L'angolo dei gadget
Il giocatore parte dalla base del Professore e di Natsumi, dove può scegliere se accedere ai livelli (completarne uno garantisce l’accesso al successivo), salvare la partita, usare una macchina Bonus che funziona a monete, l’Addestratore, i minigiochi o la zona “relax”. È d’obbligo descrivere nei dettagli questa sezione di Ape Escape 2, perché a conti fatti costituisce ben più di un extra rispetto ai normali livelli di gioco.
Ogni stage contiene numerose monete d’oro, che potrete utilizzare per far funzionare la macchina Bonus di cui abbiamo appena parlato. Si tratta di uno di quegli aggeggi in cui si introduce una moneta (dieci, in questo caso) e si gira una manopola per far uscire una pallina di plastica con dentro un “regalo”. Il funzionamento è proprio questo, ma nella pallina troverete, di volta in volta, numerose cose diverse: “fotografie” dei nemici, artwork preparatori, divertenti fumetti dei protagonisti, “fiabe scimmiesche”, appunti di cultura generale, minigiochi, biscotti (che rappresentano la vostra energia) e tante altre cose.
L’Addestratore è un simulatore che vi permette di capire il funzionamento dei gadget di cui siete provvisti (e che aumenteranno di livello in livello), mentre nella “zona relax” potrete gustarvi tutti gli extra conquistati tramite la macchina Bonus (filmati, musiche, ecc.).
I minigiochi, infine, sono anch’essi sbloccabili tramite la macchina Bonus, e rappresentano una simpatica variante al gioco “normale”. Il primo di essi ricalca la meccanica di Parappa The Rapper, e lo fa piuttosto bene.
Livelli e sistema di controllo
I videogiocatori che non hanno avuto modo di provare il primo Ape Escape si troveranno un po’ spiazzati di fronte all’originale sistema di controllo di cui il gioco è dotato. Si tratta di una sensazione solo passeggera, però, che svanisce con un minimo di pratica.
Il movimento di Hikaru è deputato allo stick analogico sinistro, mentre lo stick analogico destro permette di usare l’oggetto attivato al momento. È possibile avere contemporaneamente quattro oggetti “disponibili”, da assegnare ai rispettivi tasti (X, Cerchio, Quadrato e Triangolo), ma si può cambiare l’assegnazione semplicemente premendo Select e scegliendo altri oggetti. Si parte solo con un bastone e con la rete acchiappa-scimmie, a cui si aggiungono ben presto decine di altri strumenti: il radar per scimmie (che vi permette di sapere dove dirigervi nei vari livelli, oltre a darvi preziose informazioni riguardo gli animaletti che dovete catturare), la fionda, il “bananarang”, la macchinina radiocomandata, ecc. ecc.
I tasti dorsali vengono usati per saltare (R1 ed R2, indistintamente), centrare la telecamera virtuale (L1) o attivare una visuale in prima persona (L2). Diciamo che utilizzerete L1 davvero spesso, e non mancherete di lanciare degli improperi quando dovrete affrontare degli scontri veloci, a causa della particolare gestione della telecamera. Andiamo con ordine, però.
All’inizio di ogni livello vi sarà comunicato il numero di scimmie da catturare per completarlo. Appena ci sarete riusciti, verrete trasportati automaticamente alla vostra base, ma potrete tornare nei livelli già “terminati” per catturare le scimmie rimaste e completarli, quindi, al 100%. Spesso, però, per farlo dovrete aspettare che vi vengano dati dei particolari oggetti. Ad esempio, nel primo livello vedrete un’atipica versione della “Statua della Libertà”, con una scimmia che ci lavora sopra, e potrete catturarla solo facendola cadere con la fionda (che non avete nei primi livelli, però).
Questo sistema favorisce al massimo la rigiocabilità degli stage, aggiungendo anche una certa profondità al gioco.
Giudizio tecnico
La realizzazione di Ape Escape 2 è eccellente, e in pratica non ci sono aspetti tecnici del gioco passibili di critica. L’animazione dei personaggi è molto ben fatta, così come i disegni e la realizzazione dei livelli. Le scimmie sono simpaticissime, e in alcuni casi si raggiunge davvero un livello di demenza inimmaginabile.
Se in altri giochi la localizzazione in Italiano può essere considerata un elemento accessorio, seppur di gradita introduzione, in Ape Escape 2 il doppiaggio è parte integrante del gioco: anche gli effetti, oltre agli innumerevoli discorsi, sono in Italiano e ben recitati. Tutti i testi, persino i baloon dei fumetti, sono tradotti in Italiano. Persino la dementissima canzone di una delle Cinque Scimmie Mostruose (la parodia di una idol giapponese) è cantata in Italiano! Insomma, tanto di cappello ai curatori dell’edizione nostrana del gioco, che davvero hanno dimostrato di essere dei professionisti, capaci di realizzare un prodotto di alto livello.
Alla qualità degli effetti sonori si contrappongono delle musiche orecchiabili ma che definirei solo funzionali per il gioco, visto che non brillano per una particolare qualità compositiva.
Concludendo...
Ape Escape 2 è un gioco da avere, non c’è dubbio. L’ottima realizzazione tecnica, unita alla localizzazione di alta qualità e all’ottima struttura di gioco, lo rendono un prodotto che piacerà a tutti, indistintamente.
Se proprio vogliamo trovare un difetto a questo titolo, si tratta della gestione della telecamera virtuale, che è un po’ la potenziale spina nel fianco di qualsiasi gioco tridimensionale. In questo caso, la visuale non segue il personaggio e bisogna centrarla frequentemente.
Se la cosa non dà alcun problema durante le esplorazioni, il discorso cambia quando si deve affrontare uno scontro con un avversario veloce, e in quel caso vi troverete in difficoltà.
Si tratta, comunque, di un elemento di secondo piano, rispetto alla qualità globale del gioco. Molto consigliato.
- Pro:
- Grafica di ottima fattura
- Feeling da cartone animato
- Ottima struttura di gioco
- Innumerevoli extra da conquistare
- Contro:
- Gestione "scomoda" della visuale
Troppo divertente!
Hikaru, Natsumi e il simpatico Pipotchi (una baby-scimmia) si stanno godendo un periodo di pace, dopo gli eventi del primo Ape Escape.
Per un errore, però, un’enorme fornitura di pantaloncini destinati alle scimmie viene spedita insieme a numerosi monkey helmet, e proprio il perfido Specter se ne impossessa. A questo punto il passato si ripete: forte del controllo su centinaia di scimmie, Specter cerca di mettere il mondo in subbuglio!
Ai comandi di Hikaru, dovrete recarvi nei venti livelli che compongono il gioco e catturare un determinato numero di scimmie, confrontandovi anche con le temibili Cinque Scimmie Mostruose. Il gioco pone un’enorme enfasi sulla rigiocabilità degli stage, perché per superarli vi basterà catturare un certo numero di scimmie, ma per completarli al 100% dovrete trovare proprio tutti questi pazzi animaletti!