"I fermenti lattici di Chuck Norris sono tutti morti." "In una stanza ci sono in media 1274 oggetti con cui Chuck Norris può ucciderti, inclusa la stanza stessa." "Chuck Norris può trattenere il respiro per tredici anni." "Quando l'Uomo Nero va a dormire, prima guarda sotto il letto per controllare se c'è Chuck Norris." Avete mai letto una battuta del genere? Si tratta dei cosiddetti "Chuck Norris Facts", una serie pressoché infinita di brevi "barzellette" che ironizzano sull'aura di invincibilità che da sempre circonda l'attore americano, per via dei ruoli che ha interpretato in film e telefilm. Il buon Chuck si è dapprima dimostrato infastidito dalla cosa, anche perché molti dei "facts" tirano in ballo argomenti piuttosto delicati, per poi rendersi conto della dimensione del fenomeno e approfittarne lui stesso (basti vedere il modo in cui il candidato alle presidenziali Mike Huckabee ha giocato con l'attore al riguardo, durante la campagna elettorale). Questo videogame rompe un po' gli indugi, facendo uscire per la seconda volta i "facts" dalla mera dimensione di internet e utilizzandoli come base di partenza per un action game coi controfiocchi.
Il gioco è composto da ben tredici stage, che vedono il nostro Chuck combattere con i nemici dell'America all'interno di scenari molto diversi fra loro, che si rifanno ai ruoli che l'attore ha interpretato nella sua carriera. Si parte dunque da una jungla asiatica, per poi passare a diversi scenari urbani (non poteva mancare il Texas...), con gli avversari che si alternano in una sfilata piuttosto ricca e variegata. Il sistema di controllo è molto semplice, ma al contempo ci permette di eseguire un gran numero di manovre offensive: il d-pad muove il personaggio, mentre il tasto 5 serve per picchiare tramite la combo base. Questa può arricchirsi di varianti più o meno spettacolari, nonché di mosse speciali, spendendo i soldi raccolti nelle location all'interno del "dojo", un negozio virtuale che potremo visitare fra uno stage e l'altro. Se le mosse speciali vengono eseguite tramite la semplice pressione del tasto 0, eventualmente combinata a una direzione del d-pad, le combo modificate (che affrontano in particolare il tema dei calci rotanti, spesso nominati nei "facts") fanno uso di combinazioni della tastiera numerica talvolta facilmente accessibili, talvolta più complicate. Una delle cose che stupiscono di più nel gioco è il livello di interattività con l'ambiente: Chuck Norris può afferrare un nemico come nei classici picchiaduro a scorrimento, riempirlo di sberle e poi lanciarlo verso la "telecamera" (l'effetto "zoom" è divertente e reso molto bene), così come può sollevare auto, cabine telefoniche, pali della luce, alberi, mazze, botti e quant'altro per schiacciare i propri avversari. A questo bisogna aggiungere l'uso delle armi da fuoco, che nei primi stage è predominante e quasi nasconde lo spessore di un sistema di combattimento che non lascia nulla al caso, per fortuna ben valorizzato nei livelli successivi. Non mancano le sezioni alternative, in cui dovremo semplicemente completare delle missioni entro un tempo limite oppure cimentarci con una variazione rispetto al gameplay di partenza: fasi "sparatutto", inseguimenti in auto o in moto, raid in elicottero, ecc. Il titolo Gameloft offre persino una possibilità originale e quasi totalmente inedita, ovvero quella di fotografare il volto di un amico (o il nostro) per poi "montarlo" sui nemici più comuni. Il risultato non è esaltante, soprattutto perché la zona da ritagliare è ellittica e non permette modifiche, ma il tentativo merita un plauso e in futuro andrebbe riproposto con più convinzione.
La grafica del gioco mostra l'enorme lavoro svolto degli sviluppatori: nonostante alcuni particolari possano trarre in inganno, Bring on the Pain ha davvero tanta, tanta sostanza e si tratta di uno dei videogame per cellulare più curati che si siano visti negli ultimi tempi. Lo sprite di Chuck Norris è dotato di una quantità di animazioni spropositata, visto il numero di attacchi e mosse speciali di cui può rendersi protagonista, e i nemici sono molto numerosi, tutti diversi fra loro e altrettanto curati nei movimenti. Non ci sono effettivamente tredici ambientazioni diverse da esplorare, diciamo che ci sono delle tematiche particolari che vengono affrontate più volte, sempre caratterizzate da un alto grado di interattività. In tal senso si è forse anche esagerato, purtroppo, visto che su alcuni terminali il gioco si produce in pesanti rallentamenti quando la situazione sullo schermo si fa particolarmente caotica. Il comparto sonoro, una volta tanto, riesce ad accompagnare l'azione in maniera degna, con un buon mix di musiche ed effetti, che riescono a coesistere senza traumi.
Conclusioni
Chuck Norris: Bring on the Pain è un gioco che basa il proprio fascino soprattutto sull'ironia, riuscendo più volte a strapparci un sorriso. Dietro una facciata così leggera e spensierata, però, si nasconde un prodotto di grande spessore e sostanza, di certo uno dei migliori picchiaduro a scorrimento disponibili per cellulare. Gli sviluppatori di Gameloft hanno svolto un lavoro eccezionale con la grafica, ricca in quantità e in qualità, e hanno saputo rendere l'azione sempre divertente e varia, grazie al gran numero di mosse disponibili nonché alle armi (proprie o improvvisate) che Chuck Norris può usare per sbaragliare i propri avversari. Un titolo davvero interessante, dunque, che andrebbe comprato anche solo per i numerosi e divertenti "facts" che si possono leggere durante i caricamenti fra uno stage e l'altro.
PRO
CONTRO
PRO
- Davvero divertente
- Gameplay ricco di sostanza
- Grafica assolutamente ottima...
CONTRO
- ...peccato per i rallentamenti
- Alcune mosse sono meno accessibili di altre
- Non molto longevo