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Conflict Zone

Dovete sapere che questo titolo è stato uno dei motivi scatenanti di una mega flame war sui newsgroup internazionali dedicati ai giochi strategici. L'oggetto iniziale delle critiche era la "onorata" tradizione storica dell'attitudine guerresca delle truppe francesi, particolarmente nel periodo delle guerre mondiali.. avranno ragione gli yankee nei loro pregiudizi? Lo vedremo!

RECENSIONE di La Redazione   —   19/07/2001
Conflict Zone
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I media? Oh no anche qui!

L'idea che è alla base di CZ è che l'opinione pubblica abbia un peso decisivo nell'andamento del conflitto. In che modo? Se siete i "buoni" e doveste per "caso" radere al suolo un villaggio di civili invece di evacuarlo, allora l'opinione pubblica si indignerà e come effetto diretto l'alto comando vi taglierà i fondi, fornendovi anche unità meno avanzate. Infatti in CZ non vi sono risorse da ottenere, ma avrete un flusso costante di crediti che vi verranno forniti in base al vostro grado d'approvazione dell'opinione pubblica. Lo stesso albero tecnologico è collegato alla vostra approvazione. Più la gente vi vorrà bene, più essa vi permetterà di usare strumenti sempre più temibili ed efficaci nell'uccidere la gente. Chiaramente anche il vincere sul campo aumenterà la vostra approvazione. Nei panni del Ghost invece potrete prendervela più comoda, e l'unica cosa di cui avrete bisogno sarà quella di portare un'unità cameraman con voi (davvero!) che filmi le vostre vittorie. Se dovesse filmare delle vostre sconfitte, il vostro grado d'approvazione scenderà.

Questo è senz'altro un concetto interessante ma ha secondo me una pecca fondamentale: si basa troppo sulla presunta libertà d'informazione. Inutile negare di come le informazioni possano essere manipolate, del resto la storia è sempre stata scritta dai vincitori. E quindi chi di voi non è d'accordo nel dire che in caso di conflitti, ciò di cui noi veniamo a conoscenza è senza ombra di dubbio ciò che i "piani alti" vogliono che si sappia? Casi eclatanti (nella realtà) possono essere la famosa questione sul documentario degli effetti delle armi chimiche nel golfo mai trasmeso in televisione. Senza parlare di tutto ciò che non sappiamo perchè i vari "men in black" sono stati molto bravi nell'insabbiare chissà quali oscure vicende...
Se vivessimo in un mondo idilliaco come quello di CZ, dove i buoni sono tenuti ad essere buoni, allora... fortunatamente tutto il gioco è intriso di un certo grado d'ironia che maschera queste osservazioni.

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Troppa politica, ma il gioco?

CZ si presenta come un RTS 3D piuttosto normale, senza offrire nulla di realmente rivoluzionario che lo faccia emergere dalla massa. Anzi vi sono invece delle cose che portano CZ diversi passi indietro rispetto a quello che il perfetto RTS di oggi dovrebbe avere. Per esempio non è possibile costruire le proprie basi in qualsiasi punto della mappa, ma soltanto in alcune zone adibite a tale scopo, cosa che toglie gran parte del divertimento dovuto allo sviluppo tattico/strategico dal gioco.

Graficamente il motore è di discreta fattura, ma non è all'altezza di quello di titoli a lui concorrenti (uno a caso: Emperor). I paesaggi in cui vi troverete a combattere sono abbastanza particolareggiati: troverete i civili che vagabondano per i paesi, o le pecore che pascolano nelle pianure (o cammelli, a seconda dell'ambientazione). Forse una maggiore varietà per quanto riguarda il terreno avrebbe giovato all'aspetto complessivo della grafica: così com'è, il terreno sembra una massa piuttosto uniforme. Non che si vada cercando chissà che cosa in distese sabbiose o erbose, ma come si può vedere dagli screenshot, le textures usate non fanno che far saltare all'occhio le unità: che appaiono decisamente distinte dal terreno. A causa di questo, le unità, discretamente realizzate come modelli, soffrono del tipico effetto "scivolamento", infatti sembrano più fluttuare nel campo di battaglia che muoversi su di esso. Spero invece che sia un bug la "death sequence" dei carri armati: quando stanno per esplodere, si capovolgono e incominciano a ruotare su se stessi, tipo trottola per poi esplodere...

Comunque, l'impostazione data al gioco è molto arcade, per cui non ci sarà certo bisogno di un grande acume tattico. I conflitti quindi spesso si risolvono in chi ha il gruppo più numeroso di unità meglio assortite (punto a favore del gioco: con 10 carri andrete comunque molto lontano, ma con 10 carri e 4 "uomini-bazooka" andrete ancora più lontano chiaramente... aggiungeteci 2 carri anti aerei...).
Però sono molti i punti negativi con cui dovrete convivere nel gioco: per esempio non vi è nessun tipo di Fog of War, e i nemici spunteranno dal nulla quando meno ve l'aspettiate. Nel senso: non vi è il tipico alone d'ombra che oscura la parte della mappa in cui non è possibile sapere se vi sono delle unità o no, ma vi è invece il raggio in cui i vostri sensori rileveranno le unità nemiche. Se queste sono comprese nella zona di rilevazione, appariranno (dal nulla, perchè non vi è differenza grafica tra zone a copertura radar e no).
Una caratteristica innovativa è l'introduzione dei cosiddetti "comandanti", cioè delle unità speciali che possono essere assegnate all'automatizzazione di alcune parti del gioco. Potrete per esempio lasciare ad un vostro comandante il compito di costruire la base, oppure lasciare delle unità al suo comando, in modo che esso tenti di organizzare delle sortite. Naturalmente ogni comandante avrà la sua personalità e le aree in cui riesce a dare il meglio. Anche se in nome della mia dignità di essere umano, non mi fiderei mai di lasciare all'AI il compito di combattere per me.. nemmeno se facesse Skynet di nome. Oltretutto CZ giocato come simulatore di costruzione della base non è molto divertente.
Le fazioni di CZ non sono caratterizzate, ma ricalcano lo stile dei giochi dell'epoca di Dune 2, in cui ogni fazione aveva le stesse unità, sotto nome diverso, e con poche unità "caratteristiche". Stessa cosa per CZ (oltretutto le unità in comune hanno gli stessi commenti sonori...), inoltre alcune unità sono fin troppo simili a Command & Conquer.. non che il "Commando" sia una proprietà intellettuale, ma che esso funzioni allo stesso identico modo sia in C&C che in CZ...
Le missioni in cui il gioco vi permetterà di cimentare variano dal solito annienta la base nemica all'evacua il villaggio di civili. Non ci sono basi Harkonnen da distruggere, o Templari Oscuri da scortare all'interno di tempi Xel'Naga... Un'altra delle critiche che si può muovere a CZ, è quella di non appassionare il giocatore alle vicende del gioco. Purtroppo i conflitti sono come dire, un pò troppo generici e distanti. Infatti nello stesso momento in cui scriviamo ci sono moltissime guerre che stanno venendo combattute eppure i media appunto, ci hanno desensibilizzato alla questione, visto che non ci minaccia da vicino. E' brutto da dire, ma se i programmatori avessero invece inserito un edificio dell'ONU che esplode nell'introduzione, o la Casa Bianca che viene distrutta da un cannone satellitare, o per rimanere in tema, la Torre Eiffel che viene abbattuta, avrebbero sicuramente suscitato un interesse maggiore.

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In conclusione...

Conflict Zone non è un brutto gioco, ma soffre di pecche che ogni RTS che volesse competere nel mercato di oggi dovrebbe avere oramai superato. Per fare un esempio, in questi stessi giorni è uscito Emperor: Battle for Dune, che pure sta ricevendo pareri discordanti, ma basta metterli a fianco per notare come comunque l'esperienza dei programmatori Westwood (che dopotutto hanno inventato il genere) sia servita per rendere più giocabile il loro prodotto. Certo, alla fin fine Emperor è il solito RTS, presentato però con una grafica d'eccezione (se non altro), il cui difetto è quello di diventare alla lunga ripetitivo. In CZ invece ci sono alcune scelte di design (dovuta forse all'insperienza dei programmatori) che ostacolano a mio avviso il giocatore dal divertirsi. Conflict Zone può anche essere considerato un bel gioco, ma perchè lo sia dovrete dimenticarvi che titoli come Starcraft o malgrado tutto, Emperor, siano usciti. Incominciando ogni volta da zero, fingendo che nessun altro RTS sia mai uscito, non si farà che arrivare sempre qualche passo indietro rispetto ai titoli che invece hanno imparato dagli errori degli altri e hanno migliorato quello che già c'era, mantendo le caratteristiche vincenti dei titoli precedenti. Se la MASA non ha ancora "scoperto" come implementare la Fog of War o come permettere al giocatore di costruire delle basi dove come e quando vuole, non è che il giocatore è costretto a rassegnarsi e venire "incontro" ai programmatori. Ma anzi, la migliore risposta che può dare è quella di rivolgersi alla concorrenza...

La guerra alla francese

Dovete sapere che questo titolo è stato uno dei motivi scatenanti di una mega flame war sui newsgroups internazionali dedicati ai giochi strategici. L'annuncio del fatto che la SSI, nota per aver pubblicato molti tra i più famosi wargame per PC, era stata comprata dalla Ubisoft, francese, ha scatenato una vera e propria lotta tra Americani contro Europei a suon di "Se non fosse stato per noi, ora parlereste tutti tedesco!", "gli USA sono sull'orlo del collasso, Washington farà la stessa fine di Roma e Mosca!"...
L'oggetto iniziale delle critiche era la "onorata" tradizione storica dell'attitudine guerresca delle truppe francesi, particolarmente nel periodo delle guerre mondiali... presupponendo quindi una certa incapacità dei francesi nel produrre "giochi di guerra"... Ci troviamo ora di fronte a Conflict Zone, RTS apparentemente rivoluzionario e soprattutto francese! Avranno ragione gli yankee nei loro pregiudizi? Lo vedremo!

Dicevo, questo CZ introduce una caratteristica davvero innovativa (almeno sulla carta) e cioè l'elemento "mediatico" posto come arbitro della risoluzione del conflitto. Di quale conflitto? In un prossimo futuro (2011) il mondo sarà allineato in due grandi blocchi, la ICP "International Corps for Peace" (ONU e NATO), e il "GHOST" un raggruppamento di grandi megacorporazioni e paesi indipendenti. Potrete quindi scegliere fra due diverse campagne: con i "buoni", gli ICP verrete chiamati a placare una ribellione sorta nella Cecenia, dove il Generale Karpov sta tentando di spodestare il "tiranno" Vladko dalla poltrona del presidente. Con i Ghost invece vi troverete a finanziare e a dirigere l'attacco della Nigeria nei confronti del Niger, nazione africana nei cui confini sono presenti numerosi pozzi di petrolio, che se dovessero cadere nelle mani di una potenza nemica potrebbero destabilizzare l'ordine economico mondiale. Un pò come se la Cina invadesse l'Alaska.. o il Kuwait. O come se gli Stati Uniti invadessero l'Europa!