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Morrowind ITP - la patch italiana di Morrowind

RECENSIONE di La Redazione   —   19/02/2003

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Se Maometto non va alla montagna…

Dove non arrivano le previsioni di vendita, arriva fortunatamente la passione, l’intraprendenza, la voglia di fare, di creare in maniera assolutamente gratuita e disinteressata degli appassionati di videogiochi.
Nel giugno del 2002 nasce il Morrowind Italian Translation Project, un gruppo di appassionati ed esperti conoscitori della lingua inglese e italiana che dopo averci regalato la meravigliosa traduzione di Planescape: Torment, decidono di riunirsi e fra vecchie e nuove conoscenze decidono di spontanea volontà di incamminarsi nella lunga e mastodontica traduzione di Morrowind, senza percepire alcunché tranne il profondo e sentito ringraziamento di tutti i giocatori di Morrowind, presenti, passati e futuri.
Io ho avuto l’immenso onore e l’immenso piacere di ricevere in anteprima il file *.esp (estensione dei Data Files di Moorrowind) che traduce integralmente Morrowind nella nostra cara lingua natia! L’installazione del file non potrebbe essere più semplice, basta accedere nell’interfaccia di selezione dei Data Files di Morrowind e selezionare cliccando su una semplice check box il file contenente la traduzione. Avviato quindi il gioco, appena conclusosi il caricamento del data file, ecco che meravigliosamente, con un naturalezza e semplicità sorprendenti, si scopre quanto sia bella, accessibile e affascinante l’isola di Morrowind in italiano!
Certo, io conosco l’inglese e ho giocato a Morrowind in lingua originale senza problemi, perciò non mi aspettavo l’impatto che questa traduzione ha avuto sul godimento del titolo. La possibilità di leggere tutto in italiano è semplicemente sorprendente e rilassante, ti permette di concentrarti solamente sul significato di quanto ti viene detto nei dialoghi scritti o di quanto si legge senza preoccuparsi di estrapolarlo traducendolo da una lingua straniera.
Morrowind in italiano aumenta in maniera esponenziale l’immersività nel gioco poiché la lingua che viene usata non è più aliena alla nostra, non si ha più la sottile ma persistente sensazione di essere degli stranieri in terra straniera, ora si è parte dell’impero di cui Morrowind fa parte e come tali comprendiamo e parliamo la lingua natia che nel gioco e nella realtà coincidono.
Sull’accuratezza ed esattezza della traduzione, sento di potermi tranquillamente sbilanciare, essa è ottima in tutti i punti di vista, sia quando si legge il testo dei dialoghi con i vari NPC, sia quando si tratta di leggere le descrizioni degli oggetti, sia quando si tratta di leggere uno dei tantissimi libri che popolano gli scaffali delle librerie di Morrowind. La traduzione integrale mi ha particolarmente sorpreso e colpito nella traduzione dei libri di Morrowind, alcuni di essi raggiungono la trentina di pagine e sono tutti accuratamente tradotti siano essi dei saggi degli storici sulla storia dell’Impero o romanzi d’amore o narrativa d’avventura. Ho scoperto un piacere incredibile nel leggere tutto quello che mi capitava a tiro, senza più conoscere la difficoltà di interpretare un linguaggio straniero.

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Un lavoro titanico!

L’incredibile e mastodontico lavoro dell’ITP è stato possibile grazie alle potenzialità del TES (l’editor di Morrowind incluso nel gioco) che oltre a permettere a migliaia di giocatori in tutto il mondo la creazione di aggiunte e modifiche al gioco, ha permesso al nostro gruppo di talentuosi traduttori di poter localizzare tutto senza ricorrere a forzature ai file originali del gioco.
La traduzione inoltre si è avvalsa del contributo della Ubisoft Italia che non si è opposta al lavoro dell’ITP ponendo paletti di natura legale e commerciale, ma ha bensì dato il proprio avvallo e il proprio supporto morale.
Tutto questo enorme lavoro si è concretizzato in un enorme file da circa 11,5 Mb di grandezza (che zippati diventano circa 3Mb) la cui semplice grandezza fisica fa ben comprendere l’enorme lavoro svolto, il quale non si è unicamente fermato alla traduzione, ma anche alla corretta implementazione del data file nella struttura di gioco.
La cura maniacale riposta nella traduzione si è infatti allargata a comprendere una attenzione incredibile nella corretta implementazione delle scritte in italiano laddove c’erano unicamente scritte in inglese e questo diviene chiaramente visibile quando osserviamo che tutti i link ipertestuali presenti nei dialoghi sono perfettamente a posto, che tutti i sottotitoli che traducono le frasi parlate dagli NPC sono a posto, che il diario comprensivo della lista dei topic rispondono alla perfezione dopo il cambio della lingua operato.
Tutta questa cura e attenzione diviene ancor più sorprendente quando ci si accorge che appare tutto così naturale, così normale che sembra che il gioco sia nato in italiano e non in inglese!
Questo dimostra ancora una volta che professionismo e professionalità non sono la stessa cosa e, anzi, spesso non coincidono e che la vera e autentica professionalità può essere il modo di fare di un gruppo amatoriale di appassionati di videogiochi che mettono in campo tutta la loro voglia di fare bene e con cura perché ci tengono e perché ci credono.

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In conclusione

Morrowind in italiano è un nuovo gioco.
La traduzione può essere il motivo per iniziare a giocare a Morrowind, oppure la possibilità di riscoprire tutto ancor più bello e accessibile da parte dei veterani. Quale che sia il vostro caso, il 20 febbraio 2003 potrete finalmente scaricare la versione completa e integrale della traduzione dal servizio Area File del Multiplayer Network.
La versione del 20 sarà una open-beta, ovvero tutti coloro che la scaricheranno potranno contribuire a limare e correggere le piccole sviste sfuggite all’accurata fase di testing interna e così contribuire a rendere ancora più completa e perfetta la versione finale che verrà distribuita a marzo 2003.
La versione finale di marzo 2003 oltre a contenere le correzioni finali avrà anche una bellissima e graditissima sorpresa che concluderà in maniera più che degna un lavoro durato mesi e mesi e premierà giustamente quel gruppo di appassionati giocatori e traduttori a cui noi tutti dobbiamo così tanto.

Un sentito grazie a tutto il gruppo dell’ITP, Morrowind significa molto per il panorama attuale degli RPG ed ora grazie a voi è più bello che mai!

Gabriele "AarnaK" Dal Fiume

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Link
Sito ufficiale del Morrowind ITP: Morrowind Italian Translation Project
Sito ufficiale di Morrowind: https://www.elderscrolls.com/
Sviluppatore: Bethesda
Publisher italiano: Ubisoft
Fansite italiano: Morrowind Outlander

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Una beta molto speciale

L’anno appena trascorso è stato un anno ricco di capolavori per il nostro genere preferito di videogiochi.
Uno dei più attesi e apprezzati RPG dell’anno scorso è stato senza ombra di dubbio The Elder Scrolls III: Morrowind.
Tutti noi conosciamo, avendolo giocato o semplicemente avendone sentito nominare mille e più volte, questo mastodontico RPG che più di ogni altro intende simulare un intero continente con il suo vasto crogiuolo di razze, culture, modi di vita differenti, affascinanti e multiedrici.
Un RPG di una vastità incredibile, dove ogni cosa è possibile, dove ogni strada è percorribile, dove ogni esperienza è aperta per esser vissuta.
In Italia il gioco venne distribuito da uno dei più grandi publisher mondiali, la Ubisoft Italia fece un gran bel lavoro presentando sugli scaffali Morrowind in una scatola veramente gradevole e accattivante, con manuale e l’indispensabile cartina del continente di Morrowind stampati e localizzati interamente in italiano.
Tutto bene direte voi, non proprio, non del tutto; il gioco venne distribuito sul suolo italico in lingua inglese. Questa notizia suscitò l’ira dell’intera comunità dei videogiocatori italiani, poiché ciascuno di noi voleva godersi ogni più piccolo dettaglio di questo meraviglioso gioco nella propria lingua natia, senza che barriere linguistiche potessero anche solo minimamente inficiare il pieno godimento del titolo.
Molto fu detto e dibattuto riguardo questa decisione, io non sono molto pratico dei meccanismi di pubblicazione e distribuzione dei videogiochi, ma una cosa ho capito: si prende una bilancia, su un piatto si mettono le stime di vendita del gioco in inglese, nell’altro piatto le stime di vendita del gioco in italiano. Se le stime di vendita del gioco localizzato coprono i costi della sua traduzione garantendo un margine accettabile di profitti ecco che il gioco viene tradotto altrimenti nisba. E badate bene, parliamo di STIME!
Questo genere di meditazioni avviene in Italia solo per il mercato del software videludico; in effetti se andiamo al cinema a vedere l’ultimo del Signore degli Anelli è naturale aspettarci che esso sia in italiano, se andiamo il libreria a comprarci l’ultimo di Clancy o di Martin è naturale aspettarci che esso sia in italiano, se andiamo a comprarci un videogioco invece tutto quello che è naturale aspettarsi per un film o un libro decade.
Tra l'altro qualcuno ci deve ancora spiegare come mai un Gothic esce in italiano, pur vendendo molto, ma molto meno rispetto a un Morrowind che, come potenzialità di vendite, si avvicina molto di più a un Neverwinter Nights, anch'esso completamente localizzato in italiano.
L’altro giorno ero in un negozio di videogiochi e un compratore ha chiesto al venditore se un gioco fosse in inglese o in italiano, non essendoci scritto nulla, allora il venditore disse: “Se non c’è scritto nulla allora normalmente è in inglese, se fosse in italiano sarebbe scritto ben chiaramente”.
A questa “normalità” noi appassionati di videogiochi siamo assuefatti, e in effetti prendiamo come regalo sceso dal cielo, incredibile dono fatto a noi dai distributori di videogiochi, la traduzione di un titolo nella nostra lingua, quando dovrebbe invece essere il contrario, dovrebbe essere la normalità trovare tutto il software in italiano e relegati in un oscuro e inaccessibile scaffale i titoli in lingua originale, considerando anche e soprattutto l’alto costo del software videoludico rispetto a qualsiasi altro media (Cinema: 7€, Libro: 15-20€, DvD: 25€, Videogioco: 50-60€).