0

Call to Power 2

RECENSIONE di La Redazione   —   26/04/2001

[***dati incompleti: scheda gioco o num immagine mancante***][***dati incompleti: scheda gioco o num immagine mancante***]

Il resto

Come si intuisce anche le caratteristiche sociali e politiche rivestono un ruolo importante in CTP (e quindi in CTP2), infatti a differenza di Civilization e di SMAC (Sid Meier's Alpha Centauri, il seguito in via di "sangue" a Civilization 2, ambientato però nel futuro e comprensibilmente nel sistema di Alpha Centauri), CTP2 per l'ambiente sociale utilizza un modello basato sulla distribuzione di cibo, sulla durata degli orari di lavoro e sull'ammontare degli stipendi. Le varie combinazioni stabiliranno il grado di "felicità" della vostra popolazione. Per quanto riguarda la parte politica, CTP rimane ancora sul metodo "classico" e cioè quello dei tipi di governo "fissi". Infatti man mano che andrete avanti nel tempo si renderanno disponibili nuove forme di governo, che dalla tirannia vi porterà (per esempio) alla "democrazia perfetta" (una forma di governo in cui tutti decidono su tutto).

Questo metodo però porta a molte critiche, la prima delle quali può essere il fatto che ci siano effettivamente delle forme di governo che sono "oggettivamente" migliori delle altre. Per esempio la monarchia è il tipico governo che userete nei periodi di transizione tra il medioevo e l'era moderna. Questo modello è quindi decisamente antiquato rispetto a quello usato in SMAC in cui la forma di governo era la risultante di una serie di scelte effettuate sul tipo di governo (democrazia, stato di polizia, fondamentalismo...), modello economico (statalizzato, libero, verde), sui valori che la vostra società eleva all'apoteosi (il potere, i soldi, il sapere), etc. 
Il gioco vero e proprio rappresenta sicuramente un passo in avanti rispetto al primo episodio. Chi ci ha giocato si ricorderà i disastri presenti a livello di interfaccia utente o l'incoerenza del sistema di combattimento che lasciava abbattere gli F-117 dalle falangi... Nel secondo episodio invece ci si trova di fronte ad un gioco certamente più giocabile, infatti notevoli sono stati i miglioramenti all'interfaccia (su tutti uno che dovrebbe essere implementato in tutti i giochi di questo genere: la possibilità di selezionare un gruppo di città e farle costruire uno stesso edificio o una stessa unità in ciascuna di esse) ma per il resto il gioco è rimasto sostanzialmente invariato, eccezion fatta per i miglioramenti al livello del motore del gioco, CTP2 è in pratica CTP1 con una "skin" diversa (lo stesso motre grafico è quello oramai obsoleto usato nel primo).

[***dati incompleti: scheda gioco o num immagine mancante***][***dati incompleti: scheda gioco o num immagine mancante***]

Il gran finale

Giocando a CTP2 ci si rende subito conto che una sua partita dura molto di più rispetto ad una a Sid Meier's Alpha Centauri. In SMAC una partita dura massimo 400 turni (lo stesso in Civilization 2 se non sbaglio), in CTP2 invece ne avrete ben 800 di turni. Questo fatto porta a due cose: la prima è che passerete molto tempo senza costruire nulla, perché se siete dei "Builder" (quel genere di giocatori che nelle sua partite in questi giochi vogliono avere in ogni città tutte le strutture costruibili) avrete già costruito tutto. La seconda è che ci vorrà molto più tempo perché il vostro esercito diventi completamente obsoleto. Nei vari Civilization, specie quando nelle prime fasi del gioco non si disponeva di mezzi di trasporto abbastanza veloci, passavano secoli interi perché le vostre unità militari arrivassero nel luogo in cui avrebbero dovuto combattere, e naturalmente prima che fossero arrivate sarebbero già diventate sicuramente obsolete. In CTP2 questo succede meno spesso dato che avrete molto più tempo da gestire e per cui potrete muovere guerre su larga scala anche nei periodi antichi. 

Un'altra grande differenza rispetto ai vari Civ e SMAC è la gestione dei "tile improvements", cioè delle migliorie che vengono portate nelle caselle circostanti alla vostra città. In Civ/SMAC questo è il compito dei settler/former, in CTP invece una parte della produzione verrà devoluta nei "public works" e ogni "improvement" avrà un certo costo per poter essere piazzato. Una gradita innovazione è il fatto che le città aumentano la loro sfera d'influenza a seconda della loro grandezza, il che tende a vedere le città come delle "piccole nazioni", un concetto che si sta facendo strada anche in Civilization 3 (o almeno nella "The List", una lista di suggerimenti e idee per Civ3 da parte dei fan).

Quello che manca a CTP2 per essere un gran gioco è proprio quel qualcosa in più che lo avrebbe reso un capolavoro. Così com'è è semplicemente un bel gioco, una sorta di "Sim Civ City" dato che passerete gran parte del tempo a costruire vari edifici visto che i vari imperi controllati dal computer non sembrano costituire una sfida (se li lasciate in pace anche loro faranno lo stesso). Inoltre in CTP2 a differenza del primo episodio, non potrete più costruire città in orbita (solo colonie sottomarine). 
Una strana decisione, un po' come quella di cambiare il tipo di finale. Nel primo episodio era una sequenza abbastanza complicata dove bisognava creare geneticamente un essere alieno, mentre in CTP2 il finale "scientifico" (visto che potrete terminare il gioco conquistando il mondo o per via diplomatica) consiste nel costruire quella che nel primo episodio era stata una semplice "meraviglia" (e cioè quella che eliminava tutto l'inquinamento dal pianeta).
Insomma a conti fatti CTP2 permette di fare quasi qualsiasi cosa è possibile fare in SMAC e anche qualcosa in più, ma... avendo giocato molto ad entrambi mi è parso più divertente il primo. Sarà perché in SMAC c'è un senso di sfida che porta a continuare a giocarci o che non è poi così divertente cliccare 400 volte sul pulsante End Turn di CTP2 facendo null'altro che costruire qualche edificio (e sono veramente tanti e molti hanno effetti pressoché simili) nuovo perché oramai si è diventati così potenti che nessuno mai potrà ostacolarci.

In conclusione CTP2 presenta delle buone idee ma forse ha proprio delle carenze riguardo l'intelligenza artificiale. Intendiamoci, non che in Civ2 o SMAC si nascondessero dei novelli HAL2000 dietro le quinte ma erano forse più competitive. E' certamente stato un passo in avanti ma altri ancora devono essere fatti perché anche un Call To Power possa essere considerato un capolavoro.

Introduzione

Il primo Call To Power rappresentò il tentativo della Activision di proporre un'alternativa ai Civilization di Sid Meier (dopo complesse situazioni legali a causa del suo abbandono della Microprose per fondare la Firaxis) ma non ebbe molto successo a causa di alcune scelte infelici che pregiudicarono la qualità del gioco.
CTP appartiene quindi ad un genere di giochi strategici originatosi dal primo Civilization che vi mette a capo di una civiltà col compito di farla progredire dall'età della pietra fino ai giorni nostri ed oltre, arrivando così a poter gestire tutti gli aspetti della vostra nazione o impero, regno, "collettivo" (a seconda della vostra forma di governo preferita). Questo genere di giochi viene quasi universalmente definito come "4X" dalle 4 "X" presenti nelle sue caratteristiche principali e cioè eXplore, eXpand, eXploit ed eXterminate.

Solitamente in questi giochi il vostro "impero" è organizzato secondo varie città (che potrete fondare dove meglio credete, logicamente una città costruita al polo nord non sarà così produttiva come una costruita in mezzo a giacimenti di uranio). In queste città potrete costruire delle strutture o meglio "improvements" che assolvono a svariate funzioni. Per esempio le mura cittadine vi daranno un bonus alla difesa della vostra città, il "mercato" darà un bonus al commercio, etc. etc. Naturalmente il tutto è organizzato secondo le varie epoche tecnologiche, per cui se all'inizio dei tempi quelle mura vi hanno salvato la vita, oggi non possono nulla contro un moderno bombardiere (e ci mancherebbe anche..). Il gioco si svolge a turni dove voi deciderete cosa fare come costruire nuove strutture, muovere le unità militari e non, cambiare le impostazioni politiche e sociali, avviare trattative diplomatiche con le altre civiltà, portare a termine un genocidio...