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La recensione di Trackmania

E' arrivato il vero erede di Micromachines!

RECENSIONE di Fabrizio Montebello   —   08/10/2004

Da soli

Scopriamo quindi quali sono le modalità con cui divertirci in Trackmania. Partendo dal gioco in singolo, scopriamo che oltre alla libera costruzione di piste e alla pratica sulle varie piste scaricate, abbiamo una modalità principale i cui dovremo sbloccare “step by step” tutti e 24 i tracciati presenti di gioco, completando le piste in un tempo limite prestabilito piuttosto alla portata di tutti. Se però vorremo accumulare punti destinati alla acquisto di pezzi particolari nell’editor, dovremo guadagnarci più medaglie d’oro possibile (che ci vengono assegnate con dei tempi molto inferiori) e l’impresa non sarà sempre semplice. Se saremo così bravi a vincere tutte le medaglie d’oro, ci verranno anche sbloccate tre piste segrete. A seguire troviamo la modalità “puzzle” in cui le due componenti del gioco (build & play) si fondono. In una sorta di schema che ricorda da vicino l’antico Pipemania (qualcuno se lo ricorda ancora?) dovremo costruire da zero o completare una pista già esistente con un numero e tipo di pezzi limitato e poi testarla di persona per vedere se sarà praticabile dall’inizio alla fine (passando inoltre per i checkpoint prestabiliti). Se i primi schemi presenti risulteranno molto elementari, il livello di difficoltà aumenta in pochissimo tempo, rendendo Trackmania anche un puzzle game di interessante caratura. L’ultima modalità prevista, denominata survival, ci vede impegnati a battere i tre antagonisti mossi dall’intelligenza artificiale nelle piste già conosciute in precedenza. Non ci sarà mai consentito di ritirarci o di arrivare al quarto posto pena il termine della partita. Se invece arriveremo davanti a tutta ci sarà dato il beneficio di oltrepassare un tracciato senza neppure correrci.

O ben accompagnati

La recensione di Trackmania

Quando vi connetterete alla rete, nel giro di molto poco tempo, capirete che il gioco in singolo è solo una introduzione al multiplayer (possibile anche tramite LAN). Anche in questo caso le modalità di gioco presenti sono tre: “giri” (vince chi si posiziona meglio nel totale delle “vueltas” previste), “cronometro” (in un dato tot di tempo, cercheremo di migliorare la nostra prestazione sul tracciato e fare meglio degli avversari) e “squadre” (come “giri” ma i giocatori vengono casualmente divisi in due squadre e si fa la somma dei punti per decretare il vincitore). Solo giocandoci potete capire quanto sia ipnotico Trackmania in compagnia: come nelle prove di Formula 1, dopo aver compiuto quello che voi pensavate essere il giro della vostra vita, vi vedrete passare da uno, due, tre avversari ed allora vi tufferete a capofitto nel turbinino di chicane per offrire una prova più convincente sperando che prima non finisca il tempo totale a disposizione. E la possibilità di giocare su un numero tendenzialmente infinito di piste, aiuta a rendere l’esperienza quasi senza fine.

La Perfezione (non) esiste
Dopo oltre 6.000 caratteri di elegiaca lode a Trackmania, è il tempo di evidenziare anche alcuni limiti della produzione Nadeo che comunque non ne intaccano la sua eccellenza. Se si può anche soprassedere sulla longevità molto bassa delle modalità in singolo, visto che le possiamo considerare come una sorta di training per il multiplayer, il primo aspetto non completamente convincente è il replay: vero che presenta tanti strumenti per ottimizzare esteticamente le vostre performance registrate, ma al tempo stesso risente della totale mancanza di una regia immediata capace di dare l’appeal simil cinematografico all’azione. Non chiedevo qualcosa di pari livello ai filtri psichedelici presenti GT3 ma almeno una visualizzazione rapida, coinvolgente e soprattutto automatica. Piccole imperfezioni si notano anche nell’editor che, se pur sia clamorosamente flessibile e capace di risultati incredibili, manca di una certa libertà nella visualizzazione della pista.

La recensione di Trackmania
La recensione di Trackmania
La recensione di Trackmania

O ben accompagnati

Passando all’aspetto tecnico, bisogna subito plaudere ad un motore grafico non troppo esigente in fatto di risorse hardware, capace di prestarsi alle esigenze dell’editor e fluido quanto basta per associare una partita a Trackmania ad un giro sulle montagne russe più alte del mondo. D’altra parte però è piuttosto facile notare delle texture veramente spartane e delle vetture i cui modelli poligonali sono piuttosto squadrati. Non poco frequenti neppure dei veri e propri bug con le macchine guidate dagli altri giocatori umani in multiplayer che entrano nell'asfalto e simili ma che comunque non vanno ad incidere sulle nostre performance ma solo sul nostro senso estetico... Anche sotto il punto di vista sonoro, il lavoro compiuto è stato veramente minimale: pochissimi effetti, tre musiche (una per ogni livello), qualche jingle di fine ed inizio corsa ed una main track nel menù principale che dà presto ai nervi per una linea di basso eseguita da uno strumento con il suono eccessivamente distorto. Se c’era da trovare il tallone di Achille in Trackmania, è sicuramente da localizzare nella componente audio…

Se c’era da trovare il tallone di Achille in Trackmania, è sicuramente da localizzare nella componente audio

Commento

A costo di espormi a prevedibili critiche, non posso nascondere il mio giudizio più che entusiasta su Trackmania, titolo che già da mesi imperversa in tutto il mondo e che arriva in Italia solo ora grazie all’intervento di Koch Media visto il totale disinteressamento da parte degli altri operatori del settore. Dopo aver attinto a tante di quelle che dovevano essere ore di sonno, per giocare all’opera di Nadeo, mi risulta veramente incomprensibile la mancanza di attenzione al cult francese che oltre ad aver raccolto tanti appassionati, oltre ai commenti entusiasti della critica specializzata (con pochissime voci fuori dal coro), ha pure ricevuto tantissimi premi e riconoscimenti di vario genere in ogni angolo del mondo. Gli elementi dell’alchimia sono veramente semplici: gameplay immediato e travolgente (condito da un pizzico di sadismo da parte dei programmatori), editor delle piste e condivisione in rete dei tracciati che lo portano ad essere virtualmente infinito, multiplayer coinvolgente ed una massiccia dose di velocità da montagne russe. Il risultato è il vero erede spirituale di Micromachines, il tipico titolo da “la prossima è l’ultima” ed invece non lo sarà mai. E’ il gioco da nottata davanti al monitor ma anche ideale per quel quarto d’ora libero fra un impegno e l’altro. Trackmania non è esente da difetti a partire dal sonoro assolutamente da bocciare per passare ad una estetica piuttosto spartana e dall’opinabile mancanza di interazione fra vetture (ma era l’unico modo per bilanciare il gioco in modo opportuno) che potrebbe far storcere in naso a qualcuno. Ma gli elementi appena esposti non mettono in discussione l’eccellenza della produzione Made in France. E speriamo che il già annunciato seguito Sunrise (guardatevi il filmato presente nella nostra area file per rimanere a bocca aperta) non tardi così come ha fatto Trackmania… Non ce lo meriteremmo!

    Pro:
  • Gameplay travolgente
  • Editor delle piste fantastico
  • Potenzialmente infinito
    Contro:
  • Audio da rivedere
  • Graficamente spartano
  • La mancanza di interazione fra vetture potrebbe scontentare qualcuno

La recensione di Trackmania

La prima doverosa cosa da fare in questa recensione è ringraziare Koch Media che ha fortunatamente avuto la buona intuizione di accaparrarsi i diritti di distribuzione per l’Italia di Trackmania colmando un vuoto inspiegabile. In tutto il resto del mondo, il titolo programmato da Nadeo è divenuto già da alcuni mesi un vero e proprio cult della rete ma per noi poveri “bianco-rosso-verdi”, il gioco si è concretizzato nei negozi solo a settembre 2004. La seconda doverosa cosa da fare in questa recensione è anticipare il commento finale: Trackmania è un titolo degno di tutte le lodi che ho a disposizione nel mio vocabolario, il vero erede di Micromachines nel campo dei racing games di un certo genere che arriva a picchi di eccellenza e varietà neppure sfiorati da Mashed o R.C. Cars.

E adesso cerchiamo di mettere in ordine i tanti pensieri che sono da esporre in questa recensione. Nel caso non sia già abbastanza esplicito dalle immagini, vi annuncio che Trackmania è un racing game smaccatamente arcade… ma non solo. Vero è che l’impostazione di guida sia veramente immediata e piacevole, senza badare per nulla a qualsiasi velleità simulativa. Ma non si può rimanere quasi estasiati dalla dinamica con cui la semplicissima interazione dei comandi (tramite tastiera, pad o volante) si manifesta su schermo: le minute macchine reagiscono in modo così immediato anche quando sono in volo e si lasciano così facilmente dominare dal giocatore che rendono il gameplay di Trackmania qualcosa di molto vicino al famigerato termine “Stylish”. C’è sempre da limare qualche decimo di secondo, trovare la traiettoria più vantaggiosa senza uscire dal percorso (cosa che avviene con molta facilità). E’ il classico gioco da “la prossima è l’ultima” ed invece non lo sarà mai. E’ il titolo da nottata davanti al monitor ma anche ideale per quel quarto d’ora libero fra un impegno e l’altro. E’ la semplicità che si fa gameplay con una eccellente dose di spettacolarità che non guasta affatto.

C’è sempre da limare qualche decimo di secondo, trovare la traiettoria più vantaggiosa senza uscire dal percorso. E’ il classico gioco da “la prossima è l’ultima” ed invece non lo sarà mai

In Trackmania la sfida è principalmente contro sé stessi ed i trabocchetti più o meno celati dei circuiti visto che la presenza della vettura controllata dalla CPU (ma anche dagli altri giocatori in multiplayer) non porta ad una interazione in stile Micromachines con possibili corse a base di sportellate e spinte verso i dirupi. Se la cosa, a prima acchito, potrebbe preoccupare qualcuno, posso dirvi che la scelta dei programmatori è stata la più giusta visto che la frenesia e la velocità delle sfide non avrebbe consentito ai nostri riflessi di gestire in modo opportuno anche il gioco sporco degli avversari.
I background delle nostre folli corse sono tre: nel deserto in cui le muscle car americane danno il meglio di sé in fatto di velocità, giri della morte e salti da trampolini esagerati, per poi passare al ghiaccio artico dove l’aderenza su strada è il problema principale (non mancano corse in cui non faremo altro che scivolare per centinaia di metri) ed infine ai campi d’erba inglesi dove delle simil Renault 5 megamodificate si dimostreranno velocissime e scattanti ma al tempo stesso poco affidabili in fatto di tenuta di strada e controllo dopo gli spettacolari salti.

Costruire è il mio mestiere

La recensione di Trackmania

Ma la vera particolarità dell’opera di Nadeo e che l’ha portata a divenire un vero e proprio punto di riferimento sulla rete è sicuramente l’editor delle piste. Con pochissimi click del mouse (o con lo stesso numero di battute sulla tastiera) sarà possibile costruire dei circuiti customizzati degni dei migliori sogni (o dei peggiori incubi) dell’urbanista che è in voi: gallerie, trampolini, curve impossibili, chicane, sopraelevate e molto altro ancora. Consentitemi di parafrasare la famosa frase di Blade Runner: in multiplayer ho visto dei tracciati che voi non giocatori di Trackmania non potete neppure immaginare. Il bello è che una volta testate (potrete farlo in ogni momento della vostra opera di costruzione), potrete rendere disponibili anche in rete queste piste creando una sorta di scambio virtualmente infinito fra appassionati ed è questa la vera arma in più di Trackmania. Pensate che sarà possibile scaricare anche direttamente le piste che giocherete in multiplayer ed averle disponibili per il gioco singolo o editarle a vostro piacimento. Come potete capire un circolo di mod pressoché infinito e che eleva la longevità del titolo a vette himalayane.