Creative Stage, la recensione

Creative Stage risponde a un'esigenza precisa, ovverosia migliorare in modo sostanziale la resa audio delle sessioni di gaming, la visione di film, serie televisive o sport, rispetto alla qualità spesso modesta offerta dalle casse integrate nei moderni televisori, a fronte però di una spesa irrisoria. È cosa ben risaputa che nel passaggio dagli apparecchi con tubo catodico agli schermi piatti gli ingegneri dei più famosi brand hanno dovuto fare letteralmente i salti mortali per poter montare degli altoparlanti dignitosi all'interno delle TV, e il discorso si estende in maniera proporzionale a tutte le fasce di prezzo.

Gli appassionati più esigenti hanno risolto il problema acquistando impianti hi-fi con amplificatore, dotati di tecnologie stereo o surround, ma chi non reputava il sonoro così fondamentale da spendere cifre importanti (o non disponeva della possibilità di gustarlo a volumi decenti) si è ritrovato intrappolato in una sorta di limbo, fra la possibilità di lasciare le cose come stavano (e magari ripiegare su di un buon paio di cuffie, come ad esempio le Turtle Beach Elite Atlas) oppure trovare una soluzione che fosse al contempo accessibile e non troppo impegnativa in termini di spazio e installazione: la soundbar. Il concetto fondamentale alla base di Creative Stage è quello di unire le performance di questo tipo di dispositivo (del resto il setup include appunto una soundbar Creative Stage Air) alla profondità dei bassi garantita da un subwoofer, per arrivare infine nei negozi a un prezzo sorprendentemente basso, pari attualmente a 79,99 euro sullo shop ufficiale.

Design e installazione

Dal punto di vista estetico, il pacchetto Creative Stage si presenta molto bene. La soundbar misura 55 centimetri, con altezza e profondità quasi uguali, fra 7 e 8 centimetri, e forme arrotondate. Sulla sinistra del dispositivo, caratterizzato da tonalità all-black, spunta il logo Creative, mentre al centro c'è un led bianco che si illumina all'accensione e indica in maniera permanente la fonte dell'audio. Sul lato destro sono presenti i pulsanti fisici per accensione e spegnimento, aumento e diminuzione del volume, nonché una porta USB a cui collegare una chiavetta per riprodurre audio in maniera indipendente, pilotando il player tramite il telecomando in dotazione. Sul retro trovano invece posto le entrate: oltre al Bluetooth integrato, è possibile collegare le fonti via HDMI, cavo ottico e audio jack analogico da 3,5 millimetri: un set di opzioni completo, in grado di soddisfare qualsiasi esigenza.

Il subwoofer va collegato alla soundbar e non richiede dunque un'alimentazione separata, è anch'esso nero e misura 42 centimetri di altezza, 11,5 di larghezza e 25 di profondità: dimensioni compatte, che insieme all'estetica elegante consentono di piazzare l'apparecchio di fianco al mobile del televisore senza problemi. L'installazione dell'impianto, inutile dirlo, è terribilmente semplice: basta collegare il tutto, selezionare un'entrata e azionare il tasto di accensione. Le funzioni sono tutte accessibili dal piccolo ma ben organizzato telecomando incluso nella confezione, con tre file verticali di pulsanti nella parte superiore e altre tre orizzontali nella parte inferiore. Troviamo dunque il tasto per lo standby, la selezione dell'input, il reset e il pairing del Bluetooth, quattro preset per l'equalizzazione veloce (musica, cinema, concerto e gaming), i pulsanti addetti alla riproduzione della già citata musica via USB e poi, sotto, le regolazioni per le frequenze alte e basse, un mute e due tasti per abbassare o alzare il volume.

Caratteristiche e prova su strada

Dal punto di vista tecnico, Creative Stage è un set dotato di una potenza di picco pari a 160W, privo della chiarezza e dei "muscoli" che è possibile riscontrare in set di fascia alta ma assolutamente adeguato alle esigenze dell'utente medio che vuole migliorare la resa audio rispetto alle casse della TV. Una volta acceso il dispositivo, il boost appare infatti innegabile, evidentissimo, e la definizione dei suoni risulta francamente molto generosa rispetto al prezzo di vendita del pacchetto, che come detto è pari ad appena 79,99 euro grazie a una promozione. Abbiamo collocato la soundbar nel mobile sotto il televisore e il subwoofer di fianco, nascondendo in questo modo tutti i fili, e riscontrato la connettività tramite cavo ottico come la soluzione migliore, più affidabile per utilizzare il dispositivo.

Sebbene infatti l'LG 55B6V in nostro possesso disponesse di connettività Bluetooth, tale soluzione si è rivelata spesso e volentieri problematica nel conservare il pairing fra una sessione e l'altra: colpa in qualche modo del televisore, visto che su PC non abbiamo riscontrato alcun problema. Testato con film, serie televisive e naturalmente videogame, Creative Stage si è rivelato sorprendentemente efficace, ben bilanciato e in grado di rendere in maniera nitida soprattutto le basse frequenze. Il rapporto qualità / prezzo di questo pacchetto ci ha davvero colpito, e immaginiamo che chiunque sia alla ricerca di una soluzione per fare un salto in avanti sul fronte della resa audio, senza però optare per apparecchi molto costosi, farebbe decisamente bene a valutare seriamente l'acquisto.