The story so far
DBZ: SW2 è l’ennesimo titolo su licenza Dragon Ball che ripercorre in maniera fedele le tappe dell’infinita saga di Toriyama: la storia che fa da sfondo alla modalità principale, che non a caso è definita “Modalità Trama”, è quindi la stessa di manga e anime, vista dagli occhi di ben quindici tra i tanti personaggi partoriti dalla fantasia del creatore di Arale. Una volta quindi selezionato il personaggio – non tutti sono presenti sin dall’inizio – vi troverete ad affrontare praticamente tutte le battaglie più storiche delle varie serie, che vinte renderanno disponibili gli altri personaggi e/o particolari mosse e trasformazioni legate a quella determinata battaglia, da usare negli incontri successivi e nelle altre modalità di gioco; inoltre il team di sviluppo ha anche pensato di aggiungere una o due trame “alternative” per personaggio: se realizzerete certi obiettivi durante particolari scontri (questi obiettivi non sono espliciti e starà a voi desumerli dagli indizi che vi verranno elargiti durante le cut scenes) verranno sbloccati alcuni scontri non presenti nella storia originale, una sorta di “what if” videoludico che se portati a termine daranno accesso a personaggi segreti (ce ne sono altri quindici per un gran totale di trenta personaggi selezionabili) e nuovi, devastanti colpi speciali.
Come in ogni picchiaduro che si rispetti, una volta terminate tutt’e quindici le trame presenti potremo continuare a sollazzarci con battaglie libere, modalità arcade e una particolare Modalità Massimo che è praticamente un misto tra la Trama e l’Arcade, e cioè una successione ben precisa di scontri, suddivisi in tre livelli di difficoltà, non legata però ad alcuna storia in particolare, e sempre generosa di segreti e materiale sbloccabile. Non manca ovviamente il multiplayer wireless, per due persone con due DS e due cartucce; chiude la scena il breve, non utilissimo (c’è tutto sul manuale) ma sempre simpatico tutorial.
Livelli di potenza
Selezionata la modalità da affrontare ci troviamo subito di fronte alla prima peculiarità di SW2, che in generale si differenzia parecchio da un canonico beat ‘em up uno contro uno. Potremo infatti impiegare negli scontri sia un solo personaggio, sia un team composto da due o tre combattenti, e così ovviamente potranno fare i nostri avversari: nella Modalità Trama sarà il gioco a stabilire quanti e quali combattenti avremo a disposizione, mentre nelle altre disporremo di un certo numero di Punti del Drago (si aumentano andando avanti nella Modalità Massimo) da sfruttare scegliendo vari lottatori: Goku in versione Super Saiyan è certamente più forte di un Dr. Gelo qualsiasi, e infatti l’uno ha un valore di 5 Punti del Drago, l’altro solo di 1, e se il vostro totale di Punti da sfruttare è 10, una volta selezionati Goku SS e il Dr. Gelo, il terzo personaggio potrà portare al massimo 4 Punti. Non tutti i 30 personaggi però saranno in tutto e per tutto giocabili, la metà sono di supporto e una volta richiamati tramite touch screen nel combattimento appariranno per portare a termine una determinata azione, che può essere un colpo particolarmente potente così come il ripristino dell’energia, e poi ritornare “in panchina”; viceversa, i personaggi “normali” combattono uno alla volta nell’arena, e possono essere sostituiti a piacimento sempre tramite touch screen. Fatte quindi tutte le scelte del caso (chi selezionare, mettere o meno un personaggio di supporto e così via), giunge il momento di scendere in campo: le aree di gioco sono molto grandi e si estendono sia in larghezza che in altezza, non a caso SW2 pone particolare enfasi sulle capacità di volo dei combattenti e il 95% degli scontri avverrà in aria. I colpi canonici sono solo di due tipi, forte e debole, tutto il resto, parate e proiezioni a parte, sono mosse speciali e colpi segreti, affidati a combinazioni di tasti uguali per tutti i personaggi: non esistono quindi combinazioni peculiari come in un classico picchiaduro 2D, anche se visivamente e come effetto sul gioco ciascun personaggio si comporterà in maniera differente. Oltre alla barra dell’energia infine c’è da tenere d’occhio anche quella della parata, riempita la quale non sarà più possibile bloccare i colpi avversari, e il valore dell’Aura, che va da 0 a 200, si riempie tramite pressione del tasto R o semplicemente portando a segno i colpi normali, ed è necessaria per compiere le mosse segrete di cui sopra, nonché le trasformazioni in Super Saiyan e i cambi da un lottatore all’altro.
Senti il potere del drago!
I personaggi giocabili, grafica a parte, non sono tutti diversi, ma al contrario possiamo distinguere un certo numero di categorie all’interno delle quali tutti i lottatori si comporteranno grosso modo alla stessa maniera: Gohan Super Saiyan è più forte del padre, ma il feeling nel loro uso è praticamente uguale; al contrario un personaggio massiccio come Broly sarà lento e poderoso, esattamente come Bu. Ciò detto, gli scontri risultano sempre veloci, rapidi e furiosi, ma mai in modo tale da essere confusionari. I personaggi rispondono bene e si ha sempre tutto sotto controllo, nonostante la velocità: grande è la soddisfazione al termine di un incontro condotto particolarmente bene, proprio perché si è riusciti a domare un’azione così rapida. In realtà, però, venire a capo di una battaglia nonostante tutte le risorse a disposizione, che in teoria servirebbero ad aggiungere spessore anche strategico all’azione, non è una cosa complicata e, pur senza arrivare mai a pensare di aver vinto uno scontro premendo i tasti a casaccio, basta conoscere e attuare due o tre concetti e tattiche basilari per sconfiggere qualsiasi avversario, anche al livello di difficoltà più alto. Il feeling comunque, così aderente allo spirito del cartone, non si perde mai e la giocabilità resta alta, così come la longevità che supera i problemi di scarsa difficoltà e sostanziale ripetitività dell’azione con la sua rapidità e con le tante modalità di gioco a disposizione, che danno accesso come ricordato a diverso materiale extra.
A differenza del primo SW, i fondali di gioco sono in un ottimo e fluido 3D, certo aiutato da uno scrolling che è invece puramente bidimensionale: in 2D pure i personaggi, ben disegnati e animati anche se molte cose, soprattutto le animazioni, sembrano semplicemente riciclate dalla precedente incarnazione. Spettacolari gli effetti visivi legati ai colpi speciali: anch’essi tutti in 2D, riescono comunque a impressionare e a restare fedelissimi al cartone. Le musiche non si fanno notare più di tanto durante il gioco (invece è bella quella dell’introduzione, anche tecnicamente) così come gli effetti, discorso diverso per le voci fatte molto bene coi doppiatori della serie originale: peccato le frasi campionate siano pochissime, praticamente solo a sottolineare alcuni colpi…
Infine il “fattore DS”: l’utilizzo dello schermo tattile si limita semplicemente al cambio del personaggio durante l’incontro e al richiamo di una particolare mossa segreta che due componenti del team realizzeranno in cooperazione quando l’Aura è a 200. Francamente poco.
Bandai non gode di un’ottima fama presso il pubblico videoludico, ma è innegabile che quando ci si mette riesce sempre a sfornare prodotti degni di nota: questo è uno di quei casi. Supersonic Warriors 2 non presenta difetti particolari; al contrario pone sul fuoco molta carne e sebbene a conti fatti non tutta risulti cotta a puntino, ciò che conta è che il gioco alla fine sia sempre divertente e piacevole, frenetico e soddisfacente, addirittura un must per i fan della serie e consigliatissimo per chi cerca un bell’Action/Beat ‘em up per il proprio DS: la realizzazione tecnica pregevole non fa altro che confermare la cura riposta nella programmazione, e sebbene, fondali 3D a parte, per l’uso che si è fatto delle caratteristiche del DS SW2 potrebbe benissimo essere un gioco per GBA, la sua presenza nella ludoteca dell’handheld Nintendo non fa altro che confermare l’avvenuto passaggio di consegne sul trono del divertimento portatile.
- Pro
- Ottima realizzazione tecnica
- Scontri sempre frenetici e divertenti
- Tanti personaggi, modalità, colpi segreti da sbloccare
- Contro
- Basta poco per vincere
- DS poco sfruttato
Ormai un paio d’annetti fa, dopo qualche tentativo assolutamente da censurare, la triplice alleanza Bandai/Cavia/Atari riuscì nell’intento di creare un Dragon Ball portatile all’altezza delle aspettative dei numerosissimi fan di cartone e fumetto: Supersonic Warriors era un gioco ricco di personaggi e opzioni, fatto bene tecnicamente e soprattutto dalla giocabilità frenetica e soddisfacente. Il suo sequel, Supersonic Warriors 2, non si discosta poi di tanto dalla formula del predecessore, ma, o forse proprio per questo, si rivela un titolo in grado di soddisfare pienamente anche palati abbastanza esigenti. Ma andiamo con ordine…