La formula base
Mario Power Tennis colpisce da subito lo spettatore con una spettacolare presentazione in FMV e con personaggi dai dettagli eccellenti e dalle animazioni fluide, che si muovono a 60 frames al secondo lasciando persino qualche bel dettaglino ai fondali. La realizzazione grafica del gioco è coinvolgente, colorata, in alcuni momenti simile ai livelli di pulizia di un filmato prerenderizzato. A rendere più spettacolare il tutto ci pensa la visuale dietro le spalle dal giocatore, selezionabile oltre a un quadro fisso e a una telecamera dinamica. Di per se, questo non conterebbe molto senza un effettivo valore per il giocatore, che per fortuna è agli stessi livelli dell’episodio per Nintendo64. E’ il connubio armonioso tra disarmante semplicità a un approccio iniziale e sorprendente complessità del potenziale tecnico la forza reale di Mario Power Tennis, un titolo che può felicemente intrattenere tanto il più totale, casuale e sprovveduto detentore del joypad quanto l’esperto frequentatore di shooter avvezzo a controlli a doppia e tripla tastiera/mouse. Anche in questa versione, sarebbe sufficiente utilizzare i soli dritti e rovesci assegnati ai tasti A e B per divertirsi. Tuttavia, il gioco offre di più. Ci sono colpi dalla potenza maggiore, eseguibili sia raddoppiando a tempo la pressione del bottone in questione che caricando preventivamente il colpo mantenendo premuto il tasto. Ma anche pallonetti (A seguito da B) e stoppate a rete (B seguito da A), che garantiscono l’uso strategico della profondità di campo. Recuperi in tutta corsa sono effettuabili attraverso il tasto L, che in fase offensiva serve anche a tornare in carreggiata anziché continuare a caricare un colpo che rischierebbe di non andare a segno. Il set di mosse base è semplice, ma garantisce un uso strategico molto profondo a vantaggio di qualunque tipo di giocatore. I personaggi selezionabili, poi, si presentano con abilità di base molto differenti, sbilanciate ora sulla potenza (Bowser, Wario), ora sulla tecnica (Peach, Daisy), ora sulla velocità (Yoshi, Koopa), con caratteristiche all-round (Mario, Luigi), con tecnica di colpi spiazzante (Bowser Jr., Boo) o con una propensione spiccata per la difesa (Waluigi). Se il gioco in singolo si rivela non troppo impegnativo e le varie modalità extra gradite ma a volte non esaltanti, sul piano del multiplayer il sistema di controllo, unito alla possibilità di selezionare composizione del team e livello di preparazione degli eventuali avversari controllati dal computer, si traduce nel potenziale per sfide esaltanti e a vari livelli di tecnica.
I colpi speciali
La vera novità di Mario Power Tennis è però la presenza di mosse speciali. Attivabili in maniera totalmente automatica, parzialmente o completamente manuale, i colpi speciali costituiscono da un lato una fonte di spettacolo e dall’altra un fattore strategico. Ogni personaggio ne ha due in dotazione, che può attuare anche più volte all’interno di un singolo game ogni volta che la sua racchetta inizia a scintillare, in base alla bontà dei colpi e degli spostamenti effettuati. Le mosse offensive, effettuate quando ci si piazza molto vicini alla palla da colpire e presentate come stacchi animati a tempo “congelato”, producono colpi molto potenti, difficili da intercettare e che, se ricevuti, sballottano all’indietro l’avversario rendendone difficile il recupero. Le mosse difensive permettono al personaggio di recuperare la palla quando ormai sarebbe lontana e persa. Yoshi, ad esempio, entra in un uovo, percorre la strada che lo separava dalla pallina e colpisce a segno, Wario recupera la pallina con una molla e la rispedisce al mittente, e così via. I colpi speciali, tuttavia, espongono anche a potenziali reazioni a nostro svantaggio. I colpi difensivi sono abbastanza blandi, e una risposta dell’avversario è sempre a portata di mano. Quelli offensivi, ancorché difficili da intercettare, possono essere restituiti alla nostra metà di campo, trovandoci probabilmente rallentati e impreparati a ribattere a nostra volta.
I colpi speciali
Ovviamente, i colpi e le risposte tendono a cumularsi, creando spesso e volentieri un accumulo fin troppo evidente di colpi, risposte in extremis, attacchi frontali, esplosioni e scambi al millisecondo. Questo, in parte, presenta dei problemi. I colpi speciali, infatti, congelano per un paio di secondi il gioco con le loro animazioni, e quando la telecamera torna in play mode l’attenzione sulla palla ne risente particolarmente, fatto aggravato dalla presenza di effetti speciali ed esplosioni che di fatto coprono la sfera gialla impedendo a volte risposte precise. Non sempre questo problema diventa effettivo, ed è sempre possibile escludere i colpi speciali per partite “pure”. Ma sarebbe stato meglio garantire la possibilità di disattivare o meno animazioni e/o effetti ingombranti per un felice compromesso tra le due modalità.
Altre forme di tennis
Le modalità di Mario Power Tennis offrono buona varietà agli approcci e vari divertissements sul gioco principale. Innanzitutto, è possibile scegliere se giocare in modalità normale, ring o bonus. Nella modalità ring il campo è riempito di anelli a mezz’aria, e la vittoria si determina in base ai punti ottenuti centrandoli. Nella modalità bonus, è possibile centrare delle scatole di power-up in stile Mario Kart, liberando contro gli avversari gusci, bucce di banana e tutto il corredo di funghi, stelle di invulnerabilità e fulmini-rimpicciolitori sul campo a nostro vantaggio. Sono poi disponibili modalità extra, ambientate in scenari tipici dell’universo di Mario. Nelle ambientazioni soleggiate di Mario Sunshine sarà possibile giocare a una variante di tennis con piovre da colpire per imbrattare il campo avversario e fontanelle da attivare per rendere agibile la nostra parte. Nella casa infestata di Luigi bisognerà colpire i fantasmi, mentre nella fabbrica di Wario l’obbiettivo è saziare il proprio Chain Chomp per evitare che ci aggredisca e indirizzare a quelli altrui bombe per risvegliarli. Non mancano stage con tasselli semoventi che determinano se la porzione di campo è valida o è da considerarsi out, e altri ancora. Ci sono infine modalità extra, come quella che imita i libri per colorare e ci invita a colpire le zone da riempire con gavettoni pieni di colore, o stage sbloccabili come una lotta tennistica per distruggere un mecha Bowser.
Altre forme di tennis
Le modalità sono certo interessanti, ma tendono alla ripetitività e spesso sono più fantasiose nel concept che effettivamente ben implementate. Il gioco in single player presenta diverse coppe in modalità crescente e simpatiche animazioni alla vittoria, che mettono in risalto i bei modelli poligonali e gag da slapstick comedy graditissime. Durante i titoli di coda, per esempio, vengono presentati spezzoni alternativi dell’FMV di presentazione, pretesi come presunti “errori di girato” dei personaggi nintendiani. E le coppe realizzate con begli effetti di rifrazione e un numero discreto di poligoni fanno ricordare alla produzione dietro a Mario Kart che ogni quindici anni un po’ di attenzione alla realizzazione estetica dei finali ci vorrebbe pure. Ci sono alcuni personaggi sbloccabili. E se Yoshi, sempre più kawai, rimane il preferito dal gentil sesso, questa volta Nintendo si permette persino di fornire Daisy e Peach di una dotazione di gonnelline da non sottovalutare. Un preludio? Sia come sia, la vera ragione d’essere di Mario Power Tennis rimane la modalità multiplayer, che rischia di rendere concreto il rischio di perdere amicizie al controllo di un gamepad. Peccato solo che non ci sia una modalità cooperative anche nel torneo.
Mario Power Tennis ha una formula di base solida: si presenta facile all’approccio e complesso a un uso tecnico. L’aggiunta dei colpi speciali ha una sua rilevanza nell’economia della simulazione e potrebbe suscitare molte obiezioni da parte di chi ricerca un gameplay “asciutto”. D’altro canto, se i puristi della racchetta dovessero considerarli un fattore di disturbo potrebbero disattivarli in ogni momento. Una via di mezzo manca e sarebbe stata gradita, ma il gameplay di Mario Power Tennis brilla comunque e il multiplayer lo proietta verso un utilizzo pressoché infinito. Per non parlare della realizzazione estetica e degli hot pants di Daisy.
- Pro:
- presentazione ed estetica brillanti
- multiplayer e varie modalità extra
- inizio intuitivo, potenziale tecnico
- nuovi colpi speciali e personaggi
- Contro:
- i colpi speciali rischiano di far solo confusione
- sarebbe stato meglio poterne disattivare gli effetti
- non c’è un cooperative mode nel torneo
- online play? niente...
L’assunto alla base della realizzazione di Mario Power Tennis è che, partendo da una solida simulazione tennistica, si possa costruire un surplus di caos, divertimento e strategia arricchendo l’interazione con mosse speciali dagli effetti fiammeggianti e con l’appeal dei personaggi della grande N, incorniciati in una presentazione audiovisiva brillante ed avvincente. Le esplosive mosse speciali difensive e offensive costituiscono la vera novità dietro questo sostanziale upgrade del titolo per Nintendo64. In alcuni momenti i nuovi colpi speciali possono creare fin troppo caos visivo o rischiare di nuocere alla nettezza della simulazione tennistica. Tuttavia, in linea generale costituiscono un ulteriore fattore di strategia in una simulazione che riesce a far convivere in equilibrio la semplicità all’approccio e un non indifferente potenziale tecnico. Con un'interazione riuscita, una vasta serie di opzioni, una presentazione dagli alti standard produttivi e un multiplayer fino a quattro giocatori, Mario Power Tennis è annoverabile tra le migliori proposte tennistiche in commercio.