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Hostile Waters

Siamo nel ventunesimo secolo, più precisamente nel 2032; dopo secoli e secoli di spargimenti di sangue sembra che per il pianeta Terra sia infine giunto il momento della pace: niente più barbarie, saccheggi, borbandamenti, rapine, soltanto un vero sogno ad occhi aperti. Ma come tutti i sogni, svaniscono al risveglio...

RECENSIONE di La Redazione   —   09/05/2001
Hostile Waters
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Hostile Waters
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Rage all’attacco: grafica…

Hostile Waters è l’ultimo gioco rilasciato dalla software house inglese Rage, responsabile di giochi conosciutissimi come i discreti Expendable e Incoming o il recente Off Road, mediocre racing game analizzato dal sottoscritto poco tempo fa. Una delle peculiarità di questa software house inglese è quella di tirare fuori dal proprio cilindro motori grafici decisamente possenti, alle volte usati anche a mò di veri e propri benchmark per misurare le potenzialità dei pc e, in primis, delle moderne schede video, alle quali spesso e volentieri sono stati inseriti in bundle giochi di questa software house (Expendable è un valido esempio a riguardo). Come già detto in occasione della preview di questo Hostile Waters, i requisiti di sistema non sono esosissimi (a ragione o meno) come accade troppo spesso negli ultimi tempi a questa parte e col mio P3 500, 256 mb di ram e GeForce DDR non ci sono stati problemi di sorta al massimo dettaglio con la risoluzione di 1024x768x32. I requisiti minimi di sistema sono costituiti da un P2 266, 64 bm di ram e Scheda video Agp da 8mb che supporta pienamente il protocollo Direct 3d.
Graficamente il gioco non tradisce la sua natalità: i mezzi, innanzitutto, sono realizzati in maniera decisamente ottima, grazie ad un ottimo numero di poligoni ed alcune texture di fattura davvero ben fatta! I fondali sono anch’essi ben congegnati e con quelle torri enormi o quei larghi capannoni fanno davvero venir voglia di scattare qualche screenshot solo per il gusto di fare qualche wallpaper. Completano il già ottimo comparto visivo i cambiamenti atmosferici e le esplosioni: anche se decisamente repentino (ovviamente, verrebbe da dire), è molto suggestivo vedere un assolata giornata di sole trasformarsi in una notte blu piena di stelle avulsa, in seguito,da un aspra pioggia o vedere il sorgere del sole. Per quanto riguarda le esplosioni, siamo nel pieno stile Rage: chi già le conosce non può fare a meno di rivedere gli ottimi effetti particellari studiati dai coders britannici, chi non ha mai visto in azione un gioco Rage…beh, sulle prime un sospiro d’ammirazione di sicuro farà capolino.

Hostile Waters
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...e sonoro

Non avendo sottomano la versione in lingua italiana, il sottoscritto non può fare a meno di congratularsi per la scelta dei sedici attori che doppiano i vari personaggi acclusi nel pacchetto videoludico inglese, per una buona selezione di effetti sonori e per delle musiche d’atmosfera che ben si adattano a quello che succede sullo schermo visto che, con estrema disinvoltura, si passa dal silenzio a musiche “rilassanti” (magari quando assorbite energia dai rottami circostanti) o epiche, quando siete nel bel mezzo della riuscita di una missione o durante un briefing.

Ostilità in corso?

Ultimamente sembra che il genere dei videogiochi strategici stia cambiando faccia, anche se in parte, visto che a fianco di strutture di gioco oramai consolidate (come Red Alert 2), ci sono anche stati titoli stili di gioco alternativi (in maniera decisamente marcata o soltanto per il passaggio dalla grafica bidimensione a quella tridimensionale) come Ground Control (e relativa espansione Dark Cospiracy), HomeWorld (add-on Catclysm annesso) e il meraviglioso Sacrifice; Hostile Waters è uno strategico che, anche se eccessivamente, esce dagli stereotipi del genere, generando situazioni di gioco degni di un gioco d’azione come, tanto per citarne uno, Incoming^_^, scaturendo in un ibrido ben congegnato tra i due generi videoludici. Ciò non toglie che una buona sezione di tutorial non avrebbe guastato, soprattutto se a prendere per le mani uno strategico è un neofita che magari cerca qualcosa di diverso ai soliti Quake ed Unreal, visto che gli aiuti che vengono dati prima di ogni missione non sembrano sostituire degnamente le sezioni di pratica inserite, tanto per citare un paio di nomi famosi, in Sacrifice o Black & White. Se quindi il novellino di rts si può trovare all’inizio un po’ in difficoltà, i veterani non avranno la minima difficoltà a gestire i vari mezzi messi a disposizione dai programm…pardon, dalla nave adattiva ^_^: si parte con l’elicottero non armato Pegasus (per poi passare a quello armato, l’Hornet) e con lo Scarab, un veicolo terrestre in grado di assorbire l’energia che si trova nelle zone che visiteremo ma progredendo, a poco a poco, si affiancheranno altri veicoli come il caccia borbandiere Vulture e la piattaforma Sentinel (trasportabile via elicottero, essendo statica). Per dare un po’ di tempo al videogiocatore per ambientarsi con la struttura di gioco, all’inizio Antaeus è danneggiata e finchè non verrà riparata del tutto i ribelli non potranno avvantagiarsi al 100% della sua potenza e delle sue abilità, lasciando a noi utenti il tempo di imparare le nozioni di base. A differenza della versione americana (distribuita da Interplay), ancora non rilasciata, la versione europea non ha una modalità di gioco multiplayer, finendo così per essere riposta sullo scaffale una volta annientata la loggia.

Hostile Waters
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Che ne pensiamo?

Hostile Waters è un buon gioco, dotato di un’ottima realizzazione tecnica, di una buona giocabilità ma paga molto in longevità visto che una volta annientata definitivamente la loggia e riportata la pace nel mondo, difficilmente riprenderete il gioco in mano, soprattutto in questo periodo florido di buone produzioni videoludiche (si veda Fallout Tactics, Desperados, Severance e, ultimo ma non per importanza, Black & White); oltre a questo, bisogna dire che ci sarà sicuramente qualche fanatico di rts che resisterà alla coinvolgente narrazione e all’originalità di alcune sezioni non essendo il qui presente titolo Rage un gioco strategico a tutti gli effetti, com’è già successo per il meraviglioso Sacrifice (qui però in misura minore, grazie all’accattivante ambientazione fantasy e all’eccellente sezione multiplayer dell’acclamato titolo Interplay). Per quanto mi riguarda, da appassionato di videogames fatti con cura, senza particolari difetti e, quindi, non estimatore di un singolo genere videoludico a discapito di altri, raccomando l’acquisto di Hostile Waters un po’ a tutti, magari con lo spassionato consiglio di provare anzitutto la corposa demo da oltre 100mb residente nella nostra vasta area files per essere sicuri dell’acquisto. Davvero un buon gioco, continua così Rage!

Background

Siamo nel ventunesimo secolo, più precisamente nel 2032; dopo secoli e secoli di spargimenti di sangue sembra che per il pianeta Terra sia infine giunto il momento della pace: niente più barbarie, saccheggi, borbandamenti, rapine, soltanto un vero sogno ad occbi aperti, realizzato grazie alla collaborazione dei potenti del nostro pianeta, uniti sotto la bandiera della pace. Purtroppo i proverbi hanno sempre un fondo di verità e non fa eccezione quello che parla di “ quiete prima della tempesta”: alcuni loschi figuri del calibro di magnati, uomini politici, violenti, ambasciatori, capi di stato danno vita alla Old War Cabal, una organizzazione di tipo terroristico che intende far sprofondare la Terra nella più cupa disperazione proprio con tutto ciò che finalmente era stato bandito: colpi di stato, sabotaggi, rapine colossali, distruzioni su larga scala che avrebbero sotterrato definitivamente questi momenti, forse troppo utopistici per durare in eterno.
Ovviamente una minoranza di terrestri ha dato vita ad una forma di resistenza che cerca di far saltare i piani della Old War Cabal, ma l’ingente giro di capitali dietro questa organizzazione ha fatto si che venisse creato un vero e proprio esercito costituito dai più moderni mezzi militari come elicotteri, carri armati, caccia da combattimento, efficentissimi radar e così via. L’assalto decisivo della loggia prevede un attacco massiccio che partirà da 20 isole artificiali del Pacifico, approfittando del fatto che oramai le armi, sulla Terra, sono un ricordo di tempi bui e che nessuno, ad eccezione dei membri della Old War Cabal, sa minimamente come usare. Fortuna (o il destino?) ha voluto che in mano ai ribelli finisse l’Antaeus, una gigantesca nave da guerra che per motivi ignoti riposava sul fondo dell’oceano Pacifico. Oltre ad essere enorme e piena di armi, Antaeus (prototipo numero 00) ha una peculiarità che la contraddistingue rispetto alle altre navi ammiraglie: essa è un Incrociatore Adattivo (adaptive cruser), termine che indica la possibilità di creare, attraverso alcuni macchinari in grado di lavorare su metalli pregiati, armi da guerra come elicotteri, aerei, jeep e tanto altro ancora. Qualcuno con un po’ d’arguzia di sicuro si chiederà chi userà questi mezzi se la civiltà aveva oramai dimenticato l’uso delle armi…la risposta è che a pilotare i vari mezzi bellici prodotti dall’Incrociatore Adattivo Antaeus ci sono i cervelli di soldati morti nel passato!!! Il segreto è racchiuso nei chip Soulcatcher, rinvenuti in gran quantità nell’Antaeus: questi chip venivano usati dagli equipaggi delle navi adattive (Antaeus ovviamente compresa) e alla loro morte i chip continuavano invece a vivere, con i pensieri, le emozioni e, soprattutto, le abilità e le peculiarità di ogni combattente. La guerra ha inizio…