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Nba Street

Per tutti gli appassionati del basket “estremo” che si gioca (o si combatte) nei playground dei quartieri più malfamati delle metropoli americane, ecco arrivare un nuovo gioco molto interessante, vario e, soprattutto, divertente.

RECENSIONE di La Redazione   —   28/08/2001
Nba Street
Nba Street
Nba Street
Nba Street

L'impatto grafico

Il tratto e l’accuratezza grafica della EA Big è sicuramente uno degli elementi che più contribuiscono all’impatto esaltante dei giochi di questa sooftware house. La grafica di Nba Street ricorda molto lo stile giappo/fumettoso SSX ed un alto livello generale seppur ogni tanto si avverta qualche piccola sbavatura. I giocatori sono "grossi" e definiti e grazie all'ottimo uso del motion capture i players eseguono tricks e schiacciate in maniera del tutto naturale e fluida. Come in SSX ci sono alcuni bellissimi “effetti speciali” colorati studiati apposta per enfatizzare l'azione e lo spettacolo come la scia lasciata dalla mano del difensore quando cerca di rubare la palla, le scintille che cadono dai cavi elettrici, le ombre dinamiche dei giocatori durante le partite in notturna e il respiro dei giocatori durante una nevicata. I campi di gioco (o di battaglia) rappresentano un altro esercizio di bravura e di fantasia dello staff creativo e raggiungono una raffinata personalizzazione delle diverse location: si giocherà in condizioni climatiche molto differenti e tutto l’ambiente che si muove e “vive” attorno al campo rende il tutto altamente spettacolare (infatti potrete vedere dei taxi che imboccano una strada vicino al campo da gioco, oppure il dj che cambia dischi tra il pubblico rumoreggiante). Anche la parte sonora risulta di altissima qualità immergendoci nel classico ambiente da periferia urbana con basi e canzoni di chiara impronta rap ed HardCore; per questa parte l'EA si è affidata alla nota etichetta Ninja Tune che con una sound track interessante accompagna il nostro viaggio nel mondo dello Street Basket.

Nba Street
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Il Gioco: tecnica raffinata e fisici spaziali

Altro punto forte di Nba Street è sicuramente la giocabilità velocissima, precisa, coinvolgente ed immediata. Per prendere confidenza con i controlli il corso di Joe "The Show" è il primo step obbligato con il quale il giocatore di primo pelo dovrà misurarsi. Già da questo tutorial ci si accorgerà della qualità generale di questo titolo. Quello che per molti altri videogames rappresenta un noioso punto di partenza qui, grazie all’accuratezza grafica ed alla simpatia di Joe, il giocatore si divertirà ed apprenderà le tecniche di base con il sorriso sulle labbra. Dopo esservi fatti le ossa potrete scegliere 2 modalità: City Circuit dove affronterete tutte le squadre NBA e le 6 + 1 street legends mentre nel Hold the Court sarete impegnati nel vincere delle serie di partite (il numero varia da campo a campo) per ottenere punti e oggetti per personalizzare ancora di più il giocatore che avrete la possibilità di creare. La modalità principale e divertente di gioco è rappresentata dal "City Circuit" un campionato che si svolge sulle strade di moltissime città, da New York a San Francisco; alcuni campi da basket sono inventati, mentre altri sono fedeli riproduzioni della realtà. Nella prima fase bisogna misurarsi con altre rappresentative NBA, in numero variabile da due a sei, che devono essere sconfitte tutte se si vuole aver la possibilità di affrontare i campioni locali. Questi ultimi non sono presi dalle schiere dei giocatori professionisti, ma sono semplici giocatori di strada, alcuni realmente esistenti, altri del tutto inventati dai game designer. Tutti questi personaggi sono fortemente caratterizzati: si va dal gigante che sfiora il canestro con le mani senza saltare, al rapper velocissimo. Una volta sconfitti i campioni locali si può proseguire su un nuovo campo del circuito. Il premio per la vittoria consiste anche nella possibilità di introdurre il giocatore più rappresentativo della squadra sconfitta nel proprio roster. La squadra che costruiamo può essere utilizzata anche nell'altra modalità di gioco, "Hold the court", la classica partita singola, affrontabile anche contro un amico. Come già detto, tecnicamente gli ambienti sono realizzati molto bene, con ricchezza di dettaglio e grande realismo ma, purtroppo, l'interazione dei giocatori è limitata al rettangolo di gioco, creando uno spiacevole muro invisibile che separa il campo da tutto ciò che lo circonda. Questo problema è ancora più grave se si pensa che quando la palla esce dal campo di gioco, dal momento che non è prevista alcun'infrazione, la sfera sembra rimbalzare dentro spinta da una forza invisibile. Una delle novità più interessanti rispetto ad SSx e che dà ancora maggiore profondità al giuoco è la possibilità di creare un giocatore grazie ai punti che riuscirete ad ottenere tutte le volte che vincerete contro un team NBA e delle leggende. Si potrà scegliere la sua altezza, il volto, il peso, le sua abilità come il tiro da 3, quello da due, potenza, velocità ed altri parametri ancora. Con un’impostazione quasi da GDR, ogni volta che otterrete dei punti avrete l'occasione di aumentare le capacità del vostro giocatore dei sogni e testarle subito sul campo. Se deciderete invece di non prendere i punti per il vostro amato giocatore, potrete "rubare" un membro della squadra che avete appena battuto per far crescere il vostro roster. Particolare non indifferente è che, dopo aver vinto il primo match, potrete far giocare nel vostro team il mito di sempre Mister M.J. che, devo dire, se la cavicchia anche nei playground di provincia!!! Il campionario di schiacciate, più attinenti alla realtà di quelle presenti in NBA Jam, i vostri giocatori daranno sfogo alla loro creatività compiendo i Tricks più spettacolari e cool che avrete mai visto. Palleggi al limite dell’impossibile, capriole per terra mantenendo ben sicuro il controllo di palla, scatti al limite dell’inverosimile e body check violentissimi faranno incrementare il "trick meter" fino a che non sarete in grado di eseguire il Game Breaker. Se in NBA Jam, dopo 3 canestri consecutivi il giocatore andava "On Fire", in questo caso con il Game Breaker avrete la possibilità di spezzare il gioco degli avversari o meglio di portare un break decisivo. Infatti se schiaccerete o realizzerete un tiro dentro il perimetro aumenterete di uno il vostro punteggio e quello dei vostri avversari calerà di uno, mentre se sparerete una Bomba il vostro aumenterà di 2 e gli avversari subiranno un brusco meno 2. Quello dei "punti spettacolo" è un altro elemento che avvicina il feeling di Nba Street a quello di SSX. Infatti non dovrete solo essere efficaci ma anche “belli da vedere”. Più infatti contribuirete allo spettacolo più potrete realizzare il break definitivo per battere i vostri avversari (a differenza del “trapattonismo” qui non conta solo buttarla dentro!).

Poca tattica, molto fisico

Come già detto precedentemente, il gioco si basa soprattutto su azioni spettacolari e veloci, che danno poco spazio a inutili (in questo caso) tatticismi. Purtroppo quest'aspetto è anche il maggior difetto di NBA Street, perché troppo spesso le azioni si riducono a dei semplici coast to coast, con un unico giocatore che in pratica porta alla vittoria un'intera squadra. L’azione così, molte volte si rivela non molto varia se non nel numero di “figure” che i giocatori sono in grado di fare. Il valore scenografico del gioco è favorito anche da un enorme numero di animazioni, che riproducono praticamente qualsiasi tipo di movimento esistente, dalle schiacciate più assurde, ai passaggi più imprevedibili. Il controllo dei giocatori è molto buono e si ha una buona padronanza della squadra. L'unica perplessità riguarda la gestione dell’intelligenza artificiale che sembra, soprattutto quando state stravincendo, intervenire decisamente a favore della squadra gestita dalla macchina dando così l’impressione di un troppo pesante intervento di un deus ex machina atto a riportare anche le situazione più sbilanciate in equilibrio. Quelle appena fatte sono comunque delle piccole critiche ad un prodotto che si attesta su ottimi livelli qualitativi sia per l’impattante estetica che per la longevità del divertimento soprattutto, una volta terminato il “City circuit”, nelle sfide uno contro uno nelle quali potrete divertirvi ad umiliare i vostri amici.

    Pro:
  • Ottima realizzazione tecnica
  • Giocabilità da urlo!
  • Tutte le squadre NBA più innumerevoli squadre "segrete"
  • C'è anche Michael Jordan!
    Contro:
  • Intelligenza artificiale
  • Mancato supporto 4 giocatori

Nba Street
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Nba Street: “Chi non salta, bianco è…!”

Nba Street è un gioco importante per almeno due motivi: in primis perché è molto divertente, curato e destinato a diventare uno dei prodotti di punta della Ps2 (ancora affamata di prodotti di qualità che ne riconfermino le potenzialità per il momento ancora in parte inespresse). Il secondo motivo (secondo noi ancora più importante) è costituito dal fatto che Nba Street consacra definitivamente la Ea Big come il team creativo esordiente più interessante di quest’anno; mentre SSX è stato, fino all’uscita dei titoloni di quest’estate (GT3 e Onimusha), l’unico buon motivo per comprare a caro prezzo la PS2 e non usarla esclusivamente come lettore Dvd, Nba street può essere considerato come degno discendente ed evoluzione di uno dei giochi sportivi più divertenti di sempre: Nba Jam. La Ea Big è importante anche perché è stilisticamente riconoscibile ed ha un importante e chiaro obiettivo, quello cioè non di inseguire la perfezione simulativa (obiettivo già della casa madre Ea Sports e a nostro avviso utopia dei tempi moderni) ma di rendere i vari sport veri e propri eventi spettacolari, grottescamente esagerati e quindi assolutamente divertenti (c’è poi molta differenza con ciò che sta succedendo nella realtà per gli sport più popolari? Crediamo di no). La Ea Big è entrata quindi nell’affollato modo dei creatività videoludica con idee e obiettivi chiari ed una buona dose di creatività e qualità tecnica e sta dimostrando a tutti (anche grazie a Nba Street) di essersi già ritagliata un posto di spicco creando quello che potremmo già definire come “feeling Ea Big”.

“Chi non salta bianco è” (USA 1992 regia di Ron Shelton con Wesley Snipes, Woody Harrelson e Rosie Perez) è un film sottovalutato da critica e grande pubblico ma considerato come cult da tutti gli appassionati di basket sparsi nel globo terracqueo per il realismo divertito con il quale riesce a descrivere la vita dei playground americani vera e propria terra di confine delle grandi metropoli nella quale si muovono veri e propri miti del basket di strada e palestra per molti futuri campioni del più grande spettacolo al mondo: il campionato Nba. Nba street può essere considerato come corrispettivo del film succitato nel mondo dei videogiochi: nella “Nba di strada” avrete il piacere di guidare squadre formate dai miti dell’Nba contro agguerritissime squadre formate da miti del playground. E’ proprio questa combinazione uno degli spunti più interessanti nel plot di questo gioco titolo ed uno dei motivi per cui anche i puristi del grande basket “ufficiale” potranno appassionarsi e giocare ore ed ore a questo nuovo titolo per PS2.