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NBA Inside Drive 2003

Microsoft va a canestro per la seconda volta su XBox con l'edizione 2003 di NBA Inside Drive. Apportati gli attesi miglioramenti, riusciremo a vivere le stesse emozioni di una partita di basket?

RECENSIONE di La Redazione   —   14/11/2002
NBA Inside Drive 2003
NBA Inside Drive 2003

Le novità

Confesso di occuparmi con piacere di titoli cestistici, non è quindi una sorpresa che abbia passato molte ore in compagnia oltre che di questo gioco anche del predecessore. Cos’è cambiato quindi, forse solo il nome? Fortunatamente no, anche se a prima vista le versioni 2002 e 2003 appaiono identiche in tutto per tutto, ma dopo qualche partita la prima impressione fortunatamente svanisce. Se è vero che dal punto di vista grafico non si nota alcun cambiamento e quindi miglioria, sorprese ben più piacevoli ci arrivano dal fronte giocabilità e da quello delle modalità. NBA Inside Drive 2002, lungi dall’essere un brutto gioco, mancava di tutte quelle opzioni e della profondità di gioco che invece ha fatto la fortuna dei diretti concorrenti. Buona parte dei difetti sono stati finalmente risolti e NID2003 appare finalmente in grado di offrire tutto ciò che si può chiedere ad una simulazione di basket. Ecco quindi fare il suo esordio la modalità franchise, assente invece in precedenza, che riporta fino ai massimi livelli la voce “longevità”. E’ infatti possibile giocare fino a 25 stagioni consecutive al termine delle quali si potrà entrare nella hall of fame dell’NBA cui possono ambire solo le migliori compagini, gli allenatori più vincenti e i campioni più affermati.

NBA Inside Drive 2003
NBA Inside Drive 2003

Un italiano in NBA: miraggio o realtà?

Gli sviluppatori della High Voltage hanno però deciso di fare le cose nel migliore dei modi consegnando nelle nostre mani la gestione completa dei team. Possiamo quindi prendere parte ai drafts di inizio stagione confidando in una buona scelta dei rookies, pescare tra i free agents (giocatori senza contratto) oppure creare dal nulla un giocatore, possibilità che ci era stata negata l’anno passato. Vista la mancanza di cestisti italiani nella lega, non ho resistito alla tentazione di creare alcuni giocatori “nostrani”, primi fra tutti Pozzecco e Meneghin che per un motivo o per un altro non sono riusciti a strappare un contratto negli ultimi camp estivi americani. La gestione economica del team acquista pari importanza rispetto alla gestione tecnico-sportiva, bisogna quindi fare attenzione al portafoglio e al salary-cap che è sempre meglio non sforare. Molto interessante anche la sezione allenamento che ci permette non solo di perfezionare l’azione di tiro ma anche di provare movimenti di avvicinamento a canestro e di circolazione della palla. Tra le altre modalità non potevano mancare le classiche “playoff” e “partita singola” che rappresentano la soluzione migliore per chi pensa di non avere a disposizione la pazienza necessaria per portare a termine un’intera stagione.

Difesa, questa sconosciuta...

NBA Inside Drive 2003 conserva la connotazione di gioco arcade simulativo che lo inserisce in una posizione intermedia tra il realismo di Sega Sports NBA e l’arcade puro di NBA Live. Rispetto alla passata edizione vi sono state alcune aggiunte alla giocabilità che permettono lo svilupparsi di un maggior numero di azioni sia in post alto che in post basso. E’ quindi più facile osservare giocatori che si liberano dalle marcature per eseguire un tiro dalla linea dei 3 punti oppure altri che tagliano sottocanestro per ricevere un nostro passaggio. Se poi le azioni organizzate non portano a raccogliere dei canestri "facili", è sempre possibile forzare la difesa avversaria con un movimento spalle a canestro che mira a spingere all'indietro la marcatura avversaria. Tale azione è accessibilie mediante il trigger di sinistra e nalla maggior parte dei casi porta ad un tiro di gancio oppure ad un passaggio scaricato ad un uomo libero per un tiro dalla lunga distanza. Nonostante le aggiunte, mi sarei aspettato di trovare qualche azione spettacolare in più ma purtroppo bisogna accontentarsi delle solite schiacciate. Per quanto riguarda la fase difensiva rimangono invece i dubbi che ho nutrito anche in passato dovuti all’assoluta impotenza nei confronti dell’azione offensiva degli avversari. La sensazione è che gli attacchi abbiano decisamente il sopravvento nei confronti delle difese, anche se schierate, e che qualsiasi azione, dal rubare palla al salto a rimbalzo, sia dannatamente difficile da eseguire con successo. Manca inoltre quella pressione, quel contatto fisico costante che siamo abituati a vedere nelle partite trasmesse in TV, sostituiti in questo caso dalla staticità delle difese che quasi mai appaiono in grado di sbarrare la via a canestro. Ciononostante, è innegabile che NBA Inside Drive 2003 sia un gioco divertente e avvincente, in misura sicuramente maggiore rispetto al predecessore. E’ infatti possibile sviluppare azioni fluide, che abbiano un senso ai fini delle tattiche da noi imbastite ed è quindi meno viva la sensazione che i canestri siano frutto della casualità.

NBA Inside Drive 2003
NBA Inside Drive 2003

Fallo tecnico!

Sul versante tecnico le novità sono davvero poche e posso tranquillamente affermare che NBA Inside Drive 2003 è praticamente identico a NID2002. Modelli poligonali, stadi e texture appaiono invariati e questa non può che essere considerata una nota negativa visti i progressi fatti da XBox negli ultimi mesi in campo grafico. Per quanto riguarda le animazioni, ci stono state alcune aggiunte apprezzabili, soprattutto nei movimenti offensivi ma purtroppo siamo ancora lontani dagli standard di altre produzioni sia in termini quantitativi che qualitativi. Il sonoro può invece vantare una telecronaca, rigorosamente in Inglese, di assoluto spessore grazie al competente commento di Kevin Calabro, Marques Johnson e del nuovo acquisto Kenny Smith. Buoni anche gli effetti sonori anche se l’atmosfera che fa da contorno alle partite appare più adeguata alle amichevoli tra amici in un campetto di periferia piuttosto che ad un incontro cui fanno da cornice 20.000 spettatori..

Commento

NBA Inside Drive 2003 è indubbiamente un buon gioco. Nonostante alcuni difetti, le aggiunte apportate da High Voltage hanno contribuito a rendere più appagante l’esperienza di gioco che ora non dovrebbe scontentare gli appassionati del basketball made in USA. Resta comunque da fare parecchia strada per riuscire a limare il divario che ancora divide il gioco Microsoft dalla concorrenza. In attesa di ulteriori progressi che sicuramente arriveranno nella prossima edizione, consiglio l’acquisto di NBA Inside Drive 2003 a tutti coloro che vivono di pane e basket e a chi è alla ricerca di un buon passatempo in attesa dell’uscita (finalmente anche in versione Pal!) di NBA 2K3.

    Pro:
  • Modalità carrierà ben strutturata
  • Miglioramenti nel gameplay
  • Semplice costruzione delle azioni
    Contro:
  • Difese spesso impotenti
  • Numero di movimenti a disposizione non eccezionale
  • Nessun miglioramento grafico

Microsoft va a canestro

Il basket professionistisco a stelle e strisce ritorna su XBox con la versione 2003 di NBA Inside Drive giusto in tempo per inaugurare la nuova stagione NBA. Riusciranno i Lakers del fanta-duo Shaq-Bryant a riconfermarsi campioni per l’ennesima volta? Difficile da prevedere considerando che la concorrenza di altri team si fa sempre più agguerrita, un po’ più facile è cercare di stabilire se questo NID2003 può finalmente smettere di interpretare il ruolo di fratello “povero” delle omologhe produzioni di Sega e Electronic Arts. Volete scoprire la verità? Indossate allora le vostre scarpette perché tra poco sarà il momento di scendere insieme sul parquet.