un mero e fallimentare tentativo di copiare la saga di Prince of Persia, con scopiazzamenti grossolani ai limiti (ma forse ben oltre...) del plagio
La Maledizione del Bucaniere Nero
Dopo questo non esaltante incipit, iniziamo la nostra avventura in un'isola misteriosa dove siamo naufragati e ci rendiamo subito conto di essere di fronte ad un tipico action platform 3D: un mero e fallimentare tentativo di copiare la saga di Prince of Persia, con scopiazzamenti grossolani ai limiti (ma forse ben oltre...) del plagio. Dovete sapere infatti che il Black Buccaneer è l'alter ego del nostro protagonista, Mister Francis Blade, una sorta di entità voodoo un po' lenta nei movimenti ma con poteri “straordinari” ed evocabile in talune circostanze. Chi ha giocato ai Due Troni sicuramente avrà una strana sensazione di deja vù...
Il Principe Violentato
Ma le assonanze (chiamiamole così...) non finiscono certo qui: ecco quindi le stanze di ampia grandezza su cui aggrapparsi di scalino in scalino, le variazioni puzzle, i combattimenti di cappa e spada (dover affrontare delle povere scimmie mette una tristezza...), il tutto da compiere con un sistema di controllo nient'affatto user friendly, decisamente approssimativo e poco incline a recepire i comandi velocemente oltre ad una gestione delle telecamere capace di far venire il mal di mare anche al pirata più navigato. Nella versione PC ce la dovremmo vedere pure con un frame rate eccessivamente elevato (anche ad una risoluzione di 1600x1200 pixel e con tutti gli effetti attivati, il gioco, su di un personal computer di fascia medio-alta, corre eccessivamente) ma che in talune occasioni scende vertiginosamente ed in entrambi i casi questo comporterà dei seri problemi al lato ludico del titolo.
Black Buccaneer fallisce clamorosamente anche sotto il punto di vista tecnico con dei set di animazioni vergognosi
Dopo una stroncatura del genere qualcuno, leggendo questa recensione, si dirà: “ma forse almeno sotto il profilo tecnico il gioco si salva...”. Vi sbagliate. Black Buccaneer fallisce clamorosamente anche sotto questo punto di vista con dei set di animazioni vergognosi: se pensiamo inoltre che il gioco trae “ispirazione” da Prince of Persia che proprio nei movimenti vellutati e fluidi del Principe aveva il suo plus, capite come la situazione sia ancora più traumatica e grave. Il dettaglio grafico medio-basso, le texture non troppo dettagliate ed un character design ai limiti del ridicolo (a parte qualche bel mostrone di tanto in tanto...) sono quasi problemi “marginali” rispetto a tutto il resto. A voler salvare a tutti i costi qualcosa in questo naufragio ci sono degli effetti luce sufficienti ed un sonoro non fastidioso ed in tema con il tipo di esperienza videoludica proposta. Elementi non certo sufficienti a salvare Black Buccaneer da un affogamento repentino...
Black Buccaneer è disponibile per PC e PlayStation 2.
La versione testata è quella per PC.
Conclusioni
Ci sono giochi brutti e ci sono giochi brutti. Ci sono quelli che comunque hanno qualche elemento di interesse, una piccola trovata capace di catalizzare l'attenzione anche per pochi minuti. Ci sono poi titoli come Black Buccaneer che tentano di sfruttare la scia del nuovo interesse per l'universo immaginifico dei pirati e di clonare una grande serie come quella di Prince of Persia, fallendo miseramente sotto ogni aspetto, nessuno escluso. Ci troviamo di fronte ad un prodotto deficitario in ogni ambito, incapace di essere minimamente all'altezza neppure degli standard qualitativi dei giocatori con meno intransigenza e di manica larghissima. Un titolo da non consigliare a nessuno, neppure a Capitan Uncino. Se non volete essere risucchiati dalla maledizione di Black Buccaneer tenetevi alla maggiore distanza di sicurezza possibile...
Pro
- I pirati sono di nuovo molto trendy grazie a Johnny Depp e Orlando Bloom
- Le musiche non sono fastidiose
- Deficitario, carente, inaccettabile sotto ogni aspetto
- Un plagio di Prince of Persia
- La lista potrebbe continuare quasi all'infinito...
Tutti a fare i pirati...
Non si può certo parlare di “pirata-mania” ma indubbiamente l'uscita de “I Pirati dei Caraibi” ed il più recente sequel “La Maledizione del Forziere Fantasma” hanno suscitato un certo interesse per questo universo immaginifico anche grazie all'appeal dei protagonisti Johnny Depp e Orlando Bloom. I programmatori francesi (di Lione per la precisione...) di Widescreen Games hanno quindi pensato di sfruttare la scia di questo discreto trend ed ambientare il loro nuovo gioco nello stesso background. Black Buccaneer si apre così con la narrazione di una trama veramente standard (per non dire malamente copiata dai film appena citati) e rappresentata graficamente da tavole fumettistiche semi-statiche che ricordano da vicino le realizzazioni tecniche delle presentazioni sui sistemi videoludici a 16 bit. Se il buongiorno si vede dal mattino...