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PacMan World 2

Sempre a caccia dei fantasmini, Pacman torna a mangiare le sue famose pillole. Questa volta però per salvare il suo villaggio dovrà sconfiggere anche un demone...

RECENSIONE di Lello Sarti   —   25/04/2003

PacMan Returns

Il 2003 è dunque l’anno del grande ritorno della mascotte di casa Namco: dopo una lunga attesa infatti la software house nipponica ha finalmente portato Pacman sulla PlayStation 2. Dopo aver inserito nel tray il supporto ottico, avrete la possibilità di entrare in un mondo che, specialmente ai nostalgici ed i retrogamers, farà tornare alla mente quello che fu un altro titolo che vedeva la gialla pallina come protagonista: PacLand. Movendosi sulle orme più di un Crash Bandicoot che di un Mario64, PacMan Wold 2 sviluppa un concetto di gioco piuttosto lineare, dando l’occasione di essere giocato da una vasto target di utenti, con una strizzatina di occhio particolarmente ai più giovani.
In questa nuova avventura di PacMan dovrete principalmente cercare di recuperare dei frutti magici, sottratti dai maldestri fantasmini, che in realtà sono dei sigilli cresciuti sull’albero che imprigionava un crudele demone. I fantasmini dopo averlo liberato, intimoriti dal malvagio, decidono di unirsi a lui, dando così il via a un folle progetto contro Pacland. Toccherà ovviamente al povero PacMan tentare di rimettere le cose a posto, raccogliendo tutti i frutti e sconfiggendo il cattivone di turno per evitare l'immancabile distruzione del proprio villaggio.

PacMan World 2
PacMan World 2

Da storia a realizzazione

Come ci si può già immaginare lo stile grafico di questo gioco appare molto semplice, tuttavia ben caratterizzato da una grafica pulita e da ambientazioni varie e quasi mai ripetitive.
Preferendo, come già detto, uno stile di gioco improntato più sulla falsa riga di Crash Bandicoot, articolato su ben 18 livelli tra le modalità Avventura o Time Trial, dovrete saltare, nuotare e collezionare oggetti per poi riutilizzarli per sbloccare passaggi. Il gioco potrebbe anche sembrare un po' troppo semplicistico, ma in fondo questo è proprio lo spirito che ha da sempre contraddistinto il titolo nella sua storia. Immancabili i Bonus delle palline energetiche, che come sempre garantiranno pochi secondi di immortalità e la possibilità di mangiare i propri avversari, oltre all'inedita caratteristica di fornirvi per qualche secondo alcuni potenziamenti (come la possibilità di trasformarvi in metallo). A seconda delle situazioni nei livelli potrete anche usare vari mezzi di locomozione, come i rollerblade, i pattini da ghiaccio e il mitico Pac Submarine, più molti e molti altri.
Collezionando le monete inoltre si potrà accedere alla sala giochi, in cui vi verrà data la possibilità di giocare alle vecchie glorie come Pacman, Ms. Pacman, PacMania e PacLand: per tutti coloro che seguono la serie dalla notte dei tempi un occasione per poterli rigustare, per tutti gli altri una preziosa opportunità per rimediare e conoscere la serie completa.
Il suono si presenta con musiche adatte allo spirito del gioco, rispolverando anche il classico liet motiv che già era presente dagli albori della serie, mentre i suoni di sottofondo caratterizzano alla perfezione movimenti e spostamenti degli oggetti.
Il controllo segue gli standard che Namco ha sempre garantito nei suoi titoli, garantendo feeling immediato con i movimenti del personaggio. La visuale garantisce quasi sempre la vista di tutto il percorso di gioco, anche se non manca qualche piccola incertezza incertezza in sporadiche situazioni, tuttavia con la giusta pratica si può ovviare all'inconveniente aggiustando manualmente l'inquadratura con la leva destra del pad.

PacMan World 2
PacMan World 2

Commento

Da buon vecchio fan di Pacman le mie impressioni non possono essere altro che molto positive, dato che questo nuovo titolo Namco riesce nel non facile tentativo di evolvere la meccanica di gioco di un classico della storia del videogioco, approdando ad un raffinato mix che attinge a piene mani dalle esperienze create dalla concorrenza. Questo non vuole però dire che PacMan World 2 sia solamente un titolo che ruba quà e là idee, ma che anzi le trasforma e le fa sue, regalando al giocatore un gameplay ricco di spunti interessanti ed aumentandone la longevità. Non mancano però alcuni difettucci francamente un po' ingenui, come la già citata difficoltà della telecamera virtuale nel fornire sempre l'inquadratura più adatta alle circostanze, tuttavia non si tratta comunque di un problema così frequente.
La longevità è assicurata dai tanti segreti da sbloccare, oltre ovviamente che dalla splendida sala giochi che saprà accontentare sia i fanatici della serie che i neofiti.
In definitiva un titolo consigliato a tutti i videogiocatori, con particolare riguardo a chi ovviamente apprezza in modo particolare la simpatica pallina gialla di mamma Namco ed ai più piccini, che grazie alla grafica molto fumettosa ed alla completa assenza di violenza troveranno questo Pacman World 2 un gioco particolarmente gradevole.

Pro
+concept ben studiato
+Mix di trovate dagli altri giochi platform
+E’ PacMan

Contro
-Camera un po’ troppo statica
-Un po' semplice graficamente

Inizio di una favola

Prendiamo una palla gialla; mettiamole braccia, gambe, occhi ed inseriamola in un mondo popolato da fantasmini ed altri mostriciattoli; aggiungiamo infine la possibilità di mangiare pillole energetiche, mischiamo il tutto, ed una sola cosa potrà venir fuori da questo cocktail. Ladies and Gentleman, Pacman, una delle icone dei videogames degli anni ottanta , è finalmente ritornato!
Quando si parla di giochi che hanno per primi iniziato un genere, spesso non è facile capire quale sia stato il vero precursore. Una delle diatribe più discusse riguarda infatti il trono di primo puzzle game: nonostante Pacman sia del 1980, questo genere è stato identificato da molti con Tetris, uscito nel 1985. A parziale scusante c'è da dire che Pacman, benchè sia un videogioco di fama modiale, non è molto facile da classificare, tuttavia per chi vi scrive questa recensione il Puzzle è il genere che più gli si avvicina.
Pacman, che in origine avrebbe dovuto essere chiamato “Pukman”, parola derivante da una frase giapponese in cui si descrive il rumore del masticare con la bocca, può senza dubbio ritenersi uno dei capostipiti del mondo dei videogames, nonché il titolo che più di tutti incominciò il dominio del Giappone in questo campo. Realizzato da Namco, il gioco ha come protagonista una piccola palla gialla munita di una bocca che apre e chiude in continuazione emettendo un curioso suono, mentre lo scopo era di mangiare le pillole disseminate all’interno di un labirinto, facendo però attenzione a non farsi catturare dai fantasmi che lo infestavano. Per fortuna il nostro eroe poteva contare su un numero limitato di "super-pillole" che gli conferivano il temporaneo potere di mangiare anche i fantasmi, avendo così per qualche secondo la possibilità di proseguire il suo pasto senza problemi.