È sorprendente la velocità con la quale Nacon immette sul mercato nuovi controller. Fin dall'esordio qualche anno fa, la volontà della casa francese di raggiungere l'apice dell'hardware da gioco è sempre stata ben chiara, ma non per questo ha deciso di dimenticare un mercato fatto anche di tantissime fasce differenti di acquirenti.
Dopo aver aggiunto alla propria schiera di controller la versione "unlimited", una sorta di pad elite che avevamo recensito qualche tempo fa, è ora il momento di testare la terza iterazione del più famoso Pro Controller, quello da cui tutto in qualche modo è cominciato. Vediamo nella nostra recensione del Nacon Revolution Pro 3 come si comporta all'atto pratico.
Una chiara via di mezzo
Partiamo dalle basi: il Nacon Revolution Pro Controller 3 rappresenta certamente il più avanzato controller della sua fascia per la casa francese. Questo è valutabile già solo a livello puramente estetico e di design, considerata la vicinanza quasi estrema alla versione Unlimited. La posizione dei tasti, la loro grandezza, il touchpad leggermente incavato, i tasti programmabili, il grip dei manici e gli sportellini per i inserire i pesi rappresentano tutti elementi presi di peso dal top di gamma.
Per questo motivo è importante cominciare a domandarsi, soprattutto in vista di un prezzo di mercato intorno ai 100€ (ormai vicina alla cifra a cui si può trovare l'Unlimited) se davvero possa essere sensato acquistare oggi questa nuova versione. Quel che intendiamo dire è che in ogni caso ciò che ci si porta a casa è un controller per PlayStation 4 e PC (sperando di avere al più presto qualche notizia riguardo alla compatibilità con la prossima generazione) di ottima fattura ma che scende per forza di cose a compromessi su alcuni dettagli. D'altronde è anche un pad pensato principalmente per il mondo competitivo e per questo non funziona in wireless, ma viene fornito con un cavo usb-c. La connessione con PlayStation 4 e PC è immediata, non crea alcun tipo di incompatibilità ed il passo avanti rispetto al classico Dualshock 4 è evidente.
Che siate o meno amanti degli analogici asimmetrici, la scelta di Nacon di portare avanti questa tradizione si basa sulla consapevolezza di un'ergonomia maggiore e sull'importanza che questa si porta dietro, soprattutto rispetto a lunghissime sessioni di gioco. La possibilità poi di modificare virtualmente e a proprio piacimento sensibilità e zone morte degli analogici, sono elementi che possono in qualche modo ovviare alla mancanza degli spessori presenti nella versione Unlimited. Non è certamente come avere un responso tattile, ma con un po' di pratica si raggiungono comunque ottimi risultati.
Luci e ombre invece per quanto riguarda il posizionamento di alcuni pulsanti. Mentre i grilletti restano tra i migliori sul mercato, lo stesso non si può certamente dire per la croce direzionale (che si scontra poi con quella originale Sony imbattuta da venticinque anni) e per i due dorsali, che al tatto restituiscono una strana sensazione plasticosa, come di oggetti capaci di smettere le proprie funzioni con troppa velocità. Si tratta certamente più di una sensazione che non di una realtà, ma risulta comunque strano percepirlo. Ciò che proprio non riusciamo a digerire, come già accaduto in precedenza con l'Unlimited, è il posizionamento dei quattro tasti programmabili. Questi sono adagiati in maniera tale da essere facilmente raggiungibili da quelle dita che avvolgono le impugnature del pad. Per quanto questa considerazione risulti vincente, la loro sensibilità e il fatto di essere presenti lì dove la presa delle mani deve, per forza di cose, essere salda, finisce in più di un'occasione per diventare motivo di azioni involontarie.
Software e possibilità
Veniamo a quelle che sono le possibilità di programmazione lato software. È possibile scaricare dal sito di Nacon un'applicazione tramite la quale gestire alcuni elementi del controller. Come saprà bene chiunque abbia mai avuto a che fare con questa tipologia di pad avanzati, i profili sono tra le più importanti configurazioni da realizzare. Nonostante sia possibile collegare il pad e iniziare a giocare senza alcun tipo di personalizzazione, si commetterebbe certamente un peccato capitale. Aprendo il software sul proprio PC è possibile scegliere tra tre diverse configurazioni: la prima è quella standard per PlayStation 4, che non fa altro che replicare il pad originale e che funziona perfettamente per chi, come dicevamo prima, non ha necessità particolari. È possibile comunque rimappare i quattro tasti personalizzabili, "bindando" qualsiasi altra funzione demandata ad uno dei pulsanti principali. La seconda e la terza possibilità rappresentano invece le due versioni avanzate sia per PlayStation 4 che per PC. All'interno di questa configurazione (a onor del vero tramite un'applicazione tutt'altro che intuitiva) è possibile modificare una serie di valori interni che possono fare la differenza per i più smaliziati. Come dicevamo in precedenza è possibile andare a modificare la sensibilità delle levette analogiche, così come anche quella dei grilletti. Allo stesso modo si può decidere di creare via software delle zone morte sulla corsa di questi tasti, rendendo quindi più breve la lunghezza di pressione e diminuendo il rischio di tocco involontario.
Una volta deciso che tipologia di configurazione salvare è il momento di creare il proprio profilo. Sempre tramite il software è possibile mantenere nella memoria del pad fino a quattro configurazioni diverse, con la possibilità anche di caricarne di proprie online o scaricarne noi qualcuna già realizzata da altri ed ottimizzata per un qualche particolare uso. Questo elemento rappresenta certamente una delle migliori possibilità legate al mondo dei controller Nacon.
Come detto queste scelte avanzate possono essere fatte sia in ambito PlayStation 4 che PC, ma potendo tenere comunque separate le une dalle altre e scegliendo quale si ha necessità di usare da una pratica manopola sul retro del pad. Lo stesso vale poi per i profili, che è possibile scambiare tramite un tasto posizionato anch'esso sul retro del pad e che rimanda un feedack visivo tramite led, inseriti al di sotto del touchpad.
Ultimi dettagli
Concludiamo questa disamina del nuovo Pro Controller 3 parlando di packaging e accessori. Anche in questo caso siamo pericolosamente vicini a quella che è stata l'esperienza con l'Unlimited. Una volta aperta la scatola del pad, l'unica cosa presente all'interno è una custodia rigida in tessuto sul qualche è presente il logo e chiusa da una zip. A dire il vero anche alcuni foglietti illustrativi vari e degli adesivi di Nacon, ma sappiamo bene che questo elemento vi interessa il giusto. La forma e la fattura della custodia sono identiche a quelle della versione superiore. Al suo interno possiamo trovare ovviamente il pad, una retina che protegge il cavo usb-c da tre metri e un panno utile a pulire la superficie esterne da manate e azioni affini. Per concludere, una scatolina bianca, questa si profondamente meno elegante della versione Unlimited, che contiene al proprio interno tre coppie di pesetti da 10, 14 e 16 grammi. Questi ultimi, come detto, si inseriscono all'interno delle impugnature e risultano utilissimi per tutti coloro i quali sentano la necessità di aumentare il peso del proprio pad tra le mani.
Conclusioni
Multiplayer.it
8.0
Il Nacon Pro Controller 3 rappresenta certamente una delle migliori scelte che un utente premium possa compiere. La possibilità di utilizzarlo al meglio sia su PlayStation 4 che su PC non è da sottovalutare e la personalizzazione è più che sufficiente a giustificarne il prezzo maggiorato rispetto ai classici dualshock. Ciò che davvero non riesce a convincere a pieno sono alcune scelte di design, che non permettono di apprezzare al meglio le aggiunte come i tasti personalizzabili. Inoltre non si può non considerare un prezzo di lancio che risulta ormai in concorrenza diretta con la versione Unlimited e che si fa fatica a consigliare nei confronti di quest'ultimo, sia per la grande versatilità che per gli accessori in dotazione.
PRO
- Il design è ancora oggi di ottima fattura nell'insieme
- La personalizzazione via software
- La possibilità di cambiare cavo a piacimento
CONTRO
- I tasti personalizzabili sono ancora molto scomodi
- Fa concorrenza di prezzo all'unlimited
- La mancanza di una funzione wireless per alcuni può risultare difficile da digerire