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Doom III Recensione

Shotgun in mano e pronti ad una nuova discesa all'inferno.. Doom è arrivato su console con una conversione sorprendente!

RECENSIONE di Andrea Moi   —   12/04/2005
Doom III Recensione
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Passeggiata tra gli Zombie

La meccanica di gioco è quanto di più lineare si possa immaginare in un first person shooter moderno. Come nei primi Doom, il concetto di base è sempre quello di arrivare in un punto specifico dello stage, eventualmente trovare una chiave magnetica o un codice per aprire delle porte, ed uccidere qualunque cosa ci si trova davanti. Questo tipo di impostazione per quanto possa essere limitativo, è comunque sempre valido per il divertimento di un giocatore. Il segreto di Doom risiede appunto in questa semplicità, a tratti disarmante, che permette di immergersi totalmente nell’atmosfera del gioco.

Il concetto di base è sempre quello di arrivare in un punto specifico dello stage, eventualmente trovare una chiave magnetica o un codice per aprire delle porte, ed uccidere qualunque cosa ci si trova davanti

Passeggiata tra gli Zombie

Anche per quello che riguarda l’intelligenza artificiale dei nemici, è possibile fare un discorso simile: a parte alcune specie di mostri, il comportamento tipico dei nostri avversari è quello di venirci il più vicino possibile attaccandoci noncuranti di alcuna strategia di difesa o protezione dai nostri attacchi. Uno dei veri difetti di Doom è, però, la scarsa, minima, interazione del personaggio con il resto degli ambienti. Pochissimi oggetti si potranno spostare, danneggiare o utilizzare, una lacuna che, se colmata, avrebbe aggiunto non poco spessore al titolo. L’atmosfera, degna di un survival horror, è la componente chiave di Doom III. Il design dei livelli è realizzato per enfatizzare il senso di claustrofobia, penalizzare i nostri movimenti tramite pareti o oggetti, per garantire l’effetto sorpresa all’apparizione dei mostri, ed ovviamente la realizzazione delle ombre e dell’illuminazione sono dei veri tocchi di classe, degni di un titolo di questo calibro, che su console acquista un valore del tutto unico.

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Il ritorno dei palmari.

Doom III per quanto possa apparire strano a molti, possiede un’ottima realizzazione del background e della storyline. Tramite il nostro PDA, potremo a nostro piacimento analizzare una quantità enorme di dati, email private, diari personali, informazioni varie sui membri della base, sui progetti a cui stavano lavorando gli scienziati, e su tutto quello che succede con l’evolversi del gioco. Il lato negativo, o positivo a seconda dei gusti, sta nella possibilità di saltare ogni qualsiasi report o avviso che compare sul Pda, utilizzandolo solo per poter memorizzare i codici per accedere ad alcune aree. Nessuno vi obbligherà, quindi, a leggere anche una sola riga di quanto si scaricherà sul palmare. Allo stesso tempo, non sarà difficile trovare il percorso corretto all’interno degli stage, senza consultare i dettagli dei nostri obiettivi, ma cosi facendo si perderà gran parte del coinvolgimento e dello spessore dato dagli sviluppatori.

non sarà difficile trovare il percorso corretto all’interno degli stage, senza consultare i dettagli dei nostri obiettivi

Il ritorno dei palmari.

Per quello che riguarda le armi disponibili, il “Doom-style” viene nuovamente riconfermato. Gli aggeggini che si possono, e devono, reperire all’interno spaziano dalla banale pistola d’ordinanza, da abbandonare il prima possibile, al lanciarazzi fino ad armi un po’ più futuristiche come il redivivo BFG o il fucile al plasma. Anche il vecchio trio, mitragliatrice a canne rotanti, fucile a pompa e motosega è stato rispolverato, con alcune migliorie per quello che riguarda i danni causati ai nemici, in particolare per quest’ultima, letale come non mai.

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Luci ed Ombre di Doom

Dal punto di vista tecnico, Doom III è senza dubbio uno dei titoli che più mettono in luce le potenzialità dell’hardware Xbox. Inutili i paragoni con configurazioni di fascia alta su Pc, la differenza tecnica, ed in particolare la quantità di memoria Ram disponibile sulle diverse piattaforme, sono dei limiti evidenti, che non possono essere superati, nonostante l’ottimo lavoro dei Vicarious Vision. Le differenze con Pc performanti sono evidenti, ma la resa sulla console Microsoft è comunque ai vertici e in alcuni frangenti fa restare a bocca aperta. Il frame rate in single player sempre stabile, il supporto alla modalità widescreen, ed una pulizia grafica di buon livello non fanno che rafforzare il comparto tecnico del gioco. Una nota di merito a parte, spetta di diritto alla gestione dell’illuminazione e delle ombre dinamiche, tra le migliori sul mercato.

Le differenze con Pc performanti sono evidenti, ma la resa sulla console Microsoft è comunque ai vertici e in alcuni frangenti fa restare a bocca aperta

Luci ed Ombre di Doom

Il reparto sonoro è leggermente diverso dal solito, comprendendo una colonna sonora limitata ai menu del gioco, che scompare durante le partite, lasciando spazio agli effetti sonori, realizzati ad hoc, favorendo cosi un’immersione totale nel livello. Scontato il supporto Dolby Digital 5.1, senza alcun dubbio una delle migliori implementazioni su Xbox, che in Doom III riesce ad esaltare ulteriormente l’atmosfera e l’esperienza di gioco.

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Multiplayer che passione

La versione di Doom III uscita su Pc nel 2004 era decisamente carente dal punto di vista di modalità e supporto al multiplayer. I Vicarius Vision grazie alle caratteristiche di Xbox Live, hanno sviluppato questo aspetto del gioco, rendendo la versione console la migliore disponibile sul mercato. In Doom III avremo la possibilità di giocare alle classiche modalità di combattimento in multigiocatore, come il deathmatch o last man standing, sia tramite system link che Xbox Live, fino ad un massimo di quattro giocatori per match. Le mappe disponibili non sono moltissime, ma in ogni caso sono disegnate ad hoc per combattimenti all’ultimo sangue, in ambienti più o meno stretti. In Doom III scordatevi gli appostamenti da cecchino o gli scontri tra veicoli, qui troverete l’essenza del vero deathmatch.

In Doom III scordatevi gli appostamenti da cecchino o gli scontri tra veicoli, qui troverete l’essenza del vero deathmatch.

Multiplayer che passione

Cooperative
L’altra faccia del multiplayer in Doom III è la modalità di cooperative. Il grande assente in Halo2, ora lo si può ritrovare nel titolo Vicarius Vision. L’implementazione di questa modalità comprende oltre ad una velocità leggermente superiore, un maggior numero di mostri nei livelli, armi e bonus di diverso colore, specifiche per uno dei due giocatori, la possibilità di attivare o disattivare il fuoco amico e, purtroppo, anche qualche lato negativo, come qualche calo nel frame rate, durante le situazioni più caotiche ed una durata della “campagna” limitata a circa la metà dei livelli del gioco in singleplayer. Questa differenza è dovuta anche alla necessità di dover ridisegnare molte parti degli stage, per permettere l’inserimento di un secondo giocatore, senza penalizzare troppo i movimenti.

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Multiplayer che passione

Siate Limitati

Un paragrafo a parte, spetta di diritto alla limited edition del gioco, che non solo risulta essere molto bella esteticamente, riprendendo materiale e design della limited edition di Halo2, tutta in metallo, ma che offre anche alcune aggiunte interessanti, oltre alla dose di filmati del making of ed interviste agli sviluppatori, ovvero le versioni Xbox di Doom II e Ultimate Doom. Perfettamente giocabili anche in split screen, modalità non presente in Doom III, per un ritorno al passato godibilissimo per tutti i fan.

Commento

Doom III in versione Xbox, grazie al supporto multiplayer, è un gioco più completo e godibile della controparte Pc, forte di un'atmosfera quasi da survival horror, che non ha rivali nel genere. Nonostante tutto, è sempre Doom nel bene e nel male, massima espressione degli shooter classici, graziato da una realizzazione tecnica d'eccezione. I vecchi appassionati vedranno nella linearità del gioco il suo pregio maggiore, altri, invece, potrebbero aspettarsi delle innovazioni aggiuntive rispetto alla meccanica di base. Per tutti, Doom III è sicuramente un gioco da provare e prendere in considerazione, senza dubbio un'altra grande uscita in questa primavera 2005 ed una preziosa aggiunta alla line up della console Microsoft.

    Pro:
  • Cooperative
  • Realizzazione grafica
  • Effetti sonori
    Contro:
  • Scarsa interazione con gli oggetti
  • Anche troppo lineare
  • IA dei nemici migliorabile

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Doom III Recensione

Dopo una lunga attesa, ecco arrivare su Xbox l’erede del gioco che rivoluzionò, letteralmente, un intero genere nel mondo dei videogiochi, Doom III. Uscito lo scorso autunno in versione Pc, il port per la console Microsoft è stato curato dai Vicarious Vision , e risultati alla mano, il loro lavoro è senza alcun dubbio da lodare. Non solo per l’ottimo compromesso grafico, ottenuto spremendo l’hardware Xbox, ma anche per alcune modifiche ed aggiunte effettuate allo stesso Doom, che fanno della versione Xbox la più completa e meglio riuscita tra le due, ma andiamo con ordine, partendo dalla modalità single player. Anzitutto possiamo vedere che ci sono alcune, minime, differenze rispetto la versione Pc, ad esempio durante la sequenza introduttiva, sono state omesse o riadattate alcune sezioni, rendendo il tutto decisamente più immediato. Lo stesso si può notare anche nei livelli successivi, dove alcune cut scene sono state riviste ed eventualmente eliminate. Queste modifiche sono riuscite e necessarie, il gioco infatti risulta meno frammentato e non si perde nulla per quello che riguarda l’atmosfera e la tensione durante lo svolgimento della trama.