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Dirt Bike Unchained, la recensione

La recensione di Dirt Bike Unchained, nuovo titolo di Red Bull dedicato al motocross

RECENSIONE di Fabio Palmisano   —   02/05/2020
Dirt Bike Unchained
Dirt Bike Unchained
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Con questa recensione di Dirt Bike Unchained non parliamo certamente del debutto di Red Bull nel mercato del mobile gaming: la divisione dedicata del colosso austriaco ha partorito già qualche titolo dedicato ai cosiddetti sport estremi, compresi due capitoli di Bike Unchained che proponevano una visione decisamente semplificata ed arcade delle competizioni in mountain bike. Come è evidente già dal nome, Dirt Bike Unchained assomiglia molto ai giochi sopra citati, al punto tale che non è esagerato definirlo come un seguito diretto con il motore di una moto da cross al posto dei pedali di una bicicletta: vediamo dunque se questa differenza ha portato o meno delle migliorie nell'esperienza ludica.

Come andare in bicicletta

Le prime battute di Dirt Bike Unchained seguono pedissequamente il solco tracciato dalle altre produzioni Red Bull: nei panni di un promettente pilota agli esordi, si viene introdotti al mondo delle corse dalla riproduzione digitale di una star del circuito del motocross, che ci conduce per mano nelle fasi iniziali della nostra carriera. L'iter è il classico visto in milioni di prodotti analoghi: si partecipa a competizioni che fruttano crediti da spendere per potenziare la moto e accedere così alle gare di fascia superiore, con un occhio sempre all'indicatore di energia che cala ogni volta che si va in sella e che può essere ripristinato attendendo del tempo o mettendo mano al portafogli. Non mancano ovviamente casse premio e affini, per un prodotto che però non ha un atteggiamento eccessivamente predatorio in termini di microtransazioni, comunque ben presenti e continuamente fatte passare sotto il naso del giocatore.

Dirt Bike Unchained

Se la struttura di gioco non dice nulla di nuovo, anche sotto il profilo del gameplay non ci si deve aspettare chissà quali rivoluzioni da Dirt Bike Unchained, che di fatto riprende i concetti resi noti dai predecessori a pedali adattandoli a questo nuovo contesto. Parliamo dunque sempre di un racing game molto semplificato, che si gioca tenendo lo smartphone in verticale e utilizzando un solo dito: il pilota su schermo segue autonomamente il percorso del tracciato, e bisogna soltanto mantenere la pressione sul touchscreen per accelerare, rilasciandola col giusto tempismo per effettuare salti, atterraggi e derapate. Sono proprio queste le situazioni nelle quali si può ottenere o meno un vantaggio sugli avversari, dato che eseguire stacchi perfetti porta a dei momentanei boost di velocità che fanno la differenza, soprattutto considerando la brevità delle gare e l'assenza di altre variabili.

Dirt Bike Unchained 2

Le competizioni non ci vedono infatti sfidare direttamente altri centauri, ma il ghost dei loro tempi migliori, siano essi guidati dall'intelligenza artificiale o da giocatori umani. Come per i precedenti Bike Unchained, anche in questo caso il fatto di adottare un gameplay tanto semplice e "guidato" porta con sé pregi e difetti: se il gioco è dunque immediatamente godibile, adatto a chiunque e ideale per rapide partite senza troppi preamboli, allo stesso tempo risulta inevitabilmente molto ripetitivo e caratterizzato da un livello di sfida che dipende quasi del tutto dal tasso di potenziamento della propria moto anziché da reali abilità su pista. I contenuti offerti non aiutano in tal senso, contando su competizioni che si assomigliano un po' troppo tra loro, complice anche la natura su binari del gameplay che non consente chissà quali invenzioni in termini di tracciati. Insomma, Red Bull poteva e doveva fare sicuramente qualcosa in più per rendere questo Dirt Bike Unchained migliore dei suoi non illustrissimi precedenti: perlomeno dal punto di vista tecnico la software house si è riuscita a scrollare di dosso la mediocrità che ne aveva caratterizzato le altre due produzioni, mettendo in campo una grafica che fa il suo dovere e un sonoro adatto allo scopo.

Dirt Bike Unchained 1

Conclusioni

Versione testata iPhone
Digital Delivery App Store, Google Play
Prezzo Gratis
Multiplayer.it
6.5
Lettori (1)
6.5
Il tuo voto

Contravvenendo al suo motto, Red Bull non è riuscita a mettere le ali a questo Dirt Bike Unchained, che avrebbe dovuto dare una marcia in più alla modesta offerta messa in campo dai precedenti Bike Unchained. Una grafica (finalmente) riportata a livelli accettabili e un modello di gameplay ancora più immediato non bastano dunque a dare una svolta a un titolo che persevera nel portarsi dietro i suoi difetti storici, su tutti una grande ripetitività dell'azione e un coefficiente di sfida tutto incentrato sul potenziamento della moto.

PRO

  • Formula semplice ed immediata
  • Tecnicamente valido
  • Contenuti numericamente adeguati...

CONTRO

  • ...ma la varietà lascia molto a desiderare
  • Ripetitivo e piuttosto piatto
  • Cambia molto poco rispetto ai precedenti