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Disgaea Afternoon of Darkness - Recensione

Il porting di uno degli strategici giapponesi più belli di sempre arriva finalmente su PSP ricco di novità e elementi inediti. Pronti a tornare nel Netherworld?

RECENSIONE di Massimo Reina   —   21/12/2007
Disgaea Afternoon of Darkness - Recensione
Disgaea Afternoon of Darkness - Recensione


Gameplay
A livello di struttura di gioco Disgaea Afternoon of Darkness di fatto è uguale alla controparte su PS2. E’ uno strategico suddiviso in 14 capitoli e svariate sub-quest, dove a farla da padrona sono le battaglie fra gruppi di personaggi di vario genere che avvengono su una mappa pesudo-3D, dove il gamer muove le sue pedine, fino a 10 membri di un party, contro le orde nemiche. Ad ogni turno si possono spostare i proprio “uomini” entro un determinato spazio-movimento in rapporto alla conformità dell’area in cui ci si trova e alle caratteristiche (parametri) degli stessi Pg, per fargli compiere un’azione come attaccare con un’arma, una magia, una combo oppure semplicemente posizionarli in un punto strategico. Ma contrariamente ad altri titoli del genere, Disgaea separa le fasi di movimento e azione, trattati qui in maniera indipendente. Una volta deciso cosa far fare ad un membro del team, il giocatore dovrà selezionare il comando "Execute" dal menù per farlo agire, altrimenti questi rimarrà fermo, in una sorta di attesa. E aggiunge un elemento interessante: i Geo Panels. Si tratta di pannelli colorati, come dice il termine inglese stesso, posti sul pavimento di alcuni “campi di battaglia” dove sono anche visibili degli oggetti di forma piramidale. Questi, chiamati Geo Symbol, se posizionati su un pannello del loro stesso colore ne attivano le capacità addizionali. Quindi se ad esempio un pannello Verde è in grado di donare a chi vi sta sopra un potere di attacco dalla distanza pari al 20% in più, ci dovrà essere una “piramide” dello stesso colore su per far si che questo “potenziamento” sia effettivamente attivo. Ovviamente anche i nemici possono sfruttare questo sistema e pertanto è opportuno sempre fare molta attenzione quando ci si trova in aree simili. Per evitare che gli avversari usufruiscano dei poteri di cui sopra è possibile utilizzare le cosiddette Color Combo. Queste si attivano alla distruzione di un Geo Symbol di un colore su un pannello cromaticamente diverso. Eliminando una piramide Gialla posizionata sopra un riquadro Rosso, tutti i pannelli di questo colore cambieranno in quello del Geo Symbol (in questo caso quindi giallo), infliggendo una certa quantità di danno alle unità che vi stanno sostando sopra. Distruggendo i vari Geo Symbol nell'ordine giusto e nello stesso turno, è possibile innescare micidiali combinazioni, in grado di spazzare via qualsiasi cosa si trovi sui pannelli.

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Il castello di Laharl e la Dark Assembly

Una volta completato uno stage è possibile non proseguire immediatamente nel successivo, ma tornare al castello del protagonista dove, oltre controllare lo status delle proprie unità o i propri oggetti, si possono esplorare le poche stanze visitabili per parlare con i residenti, visitare i negozi disponibili per l'acquisto di oggetti vari (la cui qualità e numero è dipendente da quanto avviene, come vedremo tra poco, in altra sede) e farsi curare le ferite in una sorta di clinica medica dove però si paga per i servizi ricevuti. Sempre all'interno del castello troviamo la Dark Assembly, un’assemblea formata da demoni Senatori a cui è possibile presentare delle richieste che aumenteranno in numero con il progredire del gioco e con la crescita del vostro livello di mana e quindi delle varie esigenze del livello. Qui si può sottoporre all'attenzione della corte il desiderio di sbloccare nuove classi di Pg (Guerriero, Ladro, Mago, etc), nuove mappe speciali o migliorare la qualità dei prodotti venduti nei negozi. Per ottenere dei risultati e far votare a proprio favore la richiesta di turno, il giocatore è chiamato a corrompere i membri dell'assemblea, convincendoli con dei regali (item presenti nel nostro inventario) o a suon di botte. Quando ci si trova all'interno della stanza in cui ha sede l'assemblea, il giocatore può muovere il cursore sui Senatori per monitorare la loro propensione o meno all'approvazione della nostra richiesta e regolarsi di conseguenza. Sempre in questa sessione è possibile trasmigrare le proprie unità. Cosa vuol dire: uccidere e reincarnare in un nuovo Pg un elemento del party non più utile senza però perderne le caratteristiche. In pratica quest'azione consente una transazione di bonus statistici dall'unità defunta a quella appena creata che ricomincerà la sua esperienza si dal livello 1, ma diverso, potenziato rispetto ad un'unità di livello 1 non trasmigrata.

Disgaea Afternoon of Darkness - Recensione
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Disgaea: Afternoon of Darkness è disponibile per PSP.

L’Item World

L’Item World altri non è che "un mondo" all'interno di un oggetto presente nell'inventario del party. Ognuno di essi in Disgaea contiene un centinaio di dungeon a piani generati casualmente che possono essere esplorati a piacimento, o quasi, visto che questi sono popolati da numerose creature ostili. Qui è possibile incrementare il potere dell'oggetto "analizzato", in particolare le armi. In pratica una volta dentro un item, affrontando i nemici in loco e superando i vari livelli presenti, Boss compresi, lo si potrà far crescere di potere facendogli fare "Level-Up" (ogni dieci livelli superati). In questi casi, infatti, c’è un Item-boss che può variare da un Generale ad un “Re” fino all’”Item God” al piano 100, il più ostico ma anche (occhio a quando esplorerete il mondo dentro la Legendary Cosmic Blade) quello in grado di darvi maggiori punti ed ulteriori armi, le più devastanti del gioco. Inoltre dentro gli oggetti si possono incontrare anche dei mostri speciali chiamati “Resident” che, se sconfitti, si tramutano in un ulteriore bonus associabile alle statistiche del pezzo dell'inventario. Esso può essere spostato a proprio piacimento da un oggetto all’altro, potenziando di fatto liberamente l'elemento dell'equipaggiamento che più ci aggrada. Questo quindi è quanto ci aspetta in generale. Ma quali sono le novità presenti in esclusiva in questa versione PSP? Innanzitutto è presente il gioco in multiplayer “ad hoc” per due giocatori in Wi-Fi. Diverse le modalità in cui sfidarsi con un amico: "Defeat the Leader", "Capture the Flag" e "Battle". In questa mode ogni videogamer ha accesso ai cosidetti "Geocubes" che hanno effetti differenti in battaglia e richiedono una certa attenzione in più all’elemento strategico. Si possono modificare le regole di gioco, le condizioni dei campi di battaglia, le opzioni di vittoria e molto altro. Inoltre connettendosi ad altre PSP si avrà la possibilità di vendere o compare altri oggetti. Ancora: un Music Shop dove è possibile acquistare nuovi brani per personalizzare la colonna sonora perfino nell’Item World (dove c’è n’è bisogno davvero) e un “Guardiano dei Record”, cioè un tizio che tiene in conto tutto quello che facciamo nel gioco, dal numero dei nemici uccisi agli oggetti recuperati. E' inoltre possibile sbloccare alcuni personaggi, tre per l'esattezza, proveniente da altri titoli della Nippon Ichi.

Disgaea Afternoon of Darkness - Recensione
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La novità più interessante

La novità più consistente tuttavia è un’altra, e cioè la nuova modalità di gioco chiamata Etna Mode. Essa, sbloccabile una volta terminata l’avventura base (ma esiste anche un trucchetto per attivarla subito) consiste in una rivisitazione ridotta (pochi capitoli) della storia e del gameplay attraverso “gli occhi” del vassallo del Principe Laharl, che la diavoletta uccide per errore. Come una sorta di “cosa sarebbe successo se…” tipico di alcuni film. Con Etna protagonista assoluta della scena l’umorismo ma anche i doppi sensi tipici del suo personaggio piovono a catinelle. Soprattutto se si considera che la simpatica diavoletta avrà al fianco l’angelica Flonne, convinta in questo caso che la prima sia una grande detective e pertanto ansiosa di farle da assistente… Afternoon of Darkness dunque “gioco perfetto”? Quasi. A conti fatti l’unico neo di una produzione altrimenti ottima è da ricercare forse solo nei controlli. Questi non sono stati ottimizzati per il portatile Sony, ma non sappiamo fino a quanto la cosa sia voluta o stata determinata dalla struttura stessa della PSP. Essa ha solo due grilletti, ad esempio, e ciò impedisce di fatto di implementare la funzione di inclinare la mappa di gioco come avveniva su PS2, cosa che rende un tantino difficoltosa compiere certe operazioni. Manca un tasto per tornare rapidamente alla casella base e la croce direzionale è un tantino troppo grande per riuscire a compiere bene le diagonali di movimento. E il problema diventa maggiore se si decide di usare l’analogico, in quanto questi, essendo poco sensibile negli spostamenti brevi e troppo in quelli lunghi, crea problemi di corretto posizionamento e avanzamento nelle caselle. Ma a nostro parere sono “difetti” che non inficiano più di tanto sulla qualità complessiva del titolo. Esteticamente non c’è nulla da eccepire: è vero che l’engine è bidimensionale, ma è anche vero che in Disgaea si trova probabilmente una delle migliori grafiche 2-D di sempre. I personaggi sono disegnati splendidamente e presentano sprite molto dettagliati, così come molto curati appaiono gli ambienti circostanti e le varie aree esplorabili. Non da meno sono le animazioni dei vari personaggi o gli “effetti speciali” durante gli attacchi nelle fasi di battaglia, generalmente molto divertenti da vedere. Se proprio vogliamo muovere qualche critica possiamo farlo nei confronti dei menù che non sono stati ottimizzati (parliamo di fonts in particolare) per la versione portable. Diverso il discorso quando invece si parla di comparto sonoro: ottimo il BGM in generale, un po’ meno la colonna sonora. Intendiamoci, la “soundtrack” non è male, specie se si considera il fatto che rispetto alla controparte per PS2, dove di fatto esisteva una sola traccia musicale per l’Item World, ad esempio, qui è possibile, come detto nel paragrafo rpecedente, comperarne di altre e utilizzarle dove e quando si vuole, ma a conti fatti appare un tantino ripetitiva, simile di brano in brano. Una maggiore varietà di stili non avrebbe guastato, insomma.

Disgaea Afternoon of Darkness - Recensione
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Commento

Disgaea Afternoon of Darkness è l’ottima trasposizione su portatile del quasi omonimo titolo disponibile sul monolite Sony. Stessa grafica, stesso humour, stessa gradevolezza d’insieme sia per quanto concerne l’ambientazione che per il gameplay. Quest’ultimo offre un buon livello di sfida per uno strategico a turni, nonostante qualche piccola pecca legata ai controlli PSP, e che per questo non gli consentono di guadagnarsi un bel 9, negli scontri e nella personalizzazione e crescita dei Pg. Con le sue inedite nuove modalità di gioco, nuove battaglie, finali multipli, personaggi segreti, il multiplayer, etc, il prodotto Nippon Ichi per la console portatile Sony si conferma un titolo solido e da prendere in considerazione per gli appassionati del genere.

    Pro:
  • Buona giocabilità.
  • Grande longevità e buona rigiocabilità.
  • Parecchi extra sbloccabili.
    Contro:
  • Controlli non ottimizzati.
  • Difficile nell’Item World.

Negli ultimi anni c’è una software house che per gli appassionati è diventata sinonimo di J-Rpg strategici, un pò come Squaresoft (Enix) lo è per i J-Rpg tradizionali. Stiamo parlando di Nippon Ichi, autrice di capolavori assoluti del genere quali Rhapsody, La Pucelle: Tactics, Phantom Brave e la serie (siamo a due episodi e si vocifera di un terzo futuro capitolo) di Disgaea. E proprio il capostipite di questa ultima "saga", Hour of Darkness, arriva finalmente sulla console portatile Sony, con un nuovo titolo, Afternoon of Darkness e parecchie novità. Netherworld è un mondo oscuro e nascosto che si trova sotto al più profondo degli oceani. Una terra maledetta popolata da creature terribili e dove il male regna sovrano. L’Inferno insomma. Due anni dopo la morte di Re Krichevskoy, sovrano di questa realtà, la situazione è nel caos: in questo biennio i sudditi si sono divisi in fazioni e scontrati fra di loro per impadronirsi dello scettro, approfittando del fatto che l’erede designato del sopraccitato Overlord, il figlio Principe Laharl, dormiva un sonno profondo ignaro della sorte del padre. Ma ora il megalomane giovane demone si è risvegliato e con l’aiuto del suo fedele vassallo Etna (un demone donna) e dei suoi seguaci, i simpatici ma letali Prinny, una sorta di creature simili a pinguini (in realtà sono anime di esseri umani che hanno vissuto senza onore, come i ladri ad esempio, i quali una volta deceduti e giunti nell’altro mondo, sia esso quello di Netherworld che quello di Celestia, il “mondo” della luce, il Paradiso, assumono queste sembianze e il ruolo di servo, schiavo o soldato a seconda dei loro Signori e dei Regni) armati di machete o bombe, nonché altri personaggi che si uniranno successivamente al party (l’ingenua angelo Flonne, Vyers, etc) decide di riprendersi ciò che gli spetta.