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MiSide, la recensione del dating sim horror tra P.T. e Doki Doki Literature Club!

L'estetica kawaii è ancora una volta una trappola infernale che ci catapulta in un labirinto di solitudine e alienazione.

RECENSIONE di Fabio Di Felice   —   07/01/2025
Mita è la protagonista di MiSide, una ragazza virtuale intrappolata nel suo mondo

Quando si cerca di uscire da MiSide attraverso la voce nel menù principale, Mita, la protagonista, ci guarda delusa. Ha i capelli e gli occhi dello stesso colore, un blu scuro, plumbeo, un cerchietto e un fiocco al collo, rossi. È allegra e sorridente, segue con lo sguardo tutti i movimenti del mouse. Ma se provi a cliccare sull'opzione per uscire, la sua espressione cambia completamente. Il sorriso svanisce e Mita sposta lo sguardo direttamente in camera, come per dire: te ne stai andando davvero? C'è una solitudine cruda dentro quegli occhi. Mita vorrebbe che trascorressimo tutto il nostro tempo dentro al suo gioco. Ancora e ancora, chiusi in un loop. D'altronde è di questo che parla MiSide: di solitudine e di routine.

Qualche anno fa, Doki Doki Literature Club! ha dimostrato che era possibile osare con generi insospettabili e tropi consolidati per raccontare una storia capace di mettere il giocatore di fronte al proprio fondamentale egocentrismo. La sua vicenda inquietante si basava proprio sul contrasto tra l'aspetto kawaii, tipico di alcune produzioni nipponiche, e scene decisamente forti, che evocavano problemi psicosociali come il masochismo, l'alienazione, la depressione e le tendenze suicide.

Con l'ultimo aggiornamento, MiSide si è riempito di decorazioni natalizie
Con l'ultimo aggiornamento, MiSide si è riempito di decorazioni natalizie

Quando MiSide è arrivato su Steam, il nome di Doki Doki Literature Club! è uscito fuori a più riprese. Questo perché MiSide ha proprio quel tipo di immaginario kawaii, legato alla figura di Mita, un avatar virtuale femminile dolce, gentile, accondiscendente... ma che succede se questo personaggio prende coscienza di sé ed esce da questo copione? Come cambiano le dinamiche se decide di liberarsi dalle fantasie del giocatore e dettare invece lei le condizioni?

Un falso dating sim

All'inizio MiSide è solo una app. Una di quelle nella quale facciamo compagnia all'avatar chibi (un'altra corrente estetica tipica delle produzioni nipponiche: sono quei personaggi stilizzati, piccoli, resi carini dalle proporzioni in miniatura) di una ragazza. Lei si chiama Mita e ci chiede di aiutarla a mettere a posto casa, di giocare con lei, di assisterla mentre cucina. Ci sono alcuni momenti strani, come quando ci dice di non guardare assolutamente nel forno mentre la aiutiamo a sistemare casa, ma in sua compagnia la routine delle nostre giornate sembra più sopportabile. I giorni si susseguono, uno dopo l'altro, fino a quando Mita non ci propone una nuova versione del software, una sperimentale, che ci permetterà di entrare fisicamente all'interno del videogioco.

Così, il nostro protagonista mette giù il telefono e, in quattro e quattr'otto, si ritrova nell'appartamento di Mita. All'inizio è tutto fantastico: l'ambiente è colorato, le foto della ragazza ci sorridono dalle cornici, casa è piena di oggetti carini e poster vivaci. Mita è un sogno. Passiamo sopra anche a quegli inquietanti bug che occasionalmente sconvolgono la quiete della nostra nuova esistenza virtuale. Poi, però, sentiamo un rumore provenire dall'armadio della sua camera. Da quel momento in poi Mita sembra diversa. Come se non volesse più assecondare i nostri desideri. Come se ne avesse di propri. E a volte sono violenti e spaventosi. E allora quel mondo virtuale, quel paradiso, cambia e diventa un incubo abitato da tante versioni di Mita. Alcune buone, e altre decisamente meno.

Benvenuti nel Mitaverse

Tra i suoi pregi, MiSide ne ha uno enorme: aver inventato un'icona come Mita. O meglio, come le Mita. Nel corso dell'avventura (che può essere terminata nel giro di 4-5 ore) ne incontreremo diverse. Ognuna ha una sua personalizzazione, è legata a una versione passata del software, o magari a una sfumatura di carattere che le ha assegnato un altro giocatore. Altre sono state scartate perché imperfette, e ora vagano tra i corridoi di questa inquietante casa felice, sole e disperate. Scartate da una società di perfezione e accondiscendenza che, per via del loro carattere o di qualche caratteristica sgradita, non le ha volute. Troviamo allora Cappie, la Mita con il cappello, o Sleepy Mita, che un po' come la Bella Addormentata se ne sta sul letto a sonnecchiare qualsiasi cosa le succeda attorno, ma anche Ugly Mita, che sembra uscita da The Ring, o Tiny Mita, che ha la faccia attraversata da una lunga cicatrice e ha paura di restare sola, e non vi molla il braccio quando le passate accanto. A dirla tutta, sono proprio queste Mita imperfette le protagoniste indimenticabili di questo gioco.

Cappie è una delle incarnazioni di Mita: dolce e un po' ingenua, si è già ritagliata un posto d'onore nella community dei giocatori di MiSide
Cappie è una delle incarnazioni di Mita: dolce e un po' ingenua, si è già ritagliata un posto d'onore nella community dei giocatori di MiSide

MiSide riesce a regalare a ognuna delle versioni il suo spazio e un carattere unico: c'è quella un po' nerd fissata con le visual novel, o quella più consapevole che cercherà di aiutarci, oppure Crazy Mita, la nostra nemesi. Ognuna di loro cerca di aggrapparsi alla presenza del nostro protagonista, di attirarne l'attenzione per continuare a esistere. Quella di Mita è una figura profondamente drammatica, affamata di realtà. L'unica cosa che le sue versioni conoscono sono questi corridoi rosa, il salotto, le foto (scattate da chissà chi) che le ritraggono sorridenti, la cucina e la camera da letto. Ma sono profondamente sole. Quando il giocatore non le guarda, vivono in un mondo che le contiene, ma che non le riempie. Sanno che esiste un universo reale, e la loro unica finestra su questa dimensione è il giocatore. Un po' come per Monika di Doki Doki Literature Club! hanno ricevuto la maledizione della consapevolezza. Le incarnazioni più ribelli di Mita sono animate dalla stessa forza eversiva.

Un fenomeno social

MiSide è un videogioco che si appoggia a meccaniche e idee provenienti da altri titoli horror piuttosto famosi, ma non solo. C'è da fare un censimento di tutte le trovate che prende in prestito: c'è ovviamente P.T. con i suoi corridoi ricorsivi che vanno risolti passaggio dopo passaggio; c'è un lungo momento che pesca dalla leggenda metropolitana delle backrooms, e altri che citano in maniera abbastanza palese capolavori come Papers, Please e The Witness. Per la maggior parte del tempo ci si muove all'interno della casa cercando di sfuggire a Crazy Mita, oppure interagendo con le incarnazioni più pacifiche della ragazza, si risolvono piccoli puzzle ambientali, o ci si infila dentro a corridoi e stanze che sembrano giostre dell'orrore. È un po' come se MiSide fosse un concentrato di creepypasta, di racconti dell'orrore internettiani. In effetti parla proprio quella lingua lì, e non è un caso che sia diventato in pochissimo tempo un fenomeno su social network come TikTok e Instagram, dove Mita è ormai un'icona, proprio come le ragazze di Doki Doki Literature Club!.

Alcuni dei momenti più spaventosi legati alle apparizioni di Mita sono diventati virali su tutti i social network, facendo schizzare alle stelle la popolarità del videogioco
Alcuni dei momenti più spaventosi legati alle apparizioni di Mita sono diventati virali su tutti i social network, facendo schizzare alle stelle la popolarità del videogioco

Peccato che la prima parte del videogioco viva di espedienti. Minigiochi legati alla cucina, giochi di carte, videogiochi simulati, attività di poco conto. È chiaro che voglia rappresentare una parodia dei dating sim e della ripetitività delle azioni che vi si svolgono all'interno, ma spesso queste parentesi abbassano la tensione al punto che ci si dimentica di trovarsi in un videogioco horror. Meglio la seconda parte, quando MiSide si dimostra più consapevole di cos'è che può far paura al giocatore, e soprattutto del potenziale di Mita. Nei suoi momenti migliori è in grado di manipolare totalmente l'efficacia di questa figura ora salvifica ora dannata, trasformandola da una sorta di implacabile Nemesis, all'adorabile protagonista a cui è impossibile non affezionarsi. Questo saliscendi emozionale è la parte migliore del videogioco.

Spezzare un ciclo

C'è un momento chiave nel videogioco, quando il protagonista si avvicina alla libreria di una delle tante versioni di Mita e le chiede che senso abbia leggere un libro dal momento che esiste internet e che la ragazza svolge una vita totalmente immateriale. Lei gli confessa di preferire i libri, anche solo per la sensazione di tenerli in mano. MiSide si interroga spesso sul valore del reale e del virtuale, su quanto sia "vera" una vita vissuta all'interno di una routine alienante, ma anche su quanto sia pericolosa la trappola dell'escapismo. Mita propone un mondo ideale, con una ragazza perfetta e una casetta felice, ma nel suo seminterrato, dietro le porte, fuori dalla finestra e nella sua testa, non tutto funziona perfettamente. È un discorso che è già stato rigurgitato dalla community dei videogiocatori che, nelle board, ha già costruito attorno a Mita un vero e proprio culto in barba al senso del racconto.

MiSide è pieno di loop da attraversare e riattraversare, cercando di risolvere l'enigma che ci tiene intrappolati
MiSide è pieno di loop da attraversare e riattraversare, cercando di risolvere l'enigma che ci tiene intrappolati

MiSide è un videogioco sulla solitudine della generazione digitale, incatenata a una routine fatta di lunghe giornate al computer, cibi consumati di fretta davanti allo schermo, e fidanzate virtuali. Sul tentativo disperato di riversare nel virtuale gli aspetti più emotivi della nostra vita come il sesso e l'amore, trasformando mente e corpo in una simulazione. Non è un caso che, per gran parte del tempo nel corso del videogioco cerchiamo di scappare da corridoi e stanze che ci sembrano sempre uguali. Cerchiamo di spezzare cicli; tentiamo di liberarci da una prigione.

Conclusioni

Versione testata PC Windows
Digital Delivery Steam
Prezzo 14,79 €
Multiplayer.it
7.5
Lettori (5)
9.1
Il tuo voto

Dietro all'aspetto grazioso da dating sim, MiSide nasconde un lungo corridoio buio che affaccia su tematiche cupe come la solitudine, l'alienazione e l'escapismo patologico della generazione digitale. Un guizzo che è chiaramente figlio di esperimenti come Doki Doki Literature Club! e che, pur non arrivando a quelle vette di genialità e crudeltà, rappresenta un videogioco interessante, capace di far paura e di raccontare qualcosa del nostro tempo. Nel farlo ha anche il grande merito di aver inventato un'icona come Mita.

PRO

  • Dietro l'aspetto grazioso nasconde un'anima oscura
  • Alcuni momenti horror funzionano a meraviglia
  • Mita è già un'icona

CONTRO

  • Qualche calo di ritmo, specialmente nella parte centrale
  • Troppi minigiochi quando si interagisce con Mita
  • Manca il supporto al pad