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Lotus Challenge

Il racing game di Kuju Entertainment approda su Xbox, sarà un degno avversario per Sega Gt & co.? Scopritelo nella nostra prova su strada.

RECENSIONE di La Redazione   —   10/01/2003
Lotus Challenge
Lotus Challenge

Il gameplay

Probabilmente l'intenzione degli ideatori di LC era quella di creare un giusto bilanciamento tra arcade e simulazione, in modo tale da garantire una gameplay essenziale e nello stesso tempo in grado di rendere realistica l'esperienza di guida. Una strada percorsa, ultimamente da molti, e che ha dato e dà i suoi frutti, visto il successo di titoli come Gran Turismo e Sega GT. Il problema fondamentale è che, nel nostro caso, il risultato ottenuto non è dei più esaltanti, visto che risultano approssimativi sia il modello di guida, sia il sistema di controllo del veicolo. Ciò che sorprende è la difficoltà ad interpretare e prevedere il comportamento dell'auto non solo in frenata ed in curva, ma anche in rettilineo, dove piccole correzioni di sterzo possono provocare sbandate improvvise ed incontrollabili. Solo dopo diverse ore di gioco e regolazioni sulla sensibilità della leva analogica si riuscirà a governare in modo soddisfacente la macchina, ma rimarranno sempre dubbi e perplessità sul suo comportamento. Ciò si riscontra, purtroppo, con qualsiasi modello di auto, anzi, ciò che costituisce un aspetto sconcertante è la mancanza di una reale differenza nella dinamica dei diversi mezzi presenti, così che nel guidare un'auto d'epoca o una concept car non si avvertono cambiamenti sostanziali, se non nella sola accelerazione e velocità.

La realizzazione tecnica

Dei passi avanti rispetto a quanto visto per PS2 sono stati fatti. I modelli delle auto sono migliori grazie ad un maggior numero di poligoni e ad una qualità migliore delle texture che le ricoprono. Risultano ancora scialbi i circuiti, caratterizzati da pochi poligoni e texture scadenti, come quelle utilizzate per rappresentare l'asfalto. L'assenza completa di bump mapping e riflessi sulle auto denotano l'acerba conoscenza dell'hardware Xbox o la scarsa voglia di migliorarsi.

Lotus Challenge
Lotus Challenge

Commento

Forse, per il poco tempo a disposizione o per la poca conoscenza della piattaforma per la quale è stato sviluppato, Lotus Challenge non riesce ad essere un gioco degno di nota. Un'occasione sprecata in quanto l'idea di base è buona e meriterebbe di essere sfruttata meglio. Consigliato solo agli appassionati di giochi di guida e a quelli di uno delle più note e amate case produttrici di automobili sportive.

    Pro:
  • 38 auto marchiate Lotus
  • Avvincente la modalità "sfida"
    Contro:
  • Scarsa realizzazione tecnica
  • Gameplay frustrante

A circa un anno di distanza dalla sua apparizione su PS2, la Kuju Entertainment ripropone Lotus Challenge su Xbox con l'intento dichiarato di colmare le lacune strutturali che tale titolo palesemente mostrava nella sua prima versione. Ad una struttura di gioco dinamica ed abbastanza coinvolgente, si contrapponeva una veste grafica davvero scialba ed una giocabilità "arcade" troppo essenziale, non in grado di offrire quello spessore che ormai si richiede ad un gioco di guida. A questo punto la domanda è scontata: sarà stato sufficiente un hardware decisamente più potente ed un anno di esperienza in più per ottenere un gioco più appetibile?

L'importanza del "Know-how”

La progettazione e la realizzazione di un videogioco, attualmente, richiede un sempre più consistente e pianificato impiego di risorse finanziarie ed umane. In particolare è fondamentale disporre di un team di sviluppo che abbia le necessarie conoscenze tecniche per poter affrontare un determinato concept, conoscenze che spesso si acquisiscono solo dopo anni di maturata esperienza. Per tale motivo la risorsa più preziosa, spesso, è rappresentata dal cosiddetto "know-how" che si possiede, e questo spiega anche il perché sono sempre le solite note software house a sfornare titoli di successo. Questo discorso vale soprattutto per determinati generi, come quelli di guida, in cui le conoscenze acquisite nel campo della modellazione fisica, della grafica e dell'intelligenza artificiale rappresentano un vantaggio non indifferente, difficilmente colmabile da chi parte da zero o quasi, e che, inoltre, deve fare i conti con budget limitati e tempi di sviluppo sempre più brevi. Solo in questo modo è possibile spiegare perché Lotus Challenge non riesce ad essere un titolo di punta nel suo genere, pur presentando un concept interessante. Basato sullo sfruttamento del noto marchio automobilistico, in questo gioco si ha la possibilità di guidare ben 38 modelli diversi di Lotus, partendo dai primi modelli di auto storiche fino ad arrivare alle auto da F1, come la JPS Ford del 1979, ed alle moderne concept car. E' possibile cimentarsi con queste auto in diverse modalità di gioco, passando dalla singola gara od evento, al campionato diviso per classi, alla modalità sfida che rappresenta il vero fulcro del gioco. Partendo dal ruolo di semplice collaudatore si dovranno affrontare sfide di difficoltà crescente basate su prove a tempo, gare ed acrobazie varie, che si terranno sia in circuiti chiusi sia in normali strade trafficate. Solo proseguendo in questa modalità si riuscirà a sbloccare auto e circuiti che potranno essere poi utilizzati nelle altre modalità presenti. Il gioco, quindi, presenta il mordente necessario che spinge il videogiocatore ad andare avanti, ma, purtroppo, a rovinare tale proposito ci si mette una gameplay non avvincente ed una veste grafica che, seppur migliorata rispetto a quella vista nella versione PS2, non è all'altezza dell'hardware messo a disposizione da Microsoft.