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Arx Fatalis

Da oltre un anno uscito su PC, Arx Fatalis si appresta a scorrazzare anche nei lettori dei nostri Xbox, con tutte le carte in regola per insediarsi fra i migliori esponenti del genere. La nostra esaustiva recensione.

RECENSIONE di La Redazione   —   29/01/2004
Arx Fatalis
Arx Fatalis

Arx

Nella presentazione antecedente al gioco vero e proprio si dipana già buona parte di ciò che attenderà il giocatore. Un regno, quello di Arx, basato sulla convivenza forzata di razze ben distinte quali umani, nani, troll e goblin. Inspiegabilmente la routine pseudo tranquilla della popolazione venne alterata da qualcosa di totalmente illogico ed inspiegabile: il calare dell’energia di un sole gravemente malato, la cui vitalità andò scemando nel corso degli anni fino a sparire. Facile immaginare le conseguenze di tale catastrofe; un po’ meno carpire le conseguenti reazioni dei popolani. Nei cinque anni del declino solare che fece da anticamera a buie e ghiacciate lande, gli abitanti di Arx riuscirono a trasmigrare nel sottosuolo, riuscendo a costruire un habitat congeniale alla propria sopravvivenza. Ed ecco entrare in scena il nostro collegamento al buio mondo di Arx Fatalis: un impavido eroe dal nome Am Shaegar, il cui significato è “l’uomo senza nome” proprio per quella memoria vacillante e temporaneamente persa. Ci sveglieremo dunque in una prigione goblin senza saperne il motivo, privati di armi e degli stessi indumenti. Neanche da menzionare il primo, palese, obbiettivo di gioco: la fuga.

Arx Fatalis
Arx Fatalis

Ego Points [Capitolo Primo]

A caratterizzare la crescita e le azioni del proprio personaggio sarà opportuno adibire alle nove abilità un numero adeguato di punti, seguendo un iter quanto più adiacente alle proprie richieste. Queste le abilità implementate in Arx Fatalis:

    Furtività
Ovvero tutto ciò che concerne il muoversi clendestinamente. In base a questo punteggio si camminerà più o meno silenziosamente, si riuscirà a nascondersi nelle ombre, si potrà attaccare alle spalle di un nemico e perfino borseggiare i vari malcapitati.
    Abilità tecnica
Consente di scassinare porte o scrigni chiusi a lucchetto.
    Intuizione
Con l’aumentare di questo punteggio accresceranno le possibilità percettive quali scovare passaggi segreti e trabocchetti, ma anche di commerciare con maggiore profitto.

Il cielo in una stanza

Ancor prima di risvegliarci, letterelmente in mutande, bisognerà distribuire gli skill point destinati alle quattro principali caratteristiche (forza, intelligenza, destrezza e costituzione) ed i nove derivati di cui troverete un esaustivo schema qui a fianco e nella pagina che segue. Il nostro personaggio prenderà così forma e sostanza, potrà compiere o meno determinate azioni a seconda dei propri punteggi e, sempre seguendo i vari ranking, equipaggiare armi ed armature. Arx Fatalis s’appoggia alla visuale in soggettiva per evidenziare un background ricolmo di elementi d’interazione, siano essi di utilità primaria oppure di mero arredamento. Per avanzare nel gioco bisognerà setacciare col rastrello ogni locazione pur di trovare indizi oppure item necessari, ed è proprio su questi fattori che Arkane Studios ha costruito la solida struttura di gioco. Rimuovere pesanti mattoni potrebbe evidenziare un’insenatura nel pavimento simbolo di un tasto, oppure spostare un cuscino di un letto goblin potrebbe svelare un’importantissima chiave. Ma in questo caso attenzione a non farvi cogliere con le mani nel sacco: verrete accusati di furto! Anche l’interazione con i NPC fa da fulcro a questo gioco francese, rinvigorita da una IA piuttosto calibrata. Bisognerà dunque fare attenzione nelle situazioni rischiose a muoversi con un certo criterio, badando ai rumori dei propri passi oppure alla propria posizione nei confronti della luce, aiutati anche da una barra di luce-ombra raffigurativa in perfetto stile Splinter Cell. Inoltre uccidere un personaggio chiave del gioco influirà, oltre ad attirare le ire dei compagni, sulle stesse quest, che potrebbero complicarsi inevitabilemente inducendo il giocatore a dover percorrere strade alternative. Questa, in definitiva, è una delle peculiarità di maggior traino di Arx Fatalis, ovvero la libertà quasi totalitaria di agire seguendo le proprie intuizioni. Coscienti che ad ogni azione susseguirà una conseguenza.

Arx Fatalis
Arx Fatalis

Ego Points [Capitolo Secondo]

    Legame Etereo
Oltre ad avvertire creature ostili, fornendo anche preziose informazioni a riguardo, incrementa la velocità di rigenerazione dei punti mana.
    Conoscenza degli oggetti
Utile per riparare l’equipaggiamento, preparare pozioni ed identificare oggetti sconosciuti.
    Magia
Consente di accedere ai dieci livelli d’incantesimi disponibili. Determina, inoltre, la capacità protettiva alla magia.
    Corpo a corpo
Incrementa con appositi bonus il danno causato all’avversario se si utilizza un’arma apposita.
    Proiettile
Utilizzando armi a lunga gittata assegna bonus al danno provocato al nemico.
    Difesa
Incrementa la capacità di usare lo scudo e, al contempo, la classe dell’armatura.

Rock of Ages

In questo genere di giochi derivati dall’antica tradizione PC, quelli in soggettiva per intenderci, è sempre difficile mantenere, nella riproposizione su pad, il medesimo feeling scaturito dall’utilizzo di mouse e tastiera. Nel caso di Arx Fatalis risulta appropriato ed efficace il sistema adottato da Arkane Studios. Implementando sui dorsali le funzioni di salto e combattimento gli sviluppatori francesi si sono assicurati la praticità e l’immediatezza dei comandi più frequenti, destinando ai frontali le azioni ed il complesso sistema di magie. Ottima la scelta di poter adibire ai minuscoli tasti bianco e nero la selezione prestabilita di due item. Sulla croce direzionale invece il menù rapido mentre, come di consueto, agli stick analogici corrisponderanno i movimenti del personaggio. Sul fronte della schermata oggetti incontriamo qualche pecca di organizzazione, che il più delle volte crea scompensi per l’eccessiva scomodità di certe operazioni. Il sistema di combattimento si presenta sottoforma di ricca portata a base di spadate e magia. Colpire un avversario con colpi differenti risulta di immediata fruizione, basata perlopiù sul direzionere a tempo debito lo stick di sinistra per effettuere il colpo desiderato. Si potranno dunque scagliare fendenti a destra e a manca, stoccate al ventre e mazzate alla testa. Più complessa, ma allo stesso tempo affascinante, è invece la strutturazione delle magie. Per effettuare un incantesimo bisognerà innanzitutto reperire le rune necessarie alla sua invocazione, nonché avere l’adeguata linfa mana. Ad ogni runa corrisponderà una serie di combinazioni da effettuare con il D Pad che implicherà, in caso di più elementi per incantesimo, la riproduzione dell’esatta sequenza. Al fine di agevolare l’esecuzione di una spell anche in momenti frenetici, sarà possibile prepararsi anzitempo fino a cinque incantesimi per poi selezionarli in un rapido menù appositamente creato. Le spell varieranno dalle canoniche palla di fuoco e dardo incantato, all’utile possibilità di accendere un fuoco se in presenza di materiale infiammabile. Quest’ultima si ricollega all’ampiamente decantata interattività, poiché indispensabile per cucinarsi il cibo o forgiare nuove armi.

Arx Fatalis
Arx Fatalis

Hole in my soul

La scelta di ambientare interamente nel sottosuolo il labirintico Arx Fatalis deve aver creato ben più di un grattacapo ai designer francesi. Il rischio era quello di rendere dispersivo il cammino del giocatore verso la luce, e differenziare adeguatamente le varie aree di gioco non dev’essere stata una passeggiata tranquilla. Eppure ci sono riusciti, grazie a trovate prettamente di level design e tante piccole minuzie estetiche. In tal senso l’ottima varietà e qualità delle texture dei vari ambienti di gioco, purtroppo un po’ carenti di poligoni, hanno facilitato questo processo. Se pur non sempre animati a dovere, in virtù anche di un labiale monocorde, risultano piuttosto buoni anche i modelli dei NPC, ben caratterizzati e dettagliati. Anche le sorgenti di luce si ritagliano un debito spazio in questo plauso, sempre attendibili nel loro folcloristico intento. Stessa cosa non si può dire della riproduzione delle ombre e dell’acqua, entrambe curate il minimo indispensabile. Altalenante l’opera eseguita da Arkane Studios in termini di sound checking, che contrappone alcuni effetti sonori pregevoli ad altri veramente poco curati, sia sul piano della diversificazione che della tempistica. Da incorniciare, infine, il doppiaggio interamente in italiano, costituito da attori capaci anche nell’inventarsi i vari slang di ogni razza.

Arx Fatalis
Arx Fatalis

Commento

Arx Fatalis si propone dunque come valida alternativa, a dir poco, ai già illustri colleghi di reparto presenti su Xbox. Un titolo articolato ed al contempo di facile fruizione, tanto da poter avvicinare al genere i non amanti ed anche coloro che da sempre disdegnano gli RPG in soggettiva. In definitiva un acquisto obbligato per tutti gli appassionati di questo trend nato su PC, ed un giro di prova semi obbligatorio per chi appassionato non lo è, ma che magari è alla ricerca di un titolo decisamente ben realizzato.

    Pro:
  • Libertà d’azione ed interazione da vendere.
  • Sistema di controlli azzeccato.
  • Doppiaggio esemplare.
  • Graficamente (quasi sempre) all’altezza.
    Contro:
  • Menù item ostico.
  • Effetti sonori poco curati.

Il genere dei RPG è da sempre uno dei massimi catalizzatori dell’attenzione del pubblico videogiocatore, sia esso di stampo occidentale od orientale. Quest’ultimo, è risaputo, non risponde mai alla chiamata della signora, anzi signorina, maestra Xbox, che a forza di scrivere assente sul proprio registro quasi s’è rassegnata a non vedere il volto del proprio alunno. In contrapposizione a questa infausta mancanza ci sono appunto quei giochi di ruolo occidentali che, se pur in numero ancora un po’ deficitario per formare una classe assortita, attingono a piene mani dall’universo PC con tutti i benefici del caso. Uno di questi è senza alcun dubbio Arx Fatalis, trasposizione dell’omonimo gioco uscito su PC nell’autunno 2002 ad opera degli stessi creatori, i francesi Arkane Studios, nel chiaro intento di sottrarre l’ambito scettro di miglior RPG della softeca Xbox.