In piedi!
Mai e poi mai avremmo pensato che un videogame potesse, in qualche modo, costituire un “metodo di allenamento sensato”, in questo caso un allenamento aerobico con forti contaminazioni legate alle arti marziali. Basta una PS2, una periferica EyeToy e una copia di Kinetic Combat per cimentarsi con una serie di applicazioni fisiche che uniscono l’utile al dilettevole e che vi vedono protagonisti in prima persona, sullo schermo, intenti a colpire bersagli o avversari, oppure a seguire un allenamento aerobico.
La prima cosa che il gioco fa è creare un profilo chiedendo il vostro sesso, l’età, il peso, l’altezza, la tipologia di corporatura e l’esperienza di allenamento. Dopodichè potete cimentarvi in una partita veloce, scegliendone la tipologia, oppure partire con un allenamento che dura sedici settimane e che vi vede affiancati da un personal trainer virtuale con il compito di istruirvi e motivarvi. Naturalmente è questa la modalità principe di Kinetic Combat, la cui difficoltà viene regolata in base alle vostre caratteristiche e che attinge a cinque fonti differenti: l’allenamento aerobico propriamente detto, l’allenamento mirato alle tecniche del kung fu (Drago), quello per la forza e la resistenza (Tigre), quello per la coordinazione (Mantide) e quello per la precisione (Fenice). [C]
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Come funziona?
Per poter utilizzare Kinetic Combat nel modo giusto, è fondamentale disporre di un certo spazio libero. Non pensate di poter sferrare pugni e calci all’interno di una stanza “affollata”, perché finirete per colpire mura e/o mobili (nella migliore delle ipotesi! Pensate all’eventualità che qualcuno entri all’improvviso…). La TV deve stare ad una certa distanza, e la periferica EyeToy va regolata in altezza di modo che la vostra sagoma corrisponda a quella mostrata sullo schermo. Un di più può essere rappresentato da una buona illuminazione e dalla presenza di uno sfondo che contrasta con la vostra figura, ma in generale il gioco si comporta molto bene nella rilevazione dei movimenti. Una volta scelta la modalità, si passa all’azione: intorno alla nostra immagine sullo schermo appaiono degli oggetti che vanno colpiti nel minor tempo possibile e con la massima precisione; oppure si muovono degli avversari che vanno attaccati in alcuni momenti ma evitati in altri. O ancora, se ci troviamo nella modalità di allenamento, dobbiamo seguire i movimenti del nostro allenatore proprio come se fosse una lezione di aerobica. È ovvio che all’inizio sostenere un allenamento sarà più o meno difficoltoso a seconda dello stato di forma; ma la vostra capacità di adattamento farà sì che il lavoro risulti ogni volta più sostenibile, con movimenti più precisi e coordinati.
Ogni prodotto sviluppato per l’uso con la periferica EyeToy possiede un ordine di valori diverso dai normali videogame per PS2. Nella fattispecie, il lato tecnico può essere trascurato in favore di un appeal che si basa sull’interazione e poco più. Nel caso di Kinetic Combat, però, gli sviluppatori non hanno trascurato grafica e sonoro, con buoni risultati in entrambi i campi.
Commento
Probabilmente questo prodotto rappresenta finora l’applicazione più intelligente sviluppata per EyeToy. Tecnicamente valido per la realizzazione grafica e sonora, ma ancor di più per l’ottimizzazione della ripresa e per la rilevazione delle collisioni, Kinetic Combat può davvero rimettervi in forma e il suo unico limite sta nella vostra stessa determinazione: se volete bruciare calorie, aumentare sensibilmente la coordinazione e migliorare la condizione aerobica, questo gioco può davvero aiutarvi. Vivamente consigliato a chiunque possieda la periferica EyeToy.
- Pro:
- Innovativo e intelligente
- Allenamento graduale e controllato
- Virtualmente infinito
- Contro:
- È pur sempre allenamento
- Può essere difficile se siete fuori forma
- C’è bisogno di molto spazio
Generalmente si accosta la passione per i videogiochi con la sedentarietà. In realtà il discorso non è così semplice, e se ci sono tanti videogiocatori fuori forma è semplicemente per una questione statistica: il grosso della popolazione italiana (e altrove sono messi decisamente peggio) tutto fa tranne che allenarsi, con ciò che ne consegue: condizione aerobica mediocre, scarso tono muscolare e grasso in eccesso. Alla base di qualsiasi allenamento dev’esserci la motivazione, possibilmente non quella vacua di una stagione (“mi metto in forma per l’estate”), bensì qualcosa di più solido e duraturo, che porta senz’altro a dei risultati quando abbinato a un metodo sensato e a un regime alimentare regolare e corretto.