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Anteprima di Static

RECENSIONE di La Redazione   —   30/01/2002

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La tech demo

Ebbene per prima cosa si presenta con una classica visuale isometrica (dopo entreremo meglio nei dettagli), le skill (non solo quelle riguardanti il combattimento) sembrano avere un forte ruolo nel gameplay e, soprattutto, l’ambientazione è di tipo post-atomico in un futuro retrò (pensate ad un futuro visto dagli occhi di una persona degli anni ’50).
In una intervista da parte del sito Vault13, gli sviluppatori parlano si di una chiara ispirazione da Fallout, ma il gioco prende a prestito anche altre infarinature varie, soprattutto per trama e concetti veri e propri, dall’anime Ghost in the Shell (osannato come il moderno Blade Runner dei cartoni animati giapponesi), Deus Ex di Warren Spector ed Harvey Smith; in aggiunta, ho notato un fascino molto particolare che mi ha ricordato Sanitarium (un adventure strutturato a quest, dall’incredibile atmosfera e che purtroppo in Italia è stato un po’ sottovalutato).
Noi abbiamo potuto provare solo una tech demo, tra l’altro pubblica, molto molto corta (si può finire anche in meno di 5 minuti e sono 113MB), ma appunto è soltanto un breve esempio delle qualità del motore grafico e di qualche manciata di gameplay.
Sebbene il tech demo sia così corto da non poter effettivamente dare una valutazione completa, possiamo almeno raccontarne cosa ne abbiamo tratto di buono e cosa possiamo aspettarci in futuro da un titolo del genere.

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La tech demo

Innanzitutto, non sappiamo come, quando e perché, ma troviamo il nostro alter-ego caduto in una sorta di piano sottoterra a causa di una rottura del soffitto del piano di sopra. Di questo ne siamo certi visto che viene a noi mostrato sotto forma di filmato.
Parlando di filmati, non possiamo che notare un certo stile. Non siamo ai livelli artistici di Fallout, di quelli in B&N (questi qui, ad ogni modo, sono a colori), ma hanno un certo carisma. In più bisogna dire che sembrano rivestire un buon ruolo durante il gioco, visto che a volte quando prenderemo un’importante oggetto o avremo dei ‘segnali’ (questo lo spiegherò dopo) o delle particolari situazioni ci verrano mostrate brevi sequenze pre-renderizzate che non spezzanno affatto il continuo del gioco, bensì ci fanno vedere delle sequenze ad intermittenza e delle visuali con un più rilevante effetto scenico rispetto a ‘normali’ scene girate.
Appena svegliati dopo la botta subita dalla caduta, riusciamo a vedere il tipo di livello dove siamo capitati: stanze da ufficio sotto terra disabitate dove si trovano tubi, strani macchinari, scrivanie e scartoffie di vario tipo.
Lì affianco a noi il primo oggetto: una sorta di “device” che è come il PipBoy di Fallout, possiamo controllare le nostre stat, skill, quest, inventario e situazione salute e combattimenti. Il suo nome è BIO- Buddy, ed è capace di rilevare il nostro ID di persona e di farci un completo scan del nostro corpo. Infatti, non appena lo usiamo, lo strano marchingegno ci identifica un componente estraneo attaccato dietro alla nostra nuca. Cominciamo poi a scoprire ed a capire che è un congegno che ci è stato impiantato da un qualche puppet master (e qui entra in scena anche la filosofia di Ghost in the Shell se avete visto l’anime...) di cui niente e nulla sappiamo, per adesso. In più, sappiamo che il nostro avatar ha una qualche sconosciuta infezione di tipo virale, una gamba rotta (probabile per la caduta di prima) e, ovviamente, meno salute di quanta ne dovremmo avere.

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La tech demo

Parlando delle stat di tipo generico, troviamo i soliti forza, destrezza, intelligenza, carisma e percezione; mentre per le sub-skill troviamo quelle per armi ad una mano, a due mani, a mani nude, tiro, aquisizione (che qui sta per rubare), tech-engineer e qualcosa a che vedere con poteri probabilmente psichici. Notiamo quindi che con i vari percezione, aquisizione, tech-engineer e poteri psichici siamo già a qualcosa di diverso dal solito. Possiamo poi anche notare che il nostro BIO-Buddy ha archiviati nel suo database un piccolo, per adesso, elenco di malattie conosciute e relative descrizioni (da notare che l’iconografia è proprio sullo stile à-la Fallout, non sarà il buffo omino anti-radiazioni, ma ha un tocco molto semplice e caricaturale).
Cominciamo quindi a capire che sembra proprio un CRPG particolarmente ricco e pieno di cose da tenere sott’occhio.
Un’altra cosa da dire è che in questo brevissimo tech demo, purtroppo, non si usa nessuna stat, nessuna skill (l’opzione per queste è disabilitata), non si può combattere, ma si può solo prendere qualche oggetto, e parlare con due soli NPC.
Prima di dire qualcosa anche sui due NPC che si trovano nella demo, vi dico anche che c’è una certo modo di descrivere le stat, le malattie, gli oggetti da parte del gioco, che ricorda un qualcosa a metà tra lo stesso Fallout e System Shock 2 (vi ricordo che sono, bene o male, tutte impressioni, dato che gli esempi, per la brevità della tech release, sono troppo pochi).
Allora, parlando dei due NPC capiamo che uno sembra completamente andato fuori di testa, l’altro è una specie di guardia che si prende gioco di un povero zombie, freak o static (queste sono proprio le parole della sentinella) come noi.
Ecco, static, zombie… che vorrà dire? Perché l’altro tizio pazzoide che si fregia di essere un soldato, dice che qualcuno, un nemico, ci controlla? Perché sento delle strane voci nella testa che m’inducono fortemente a salire al secondo piano (dove poi termina il ‘demo’)? Perché vedo in maniera disturbata ed a intermittenza dinnanzi a me (e qui faccio riferimento ai ‘segnali’ di cui ne parlavo prima riguardo i filmati)? Ecco il fascino che vi dicevo ad inizio articolo: un qualcosa di dannatamente misterioso, sullo stile di Torment, di Sanitarium, un’ambientazione di stampo Fallout (anche se qui il retrò sembra meno retrò rispetto alla creatura di Black Isle, se avete afferrato il concetto); un puppet muster à-la Ghost in the Shell, il solito piano goverativo-miliatare da sotto, molte cose da scoprire: sappiamo il nostro nome, ma chi siamo? Cosa ci facciamo la dentro e come ci siamo capitati? E chi è questo nemico (o amico?) che ci parla nella testa?
Insomma, il carisma di un titolo si vede subito: sono bastati 5 minuti a farmi desiderare fortemente di capire cosa si nasconde dietro questo titolo.

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Conclusioni

L’engine del gioco, allo stadio della tech demo (e non sappiamo a quando risale purtroppo), ci mostra come detto una visuale a ¾, isometrica, in 800*600, con ambienti realizzati abbastanza minuziosamente con grafica pre-renderizzata stile Baldur’s Gate.
Per fare un paragone, la grafica è più carina di Arcanum, ma sembra soffrire allo stesso modo per i fondali poco animati (si è visto solo una fiamma, comunque molto ben animata). I personaggi come il nostro e gli altri NPC forse sono un pelo meno belli dei fondali, ed hanno ancora animazioni abbastanza imbarazzanti (il nostro personaggio, va bene che ha una gamba rotta, però sembra piuttosto che pattini sul pavimento e non possiede la corsa come feature). Inoltre qualche volta la schermata sembra ghiacciarsi per un paio di secondi, ma non ho ancora capito se dipende dal mio bistrattato Pc o se sia colpa del gioco stesso. Ad ogni modo è, lo ripeto più volte, una semplicissima tech demo.
Un’altra cosa, invece, maggiormente a favore del gioco, è la qualità dei dialoghi; piuttosto “underground” e meno formali del solito proprio come in Fallout, Il parlato (dei “segnali” nella testa) è anch’esso di ottima fattura, e i suoni ambientali d’effetto.
Per adesso è tutto quanto sappiamo di questo interessantissimo CRPG, non sappiamo che tipo di mondo avrà, cioè in quale manierà verrà strutturato nelle locazioni, come si svilupperanno i nostri viaggi, inoltre nell’intervista su Vault13 gli sviluppatori non sapevano ancora se realizzare le cosiddette perk aggiuntive e derivanti dalle altre stat/skill; a mio modo di pensare, possono rappresentare una decisa svolta nel modo di rappresentare il gameplay in un CRPG, se sono ben usate.
Adesso il problema è che i Static DEV Team BIOs non sono di certo famosi, sono un gruppo di una decina di persone che non lavorano neanche tutte a stretto contatto tra di loro e non sappiamo neanche se avranno un distributore.
Loro, comunque, erano partiti per questo progetto per cercare di farsi notare dalla stampa specializzata e visto che sono tra i finalisti dell’Indipendent Games Festival, direi che ci sono riusciti.
Noi, nel nostro piccolo, abbiamo fatto la nostra parte; il tech demo ci ha favorevolmente impressionato e le idee di questi ragazzi sono davvero innovative, c’è da augurarsi che riusciranno a trovare i fondi adeguati per portare queste loro idee fino alla fine.
State certi che vi terremo informati!

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Conclusioni


Matteo “Matthia” Serritiello

Antefatto

Dopo i recenti rumors di un possibilissimo Fallout 3, seguito dell’omino più sfigato del claustrofobico Vault 13 nei piani della Black Isle Studios, e dell’annuncio di un nuovo gioco stile Fallout da un team russo, sembra si stia quasi scatenando una Fallout-mania presso diversi sviluppatori più o meno sconosciuti. E conoscendo le qualità indiscusse di una tale saga, non possiamo che esserne entusiasti! Qualche giorno fa abbiamo ricevuto la notizia che una giovane software house indipendente americana, The Static Development Team, sta sviluppando un progetto molto interessante e che è fortemente ispirato alla saga di Fallout.
Pensate che questi ragazzi sono tra i 10 finalisti del 2002 Igf, Indipendent Games Festival, che si terrà dal 19 al 23 marzo di quest’anno a San Jose, in California. Proprio come succede nel cinema, questo Festival riunisce le software house indipendenti, ne esamina i loro progetti, nomina 10 finalisti e poi vota il premio finale; chi lo vince si porta a casa la bellezza di 20mila dollari, ovviamente da investire nel loro progetto di videogame. Ma vediamo adesso le caratteristiche e le potenzialità di questo titolo che, la prima volta che ho visitato il loro sito ufficiale, mi ha fatto credere di essere capitato in quello di Fallout 3.