L'aspetto tecnico...
A parte questa piccola osservazione, come avrete intuito il vostro compito sarà quello di comandare la vostra squadra di mech in varie missioni, il che sembra sicuramente interessante e infatti lo è (sempre che non abbiate nulla da ridire sull'ambientazione.. altrimenti avrei potuto allietarvi con tante teorie cospirazioniste secondo le quali negli oscuri meandri dei laboratori segreti americani si studino dei prototipi di "Mech" da utilizzare nella realtà!). A vostra disposizione avrete un motore 3D in cui la posizione della telecamera può ossere posizionata a piacere, scegliendo l'inclinazione e lo zoom. Sfortunatamente se posizionerete la telecamera parallelamente al suolo , noterete come la distanza dell'orizzonte sia davvero vicina rendendo così questo tipo di visuale inutile: dovrete quindi optare per una classica visuale dall'alto, magari rivolta nella direzione in cui i vostri mech si devono dirigere. La grafica è nel complesso carina ma mi aspettavo molto di più, senza contare che ha il coraggio di scattare (quando la situazione su schermo si fa complicata) su di un AMD 1200 MHz con GeForce 3. Come potete vedere dalle immagini, i Mech non sono poi così ben definiti... molti sembrano delle scatole di cartone dipinte malamente. Malgrado tutto il paesaggio (seppur molto blando e uniforme) offre un discreto livello di interattività: tutte le strutture possono essere distrutte, alcune addirittura camminandoci sopra (giustamente: controllate dei robot dove i più leggeri pesano sulle 30-40 tonnellate), come le barricate o gli alberi. Gli effetti sonori sono nella media, mentre il doppiaggio (inglese) è di scarsa qualità: come già detto, è gente normale quella che parla, non aspettatevi granchè.
...e il gameplay!
Nel gioco dovrete affrontare una serie di missioni estremamente lineari all'interno di una campagna dove l'unica opportunità di deviare dai binari sarà costituita dalla scelta di portare a termine o meno gli obiettivi secondari. Ogni missione ha un certo "Tonnage limit", il limite di peso che la vostra astronave da sbarco potrà sopportare. Chiaramente questo varia da missione a missione, inutile dirvi che questo limite aumenterà man mano che procederete nel gioco, per diminuire drasticamente in alcune missioni dove il gioco cerca di farvi capire in modo gentile che tipo di mech dovrete utilizzare senza farvi sentire troppo degli stupidi. Infatti questo aspetto richiederà una certa pianificazione da fare prima di procedere alla missione vera e propria. Disporrete quindi di un'interfaccia che vi permetterà di scegliere quali mech parteciperanno alla missione (potrete anche comprare nuovi mech e vendere quelli recuperati nelle missioni precedenti: infatti voi siete dei mercenari, al termine delle missioni verrete pagati e potrete sfruttare i crediti in vari modi..). Nel briefing l'ufficiale tattico vi consiglierà anche che tipo di mech avere nella propria squadra.
Potrete inoltre personalizzare il vostro mech: questo è infatti uno degli aspetti per cui la saga dei Mechwarrior è conosciuta. Chi ci avrà giocato si ricorderà del fattore "Heat" del gioco, infatti ogni arma quando viene usata genera calore che verrà dissipato dai dispositivi del vostro mech. Più rapidamente sparate e più genererete calore e se questo dovesse superare un certo valore il vostro mech si "spegnerà". Chiunque abbia mai provato a guidare una macchina gli sarà capitato di farla spegnere (beh almeno nei primi periodi).. ecco le situazioni che si possono verificare sono simili, solo che nel gioco non avrete degli autisti adirati intenti a suonarvi contro perchè riaccendiate la macchina al più presto... se nel gioco vi si spegne il mech, è perchè stavate sparando, e se stavate sparando evidentemente c'era qualche nemico nelle vicinanze. Quest'ultimo sarà al contrario ben felice di vedere come il vostro mech si sia spento, ma dubito che aspetterà che voi lo riaccendiate!
Se mi avete seguito nel discorso, vi ricorderete di come questa sia una caratteristica dei MechWarrior, in MC2 invece non c'è nulla di paragonabile, infatti l'HEAT di MC2 è un semplice limite di calore che il Mech può sopportare: l'armamento del vostro mech dovrà quindi generare una quantità di calore che sia in grado di gestire (altrimenti il gioco non accetterà le vostre modifiche alla configurazione del mech). Come avrete capito, nel gioco i vostri mech potranno sparare senza tregua, perchè non si spegneranno mai, il che delude parecchio, essendo quella caratteristica uno dei motivi di fama per la serie dei MechWarrior. Dopo aver deciso i mech da utilizzare, passerete alla fase di assegnamento piloti: questi hanno una sorta di "esperienza" che gli permetterà di acquisire svariate abilità speciali (alcuni potranno diventare esperti nell'uso dei missili a corta gittata, altri nell'uso dei sensori, etc. etc.). Tutto ciò è molto bello e ricorda un po' X-Com nell'impostazione.
Mech Power Up Detected!
Le missioni che affronterete sono abbastanza varie (potete imaginarle: distruggi la base, cattura quella struttura, intercetta il convoglio...) e inoltre potranno essere affrontate anche grazie all'aiuto che vi offrirà il vostro quartier generale. Come già accennato, nel gioco avrete un certo ammontare di crediti per ogni missioni che potrete usare in vari modi, ad esempio potrete chiamare un bombardamento aereo, far piazzare dell'artiglieria pesante o addirittura chiamare una salvage craft che renderà operabile un mech appena distrutto (fornendovi il relativo pilota). L'evolversi delle missioni è abbastanza lineare, ma ci sono purtroppo pochi modi per raggiungere gli stessi scopi. Per esempio solitamente dovrete disabilitare le torrette, per farlo potrete lanciare dei missili verso il generatore per disabilitarle oppure potrete utilizzare un mech salterino, che prendendo la rincorsa farà un bel salto oltre il muro della base nemica atterrando vicino all'edificio e catturandolo nel giro di qualche secondo (il che farà passare dalla vostra parte le torrette, che inizieranno a sparare ai nemici). Il che è divertente la prima volta che lo farete, ma alla fine il tutto si ripete e inizia a stancare. A mantenere vivo l'interesse ci sarà di tanto in tanto la scoperta di nuove tecnologie belliche, o il salvataggio di qualche pilota particolare.
Il gioco mi è sembrato molto semplice, specie se utilizzerete le munizioni infinite (cosa che cambia completamente il modo di giocare, specialmente se avete giocato ai MW). Inoltre l'AI da degno sfoggio della sua poca intelligenza, quando per esempio capita che un mech nemico si intestardisca e parta all'attacco di un vostro mech. Magari il mech nemico è uno di quelli che può attaccare a corto raggio solamente, mentre il vostro mech si trova ad una distanza ben maggiore. Se voi cercate di mantenere il mech "vittima" a debita distanza dal nemico, gli altri vostri mech potranno girare intorno al nemico a pochi passi massacrandolo per bene. Infatti se il mech nemico si è "intestardito" su di uno di voi, questo partirà alla sua ricerca non rendendosi conto che non può sparare al mech perchè troppo lontano, e ignorando quelli invece nella sua portata perchè diversi dal suo obiettivo. L'abuso di tattiche di questo genere può chiaramente rovinare il gioco.
Giocandoci, mi son divertito nel vedere i Mech che combattono fra di loro, infatti fortunatamente non rimangono fermi, ma cercano di muoversi e di effettuare dei "circular strafe" sul nemico e altri movimenti del genere, il che è molto bello da vedere. I combattimenti tra mech sono quanto di più divertente il gioco possa offrire, e se ci giocherete sarà soprattutto per questo motivo. Tutto sommato Mech Commander 2 è un buon titolo, divertente se vi piacciono i Mech e tutto ciò che gli ruota intorno, ma ben lontano purtroppo dall'essere un classico. Fortunatamente l'impostazione di gioco lo rende diverso dai soliti RTS, infatti imparerete presto ad affezionarvi ai vostri piloti e ai mech personalizzati. In ogni caso il demo recentemente rilasciato vi toglierà gli ultimi dubbi.
Battletech, questo sconosciuto
Chi non conosce la saga dei MechWarrior? Trattasi di una delle trasposizioni da boardgame meglio riuscite nella storia dei videogiochi! Se la mia memoria non mi inganna (perchè tanto tempo fa ci ho giocato anch'io, grazie ad un mio amico delle medie che mi fece conoscere l'universo dei RPG e dei giochi di strategia), tutto nacque dal gioco da tavolo "Battletech" della FASA. Trattasi di un gioco "di società" in cui due diverse squadre di "Mechanized Warriors", cioè di giganteschi robot alti come un palazzo di 3-4 piani, si fronteggiavano su di un campo di battaglia. Il gioco consisteva nel massacrarsi l'un l'altro, tenendo conto delle asperità del terreno e delle caratteristiche del proprio "Mech". Chiaramente non era così semplice come può sembrare in quanto il vostro Mech subiva svariati effetti a seconda del punto in cui veniva colpito. Se un colpo al torace trapassava l'armatura poteva ad esempio distruggere il vostro giroscopio, impedendovi di muovervi, mentre un colpo ben piazzato al braccio poteva farvelo saltare (e potete ben immaginare che solitamente sulle braccia erano posizionate le varie armi.. niente braccia niente armi), e via dicendo.
Successivamente vennero sul PC i vari Mechwarrior, delle vere e proprie simulazioni di battaglie futuristiche a bordo di questi mech. Alcuni anni fa vide la luce un titolo che non è che sia rimasto nella storia, tale Mech Commander: una sorta di spin-off del genere (eccezion fatta per il primo MechWarrior, titolo che non ho mai avuto la fortuna di vedere.. ne lessi però la soluzione, e a giudicare da essa sembrava una sorta di avventura grafica..) in cui il vostro compito era quello di gestire un'intera squadra di Mech nelle proprie imprese, mentre nei MechWarrior la simulazione era individuale. Dopo qualche anno, la Microsoft (divenuta detentrice dei diritti della serie) prova a dire la sua. Il gioco vi vede nel ruolo di un comandante di un gruppo di MechWarriors chiamati a ristabilire l'ordine sul pianeta Carver V, dove la tensione tra due "Houses" (Steiner e Liao) sta crescendo. Il gioco proveniendo da un boardgame, ha un background molto particolareggiato con una storia davvero lunghissima. L'evolversi del gioco viene invece raccontato tramite dei "spezzoni" di telegiornali e talk show del 3063, di mediocre fattura: gli attori, con rispetto parlando, sembrano tutti presi in mezzo alla strada, evidentemente il casting non deve essere stato molto severo. Senza contare che le cutscenes falliscono nel comunicare la spettacolarità delle situazioni di cui parlano. Immaginatevi di sentirvi raccontare di battaglie tra giganteschi robot da Bruno Vespa in Porta a Porta o da Santoro... (non manca nemmeno il classico tuttologo opinionista globale, pronto a dire la sua).