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Apple iPhone Xr, la recensione

Il terzo iPhone della gamma 2018 è quello meno costoso, ma in cambio di quali compromessi? Scopritelo nella nostra recensione

RECENSIONE di Andrea Palmisano   —   06/11/2018

IPhone Xr è sicuramente l'iPhone più interessante del 2018. Certo, Xs e Xs Max sono smartphone di altissimo livello, ma seguono un percorso di sviluppo piuttosto prevedibile andando a migliorare le caratteristiche del più innovativo iPhone X uscito l'anno scorso. Terminali premium quindi, anche per quanto riguarda il costo, diventato oramai proibitivo per molti se non attraverso le formule di rateizzazione dei vari operatori o rivenditori. I rumor che si sono rincorsi durante tutto l'anno riguardo a un terzo modello più economico sono stati quindi seguiti con grande interesse dagli appassionati, tra la speranza di scoprire una strada più accessibile al mondo di iOS senza scendere a troppi compromessi e il ricordo non molto positivo della precedente occasione in cui Apple tentò qualcosa di simile, con quell'iPhone 5C plasticoso che non fu decisamente in grado di centrare il bersaglio. Per fortuna la casa di Cupertino sembra aver imparato dagli errori, al punto che iPhone Xr ha tutte le carte in regola per imporsi come lo smartphone con la mela morsicata preferibile per la maggior parte dell'utenza.

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Un design che si fa apprezzare

Togliamoci subito il dente: no, iPhone Xr non è un iPhone economico, perché il prezzo di partenza in Italia per il modello da 64GB - un po' scarsi, meglio scegliere quello da 128 - è di 889€. Tanti senza dubbio, e dà fastidio confrontarli con i 749 $ + tasse degli Stati Uniti, ma comunque stiamo parlando di 300€ in meno rispetto all'Xs, praticamente il 25%. Chiunque avesse immaginato di poter acquistare un iPhone nuovo a una cifra molto inferiore a questa evidentemente non conosce la politica di Apple, la ricerca nel design, nella qualità dei materiali e nello sviluppo di hardware e software, oltre a scelte di marketing ben precise nella volontà di mantenere comunque un certo status. Tradotto: l'iPhone da 400-500€ non ci sarà mai. Parleremo più avanti nel dettaglio di quali siano le differenze tra Xs e Xr e i vantaggi del primo, ma ciò che è importante sottolineare fin da subito è come iPhone Xr non trasmetta affatto la sensazione di essere un iPhone di seconda classe: la cornice in alluminio è perfettamente assemblata con un corpo in vetro per entrambi i lati, che garantisce così la compatibilità alla ricarica wireless. Rispetto alla seriosità dei modelli di punta, iPhone Xr porta con sé un look un po' più fresco e giovanile, che si esprime attraverso le 6 colorazioni in cui è disponibile: bianco, nero, blu, giallo, corallo e rosso. Il terminale a nostra disposizione per la prova è quello in colorazione nera, elegante e sobrio; ma è probabilmente con le tinte più accese che viene valorizzato al meglio il design del prodotto, che si fa apprezzare nelle presenza di linee morbide, arrotondate che vanno a garantire una continuità delle forme da ogni lato lo si guardi. Le dimensioni sono di poco inferiori a quelle di un iPhone 8 Plus: 150,9mm x 75,7mm con uno spessore di 8,3mm per un peso non esattamente piuma di 194 grammi, anche se perfettamente equilibrati lungo il corpo del dispositivo. Apple è stata brava a riuscire quindi a dare un profilo distintivo chiaro a iPhone Xr pur mantenendo il display senza cornici e il famoso (o famigerato) notch, la tacca che "ruba" una porzione della parte superiore dello schermo per alloggiare diversi elementi, tra cui la capsula auricolare e il complesso sistema di telecamere delegata al Face ID, anche qui presente nella sua versione evoluta, ancor più veloce nel riconoscimento del viso. Durante la nostra esperienza abbiamo impiegato davvero poco tempo per apprezzare l'affidabilità e la naturalezza nell'uso di questa tecnologia, che rende nella maggior parte dei casi l'utilizzo più fluido e godibile rispetto al Touch ID.

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Dimensioni e schermo

Senza dubbio una delle differenze sostanziali rispetto al modello superiore è la scelta di un display LCD Liquid Retina anziché OLED: posto che quest'ultimo è ovviamente migliore con una differenza avvertibile anche a un occhio poco esperto, l'LCD di iPhone Xr si pone ai vertici della categoria grazie a un pannello molto luminoso, con un contrasto di 1400:1 e capace di riprodurre uno spettro colore molto ampio, nell'ordine del 123.4% dell'sRGB Color Gamut. Numeri e termini che all'atto pratico si traducono in un'esperienza d'uso più che soddisfacente in ogni situazione, compreso il gaming e la riproduzione di video su Youtube o film su Netflix. Le dimensioni di 6.1 pollici pongono poi iPhone Xr in una interessante posizione, tra i 5.8 di Xs e i 6.5 di Xs Max: una via di mezzo che potrebbe rappresentare per molti lo "sweet spot", il compromesso ideale. Punto controverso è la risoluzione, che si ferma a 1792 x 828, quindi tecnicamente non Full HD, e garantisce 326 ppi, gli stessi di iPhone 8: un valore piuttosto lontano dai 458 ppi di iPhone Xs, ma comunque più che sufficiente per permettere una resa ampiamente soddisfacente senza pixel visibili. Se da un lato c'è quindi la delusione per un device da quasi 900€ che nel 2018 non riesce nemmeno a raggiungere il Full HD, dall'altro è legittimo interrogarsi quanto il pubblico sarebbe stato capace di notare la differenza se questo valore fosse stato ottenuto. IPhone Xr è inoltre l'unico modello 2018 in cui è assente la tecnologia 3D Touch, ovvero la capacità di registrare diversi gradi di pressione del dito sullo schermo per richiamare menu e funzioni secondarie delle varie applicazioni. Una mancanza che però in pochi potranno dire di soffrire, visto che il 3D Touch non ha mai veramente fatto breccia nel cuore degli utenti Apple, ritrovandosi ad essere usato da una sparuta minoranza di essi al punto da mettere in serio dubbio il futuro stesso di questa caratteristica. Tra l'altro alcune funzioni del 3D Touch sono state riprodotte via software da un sistema denominato Haptic Touch, che in estrema sintesi si basa sulla pressione prolungata di apposite zone o tasti virtuali. Da segnalare inoltre come le cornici attorno al display siano leggermente più ampie e visibili su Xr rispetto a Xs, con uno screen-to-body ratio del 79.0% contro l'82.9%. Una scelta legata alla minore flessibilità sui bordi del pannello LCD rispetto all'OLED.

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Hardware e prestazioni

L'altra differenza principale rispetto a iPhone Xs sta nella presenza di una fotocamera singola anziché doppia. Il sensore principale è lo stesso, da 12 Megapixel con stabilizzazione ottica e apertura ƒ/1.8, quindi di fatto i limiti effettivi sono riconducibili all'assenza dello zoom 2x ottico e alla gestione della modalità ritratto con effetto bokeh. Quest'ultima non è però assente: se su Xs infatti viene gestita direttamente dalle lenti, su iPhone Xr tutto avviene via software. E i risultati non sono niente male, a conferma di come il numero di obiettivi montati sia per la maggior parte degli utenti un elemento superfluo, e per i produttori rappresenti soprattutto un elemento di marketing. Più in generale comunque, la fotocamera di iPhone Xr ci è parsa più che adeguata per restituire scatti di ottima qualità, pienamente in linea con le necessità della maggior parte dell'utenza "normale". I video possono essere registrati a 4k e 60fps, mentre la camera Truedepth frontale da 7 Megapixel è ampiamente adeguata per l'uso a cui è chiamata, con il pieno supporto a Animoji e Memoji. Passando al processore, questo è lo stesso A12 Bionic montato su Xs e Xs Max, il non plus ultra della tecnologia dei SoC mobile, con tecnologia a 7 nanometri, CPU a 6 core e GPU a 4 core: una meraviglia di ingegneria in grado di migliorare le prestazioni del predecessore e ridurne i consumi, così da ottimizzare l'efficienza. La presenza dell'A12 su iPhone Xr è stata una piacevole sorpresa durante la presentazione, perché garantisce anche al modello "inferiore" le stesse prestazioni di Xs, fattore sulla carta non proprio scontato. L'unico distinguo sotto questo punto di vista sta nella presenza di 3GB di RAM anziché 4: ma all'atto pratico, grazie alla estrema ottimizzazione di iOS, è praticamente impossibile trovare differenze. Nell'ambito dei videogiochi, un hardware simile assicura una gestione disinvolta anche dei titoli più pesanti graficamente: Asphalt 9 per esempio gira senza il minimo tentennamento con un frame rate costante. Ottima l'autonomia, che grazie ad una batteria di capacità 2,942 mAh (contro i 2,658 di Xs) e per il minor costo energetico dello schermo LCD garantisce una durata davvero soddisfacente, superiore agli altri iPhone di quest'anno. La giornata intera di utilizzo intenso è garantita, mentre ci si può addirittura spingere ai due giorni nel caso di un uso più leggero.

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Conclusioni

Prezzo 889 €

Multiplayer.it

8.9

Molti analisti hanno previsto che iPhone Xr possa essere il modello più venduto tra i nuovi smartphone di Apple. Non sappiamo se sarà effettivamente così, ma quello che possiamo affermare è che iPhone Xr è senza dubbio l'iPhone più equilibrato del lotto, che pur rinunciando a schermo OLED e doppia fotocamera porta con sé una dotazione hardware da top di gamma accompagnato a un design molto piacevole all'interno di dimensioni ottimali. Il tutto a un prezzo non certo economico, ma più accessibile rispetto a Xs e Xs Max. Per la maggior parte dell'utenza interessata ad un nuovo iPhone, l'Xr rappresenta probabilmente la scelta migliore.

PRO

  • Dotazione hardware eccellente
  • Autonomia molto soddisfacente
  • Ottima fotocamera
  • Quasi tutto ciò che ha l'Xs ma a un prezzo più contenuto

CONTRO

  • Display un po' deludente