutture metallico-industrial-apocalittiche in cui brulicano razze di ogni tipo, forma, dimensioni..e carattere! Voi siete il detective privato Sylvester “Sly” Boots, alle prese con una vita piena di debiti e un’attività investigativa decisamente in declino. Braccato dai creditori e dalla mafia locale, sarà vostro primo compito cercare di tirarvi fuori d’impaccio cercando un lavoro che faccia al caso vostro.
Inizia così la lunga marcia attraverso Anachronox, tra meandri e vicoli al limite del paradossale (almeno per noi terrestri) dato che la città gode di vere e proprie camminate gravitazionali! Vi capiterà infatti di visitare un ambiente e vedere gente che cammina sui muri opposti spesso a testa in giù… salvo poi scoprire che anche voi, girando per qualche strada, vi troverete nella stessa posizione.