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Driven

Sylvester Stallone fa la sua comparsa nel pianeta GameCube con un racing game direttamente ispirato al lungometraggio sul mondo della F1 americana, Driven. Sarà questo titolo gioco all'altezza del filmone Made in Usa?

RECENSIONE di Matteo Santicchia   —   17/05/2002
Driven
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Driven, ovvero quando Wipeout incontra R-type….

Tutto questo è Driven, un banale racing game che come arcade funziona poco e male, e come simulazione per nulla, con esiti invero ridicoli. Fondamentalmente il titolo ci offre due modalità principali, Arcade e Story. La prima ci fa gareggiare su tutti i circuiti, autodromi e improbabili tracciati cittadini con tanto di traffico, sbloccando piste segrete in base alle nostre vittorie, la seconda invece nasconde il fulcro vero e proprio del titolo Bam! Entertainment. In Modalità Story si rivivranno le vicende del film, e oltre a gareggiare su i vari tracciati presenti, dovremmo anche superare delle piccole prove singole che ricordano le patenti di GranTurismo. Questo è quanto, il titolo non offre null’altro, ben poca cosa rispetto ai diretti concorrenti. Del tutto negativo è il metodo di controllo: a qualunque velocità si proceda, si viaggia sempre come se si fosse sul ghiaccio, è un continuo vagabondare da una parte all’altra del tracciato, in più i freni non funzionano mai come dovrebbero: un quadro molto desolante. Si sente decisamente la mancanza degli aerofreni tipici delle vetture presenti in Wipeout!! Come se non bastasse è stata implementata una fisica degli incidenti a dir poco ridicola: la macchina si rompe e questo è ok, ma, se salta via il baffo anteriore corriamo come se nulla fosse, alla faccia della stabilità della vettura, se invece spacchiamo una sospensione, come minimo dovremmo andare in giro su tre ruote avviandoci mestamente ai box, invece in Driven avviene l’impensabile. Come in un navigato sparatutto a scorrimento orizzontale appare candidamente la scritta: Vuoi riparare la vettura? Hai ancora tre vite! Che poesia, che malinconia verso i bei tempi andati, un tocco naif che rende giustizia ad un titolo che tratta (con molta libertà…) di corse automobilistiche all’ultimo sangue.

Driven
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2002 odissea nello scandalo…

Graficamente parlando ci si barcamena tra alti (pochi) e bassi (tanti). Di buono c’è solo che il frame rate che è costante sui 60fps e nient’altro. Tutto il resto è un tripudio di textures grossolane, accostamenti cromatici azzardati e un ricorso al motion blur che raramente ci permette di vedere qualcosa di chiaro in lontananza. Il paesaggio poligonale è scarno e grezzamente mappato, mentre le vetture sono assolutamente nella media, realizzate senza infamia e senza lode, peccato per le livree che sono in puro stile tamarro americano, un cazzotto su un occhio in altre parole Anche l’effetto di iper velocità che si prova entrando nella “zona” è abbastanza scadente: sempre il solito motion blur offusca totalmente gli angoli dello schermo, in una sorta di mega trip tipo 2001 di Kubrick, lasciando definita la vettura o il cockpit. I risultati sono più da specchio appannato che da velocità di curvatura: anche qui nulla di buono da segnalare. Sono invece ben realizzate le schermate statiche realizzate in qualcosa di molto vicino al cell shading, che introducono le nostre peripezie nello story mode. Anche il comparto audio si adagia sulla mediocrità generale. Di buono ci sono alcune musiche, e la voce dell’immenso Ferruccio Amendola, che ci da consigli su come affrontare le gare. Per nulla buoni i campionamenti del rombo dei motori, un po’ tutti uguali e per nulla carismatici. Chi ha potuto provare il Dolby Surround mi ha riferito di un uso scarso e poco incisivo della codifica, niente a che spartire con il pirotecnico Dolby Pro Logic 2 di Rogue Leader. In definitiva c’è poco altro da dire: Driven è un titolo poco attraente graficamente, dalla scarsa giocabilità, e non ultimo poco divertente e gratificante da giocare. Si può giocare in due, il framerate è costante sui 60fps, possiamo sentire la voce del caro Ferruccio, questo e tutto quello che di positivo ci regala il titolo Bam!Entertainment; un po’ poco per i nostri gusti.

    pro
  • 60 fps
  • C’è Ferruccio Amendola al doppiaggio!!
  • modalità due giocatori
    contro
  • poco divertente
  • povero graficamente
  • metodo di controllo frustrante
Driven
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Tie-in e conversioni varie

Tra i primi titoli in uscita per la nuova macchina Nintendo, ecco Driven, gia uscito per Ps2, tie-in della mediocre pellicola con Silvester Stallone. Purtroppo per noi giocatori, anche questo racing game è un lampante esempio di come i giochi su licenza cinematografica siano ben poca cosa rispetto a titoli “originali” in tutto e per tutto. La tradizione è stata rispettata: esce il film, e più o meno subito dopo si fa un gioco che possa sfruttare col minimo sforzo realizzativo, l’appeal che il titolo del film suscita. Certo è che, vista la non eccelsa qualità del film, per non dire altro insomma, ne viene fuori un accoppiata di prodotti ben poco interessanti.