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Deep Space Nine - The Fallen, la recensione

La recensione di Deep Space Nine - The Fallen

RECENSIONE di La Redazione   —   27/04/2001

Dove la scatola è l'astronave e i pelati sono i capitani di Star Trek. Vige infatti un tacito assenso sul fatto che un buon capitano di ventura sia calvo. Il saggio Picard insegna, il mezzo-profeta Sisko (tra i protagonisti di questo gioco) bissa l'idea del francesone...e gli altri? Per chi non lo sapesse circola voce che il "guascone" J.T. Kirk fosse dotato di un bel riportino e io aggiungo che prima o poi raseranno a zero pure la Janeway di Voyager, o le faranno cascare i capelli per uno spavento... Facezie a parte Deep Space Nine - The Fallen altro non è che un gioco che attinge a piene mani dalla serie Deep Space Nine (o DS9) figlia della madre Star Trek, e lo fa in maniera egregia.
Chi ha la fortuna di seguire la serie di telefilm (dato che mamma RAI, detentore dei diritti televisivi, la tratta un po' da tappabuchi) ritroverà con piacere gran parte del cast in versione digitale, dal sopracitato Sisko, al più fetido ubriacone del bar. Ds9 è infatti una stazione spaziale, non un'astronave tipica di StarTrek, e per l'occasione è stata ricostruita a dovere, sia esteriormente che negli ambienti...devo dire che i programmatori si sono dati davvero da fare per ricreare il feeling da "ultimo avamposto" che si respira all'interno della stazione. Non di rado vi capiterà quindi di passeggiare incontrando klingon, cardassiani, ferengi al bar di Quark...e girare verso l'infermeria del dottor Bashir, o la sartoria di Garak.

Ciak si gioca

Siamo di fronte ad un gioco d'azione in terza persona, diviso in missioni da compiere, ricco di una buona trama come le ultime produzioni trekkiane, nella quale voi rivestirete un ruolo fondamentale.
Alla base del plot di Ds9 c'è il necessario ritrovamento e la protezione di tre cristalli mitologici di Bajor, che se finissero nelle mani sbagliate consentirebbero al possessore di ottenere un potere inimmaginabile. I Cardassiani naturalmente vogliono i cristalli per liberarsi dal Dominio, ma ci si può davvero fidare di loro?
Nei panni di uno dei tre personaggi messi a disposizione nel gioco il vostro compito sarà quello di difendere il "tesoro" dagli invasori ad ogni costo, impegnandovi in prima linea. Potrete infatti giocare con il già citato Capitano Sisko, il maggiore Kira Nerys, una donna che si è distinta in passato come combattente Bajoriana durante la ribellione contro Cardassia e infine il mitico Worf che tutti ormai conosciamo come fiero combattente di razza Klingon che ha deciso di vivere al servizio della Flotta Stellare.
A seconda del personaggio prescelto avrete missioni diverse e oltremodo differenti da affrontare, cosa che contribuisce a triplicare (x3) di fatto la longevità del titolo in questione. Diciamo che rifletteranno anche il ruolo del vostro personaggio. In linea di massima si può dire che Worf sarà il più battagliero e gli scontri non mancheranno, Sisko coprirà missioni di alta responsabilità oltre che di salvezza della pelle, Kira è più "sneak" e fa dell'agilità e dell'intrufolarsi 2 regole base. Ora scusate, mi prendo una pausa per riposare la mano... uff!

Gente pronta a tutto

Oltre ad essere dei secchioni tremendi (altrimenti alla flotta stellare non ti prendono) abbiamo detto che i nostri impavidi sono anche persone d'azione. E dotate di armi. Avremo la possibilità di armarci con tutte le attrezzature convenzionali della flotta, compreso il famoso phaser (e per il caro Worf, la sua Bat'leth, l'arma a doppia lama klingon)
Ogni arma prevede un fuoco alternativo, nel caso del phaser appunto possiamo regolare l'intensità del raggio stesso.
In più fra la paccottiglia varia segnalo il fondamentale tricorder. Ebbene sì, finalmente potremo sondare, scandagliare, analizzare muri, pareti esseri viventi...tutto! Poprio come nella serie tv il tricorder è vitale e una volta estratto ci darà un'analisi sommaria dell'ambiente che ci circonda. Capite da soli come possa essere utile rilevare ad esempio forme di vita aliene ostili dietro una spessa parete d'acciaio, in modo da non farsi trovare impreparati. Oppure trovare la cassetta dei medicinali oppure sistemi e apparecchiature di controllo in una zona particolarmente buia. Lo userete spesso, credetemi...
Altro oggettino del desiderio, direi meglio del cellulare, è il comunicatore...avete presente quando si toccano il petto per chiamare qualcun altro? Ecco quello lì...sarà divertente e utile chiamare nel bel mezzo della missione qualcuno dei colleghi per scambiare informazioni, richiedere aiuto, etc. Generalmente appare il simbolino lampeggiante quando è il momento di usarlo, ma nulla vi vieta di chiamare qualcuno quando più vi aggrada.
Grazie a questi pochi accorgimenti, e al buon numero di "PNG" (personaggi non giocanti, termine preso in prestito dagli RPG) le situazioni e le missioni riserveranno diverse sorprese e molti cambi dinamici degli obiettivi.

A rapporto dal capitano

Deep Space Nine - The Fallen è un'altra piacevole sorpresa, e si erge dalla media dei giochi dedicati a una delle serie tv più famose nel mondo. Questo fa bene sperare per il futuro videoludico della saga.
Diciamo che il colloco questo gioco appena dietro all'incontrastato principe dei titoli trek che risponde al nome di Elite Force...ma qui siamo di fronte a due titoli diversi. EF è uno shooter in prima persona con una buona trama. DS9 The Fallen è un action 3rd person con una trama altrettanto varia e intricata, suffragata dalla possibilità di "manovrare" 3 dei personaggi principali della serie, con tutta la gioia del sottoscritto e di chi ci giocherà. Carisma a 1000.
Se siete dei fan di Star Trek non deve assolutamente mancarvi e conservate una bella calza della befana che possa contenere la scatola. Se non siete accaniti sostenitori della serie, ma vi piace l'ambientazione futuristica, gli incontri con razze aliene, eventi imprevisti, etc. beh...che dire, provatelo e non ne rimarrete delusi...
Si mena le mani, ma con criterio. Si "va avanti" ma si affronta una storia ben congegnata. Cordialmente porgo distinti saluti e mi avvio a preparare la borsa del ghiaccio da mettermi sulla mano.

Mano lesta non s'arresta

Apro con una riflessione: può una partita di calcetto far male alla salute? La risposta è sì, soprattutto quando un avversario-simpatia indeciso se dribblarmi o meno opta infine per sparare improvvisamente una minella in mezzo all'area, non curandosi che tra il suo dolce piedino e la meta del tiro ci fosse la mia persona, nella fattispecie la mia mano sinistra, nel dettaglio il mio pollice santo. Come non ringraziarlo di questa tenera distorsione, di questa bella fasciatura rigida che porterò per cinque giorni (capodanno compreso), delle ore passate in pronto soccorso...bah! Ora i casi sono due, se vi siete impietositi e pensate che consolarmi con una bella e-mail (gradite foto di sorelle procaci e/o discinte) l'indirizzo lo sapete, altrimenti se i prossimi vostri 5-10 minuti prevedono la lettura della recensione di Deep Space Nine - The Fallen, siete i benvenuti qui di seguito...